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LA CLASSE COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO

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Presentazione sul tema: "LA CLASSE COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO"— Transcript della presentazione:

1 LA CLASSE COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO
LA CLASSE COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO Percorsi didattici in apprendimento cooperativo.

2 “L’alunno non va a scuola per essere istruito, cioè
sottomesso all’attività didattica di un adulto, ma va a scuola per apprendere cioè per esercitare la propria attività personale, per imparare a lavorare per cogliere i problemi nella loro complessità, quindi cercare di risolverli.” R.Cousinet Educare al pensiero critico, divergente, allenare a porsi interrogativi per cercare risposte Offrire strumenti e competenze Uscire dalla logica Apprendimento=contenuti

3 “ Quando pensavo al futuro sognavo di potere un giorno
fondare una scuola in cui si potesse apprendere senza annoiarsi e si fosse stimolati a porre problemi e a discuterli; una scuola in cui non si dovessero sentire risposte non sollecitate a domande non poste; in cui non si dovesse studiare ai fini di superare gli esami”. K.R. Popper

4 COMPETIZIONE/COLLABORAZIONE
I PUNTI FORTI DELL’APPRENDIMENTO COOPERATIVO: PRINCIPI FONDANTI Considerare la classe come risorsa per apprendere dove i bambini sono non solo oggetti, ma anche soggetti dell’apprendere. “Essere in gruppo” deve voler dire “essere un gruppo” Guardare la classe con una visione sistemica, come rete di relazioni Gli apprendimenti passano attraverso la relazione: la dimensione cognitiva la dimensione affettiva COMPETIZIONE/COLLABORAZIONE

5 Insegnante Allievo Insegnante Allievo LA RELAZIONE Il gruppo agisce sul singolo individuo perché è un sistema. K.Lewin: “il gruppo è qualcosa di diverso dalla somma delle sue parti..Quel che ne costituisce l’essenza non è la somiglianza o la dissomiglianza fra i suoi membri, bensì la loro interdipendenza.”

6 L’apprendimento è dialogo,diversità di opinioni,pluralità ed
integrazione di punti di vista diversi,rielaborazione e costruzione del sapere.Promuovere un atteggiamento di ricerca, attivo rende l’apprendimento significativo, consapevole. La classe è un luogo eterogeneo di competenze e abilità che vanno sfruttate in modo vantaggioso. Le didattiche attive valorizzano le competenze di tutti per incontrare le difficoltà di ciascuno. Il saper stare e lavorare insieme non nascono spontaneamente ma si insegnano.

7 Il dover insegnare qualcosa ad un compagno aiuta ad acquisire una
maggiore padronanza dei propri apprendimenti. Complessità del metodo cooperativo:organizzazione forte della classe perché i bambini siano autonomi nello svolgimento del compito. La lezione frontale considera la classe un tutto uniforme non tiene in considerazione i “saperi e le competenze” dei b. utilizza in modo eccessivo la parola a discapito di altri linguaggi sottolinea il ruolo egemonico dell’insegnante

8 Ruoli sociali e di compito
Occorre organizzare: Spazi Tempi Materiali di lavoro Ruoli sociali e di compito Modalità di verifica rispetto al compito svolto Modalità di verifica del funzionamento del gruppo

9 L’INSEGNAMENTO DELLE ABILITA’ SOCIALI
“Secondo voi come si devono comportare due bambini che devono lavorare insieme per lavorare bene fra loro e produrre un buon compito?” Ogni comportamento dovrà essere reso concreto con la carta T. Abilità sociale= Parlare sotto voce Cosa vedo Cosa sento I bambini sono vicini leggeri bisbigli Si guardano Si ascoltano Cenni della mano simulazione dei comportamenti.( role-play)

10 LA SIMBOLOGIA PER I COMPORTAMENTI IN GRUPPO
per capire cio’ che dice un compagno devi guardarlo senza parlare se non parli sottovoce il gruppo scoppia aiuta chi è in difficoltà ma non sostituirti a lui

11 PER FACILITARE LA COESIONE E LA COLLABORAZIONE
OCCORRE: creare interdipendenza di compito (ognuno deve svolgerne una parte del compito per giungere ad un prodotto finito) creare interdipendenza di materiale ( i bambini lavorano su un’unica fotocopia che contiene le informazioni da leggere e su un unico foglio per scrivere ) creare gruppi sufficientemente eterogenei assegnare i ruoli in funzione delle competenze e delle difficoltà dei b.

12 Un’esperienza in apprendimento cooperativo
ARGOMENTO: I DINOSAURI OBIETTIVO: IMPARARE A FARE UNA RICERCA DI STUDIO La classe viene divisa in 5 gruppi di 4 o 5 bambini. Ogni gruppo analizza uno o due dinosauri. Al termine del lavoro, mettendo insieme gli elaborati della classe si esaurisce il lavoro di ricerca dei dinosauri più noti.

13 LETTORE: leggi fermandoti ad ogni STOP.
Controlla che le risposte siano senza errori di ortografia. Controlla il tempo. EVIDENZIATORE: leggi una domanda per volta e sottolinea nella parte di testo letto le informazioni che spiegano la risposta. Offri aiuto a chi è in difficoltà. SCRITTORE: rispondi ad ogni domanda sul foglio di lavoro dopo aver detto la risposta a voce al gruppo. Ordina il materiale nella busta da consegnare alla maestra. GUIDA DEL GRUPPO: quando le risposte sono state scritte fai ad ogni tuo compagno una domanda e controlla se è corretta. Tutti devono saper ripetere la scheda. Controlla il volume delle voci e, quando occorre, chiedi di abbassarlo con il gesto della mano. Ruoli di compito e sociali

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16 Lavorare insieme è meno faticoso che lavorare da soli
Ci siamo divertiti Lavorare insieme è meno faticoso che lavorare da soli Ognuno doveva dare il meglio di sé e questo ha unito il gruppo Mi piace fare la guida L’unione fa la forza Più teste lavorano meglio di una sola Non abbiamo perso tempo perché altrimenti il nostro gruppo perdeva punti C’era il gioco di squadra come quando giochiamo a calcio. Impressioni e considerazioni dei bambini al termine del lavoro.

17 Il lavoro in gruppo ha reso possibile poi il lavoro individuale.
CONSEGNA:nella scheda ricerca e sottolinea solo le informazioni che ti servono per rispondere alle domande. Ogni bambino ha riutilizzato le competenze e le procedure sperimentate in gruppo in un percorso individuale.

18 Lavorare a coppie per produrre un testo scritto
LA FAVOLA Scrivere una favola a partire da una situazione stimolo data dall’insegnante Lavoro su un unico foglio che viene passato da un compagno all’altro. Alternanza delle frasi scritte con due grafie. Condivisione delle idee, delle scelte. Controllo reciproco degli errori ortografici. Ricopiatura del testo unico sui propri quaderni.

19 Dalla scrittura con carta e penna alla scrittura al computer
Le stesse coppie di bambini si sono dettate la favola e l’ hanno scritta al computer Il testo scritto è risultato meglio leggibile e ha facilitato il lavoro di revisione e correzione di alcune parti. Tutti i testi andranno a creare un libro di favole di classe arricchito con tecniche di disegno pop-up.


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