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Incertezza: ingrediente e non prodotto del progetto Bologna, 18 dicembre 2013 1.

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Presentazione sul tema: "Incertezza: ingrediente e non prodotto del progetto Bologna, 18 dicembre 2013 1."— Transcript della presentazione:

1 Incertezza: ingrediente e non prodotto del progetto Bologna, 18 dicembre 2013 1

2 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential2 http://www.flickr.com/photos/hecklo_photography/8918725239/ I Joo Janta 200 Super Cromatici Sensibili al Pericolo sono occhiali da sole disegnati per aiutare le persone a sviluppare un attitudine rilassata verso le minacce. Al primo accenno di pericolo le lenti diventano subito completamente nere impedendovi di vedere cose che potrebbero nuocervi. (D. Adams, Ristorante al termine dellUniverso)

3 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential3 Un progetto è uniniziativa finalizzata alla realizzazione di prodotto, un servizio o un risultato con caratteristiche di unicità e temporaneità. Questa definizione permette di apprezzare: i.la natura di «cambiamento» propria di ogni progetto ii.il ruolo centrale degli obiettivi da raggiungere iii.la necessità di organizzare le risorse con limiti da rispettare. Lunicità comporta la necessità di affrontare situazioni non sperimentate e si tratta quindi, in un certo senso, di «predire il futuro» Il progetto

4 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential4 Il fattore critico che sottolinea la difficoltà di predire il futuro è lesistenza dellincertezza. Lincertezza può essere suddivisa in due tipologie: Incertezza

5 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential5 Il fattore critico che sottolinea la difficoltà di predire il futuro è lesistenza dellincertezza. Lincertezza può essere suddivisa in due tipologie: variabilità Incertezza

6 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential6 Il fattore critico che sottolinea la difficoltà di predire il futuro è lesistenza dellincertezza. Lincertezza può essere suddivisa in due tipologie: variabilità e ambiguità. Incertezza

7 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential7 La variabilità si presenta quando un determinato parametro può variare tra valori diversi, noti. T H 2 0 liquida varia, a P atm = 1.013,25 hPa, tra 273,15K a 373,15K. Per conoscerne il valore preciso alluscita del rubinetto dobbiamo misurarla. Altro esempio classico di variabilità è il dado: il valore sulla faccia rivolta verso lalto dopo un tiro sarà compreso tra 1 e 6; ognuno dei sei valori ha la stessa probabilità di apparire ad ogni tiro. Variabilità

8 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential8 Laggettivo usato per questi fenomeni, è «aleatorio», dalla parola latina «alea» che indica il dado. La variabilità non può essere ridotta perché è stocastica, possono però essere preparate delle tabelle di distribuzione di probabilità sulla base delle condizioni al contorno (es. temperatura iniziale dellacqua o frequenza uscite di un certo numero prima del tiro del dado) Variabilità

9 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential9 Il completamento di un corso di studi è, per chi lo compie la prima volta, un progetto vero e proprio. Nel caso delluniversità il progetto può essere suddiviso in macroattività chiamate esami e questi forniscono un classico esempio di doppia variabilità: Promozione (e con quale voto) o Bocciatura. Variabilità – caso pratico Queste incertezze diventano rischi per chi nel progetto è coinvolto più direttamente: Studentessa Famiglia allargata della studentessa Scuola

10 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential10 Le previsioni del tempo sono sempre più sofisticate ma il tempo meteorologico, per esempio al Corno alle Scale, è unincertezza aleatoria per tutti. Allatto pratico il tempo al Corno diventa un rischio solo per: le aziende del comprensorio il comprensorio del Cimone chi ha prenotato il weekend Variabilità – caso pratico

11 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential11 Se la studentessa è di S. Giovanni in Persiceto e la famiglia ha promesso di regalarle un weekend sciistico al Corno alle Scale nel caso in cui superi lesame con un voto > 27 le incertezze si combinano e diventano rilevanti rispetto al progetto «weekend». Rappresentano quindi dei rischi relativi allobiettivo «andare a sciare» non solo per la studentessa ma anche per il consorzio del Corno alle Scale, quello del Cimone, lalbergo, il ristorante ecc. Variabilità – caso pratico

12 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential12 Ambiguità

13 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential13 Ambiguità Lambiguità è lincertezza del significato. Questo tipo di incertezza si chiama «epistemica» dalla parola greca πιστήμη che significa «scienza» e «conoscenza»: la conoscenza della situazione analizzata è incompleta. Lincertezza epistemica è quindi conoscenza insufficiente e questo può dipendere da più fattori tra i quali i principali sono: comprensione inadeguata del processo o dei fenomeni oppure errata valutazione delle caratteristiche proprie di un elemento. Laspetto positivo è che, contrariamente alla variabilità lincertezza epistemica può essere ridotta compiendo un numero maggiore di esperimenti e quindi acquisendo maggiori informazioni

14 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential14 Ambiguità – caso pratico Ogni progetto raggiunge un risultato

15 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential15 Ambiguità – caso pratico Ogni progetto raggiunge un risultato

16 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential16 Ambiguità – caso pratico Un risultato è raggiunto da ogni progetto

17 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential17 Variabilità ed ambiguità esistono in tutti gli aspetti della vita e devono essere gestite. Le persone reagiscono ad esse in modo diverso tra loro a seconda della propria attitudine al rischio e delle situazioni Incertezza

18 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential18 Il rischio è costituito dalle implicazioni dellincertezza sul livello di performance raggiungibile, illustrato dalla variabilità rispetto ai risultati attesi e misurato per ciascun attributo di performance utilizzando distribuzioni comparative di probabilità ogni volta che è adeguto effettuare misurazioni. Definizione di rischio (Project Risk Management, Chapman C., Ward S., Wiley&Sons, 2004)

19 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential19 Lattitudine individuale al rischio viene spesso indirizzata da preferenze inconsce che ogni individuo sviluppa nel tempo, sia per fattori ambientali che per esperienze precedenti. Questo vale anche per i gruppi omogenei e costituisce uno dei fattori di analisi da considerare per la scelta del gruppo di lavoro da assegnare ad un progetto. Lambiente «attuale» è anche una fonte di influenza sulla percezione delle incertezze e crea quindi un effetto domino anche sugli altri parametri. Linfluenza delle situazioni Understanding and managing risk attitude, D. Hillson, R. Murray-Webster, Gower 2005

20 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential20 Livello di esperienza, abilità e conoscenze Affrontando una problematica della quale non si hanno esperienze, la tendenza è di considerare la situazione come più rischiosa (minacce e opportunità) e preferire lavversione al rischio. Se la situazione appare già nota, si tende a sottovalutarne la rischiosità. Percezione della probabilità di accadimento Se la probabilità di accadimento è percepita come bassa lattitudine si sposta verso la propensione al rischio. Nel caso di percezione di alta probabilità avviene lopposto. In entrambi i casi i dati reali di accadimento vengono spesso sottovalutati. I fattori situazionali

21 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential21 Percezione della magnitudine dellimpatto Così come per la probabilità di accadimento, valori elevati di rischio minaccia fanno propendere per lavversione al rischio. La propensione al rischio si alza invece quando si ritiene possibile un elevato impatto positivo o un basso impatti negativo. Grado di controllabilità o scelta percepita La sensazione di essere «In controllo» è un fattore importante di influenza sulla propria attitudine al rischio. Quando è percepita come bassa si evidenzia una tendenza ad essere avversi al rischio. Il contrario accade quando la percezione è di una forte capacità di gestione da parte dellindividuo o del gruppo. I fattori situazionali

22 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential22 Vicinanza temporale Eventi incerti che sono previsti nel futuro più immediato («prossimità temporale») sono percepiti come maggiormente rischiosi di quelli collocati più lontano nel tempo anche se i dati oggettivi mostrano valori diversi. Conseguenze dirette Eventi incerti che possono provocare conseguenze sulla persona o sul gruppo sono percepiti come maggiormente importanti di quelli che affliggono estranei. (chiamata anche «propinquità personale»). I fattori situazionali

23 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential23 Gestire lincertezza TIPO DI RISPOSTAMETODO DI GESTIONE DELLINCERTEZZA Modificare gli obiettivi Ridurre o aumentare gli obiettivi eventualmente modificando i compromessi tra obiettivi multipli EvitarePianificare al fine di evitare determinate fonti di incertezza Influenzare le probabilitàCambiare la probabilità dei potenziali risultati Modificare le conseguenzeModificare le conseguenze di un evento in caso di accadimento Sviluppare piani di emergenza Accantonare risorse per creare capacità di fronteggiare le conseguenze Mantenere aperte le opzioni Ritardare le scelte e gli impegni per avere più versatilità Monitorare Raccogliere e aggiornare i dati sulle probabilità di accadimento, gli effetti previsti e sorgenti aggiuntive di incertezza AccettareAccettare lincertezza ma non intraprendere alcuna azione Restare alloscuroIgnorare lincertezza e non intraprendere alcuna azione per identificarla (Project Risk Management, Chapman C., Ward S., Wiley&Sons, 2004)

24 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential24 La vita è incerta. Mangia prima il dolce. (E. Ulmer) (Foto: http://thequeso.com)

25 © 2013 WeRISK Proprietary & Confidential25 W e RISK srl www.werisk.it Carlo Muzzarelli carlo@werisk.it Cell342 0068016


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