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COORDINAMENTO NAZIONALE PROGETTO - RIUNIONE DEL 30.6.04 Introduzione Ricognizione stato lavori nelle varie Regioni Ricognizione attività INAIL Situazione.

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1 COORDINAMENTO NAZIONALE PROGETTO - RIUNIONE DEL 30.6.04 Introduzione Ricognizione stato lavori nelle varie Regioni Ricognizione attività INAIL Situazione Data Base Nazionale I risultati dei primi controlli eseguiti sul D.B. nazionale I controlli informatizzati Verifiche specifiche sulle informazioni strutturate Verifiche applicazione modello Sbagliando Simpara (SSI) Gli adeguamenti Rafforzamento del Ruolo dei Responsabili Scientifici Regionali I 2 livelli di controllo qualità informazioni (su SSI) Corso di aggiornamento per i Responsabili Scientifici Regionali Possibile supporto dalle Regioni limitrofe Discussione Prime indicazioni per le elaborazioni dei dati Breve nota sul ritorno delle informazioni agli operatori

2 OPERATORI AGGIORNATI usl Piemonte125 Valle DAosta / Lombardia25-30 * Veneto42 Trento02 Liguria Tutti (?) Toscana67 Emilia romagna50 Marche35 Umbria70 Abruzzi20-30 Lazio55 * Molise02 Campaniatutti (?) Puglia45 Basilicata05 Sicilia10 Sardegnaimprecisato Circa 600

3 BORSISTI assunti TOT. N. 30 (12/18 regioni)

4 FASE RETROSPETTIVA Casi retrospettivi 2002: elenchi INAIL TOTALE N. 1.015 (12/18 REGIONI) CASI LAVORATI: –Usl n. 300 (9/18 reg.) (Dir. Prov. Lavoro n. 2)

5 FASE PROSPETTICA CASI PROSPETTICI INDAGATI TOT. N. 99 (7/18) CASI INDAGATI INAIL –N. 29 (4/18) CASI INDAGATI USL –N. 70 (7/18 REG.) PIU ATTENZIONE AI CASI GRAVI

6 TEMPISTICA FASE RETROSPETTIVA –10/18 REGIONI GIUGNO-SETTEMBRE

7 TAVOLI REGIONALI REGIONI-ISPESL- INAIL TOT. 15/18 REGIONI REGIONE/DIREZION E LAVORO –2/18 REGIONI

8 Criticità / punti di forza Rapporti con lInail 1.Discussione congiunta dei casi e caricamento dati accentrato 2.Discussione congiunta e caricamento insieme dei dati, ma decentrato 3.Tempi più lunghi di lavorazione 4.Rivalutazione da parte del ref. Regionale e corrispettivo inail 5.I borsisti inseriscono anche i casi stradali solo inail

9 Criticità / punti di forza Rapporti con lInail 1.Opportunità di collaborazione anche nella fase prospettica 2.Difficoltà ad organizzare nellimmediatezza dellinfortunio i contatti reciproci 3.Compilazione congiunta buona collaborazione

10 Criticità / punti di forza da parte delle Regioni 1.Segreto istruttorio, informativa alle procure senza esito negativo 2.Diversa sensibilità dei servizi : aggravio di lavoro / utile per meglio rispondere ai magistrati 3.Ritorno di informazioni agli operatori 4.Difficoltà di lavorazione dei grafici (problema software?)

11 criticità Rapporti con lIspesl La partecipazione dellIspesl in periferia

12 prospettive Rafforzamento del ruolo dei responsabili scientifici regionali Report di attività –Fase prospettica valutazione intermedia 30 settembre –Fase retrospettiva : obiettivo di chiusura 30 settembre

13 prospettive Rafforzamento del ruolo dei responsabili scientifici regionali –Verifica di qualità preliminare allimmissione (bollino chiusura caso) –Aggiornamento entro fine luglio dei responsabili regionali e ove possibile successivo aggiornamento a cascata degli operatori in periferia, con esame e discussione di casi –Collaborazione tra regioni limitrofe

14 Ricognizione attività INAIL Comera prevedibile in un lavoro per vari aspetti in progress, la situazione non è omogenea nel paese -né sul piano della collaborazione INAIL-Regione (pur se in molte realtà collaborazioni esistevano già e in varie altre il Progetto ha portato ad instaurarle) -né sul piano del contributo INAIL per i casi non indagati dalle ASL (in particolare per lo specifico aspetto degli infortuni legati alla strada) -La lista dei casi 2002 è pervenuta da tempo -La lista dei casi 2003 è pervenuta nelle ultime settimane per circa metà delle Regioni, è in arrivo graduale nei prossimi giorni per le altre -Interessante il dato che indica che in genere le Regioni/ASL conoscono complessivamente non più di 1/3 dei casi risultanti allINAIL (sarà interessante verificare ed approfondire questo dato sulle intere risultanze almeno della fase retrospettiva).

15 Ricognizione attività INAIL Luci…… In pressocchè tutte le Regioni è stato attivato il tavolo di confronto e collaborazione In alcune Regioni (la minoranza) sono anche state fatte iniziative di aggiornamento o riflessione comune Ombre….. In vari casi (1/3?) la collaborazione è per ora soprattutto formale Nella fase retrospettiva molto spesso il contributo ai casi indagati da entrambi si è risolto nellapporto dei dati relativi ai Codici o comunque dei dati specifici INAIL (senza confronto su cause e circostanze); lapporto dei dati INAIL non è stato in genere contemporaneo, per cui molte schede sono state inviate ancora da completare (e finora è desumibile senza certezze se il completamento è atteso)…….

16 Ricognizione attività INAIL Nella fase prospettica vi sono organizzazioni diversificate: - da situazioni dove addirittura si iniziano a fare indagini o approfondimenti comuni - a situazioni dove per ora i due soggetti lavorano senza alcun collegamento. Non molto è ancora successo in particolare per quanto riguarda gli infortuni legati alla strada (scheda ad hoc), su cui presumibilmente la casistica che sarà raccolta alla fine del 2004 sarà una parte (forse non maggioritaria) del totale degli attesi circa 700 casi nel 2004. Proprio sul tema degli infortuni stradali in alcune regioni si stanno attivando momenti di aggiornamento specifico.

17 I borsisti Il contributo dei borsisti anche per i dati INAIL (sia per gli infortuni indagati da entrambi sia per quelli solo INAIL)….

18 Ricognizione attività INAIL Come per altri aspetti dellIndagine, in autunno o ancor meglio a fine anno si potrà fare un più adeguato bilancio delle risultanze non tanto numeriche e quantitative ma soprattutto qualitative dellesperienza di collaborazione a livello territoriale tra INAIL e Regioni/ASL (oltre che con ISPESL pur con le note peculiarità per i Dipartimenti periferici), auspicabilmente per rilanciare e adeguare tale collaborazione e comunque limpegno - per quanto riguarda lINAIL – dellIstituto sullapprofondimento e losservazione dei casi mortali (e gravi…) nel periodo futuro.

19 Casi infortunio inseriti 228 casi Regioni attive 7 Retrospettiva (accaduti fino 31.10.03) circa 90 % casi Prospettica (accaduti dal 1.11.2003) circa 10 % casi Situazione Data Base Nazionale al 15 giugno 2004

20 Riepiloghi statistici al 15 giugno 2004 – 228 casi Distribuzione per Regione e tipologia infortunio Regioni Totale MortaleStradaleGraveTotale N. infortuni Regione 1 51.. Regione 2 2..2 Regione 3 711.72 Regione 4 4.26 Regione 5 12.. Regione 6 81.. Regione 7 13.4 Totale 22242228

21 Riepiloghi statistici al 15 giugno 2004 – 228 casi Regioni Anno infortunio 200220032004 MortaleStradaleGraveTotaleMortaleGraveTotaleMortaleStradaleTotale N. infortuni 1 26.. 25.... 2 1..11.1... 3 91.1061. 1.1 4 3.14112... 5 6..66.6... 6 44.. 32. 5.5 7 12.3....11 Totale 9031941261127617 Distribuzione per Regione, anno infortunio e tipologia infortunio Attenzione agli stradali

22 Riepiloghi statistici al 15 giugno 2004 – 228 casi numero di infortuni e infortunati per Regione, ASL e anno infortunio. Regioni e ASL Anno infortunio Totale 200220032004 N. infortuniN. infortunati N. infortuniN. infortunati N. infortuniN. infortunati N. infortuniN. infortunati Regione XASL 1 4411..55 ASL 2 1133..44 ASL 3 4433..77 ………………………. 11....11 …………. 1155..66 …………………… 5555..10 ………………….. 1111..22 2211..33 ………………… 1122..33 6644..10 Totale Regione 26 25..51 Totale Generale 949512713077228232

23 Anno infortunio N. infortuniN. infortunati Attività infortunatoAttività terziUtensiliMaterialiAmbienteD.P.I. N. assi totali N. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi 2002 94957730,562911,515321,032610,324618,25218,33252 2003 12713011833,624813,687220,51298,266418,23205,70351 2004 77736,84421,05315,79210,532 15,2619 TOTALE 22823220232,488113,0212820,58579,1611218,01426,75622 Riepiloghi statistici al 15 giugno 2004 – 228 casi Regioni N. infortuniN. infortunati Attività infortunatoAttività terziUtensiliMaterialiAmbienteD.P.I. N. assi totali N. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi 151 4935,7785,842618,98107,303324,09118,03137 222360,0000,000 120,001 00,005 372 6932,243717,294119,16188,413415,89157,01214 466750,0000,00535,7100,00214,2900,0014 51214526,32736,84315,7915,26315,7900,0019 681 6929,612912,455322,752711,593916,74166,87233 7460.0.0.0.0.0.0 TOTALE 22823220232,488113,0212820,58579,1611218,01426,75622 numero di infortuni, infortunati, numero di fattori di ciascuna tipologia di asse e loro incidenza % per Regione numero di infortuni, infortunati, numero di fattori di ciascuna tipologia di asse e loro incidenza % per anno infortunio

24 Anno infortunio N. infortuniN. infortunati Assi senza D/MAssi determinanti Assi modulatori Assi senza S/PAssi processoAssi stato N. assi totali N. assi % su tot. assiN. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi N. assi % su tot. assi 2002 949520,7920681,754417,4610,409537,7015661,90252 2003 127130257,1229283,19349,6920,5716647,2918352,14351 2004 7700,001894,7415,2600,00736,841263,1619 TOTALE 228232274,3451682,967912,7030,4826843,0935156,43622 Riepiloghi statistici al 15 giugno 2004 – 228 casi Regioni N. infortuniN. infortunati Assi senza D/MAssi determinanti Assi modulatori Assi senza S/PAssi processoAssi stato N. assi totali N. % su tot. assiN. % su tot. assiN. % su tot. assi N.N. N. % su tot. assiN. % su tot. assi 151 00,0011684,672115,3300,005640,888159,12137 222120,00360,00120,001 1 360,005 372 2511,6817782,71125,6110,4710247,6611151,87214 46600,001285,71214,2900,00750,007 14 5121400,001473,68526,3200,001157,89842,1119 681 10,4319483,263816,3110,439139,0614160,52233 7460.0.0.0.0.0.0 TOTALE228232274,3451682,967912,7030,4826843,0935156,43622 numero di infortuni, infortunati, numero di fattori di tipo determinante, di tipo modulatore, di tipo stato, di tipo processo e loro incidenza % per Regione numero di infortuni, infortunati, numero di fattori di tipo determinante, di tipo modulatore, di tipo stato, di tipo processo e loro incidenza % per anno infortunio

25 Alcune liste di sintesi già disponibili nel sw: Percorso di accesso

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31 Casi infortunio inseriti287 casi Regioni attive 9 Retrospettiva (accaduti fino 31.10.03)256 casi Prospettica (accaduti dal 1.11.2003) 31 casi (mortali) Situazione Attuale Data Base Nazionale 25 giugno 2004

32 Le verifiche di qualità e completezza Un primo assaggio su un pool di 228 casi (presenti nel DB nazionale al 15 giugno 2004)

33 IL CONTROLLO DI QUALITÀ DELLE SCHEDE Controlli logico-formali – 2 livelli (ISPESL e RSR) Controlli di contenuto - (RSR e RTI) Riunione del 12 dicembre 2003 RSR = Responsabile Scientifico Regionale RTI = Referente Territoriale INAIL

34 Controlli logico-formali: coerenza tra più variabili (presenza e/o contenuto) 1.eseguiti in maniera automatizzata sullarchivio in progress su un set di controlli da definire congiuntamente All ISPESL Vedere primo elenco tra la documentazione consegnata

35 Controlli sulla qualità e completezza dei dati 1 – informazioni sugli infortuni Controllo sui 228 infortuniCasi% Infortuni con l identificatore infortunio ripetuto41.75 senza infortunato52.19 senza fattori156.58 senza compilatore10.44 con data infortunio mancante o fuori intervallo validit à 10.44 senza indicazione dello scambio di energia104.39 senza codice Ateco del ciclo lavorativo6327.63

36 Controlli sulla qualità e completezza dei dati 2 – informazioni sugli infortunati Controllo sui 232 infortunatiCasi% Infortunati con numero progressivo dellinfortunato ripetuto52.16 con data di nascita infortunato mancante o non valido00.00 senza cittadinanza infortunato52.16 (in un infortunio grave) senza giorni prognosi finale00.00 senza numero di addetti della ditta di appartenenza5021.55 senza codice attività INAIL della ditta di appartenenza8938.36 senza codice Ateco della ditta di appartenenza9139.22 con tutti i campi della codifica preliminare ESAW mancanti8837.93 con tutti i campi della codifica definitiva ESAW mancanti12955.60 senza codifica natura della lesione7130.60 senza codifica sede della lesione6829.31 senza professione ISTAT infortunato6628.45

37 Controlli sulla qualità e completezza dei dati 3 – informazioni sui fattori e grafo Controlli sui 228 infortuniCasi% Infortuni che nella ricostruzione grafica presentano almeno un fattore ancora nel contenitore o almeno un fattore non collegato 198.33 Infortuni con almeno un asse di tipo determinante privo della descrizione del problema di sicurezza 125.26 Infortuni con almeno un asse senza informazione determinante/modulatore 104.39 Infortuni con almeno un asse senza informazione stato/processo 10.44

38 implementazione in progress mancanza di ulteriori informazioni (caso chiuso) Una prima considerazione: ci sono molte incompletezze non è possibile rilevare se lincompletezza è dovuta a: Necessità di segnalare la chiusura del caso

39 Al Responsabile Scientifico Regionale e al Referente Territoriale INAIL (per la parte di propria competenza) 1.Rispondenza della ricostruzione grafica con i fattori descritti nei diversi assi Infortuni che nella ricostruzione grafica presentano almeno un fattore ancora nel contenitore o almeno un fattore non collegato 19 casi 8.33 % Dai controlli logico-formali eseguiti emerge:

40 Al Responsabile Scientifico Regionale e al Referente Territoriale INAIL (per la parte di propria competenza) 1.Rispondenza della ricostruzione grafica con i fattori descritti nei diversi assi 2.Completezza nella codifica degli attributi di ciascun fattore considerato per eventuali attributi missing va accertata leffettiva volontà delloperatore; non potrà ovviamente mancare lattributoProblema di sicurezza, ad eccezione del caso in cui lasse è definito modulatore di tipo migliorativo. Infortuni con almeno un asse di tipo determinante privo della descrizione del problema di sicurezza 125.26 Infortuni con almeno un asse senza informazione determinante/modulatore 104.39 Infortuni con almeno un asse senza informazione stato/processo10.44

41 2.Controlli formali ad hoc sulla parte strutturata delle informazioni Eseguito su un piccolo pool di casi (19 casi di 5 Regioni) Le verifiche di qualità e completezza Tutti i codici mancanti (compreso ESAW)10 52,63 Alcuni codici mancanti7 36,84 Ora ordinale mancante6 31,58 Sottoinsiemi di quanto sopra: Anzianità di lavoro mancante 5 26,32 Descrizione mansione mancante4 21,05 Anzianità nella mansione mancante4 21,05 Natura e sede lesione mancanti2 10,53 Azienda mancante2 10,53 Luogo infortunio mancante1 5,26 Addetti azienda mancanti15,26 Anomalie riscontrateFrequenza% Inoltre, in 2 casi il Luogo del decesso è stato interpretato non correttamente (è stato indicato il nome del comune), in 5 casi è stato codificato il campo lingua conosciuta pur in presenza di lavoratori italiani Solo in due casi è stato compilato il titolo di studio.

42 Seconda considerazione: Esistono alcuni controlli di contenuto non eseguibili in modo automatizzato i borsisti potrebbero fare questi controlli Ad esempio: Luogo del decesso codificato con nome del comune nelle FAQ è specificato come esempio: in azienda, in ambulanza, in ospedale, in strada,…., Conoscenza lingua italiana non va compilato se lavoratore italiano

43 Le verifiche di qualità e completezza Controllo eseguito su un Pool di 71 casi (rappresentativo di tutte le Regioni attive sul Data Entry) estratto dal D.B. nazionale consistente in 228 casi basato sulla congruenza tra 3.Applicazione del modello Sbagliando SImpara (SSI) Descrizione Evento Scambio di energia (nella scheda Dati relativi allinfortunio) Natura della lesione (nella scheda Dati relativi allinfortunato) Sede della lesione (nella scheda Dati relativi allinfortunato) Determinanti/Modulatori (nella schede dei diversi fattori individuati) Grafico riassuntivo

44 Osservazioni

45 Problema: Ambiguità sullincidentePossibili soluzioni Si ha limpressione, valutando le schede nel loro insieme, che non sia sempre chiaro qual è lincidente, e questa ambiguità crea seri problemi per decidere quali fattori sono determinanti (influenti, cioè sulla probabilità di accadimento dellincidente) e quali, invece, modulatori e quindi ininfluenti sulla probabilità di accadimento dellincidente, bensì: - esplicanti la loro azione dopo che lincidente è avvenuto; - capaci solo (!) di rendere più o meno gravi le conseguenze dellincidente (= il danno fisico allinfortunato). Rendere esplicito ciò che oggi è implicito, costringendo il compilatore a scrivere in chiaro il nome dellincidente (es.: ribaltamento del trattore, caduta dallalto dellinfortunato, contatto tra la mano dellinfortunato e la coclea in movimento, etc.).

46 Problema: Modello dincidentePossibili soluzioni Si è osservata più volte unerrata scelta nellalternativa tra: incidente a energia variata; incidente a energia invariata; con un errore sistematico consistente nel considerare ad energia variata incidenti che erano invece correttamente da inquadrare come ad energia invariata. In proposito si possono fare due osservazioni: a) lequivoco può almeno in parte dipendere da unincongruenza tra la terminologia impiegata nei corsi di formazione (incidenti a energia variata/incidenti a energia invariata) diversa da quella riportata sulla scheda (liberazione di energia/ trasformazione di energia/inappropriata applicazione di energia). a) Chiarire ai compilatori che liberazione di energia e trasformazione di energia corrispondono entrambe a energia variata, mentre inappropriata applicazione di energia corrisponde a energia invariata. b) E possibile, inoltre, che ci sia un problema di software, perché in alcuni casi in cui il compilatore aveva optato per inappropriata applicazione di energia, il grafico corrispondente portava lintestazione Energia variata. b) Verificare il software

47 Problema: Sede e natura delle lesioni Possibili soluzioni In questo campo si osservano con una certa frequenza sia mancate compilazioni che non corrette compilazioni (ad es.: la natura della lesione viene riportata due volte, vale a dire anche nello spazio in cui va riportata la sede della lesione). Sui casi retrospettivi cè poco da fare; su quelli prospettici le verifiche regionali devono essere rigorose.

48 Problema: Determinanti e Modulatori Possibili soluzioni a) Nella maggior parte dei casi lindividuazione dei determinanti e dei modulatori sembra piuttosto sintetica quando non addirittura sommaria; a) Sui casi retrospettivi cè poco da fare; su quelli prospettici, i referenti regionali devono intervenire, se del caso, suggerendo approfondimenti. E bene che sulle schede ci siano descrizioni in chiaro un po più ricche della maggior parte di quelle giunte finora. b) in particolare, sembrano pochi i modulatori, anche (ma non solo) perché questi ultimi vengono con una certa frequenza erroneamente classificati come determinanti. b) Chiarire di nuovo, quando necessario, la differenza tra determinanti e modulatori c) I rapporti tra determinanti e modulatori (catene, fattori in serie, fattori in parallelo) sono spesso discutibili. In particolare viene con frequenza messo in serie ciò che più verosimilmente andrebbe posto in parallelo. c) Far riflettere sui legami logico- cronologici tra i diversi fattori riconosciuti. d) Uno stesso fattore (determinante o modulatore) può talora esplicare la sua azione in più modi (ad es.: un terreno in pendenza e gelato come determinante del rovesciamento di un trattore). d) E lecito sia usare una sola scheda o, al contrario, più schede. In definitiva sta al compilatore decidere quanto voglia valorizzare i diversi aspetti di uno stesso fattore.

49 Problema: DeterminantiPossibili soluzioni Un determinante è tale se, in una certa situazione lavorativa, ha aumentato la probabilità di accadimento dellincidente verificatosi. Per capire se un certo fattore (comportamentale, ambientale, tecnologico, etc.) è un determinante o no, si può ricorrere al seguente esercizio mentale: - cerano alternative realistiche al modo in cui quel fattore si è presentato? - in caso affermativo, tra le alternative realistiche ce nè almeno una con una più bassa probabilità di contribuire al verificarsi dellincidente? Interazione con e formazione dei compilatori

50 Problema: Attività dellinfortunato o di terziPossibili soluzioni a) Lattività lavorativa (dellinfortunato o di terzi), in quanto tale e complessivamente intesa, non è un determinante. Casomai lo è una particolare azione, procedura, gesto, etc. cui viene riconosciuta la capacità di aver aumentato la probabilità di accadimento dellincidente verificatosi. b) Le attività sono processi per definizione (in diversi casi sono state erroneamente classificate come stato). c) Le attività sono ciò che avviene per davvero, e non ciò che non è accaduto ma che avrebbe dovuto capitare. Questo equivoco si è presentato più volte con compilatori che hanno classificato come attività di terzi la mancata formazione dellinfortunato. Ciò che si osserva sulla scena dellinfortunio, in realtà, non è la mancata formazione (i terzi che avrebbero dovuto provvedere in proposito di solito non sono nemmeno presenti sulla scena dellinfortunio) bensì, casomai, un errore nel comportamento dellinfortunato. La corretta compilazione prevede allora che si classifichi il fattore come attività dellinfortunato (indicando in chiaro in che cosa consiste specificamente lerrore procedurale) barrando, alla voce problema di sicurezza, su formazione/informazione. In questo modo non va perduto ciò che lanalista desidera mettere in evidenza (la mancata formazione) e, al tempo stesso, descrizione ed interpretazione dei fatti risultano più lineari. Interazione con e formazione dei compilatori

51 Problema: Confusione tra materiali e ambiente Possibili soluzioni In alcuni casi si è evidenziata la confusione tra materiali e ambiente. In particolare, le lastre di copertura di un edificio sono parte delledificio (e quindi ambiente) e non materiali. E materiale ciò che viene processato in un ciclo lavorativo Interazione con e formazione dei compilatori

52 Problema: Confusione tra utensili, macchine e impianti e ambiente Possibili soluzioni Impalcature, trabattelli, e simili sono attrezzature di lavoro e quindi riconducibili ad utensili, macchine, impianti e non ad ambiente. Interazione con e formazione dei compilatori

53 Problema: Gente che cammina sui tettiPossibili soluzioni Ricorre più volte un tipico infortunio, in cui lincidente è la caduta dallalto di un lavoratore che ha sfondato le lastre di copertura del tetto, su cui incautamente camminava. Tra i determinanti sono stati riportati fattori non sempre condivisibili. Occorre fare mente locale allincidente, rappresentato dalla caduta del lavoratore. Perché il lavoratore cade? Perché ha sfondato la lastra. Perché la lastra si è rotta? Perché il lavoratore ci ha camminato sopra. Questo, a ben vedere, è di solito lunico determinante, perché camminare su un tetto di cui si ignora la portata è sempre e comunque una procedura scorretta e pericolosa, spesso sufficiente a giustificare laccaduto (sfondamento della lastra). La fragilità della lastra non è un determinante, bensì la condizione lavorativa in presenza della quale occorre organizzarsi diversamente rispetto al camminarci sopra. Il mancato uso di cintura di sicurezza e/o di fune di trattenuta è un modulatore e non un determinante (è ininfluente rispetto alla probabilità di sfondare la lastra e quindi di cadere, ma influisce negativamente sulle conseguenze dellincidente (cioè, della caduta). Interazione con e formazione dei compilatori

54 1.Rafforzamento Ruolo Responsabili Scientifici Regionali: Gli adeguamenti ruolo attivo, competenze non solo organizzative, ma anche tecniche competenza tecnica già riscontrabile in molte Regioni nelle altre, può essere opportuno laffiancamento di una figura tecnica forte interazione con loperatore che ha condotto inchiesta (approccio da pari a pari, ragionando insieme sul caso e sviluppando o rivedendo insieme la scheda) 2.Estensione sfera azione personale borsista controlli di contenuto su alcune variabili non eseguibili in modo automatizzato

55 Per favorire e supportare il ruolo più tecnico dei R.S.R. : 1.Supervisione a livello nazionale sullapplicazione del modello SSI (Giovanni Pianosi), con forte interazione con i R.S.R. I RSR dovranno garantire un primo filtro apponendo via sw un benestare sul caso che avrà anche il significato di chiusura del caso Verrà al riguardo conseguentemente definito un elenco di tutti i controlli da eseguire Una volta chiuso il caso non sarà più possibile apportarvi modifiche, se non previa richiesta al livello centrale - ISPESL, in qualità di Amministratore di sistema, -, per la ripresa della gestione delle informazioni da parte della Regione. Anche in presenza di articolazioni subregionali, la chiusura del caso rimane di competenza del RSR (non delegabilità formale del ruolo)

56 2.Supplemento di aggiornamento professionale per R.S.R. (tecnici) a brevissimo a.fortemente operativo e pratico (ragionamenti su casi concreti sottoposti da ciascun partecipante - almeno 1 caso ciascuno - tra quelli ritenuti più significativi/complessi) b.articolato in 2 edizioni romane con adesione libera (in funzione di ferie ed impegni di ciascuno): 1.entro la fine di luglio (proposta 22 e 23 luglio) 2.nella seconda decade di settembre Durata: un giorno e mezzo, primo giorno dalle 10,00 alle 17,00 secondo giorno dalle 9,00 alle 14,00 Per favorire e supportare il ruolo più tecnico dei R.S.R. : 3.Costruzione di un archivio con casi compilati ritenuti emblematici da mettere a disposizione di tutti (sito web ISPESL/infortuni mortali) 4.Possibili Joint venture tra Regioni limitrofe in particolari situazioni (es. impossibilità di trovare un riferimento tecnico a livello di Regione, ma anche training per borsisti di nuova assunzione)

57 Elaborazioni sul Data base (in corso di sviluppo) Prime riflessioni e prospettive

58 Lauspicio è che il processo attivato con il Progetto dia già - verso la fine del 2004 e linizio del 2005 - risultati concreti nella raccolta ed elaborazione dei dati, al tempo stesso fornendo informazioni utili ed avvalorando la decisione di continuare il percorso intrapreso. Prospettive Ovviamente il primo passo è il raggiungimento degli obiettivi posti nella scadenza temporale del Progetto ma la prospettiva, se i risultati saranno confortanti, è di andare oltre….. e di affrontare gli infortuni sul lavoro in una logica e con una strategia nazionale condivise, sistematiche e partecipate.

59 Due principali prospettive dimpegno: continuare il percorso intrapreso sulla strada della metodologia omogenea dindagine e di raccolta delle informazioni, nella logica del Sistema informativo integrato nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro; attivare lOsservatorio permanente nazionale, integrato e partecipato sugli infortuni (a partire da quelli mortali e gravi).

60 Istituzioni e parti sociali Il ruolo dei Comitati Paritetici ….potrà essere molto utile, già in corso dopera, il confronto e la discussione/valutazione comune delle risultanze, con i rappresentanti delle forze sociali …verso la prospettiva dell Osservatorio partecipato e permanente sugli infortuni sul lavoro.

61 Possibili modalità di elaborazione dei dati Obiettivo principale è naturalmente: lanalisi del fenomeno infortunistico, alla luce del contenuto informativo multifattoriale dei dati, mediante l'utilizzo di metodologie statistiche classiche e di tecniche multidimensionali.

62 Metodologia Analisi statistiche dei dati rilevati, attraverso: applicazione di metodologie statistiche classiche, rivolte a cogliere l'informazione connessa alla struttura del fenomeno rilevato; applicazione di tecniche di analisi multivariata, quali l'analisi delle corrispondenze multiple, modelli di regressione logistica, analisi dei clusters, rivolte al riconoscimento dei fattori di rischio e all'individuazione dei legami tra modalità dell'evento mortale e le diverse variabili.

63 Approfondimenti con distribuzioni semplici e doppie per: settore lavorativo distribuzione geografica tipologia infortunistica tipologia contrattuale dimensione dimpresa determinanti e modulatori processi e stati deviazioni (ESAW) mansioni abituali/estemporanee valutazione del rischio di ciascun fattore …………………

64 Attraverso le analisi multivariate si potranno mettere in relazione le diverse variabili, i vari fattori……. ……e cercare di individuare meglio i possibili legami tra infortunio, lavoro, organizzazione, strategie aziendali…, ad esempio evidenziando particolari raggruppamenti (cluster) di eventi in cui i determinanti, i modulatori, i problemi di sicurezza o altro si presentino con caratteristiche omogenee.

65 Sistema di sorveglianza epidemiologica degli infortuni lavorativi finalizzato alla conoscenza delle cause Problemi di tipo tecnico-statistico Codifica a posteriori: molti campi sono a risposta aperta. E impossibile trattarli così come sono per desumerne informazioni utili alle analisi previste. Vanno codificati a posteriori? Se sì, tutti o alcuni? Sarebbe utile un gruppo di lavoro congiunto? Utilizzo dei grafici della dinamica infortunistica: la ricostruzione grafica dellevento sintetizza le variabili del modello di indagine. Sarebbe utile provare a cogliere laspetto dinamico dellinfortunio, in tal senso si valuteranno eventuali modelli di analisi.

66 Il ritorno delle informazioni agli operatori (aspetto etico centrale) … progressivamente, sui casi chiusi e dopo il filtro di secondo livello, realizzando via via, previa depurazione dei codici identificativi dellinfortunio, un archivio nazionale disponibile per tutti con unorganizzazione di tipo DataWarehouse.


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