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Protocollo di Trasporto Extraospedaliero del Paziente: Spoke-Hub

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Presentazione sul tema: "Protocollo di Trasporto Extraospedaliero del Paziente: Spoke-Hub"— Transcript della presentazione:

1 Protocollo di Trasporto Extraospedaliero del Paziente: Spoke-Hub
“La gestione del trauma” FOCUS DI TRAUMATOOGIA IN PRONTO SOCCORSO VII Congresso Regionale SIMEU LOMBARDIA Varese, 22 settembre 2011 Protocollo di Trasporto Extraospedaliero del Paziente: Spoke-Hub Relatore Dr.ssa Michela Monza M Monza°, J Piras*, A Falcone*, A Degrandis*, J Behon Tolly°, R Ruiz Luna°, P Medri°, R Banfi*, N Scoppetta° ° Dirigente Medico, S.C. di Pronto Soccorso, Presidio Ospedaliero di Saronno, A.O. Ospedale di Circolo di Busto Arsizio (VA) * Infermiere, S.C. di Pronto Soccorso, Presidio Ospedaliero di Saronno, A.O. Ospedale di Circolo di Busto Arsizio (VA) Presidio Ospedaliero di Saronno Dipartimento di Emergenza e Accettazione Struttura Complessa di Pronto Soccorso Direttore Dr. Nicola Scoppetta

2 Lo studio cross-sectional degli incidenti occorsi durante i trasporto di pazienti critici, riportati nel AIMS_ICU system che ha analizzato gli anni dal al 1999, evidenzia che nella maggior parte dei casi la causa è un malfunzionamento: delle attrezzature nel 39% dei casi (batterie/alimentazione, malfunzionamento dei ventilatori, dei monitor, degli ascensori manovre d’intubazione, ...); nell’organizzazione per il 61% dei casi (scarsa comunicazione, insufficiente set-up base monitoraggio ed equipaggiamento, errato fissaggio vie aeree artificiali, scorretto o mal posizionamento del paziente, …). Fattori predisponenti all’incidente sono da attribuirsi per il 54% sul fattore umano (errori di giudizio, scarse conoscenze, mancata osservazione dei protocolli, fretta, stress, …) . Questi errori hanno avuto delle gravi ripercussioni sullo stato di salute del paziente trasportato: peggioramento delle condizioni generali 15% insoddisfazione della persona 7% prolungamento della degenza 4% danno psico/fisiologico 3% morte 2%. Questi rischi possono essere ridotti con un’accurata preparazione organizzativa del trasferimento, con una scrupolosa preparazione clinica ed infermieristica del paziente, con l’accompagnamento di personale sanitario qualificato e con un adeguato equipaggiamento tecnico .

3 Trasporto secondario:
trasferimento da un Presidio Ospedaliero all’altro: Spoke-Hub. I trasporti secondari possono avvenire sia verso Presidi Ospedalieri della stessa Azienda, che verso Presidi Ospedalieri di altre Aziende. Le indicazioni a questo trasporto sono: l’effettuazione di interventi terapeutici o di indagini diagnostiche; l’inesistenza di infrastrutture idonee (neurochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia plastica ricostruttiva, centri grandi ustionati, rianimazione neonatale o pediatrica, camera iperbarica, ecc.); competenza per specialità della struttura presso la quale si trasferisce il paziente; assenza di posti letto presso l’U.O. specialistica di afferenza o altra U.O. del Presidio.

4 I trasporti di pazienti critici per pazienti del Pronto Soccorso sono effettuati a causa di:
inesistenza all’interno del Presidio di infrastrutture idonee al trattamento (neurochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia plastica ricostruttiva, centri grandi ustionati, rianimazione neonatale o pediatrica, camera iperbarica, ecc.); mancanza di posto letto in area critica. Le lesioni che possono essere stabilizzate nell’ospedale di primo ricovero devono essere trattate prima del trasporto; al fine di procedere poi al trasferimento in condizioni di sicurezza. Per questi trasporti secondari è indispensabile una precisa valutazione relativamente alla necessità del trasporto ed al momento più opportuno per la sua effettuazione, con i seguenti obiettivi: mantenimento di un’adeguata assistenza durante tutto il trasporto, dalla presa in carico del paziente, fino all’arrivo al centro di destinazione, impostando durante il trasporto la terapia più idonea per la specifica patologia; prevenzione delle possibili complicanze per poter affrontare con efficacia eventi patologici imprevisti.

5 Visita di PS Valutazione del rischio secondo Eherenwerth Classe I e II Il paziente: non richiede o richiede raramente il monitoraggio dei parametri vitali non ha bisogno di una linea venosa non richiede la somministrazione continua di ossigeno non deve essere trasferito in terapia intensiva Classe III richiede frequente controllo dei parametri vitali ha bisogno di una linea venosa non ha bisogno di monitoraggio invasivo può presentare lieve compromissione dello stato di coscienza (GCS > 9) può presentare lieve o modesto distress respiratorio richiede somministrazione continua di ossigeno Classe IV e V richiede intubazione tracheale richiede supporto ventilatorio ha bisogno di due linee venose o CVC può presentare distress respiratorio grave può presentare una compromissione dello stato di coscienza con GCS < 9 può richiedere la somministrazione di farmaci salvavita è trasferito in rianimazione e terapia intensiva non può essere completamente stabilizzato richiede monitoraggio e supporto vitale invasivo richiede terapia salvavita durante il trasporto Trasporto non medicalizzato Trasporto medicalizzato Medico: Rianimatore Cardiologo Requisito fondamentale prima di procedere al trasporto è la stabilizzazione dei parametri vitali. La qualifica del medico accompagnatore è stabilita sulla base della classificazione in cinque classi di rischio di Eherenwerth.

6 Dalla letteratura si evince quanto importante sia la suddivisione in fasi del trasporto ed il monitoraggio di ogni fase. Le fasi del trasporto sono: preparazione trasporto stabilizzazione. Dettagliando maggiormente le fasi: planning percorso (preparazione e coordinamento); preparazione del paziente (tecnica, meccanica,…) trasporto del paziente arrivo all’area di destinazione e stabilizzazione trasporto di ritorno ripristino della situazione pre-trasporto.

7 Grazie per l’attenzione
“La gestione del trauma” FOCUS DI TRAUMATOOGIA IN PRONTO SOCCORSO VII Congresso Regionale SIMEU LOMBARDIA Varese, 22 settembre 2011 Protocollo di Trasporto Extraospedaliero del Paziente: Spoke-Hub Relatore Dr.ssa Michela Monza M Monza°, J Piras*, A Falcone*, A Degrandis*, J Behon Tolly°, R Ruiz Luna°, P Medri°, R Banfi*, N Scoppetta° ° Dirigente Medico, S.C. di Pronto Soccorso, Presidio Ospedaliero di Saronno, A.O. Ospedale di Circolo di Busto Arsizio (VA) * Infermiere, S.C. di Pronto Soccorso, Presidio Ospedaliero di Saronno, A.O. Ospedale di Circolo di Busto Arsizio (VA) Grazie per l’attenzione Presidio Ospedaliero di Saronno Dipartimento di Emergenza e Accettazione Struttura Complessa di Pronto Soccorso Direttore Dr. Nicola Scoppetta


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