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1 - Scelte professionali - definizione di un obiettivo professionale

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Presentazione sul tema: "1 - Scelte professionali - definizione di un obiettivo professionale"— Transcript della presentazione:

1 1 - Scelte professionali - definizione di un obiettivo professionale
UNA PROPOSTA METODOLOGICA - Scelte professionali - definizione di un obiettivo professionale - Ricerca Attiva sul mercato del lavoro - Curriculum e Lettera di accompagnamento - Colloquio di lavoro Si propone di seguire una metodologia perché solo attraverso un percorso strutturato - non si omettono passaggi importanti, - non si perde troppo tempo inutilmente - si può arrivare al colloquio pronti (bilancio personale) e motivati 1

2 PROFESSIONI Quale preparazione, formazione, ecc. è richiesta per accedere a questa professione? Quali capacità, attitudini o qualifiche professionali deve possedere una persona per svolgere questa professione? Quali sono le abilità fondamentali per svolgere bene questo lavoro? Quali sono le mansioni, i doveri e le responsabilità? Qual è l’orario di lavoro settimanale e giornaliero? Le mie conoscenze e le mie competenze (cosa so, cosa so fare); Come so essere (tratti più evidenti del mio carattere); Quali sono i miei punti di forza e di debolezza; Come posso migliorare? Cosa mi distingue dagli altri; Quali sono i miei obiettivi a breve e medio termine; Perché voglio entrare in questa azienda e non in un’altra; Cosa posso portare in termini di “saper fare” e/o di “saper essere” 11 2

3 LETTERA DI ACCOMPAGNAMENTO
Lettera di contenuti e non di cortesia; è la parte che aiuta a comunicare al selezionatore quali sono i motivi per cui dovrebbe aver voglia di incontrarvi. - Destinatario - Oggetto - Motivi per cui l'interlocutore dovrebbe aver interesse a chiamarvi al colloquio In allegato vi invio la mia candidatura Due tipi di lettera: lettera inviata in risposta ad un annuncio di ricerca di personale (congruenza) lettera di autocandidatura spontanea ad un’azienda (interesse del selezionatore)

4 INVIO DEL CURRICULUM VIA E-MAIL
Data e indirizzo fisico già precisati nel messaggio oggetto del messaggio: riportare nome, cognome e finalità dell’invio Il contenuto della sarà la lettera di presentazione Organizzare un diario dei contatti e degli invii del c.v. (il colloquio inizia con la telefonata del selezionatore!) Stabilire delle scadenze ed essere disposti a rivedere la propria strategia d'azione

5 EUROPASS Modello standardizzato che consente di descrivere, sulla base di un formato condiviso e riconosciuto in tutta Europa, le esperienze di studio e di lavoro e le competenze sviluppate Contiene informazioni su: dati personali, competenze linguistiche esperienze lavorative, percorsi di istruzione e formazione competenze personali sviluppate anche al di fuori di percorsi formativi di tipo tradizionale

6 CURRICULUM VITAE Corretto, conciso e breve Chiaro e preciso
Occupazione desiderata! Mirato (es.: in luce alcune esperienze e in ombra altre) In ordine cronologico dall'esperienza più recente Non omettere le competenze sociali e organizzative Competenze tecniche – Conoscenze linguistiche Inserire la numerazione nelle pagine e il proprio nome e cognome Autorizzazione al trattamento dei dati (ai sensi dell’art.13, d.lgs 196/2003) BIGLIETTO DA VISITA CHE PUO’ ATTIRARE COME NON SUSCITARE IL MINIMO INTERESSE UNA SERIE ORGANIZZATA DI INFORMAZIONI CIRCA LA VS PERSONA CHE INDICHERANNO A CHI LEGGE GLI STUDI E LE ESPERIENZE E CHE CONTRIBUIRA’ A FORMARE NELL’INTERLOCUTORE LA PRIMA IMPRESSIONE DI VOI E DELLA VOSTRA PROFESSIONALITA’

7 Il COLLOQUIO è la fase centrale e determinante della selezione del personale
Il colloquio fa emergere le caratteristiche psicologiche e i tratti del carattere: i datori di lavoro non si concentrano solo sugli aspetti professionali, ma anche sulle qualità umane. Il momento nel quale hai l'opportunità di illustrare e valorizzare le tue competenze MOMENTO CARICO DI TENSIONE NON SOLO PER IL CANDIDATO, MA ANCHE PER IL SELEZIONATORE

8 CONSIGLI PRATICI PRIMA DI AFFRONTARE
UN COLLOQUIO - Raccogliere informazioni sull'azienda, sul ruolo e sulla modalità di selezione; - Prestare la massima attenzione a orari e luoghi; - Rimanere aggiornati sulla cronaca economica, politica e d'attualità; - Preparare le risposte alle più probabili domande; - Prepararsi ad affrontare domande al limite dell'assurdo... - Memorizzare il c.v. e preparare gli eventuali documenti; - Decidere come presentarsi (ogni impresa ha una propria cultura aziendale che si riflette anche nel modo di vestire...) Appuntarsi i dati relativi al giorno, al luogo, nome della persona, ecc Raccogliere informazioni riguardo l’azienda, ruolo ricercato, modalità di selezione Tenersi aggiornati su fatti di economia, cronaca e politica… (es. Trichet) Memorizzare le date riportate nel c.v. e preparare i documenti da portare al colloquio Definire una lista di domande Identificare in anticipo la sede del colloquio e decidere cosa indossare La tendenza a fare domande al limite dell’assurdo, alcune delle quali abbiamo già visto insieme qui, si sta diffondendo soprattutto in questo periodo, durante il quale molte persone sono alla ricerca di lavoro, come strumento per indagarne le vere competenze e capacità. Se vi capitasse di incappare in uno di questi quiz sappiate che la prima cosa da fare è quella di non perdere la concentrazione; spesso i selezionatori infatti non sono alla ricerca della risposta esatta, ma vogliono testare e valutare più che altro la vostra reazione a situazione scomoda, di difficoltà. Quanto hanno speso in benzina i residenti di Dallas nel 2008? Gandhi sarebbe diventato un buon ingegnere? Quante persone a San Francisco sono collegate a Facebook di venerdì alle 2,30 di notte?

9 LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI
(SUDDIVISE PER AREA) AREA MOTIVAZIONALE AREA AUTOSTIMA, PERCEZIONE DI SE' AREA RAPPORTI INTERPERSONALI AREA EXTRALAVORATIVA AREA EMOTIVA AREA FLESSIBILITA’ AREA ORGANIZZATIVA E GESTIONALE Argomentare le risposte, non rispondere a monosillabi! AREA AUTOSTIMA ES: pensa che sarebbe in grado di gestire i ritmi che la nostra azienda richiede? - sì, sono sempre riuscito a conciliare studio e lavoro, non mi sentirei in difficoltà ad adattarmi a ritmi particolarmente stressanti AREA RELAZIONI UMANE ES: perché ha cambiato corso di laurea? Aveva trovato difficoltà nel gestire nuove relazioni? AREA COMPORTAMENTALE E AREA EMOTIVA ES: difficoltà nella gestione dello stress durante una competizione: può risultare stimolante e adrenalinico oppure ansiogeno… AREA FLESSIBILITA’ ES: Ha difficoltà ad organizzare orari o eventualmente brevi trasferte? Oppure a dare la disponibilità a sostituzioni in ruoli lavorativi diversi da quello che ricopre lei? AREA ORGANIZZATIVA E GESTIONALE ES: Le è mai capitato di mettersi alla prova per organizzare un evento avendo l’onere di gestire personale, tempo, soldi, ecc?

10 CONCLUSIONE DEL COLLOQUIO
Se il selezionatore invita a fare domande chiedere dettagli sul profilo professionale per il quale ci si candida, chiedere approfondimenti sull'azienda, ecc... non toccare l'argomento stipendio, ferie, orario ridotto al venerdì, ecc. al primo colloquio! Non “scappare” e fare il punto su quanto detto e sull’eventuale passo successivo; una domanda sulla tempistica per avere una loro risposta non è inopportuna. Non alzarsi prima del selezionatore Non alzarsi prima dell’interlocutore Assicurarsi di aver risposto a tutte le domande Chiedere dettagli sul profilo professionale per il quale ci si candida, l‘orario, ecc. Fare domande sull’azienda Attenzione al comportamento.... atteggiamento più disteso quindi più veritiero Ringraziare dell’incontro Non “scappare” e fare il punto su quanto detto e sull’eventuale passo successivo Al termine del colloquio puoi tranquillamente chiedere al selezionatore quali siano le fasi successive. Con un po' di fortuna, ti dirà quanti candidati sono ancora in lizza. Normalmente ti informerà se è la ditta o se sei tu a dover prendere contatto con loro. Scambiando qualche parola con il selezionatore potrai farti un'idea di ciò che ha pensato di te. Chiaramente non è ancora fatta, dato che la decisione non è veramente presa, fino al momento della firma del contratto per i tre mesi di prova all'interno della ditta.

11 … dopo il colloquio Subito dopo il colloquio, annota le tue impressioni. Scrivi tutto ciò che ti passa per la testa, iniziando dagli aspetti positivi, per poi passare quelli meno positivi. Fai un elenco prendendo in considerazione la tua attitudine, il modo in cui hai risposto alle domande, le tue sensazioni durante il colloquio. Annota le domande che hai trovato difficili. Anche se il colloquio non è andato nel migliore dei modi segnati le risposte di cui sei rimasto soddisfatto. Fai una lista dei vantaggi e degli svantaggi relativi alla funzione per cui ti sei candidato. potresti ad esempio aver trovato i compiti interessanti, ma l'ambiente di lavoro poco piacevole. Questo lavoro ti aiuterà per prepararti ad un eventuale altro colloquio, evitando di dimenticare informazioni importanti discusse nel corso del precedente colloquio...


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