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L’insegnamento delle lingue straniere ha, come ovvio, un obiettivo strumentale e comunicativo, ovvero cerca di condurre lo studente ad esprimersi in modo.

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Presentazione sul tema: "L’insegnamento delle lingue straniere ha, come ovvio, un obiettivo strumentale e comunicativo, ovvero cerca di condurre lo studente ad esprimersi in modo."— Transcript della presentazione:

1 L’insegnamento delle lingue straniere ha, come ovvio, un obiettivo strumentale e comunicativo, ovvero cerca di condurre lo studente ad esprimersi in modo appropriato ed efficace nelle varie situazioni, più o meno complesse, della vita quotidiana. Premesso che in questo quadro riveste un ruolo fondamentale l'attività orale di conversazione, gli esercizi scritti sono pertanto focalizzati sull’acquisizione, anche attraverso frequente ripetizione, del lessico e della fraseologia più frequenti in ciascuna situazione. La sistemazione grammaticale non assume tanto una funzione in sé di riflessione sulle strutture della lingua, quanto la necessaria cornice per un espressione corretta. Solitamente gli esercizi hanno una struttura guidata e non richiedono procedure di analisi testuale molto articolate. Le tematiche affrontate, ponendosi all'interno di un sistema di comportamenti e di una mentalità piuttosto omogenee, quello dell'attuale società europea o comunque dei paesi occidentali avanzati, comportano solo occasionalmente ed in misura non particolarmente approfondita confronti con modi di pensare e di vivere radicalmente diversi dai nostri, sia nel presente che nel passato

2 Cum bis de coelo lapides cecidisse in agro Pontino nuntiatum esset, patres, rati aliquid mali reipublicae significari, pontifici in Curiam vocato mandaverunt ut supplicationem trium dierum Iovi Optimo Maximo indiceret. Poiché era giunta la notizia che per due volte erano cadute pietre dal cielo nel territorio Pontino, i senatori, ritenendo che venisse preannunciato qualcosa di grave per lo stato, dopo aver convocato nella Curia il pontefice gli diedero l’incarico di indire una cerimonia pubblica di tre giorni in onore di Giove Ottimo Massimo Preceduta dall’applicazione di una procedura di analisi testuale rigorosa quanto quelle matematiche e capace allo stesso modo di sviluppare le capacità logiche, la traduzione di un brano letterario latino o greco (con connesse finalità culturali) richiede la comprensione di un messaggio legato ad una società e ad una mentalità spesso molto differenti dalla nostra e la sua resa in un Italiano corretto e lessicalmente preciso. Quest’attività favorisce da un lato l’attitudine a confrontarsi con il diverso e la formazione di un senso storico, oggi quasi del tutto assente, e dall’altro la conoscenza sicura e l’uso efficace della nostra lingua e non solo…. Osserva le seguenti schede: Non deve stupire che si parli di pietre che cadono dal cielo: i Romani interpretavano eventi strani (forse in questo caso si tratta di frammenti di meteorite) come manifestazione della volontà divina, da cui dipendeva il bene della comunità; la loro religione era perciò strettamente legata all’attività politica Mandaverunt è un “falso amico”, come ne esistono nelle lingue straniere moderne: il verbo non significa infatti “mandare”, ma “dare un incarico, ordinare”; il fatto curioso è che il senso originario si è mantenuto nel verbo inglese “mandate”, caso tutt’altro che raro Sembrerebbe scontato tradurre “padri”; invece qui sono i senatori, così chiamati perché in origine erano i capifamiglia più importanti all’interno della popolazione; tradurre non significa mai riprodurre meccanicamente Respublica non significa “repubblica” contrapposta a “monarchia”, ma “stato” nel senso di “comunità pubblica”, di tutti i cittadini chiamati a collaborare per il bene collettivo : un principio ancora oggi troppo spesso disatteso Il Pontefice Massimo era la suprema autorità religiosa a Roma; la sua antica funzione era di protettore dei ponti, che permettendo si superare senza pericolo i fiumi, erano strumento di salvezza e prosperità per le comunità arcaiche. Sarebbe sbagliato però tradurre con “Papa”, termine che indica il capo della Chiesa Cristiana, ed il fatto che oggi si usi “Pontefice” come suo sinonimo, è dovuto all’analogia della funzione dirigenziale delle due figure

3 Conclusione in sintesi Insegnamento di Lingue straniere Finalità strumentale e comunicativa in relazione alla maggiore varietà possibile di situazioni Prevalenza dell’espressione orale Conoscenze grammaticali più funzionali all’uso che ad una riflessione autonoma sulla lingua Apprendimento che utilizza molto la ripetizione di ciò che per frequenza di uso risulta più importante Assenza o presenza marginale dell’attività di traduzione Tematiche legate al presente quotidiano nell’ambito della civiltà occidentale contemporanea Limitate occasioni di riflessione storica e di confronto con un pensiero radicalmente diverso Insegnamento di Latino e Greco Finalità culturale attraverso la lettura di testi letterari Basato sulla successione : lettura, comprensione, scrittura Sistemazione grammaticale quale riflessione completa su come funziona una lingua Centralità dell’attività di traduzione, che richiede una procedura logica di analisi,la comprensione del messaggio di partenza e l’uso corretto dell’Italiano Tematiche e messaggi espressi da culture che sono alla radice della nostra attuale, ma con pensieri, valori e costumi spesso differenti Continua necessità di riflessione storica e di confronto col diverso Necessità di integrare i due tipi di insegnamento per una preparazione linguistica, metodologica e culturale completa


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