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GIOCO D’AZZARDO GUIDA PRATICA DI INTERVENTO

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Presentazione sul tema: "GIOCO D’AZZARDO GUIDA PRATICA DI INTERVENTO"— Transcript della presentazione:

1 GIOCO D’AZZARDO GUIDA PRATICA DI INTERVENTO
Counselling Finanziario Dott.ssa Giacomazzi Selena Dott.ssa Fraccaro Simonetta

2 IL COUNSELLING FINANZIARIO: DEFINIZIONE
Counselling significa orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità del paziente, promuovendone atteggiamenti attivi e responsabili, e stimolando le capacità di scelta nella gestione economica.

3 IL COUNSELLING FINANZIARIO SI SVILUPPA ATTRAVERSO
Monitoraggio Controllo evitare continue dispersioni di denaro che incrementano la compulsione bloccare l’accesso al denaro quale strumento dell’azzardo avviare una collaborazione tra il giocatore e un familiare rasserenare il familiare che si è visto dilapidare il patrimonio con conseguenze anche gravi per la famiglia senza sapere come gestire la situazione

4 QUANDO INIZIARE? VISTO DALL’OPERATORE
Quando il paziente è centrato sul problema economico Quando questa area risulta lacunosa All’interno di un percorso terapeutico psico-socio- educativo in cui è chiaro che il counselling finanziario è solo una parte della presa in carico Non sempre è il primo intervento da fare E’ auspicabile che ci sia il consenso del giocatore e l’accettazione di questo di affidarsi al familiare da lui designato

5 QUANDO INIZIARE? VISTO DAL PAZIENTE
Quando c’è una richiesta esplicita che comunque va valutata perché non deve essere strumentale Quando si rileva una difficoltà di gestione economica generale o in relazione al gioco Quando si rileva una forte compulsione al gioco con conseguenti perdite di denaro molto ingenti Quando il bilancio è in rosso o in pareggio

6 QUANDO NON ATTIVARE IL COUNSELLING FINANZIARIO?
Quando il paziente o i familiari arrivano in servizio con un’organizzazione di tutela e gestione del denaro già attiva (presenza di risorse) Quando non c’è una richiesta da parte del giocatore Quando il giocatore presenta dei tratti narcisistici importanti, prima si cerca di coinvolgere i familiari e di creare un’alleanza terapeutica che permetta in una fase successiva di attivare anche il counselling finanziario

7 IL COUNSELLING FINANZIARIO GUIDA PRATICA DI INTERVENTO
LA TUTELA LA GESTIONE ECONOMICA

8 LA TUTELA

9 LA TUTELA Uno screening sulla situazione (scheda di screening)
Gli interventi di tutela: Conto corrente Bancomat e carte di credito Segnalazione al CRIF Quota giornaliera/settimanale Spese familiari Patto di Autotutela (patto di autotutela) Autoesclusione dal Casinò L’Amministratore di Sostegno (Legge n.6 del 9 gennaio 2004)

10 LA GESTIONE ECONOMICA

11 LA GESTIONE ECONOMICA: PASSAGGI
L’obiettivo è quello di far acquisire o recuperare un metodo razionale di gestione del proprio denaro per: Riacquistare il corretto valore del denaro Ridurre gli sprechi e i rischi di ricaduta Definire il potenziale di pagamento dei debiti 1)Valutare il reddito 2)Verificare la situazione debitoria 3)Registrare le entrate e le uscite

12 PROSPETTO DELLE ENTRATE MENSILI

13 PROSPETTO DELLE ENTRATE MENSILI (artigiani, liberi professionisti)
FONTE DI REDDITO IMPONIBILE CONTRIBUTO CASSA PREVIDENZIALE RITENUTA D'ACCONTO IVA NETTO RICEVUTO € REDDITO NETTO MENSILE €

14 SCHEDA DEL PIANO DI RIENTRO FINANZIARIO
CREDITORE DENARO DOVUTO SOMMA GIA' RESTITUITA SOMMA DEBITO RIMANENTE PAGAMENTO MENSILE STABILITO TOTALE DEBITI RIMANENTI TOTALE DEI PAGAMENTI MENSILI

15 CONTROLLO SPESE MESE DI __________________
Data Motivo Entrate Uscite TOTALE USCITE __________________ DIFFERENZA ENTRATE E USCITE_____________________ TOTALE USCITE __________________ DIFFERENZA ENTRATE E USCITE_____________________

16 CASO CLINICO 1 Marco è un giocatore di slot, vive da solo e viene accompagnato dal fratello. Ha un debito con una finanziaria ed è in cassaintegrazione. I rapporti con i famigliari sono difficili, Marco si sente controllato e non capito, si sente trattato come un bambino, non è mai stato abituato a gestirsi da solo. Viene stipulato il Patto di Autotutela perché non ci siano manipolazioni da parte dei familiari e stabilito un budget settimanale così da permettere a Marco di iniziare a gestire una piccola quota e imparare a registrare le spese.

17 CASO CLINICO 2 Franco è un uomo di 47 anni, sposato, lavora come autista presso una ditta. E’ la moglie a presentarsi per prima in servizio. È molto arrabbiata, agitata e non sa cosa fare: ha scoperto due giorni prima che il marito gioca alle slot, ha perso €, ha una finanziaria aperta, debiti col meccanico e ha chiesto più di 2000€ in prestito alla figlia. La signora ha già ritirato il bancomat al marito, si è recata in banca, hanno stabilito quote e tempistiche per ripagare la figlia e il meccanico e Franco dispone solo dei soldi per il caffè. Si prende in carico il sig Franco per la valutazione ed un percorso individuale, ma non si fa un counselling finanziario avvallando le iniziative prese dalla coppia

18 VANTAGGI TERAPEUTICI DEL COUNSELLING FINANZIARIO per il giocatore
Astensione dal gioco Aumento dell’autostima Riduzione dei fattori di rischio Riorganizzazione economica

19 VANTAGGI TERAPEUTICI DEL COUNSELLING FINANZIARIO per il familiare
Riduzione delle conflittualità e del sentimento di rabbia Coinvolgimento nel trattamento e condivisione delle difficoltà Investimento nel futuro

20 LE RICADUTE TERAPEUTICHE DELL’INTERVENTO
Riduzione del livello di ansia e di stress Riduzione e gestione conflittualità familiari Aumento consapevolezza delle entrate/uscite e acquisizione competenze di gestione del denaro Maggiore adesione al trattamento Prevenzione ricadute

21 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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