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PROGETTARE LA CAMERA DI DEGENZA

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Presentazione sul tema: "PROGETTARE LA CAMERA DI DEGENZA"— Transcript della presentazione:

1 PROGETTARE LA CAMERA DI DEGENZA
Metodologia di lavoro schemi distributivi Qualità dei materiali PROGETTARE LA CAMERA DI DEGENZA Per una corretta progettazione dell’area funzionale dedicata alla degenza è necessario interpretare attentamente le esigenze di tutte le utenze coinvolte, analizzando le attività da sviluppare all’interno di ogni singola unità funzionale. La camera di degenza rappresenta l’unità più rappresentativa dell’area, dove sono coinvolte tutte le utenze e dove sono sviluppate un gran numero di attività. METODOLOGIA: A) Individuazione delle attività svolte nell’unità ambientale e degli elementi di arredo e attrezzature medicali necessarie. Individuazione delle utenze coinvolte e delle reciproche relazioni: - paziente ricoverato - visitatori/accompagnatori - medici per visite e controlli - infermieri per medicazioni e controlli - personale di supporto per pulizie Individuazione delle esigenze (principali e secondarie) da soddisfare per ciascuna tipologia di utenza. Individuazione delle sottozone costituenti l’unità ambientale

2 PROGETTARE LA CAMERA DI DEGENZA
Metodologia di lavoro schemi distributivi Qualità dei materiali PROGETTARE LA CAMERA DI DEGENZA Progettare la risposta più adeguata alle esigenze evidenziate in fase di analisi non significa solo dotare l’ambiente di tutte le necessarie attrezzature per sviluppare le attività previste, è necessaria una competenza progettuale più ampia. Tutte le componenti della progettazione (morfologia e geometria, scelta dei materiali di finitura, distribuzione delle reti impiantistiche, concezione dell’ossatura portante, sicurezza antincendio, sicurezza igienica, ecc.) devono collaborare a fornire un risultato integrato ed efficiente.

3 PROGETTARE LA CAMERA DI DEGENZA
Metodologia di lavoro schemi distributivi Qualità dei materiali PROGETTARE LA CAMERA DI DEGENZA Di seguito è illustrata un’analisi comparativa tra la soluzione classica di disposizione degli elementi all’interno della stanza ed una soluzione che modificando la conformazione geometrica dell’ambiente risponde meglio a determinate esigenze delle diverse utenze ESIGENZE DEL PAZIENTE Agevole utilizzo del servizio igienico, rispetto a situazioni in cui la movimentazione, soprattutto nel caso di pazienti non deambulanti, risulta più faticosa. ESIGENZE DEL PERSONALE La pulizia del servizio igienico non disturba il paziente. ESIGENZE DEL PAZIENTE Totale visibilità e controllo da parte del paziente su tutti i punti della stanza. Questa condizione garantisce una maggiore tranquillità al paziente. ESIGENZE DEL PERSONALE Facile mobilità intorno al letto per tutti i servizi necessari. ESIGENZE DEL PAZIENTE Completa apertura sull’ambiente esterno, senza dover ruotare la postura. ESIGENZE DEL PERSONALE Facile controllo sulla stanza anche senza entrare nell’ambiente.

4 PROGETTARE LA CAMERA DI DEGENZA
Metodologia di lavoro schemi distributivi Qualità dei materiali PROGETTARE LA CAMERA DI DEGENZA Il posizionamento del servizio igienico e il sistema di accoppiamento planimetrico delle stanze può seguire diversi criteri: Criteri di carattere gestionale: le stanze disposte sempre nello stesso modo facilitano il personale nelle operazioni di natura sanitaria e non. Criteri di carattere manutentivo: prevedendo un cavedio comune le attività manutentive risultano semplificate. Criteri di carattere architettonici e distributivi: La disposizione del servizio igienico in facciata consente di avere le canalizzazioni di scarico fuori dal sistema distributivo interno. Criteri di carattere economico -costruttivo

5 PROGETTARE LA CAMERA DI DEGENZA
Metodologia di lavoro schemi distributivi Qualità dei materiali PROGETTARE LA CAMERA DI DEGENZA La qualità della stanza di degenza può essere incrementata con accorgimenti progettuali che superano la risposta alle sole esigenze di carattere sanitario; ad esempio: l’inserimento di terrazzi e aree verdi di pertinenza della singola stanza o comuni a più unità. Rientranze di servizio tra le stanze per spazi di controllo o di deposito ad uso del personale. L’arretramento delle porte di accesso alle stanze, per evitare la riduzione della larghezza utile del corridoio e al tempo stesso per isolare l’accesso alle stanze.

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