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Negli ultimi decenni l’organizzazione distributivo-funzionale dell’area di degenza si è andata costantemente trasformando anche a seguito del modificarsi.

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Presentazione sul tema: "Negli ultimi decenni l’organizzazione distributivo-funzionale dell’area di degenza si è andata costantemente trasformando anche a seguito del modificarsi."— Transcript della presentazione:

1 Negli ultimi decenni l’organizzazione distributivo-funzionale dell’area di degenza si è andata costantemente trasformando anche a seguito del modificarsi del quadro esigenziale: sia da un punto di vista strettamente igienico-sanitario, sia nell’ottica di una sempre più concreta umanizzazione degli spazi ospedalieri IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO Analisi degli aspetti di maggiore influenza sull’evoluzione progettuale NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Dall’analisi degli elementi di trasformazione delle aree di degenza può scaturire un approccio metodologico che ne sintetizzi le reali implicazioni in una risposta progettuale multidisciplinare Una concreta qualificazione degli spazi nasce da un approccio metodologico sensibile ai temi socio-assistenziali dell’ospedale moderno che coinvolge tutte le tematiche progettuali, dall’organizzazione delle aree funzionali fino alla definizione di dettaglio degli elementi di finitura interni ai singoli ambienti

2 Le esigenze sanitarie IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale Seppure con modalità e tempistiche differenti, è lecito osservare che negli ultimi decenni la quasi totalità dei paesi industrializzati si è trovata ad affrontare problematiche simili nella gestione dell’offerta assistenziale delle proprie strutture sanitarie. Nonostante i modelli gestionali e finanziari siano differenti nelle varie realtà territoriali, i mutamenti socio culturali hanno avuto quasi ovunque le medesime conseguenze.

3 IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale A fronte di questa evoluzione del panorama socio- assistenziale, gli obiettivi strategici delle diverse politiche sanitarie nei vari paesi risultano più o meno simili e focalizzati su alcuni temi gli ospedali tendono ad assumere sempre di più il ruolo di strutture erogatrici di cure intensive, volte a contrastare la fase acuta delle patologie, e di prestazioni diagnostico- terapeutiche ad elevata complessità l’erogazione di assistenza a malati di tipo non acuto e di prestazioni a bassa complessità diagnostico-terapeutica deve avvenire potenziando di conseguenza i servizi in regime ambulatoriale in modo uniforme sull’intero territorio

4 IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale Già da alcuni decenni i criteri progettuali dell'edilizia ospedaliera sono alla ricerca di nuovi elementi progettuali, legati non più alle tipologie e ai modelli ma alle esigenze funzionali dell'ospedale. Gli input progettuali diventano LE RELAZIONI FUNZIONALI TRA LE DIVERSE AREE DELL'OSPEDALE In questo modo è possibile calare le esigenze specifiche di ciascuna struttura in un sistema diagrammatico indicativo della possibile funzionalità degli spazi. GLI SCHEMI DI FLUSSO DEI DIVERSI UTENTI utenti che utilizzano spesso in contemporanea le stesse aree sanitarie, e che, a seconda dei casi, necessitano di percorsi separati, evitando interferenze e promiscuità ESIGENZE IMPIANTISTICHE E TECNOLOGICHE Tali esigenze possono essere differenti per le varie aree ospedaliere e possono richiedere accortezze progettuali specifiche in funzione della destinazione d'uso degli spazi E’ necessario individuare le caratteristiche delle aree di degenza in funzione delle richieste igienico-sanitarie ed organizzative dell'intero ospedale; saranno pertanto le relazioni tra aree funzionali e la distribuzione interna di ciascuna area a connotare l'organismo edilizio nel suo complesso

5 IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale Lo schema di seguito riportato rappresenta un esempio di individuazione delle relazioni funzionali in base alle tipologie di utenti interessati nell'area del Dipartimento di Emergenza e Accettazione: vengono pertanto individuate le modalità di accesso per i pazienti e i loro accompagnatori, i rapporti con altre aree funzionali che interessano i pazienti ospedalizzati e i rapporti con il settore dei servizi generali per quanto riguarda movimentazione materiali e flussi di personale Si evince che non è possibile isolare la progettazione delle aree di degenza dalla concezione generale della distribuzione funzionale dell'intero complesso ospedaliero; le scelte organizzative generali quali la localizzazione degli accessi alla struttura, il livello di contenuto tecnologico dell'ospedale, la tipologia di servizi di diagnosi e cura introdotti si ripercuotono progettualmente sull'organizzazione delle aree di degenza, influenzandone la distribuzione funzionale interna e la localizzazione rispetto alle altre aree dell'ospedale PRONTO SOCCORSO ACCETTAZIONE SANITARIA (primo controllo) O.B.I. RIANIMAZIONE CHIR. D’URGENZA dimissione diagnostica operatorio degenza specialistica degenza ordinaria degenza diurna SERVIZI GENERALI

6 L’area di degenza dal modificarsi delle esigenze a nuove forme distributive Ing. Federica Meoli Roma,8 maggio 2010 IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale Le aree di degenza rappresentano il settore funzionale dell’ospedale, maggiormente influenzato dal modificarsi delle esigenze socio-assistenziali. A questo va aggiunta la considerazione che nonostante i numeri siano fortemente diminuiti rispetto al passato, il livello di complessità progettuale non si è ridotto di conseguenza; si potrebbe di contro sostenere che è andato aumentando tenendo conto di nuovi input esigenziali, tra questi alcuni con forte connotazione economico-gestionale

7 L’area di degenza dal modificarsi delle esigenze a nuove forme distributive Ing. Federica Meoli Roma,8 maggio 2010 IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale In un’ottica progettuale attenta alle trasformazioni del settore gli indicatori delle tendenze evolutive delle aree di degenza costituiscono la domanda sanitaria che dovrà trovare una risposta progettuale tecnicamente adeguata attraverso un metodo basato su alcuni elementi invarianti UMANIZZAZIONE l’umanizzazione dei luoghi di cura impone un’attenzione all’utente differenziata in base alle proprie esigenze FLESSIBILITA’ la flessibilità degli spazi necessita di una stretta collaborazione tra tutte le componenti del progetto, a partire dall’organizzazione sanitaria, fino al design degli elementi di arredo INTEGRAZIONE l’integrazione con gli altri settori funzionali dell’ospedale può vincolare fortemente nella localizzazione delle aree e nell’organizzazione del sistema dei percorsi

8 IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale OSPEDALE PER INTENSITA’ DI CURA Omogeneizzazione delle caratteristiche delle aree di degenza dello stesso livello POTENZIAMENTO REGIME DIURNO E AMBULATORIALE Semplificazione nell’erogazione di prestazioni diagnostiche e terapeutiche anche complesse senza necessità di ricovero ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTALE Le attività dipartimentali aumentando il livello di specializzazione di ciascuna disciplina si legano sempre più a quelle svolte dal personale sanitario nelle aree di degenza PIANIFICAZIONE ITER TERAPEUTICO Alle aree di degenza viene demandata la pianificazione dell'intero iter terapeutico, per consentire la continuità delle cure dalla programmazione del ricovero, attraverso le attività medico-sanitarie svolte per il paziente durante il ricovero, fino all'assistenza post-dimissione PROCESSO DI AZIENDALIZZAZIONE Le aree di degenza necessitano di una sempre maggiore qualificazione in funzione dei pazienti, fino alla definizione degli elementi di arredo e alle attrezzature specifiche per ogni patologia NUOVE FIGURE PROFESSIONALI Le aree di degenza divengono anche luogo di formazione del personale, necessitando pertanto di spazi adeguati per lo svolgimento delle attività relative

9 IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale L’identificazione dei diversi settori funzionali è certamente meno chiara, in compenso consente una maggiore flessibilità distributiva degli spazi interni. Oggi la progettazione delle strutture ospedaliere, privilegiando le attività a più alto contenuto tecnologico, impone un approccio integrato spesso condizionato dalle esigenze tecnologiche delle attrezzature necessarie allo sviluppo delle sempre più sofisticate attività di diagnostica e di terapia. Le aree di degenza richiedono un approccio progettuale maggiormente legato alle caratteristiche “umane” della cura, garantendo il miglior livello di comfort. Ospedale a sviluppo orizzontale Qualità dei materiali Caratterizzazione degli spazi Ospedale di Matarò 1999 (F.Montaner, A.Texidor)

10 IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale Nella scelta preferenziale dei progettisti per l’ospedale a sviluppo orizzontale intervengono anche numerose considerazioni di carattere ambientale, nonché di efficienza energetica e sostenibilità Ospedale a sviluppo orizzontale Qualità dei materiali Caratterizzazione degli spazi Ospedale di Viareggio 1989-2000 (G.Carrara, G.Manara, E.Fermi)

11 IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale Ospedale a sviluppo orizzontale Qualità dei materiali Caratterizzazione degli spazi Policlinico Universitario della II Università di Napoli (Caserta) 1999-2001 (Arup Italia, G.Carrara, PCA int.)

12 IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale Ospedale a sviluppo orizzontale Qualità dei materiali Caratterizzazione degli spazi Policlinico “Umberto I” Roma 2008 (Arup Italia, Groupe6) Concorso di progettazione Progeto vincitore

13 IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale Ospedale a sviluppo orizzontale Qualità dei materiali Caratterizzazione degli spazi La definizione dell’involucro quale filtro percettivo per gli utilizzatori è stato variamente interpretato e tradotto in termini architettonici, in base a numerosi fattori di tipo funzionale-distributivo, economico-gestionale, igienico-sanitario, ecc. Un approccio multidisciplinare alle numerose problematiche progettuali aumenta le possibilità di qualificazione dell’immagine architettonica complessiva, creando un’armonica integrazione tra le diverse competenze, valorizzando, a seconda degli elementi disponibili nel contesto di riferimento, le caratteristiche innovative e rappresentative. Da questo punto di vista, il dibattito sull’ “Architettura dell’Ospedale” si è riaperto negli ultimi anni grazie ad esperienze progettuali di qualità che hanno potenziato e valorizzato l’aspetto simbolico che l’Ospedale è chiamato a ricoprire; in particolare, si è diffusa di recente, soprattutto nei paesi del nord- Europa, un’interpretazione dell’involucro come elemento di evidenziazione di particolari soluzioni tecnico-costruttive, spesso integrate con il miglioramento degli aspetti energetici della progettazione Progetto per il Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna 100.000mq tra area da ristrutturare e elementi di nuova costruzione Obiettivi principali dell’intervento: Valorizzare le ristrutturazioni e i progetti in corso nella struttura esistente Creare una percezione di amichevolezza negli ambienti, comprensibili e comunicativi Migliorare la qualità percepita da tutti gli utenti (pazienti, personale, utilizzatori esterni,ecc) Tutte le soluzioni proposte e sviluppate nei progetti secondo questi obiettivi hanno inoltre il grande merito di non aver minimamente inciso economicamente sugli investimenti già definiti priva dell’avvio dell’iniziativa.

14 IL CONTESTO SOCIO-SANITARIO NUOVE PROSPETTIVE PER UN RINNOVAMENTO PROGETTUALE Approccio metodologico Gli elementi di trasformazione per le aree di degenza Risposta progettuale Ospedale a sviluppo orizzontale Qualità dei materiali Caratterizzazione degli spazi Differenti tipologie di pazienti possono presentare esigenze anche molto diverse, che richiedono un’accurata analisi allo scopo di definire risposte progettuali personalizzate. Solo recentemente, grazie anche ad esperienze progettuali di notevole qualità, l’esigenza di flessibilità interna si è svincolata dal concetto di trattamento indifferenziato delle aree funzionali del medesimo settore (Degenze, Servizi di Diagnosi e cura, Servizi generali). Oggi, numerose soluzioni tecnico-costruttive rendono particolarmente agile ogni modificazione distributiva (partizioni a secco, strutture mobili integrate con l’impiantistica, ecc.), pertanto l’interesse della progettazione si volge verso una forte caratterizzazione delle aree in funzione delle diverse esigenze; tale differenziazione può essere realizzata a vari livelli. modello di ospedale del terzo millennio proposto dalla commissione Veronesi-Piano vengono individuati due diversi schemi tipologici per le aree di degenza: una soluzione a corpo quintuplo per le degenze ordinarie (high care) ed una soluzione a corpo triplo per la lungodegenza (low care) e per l’albergo sanitario. In questo modo è possibile qualificare gli spazi in funzione delle reali esigenze delle diverse utenze. Per le Terapie intensive è stato utilizzato un corpo quintuplo con uno spessore del corpo di fabbrica maggiore rispetto a quello utilizzato per le degenza ordinarie, infatti la maggiore intensità di cura richiede anche livelli di sterilità maggiori rispetto ad altre aree, quindi necessitano di zone filtro per l’accesso delle diverse utenze in modo differentemente controllato


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