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Pastorale della famiglia Animatori Filippo e Graziella Anfuso

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Presentazione sul tema: "Pastorale della famiglia Animatori Filippo e Graziella Anfuso"— Transcript della presentazione:

1 Pastorale della famiglia Animatori Filippo e Graziella Anfuso
Parrocchia Santa Maria della Guardia Ordine Frati Minori - Catania ritardo00

2 perché erediteranno la terra››
‹‹Beati i miti, perché erediteranno la terra›› (Mt 5,5). ritardo00

3 INTRODUZIONE Sono miti (mansueti) coloro che non cedono alla cattiveria e non oppongono resistenza al male, ma vincono il male con il bene (cfr. Rm 12,21). Erediteranno la terra, non la terra di Giudea né la terra di questo mondo […] ma la terra alla quale anela il salmista: ‹‹Io credo che vedrò la bontà del Signore sulla terra dei viventi›› (Sal 27,13). ritardo00

4 La mitezza è uno specifico di Gesù
Infatti per definire se stesso Gesù ha usato gli aggettivi ‹‹mite e umile di cuore›› (Mt 11,29). Ne consegue che la mitezza è una nota essenziale della sua personalità. La mitezza deve contraddistinguere i discepoli di Gesù Cristo, coloro che cercano di conformare la loro vita alla sua. ritardo00

5 Il mite nell’Antico Testamento
E’ il giusto, colui che davanti al successo e allo strapotere dei malvagi non si lascia vincere dalla gelosia o dalla collera, ma persevera nella sua adesione a Dio, nella sua attesa piena di fede (Sal 37 [36]). E’ quindi il giusto povero e umiliato che confida solo nel Signore e attende che egli agisca per ristabilire la giustizia. ‹‹Mosè era un uomo molto mansueto, più di chiunque altro che è sulla terra›› (Nm 12,3). Cristo è il nuovo, l’autentico Mosè (questo è il pensiero fondamentale sotteso a tutto il Discorso della montagna). ritardo00

6 Entrare nella nuova creazione
E’ una promessa strettamente legata al rispetto dell’ordine stabilito da Dio nella natura, che presuppone appunto la scelta della mitezza. Il contrario della mitezza è infatti la violenza, ossia la violazione dell’ordine. La violenza dell’empio è quindi sinonimo di oppressione e di distruzione, quindi implicitamente è anche violazione dell’ordine del creato. Ogni atto violento, in sostanza, va a colpire i diritti di Dio nelle sue creature. ritardo00

7 I miti contrapposti ai violenti
Nel Salmo 75 (76) si dice che Dio un giorno si alzerà per il giudizio, salverà ‹‹i miti di cuore›› e spezzerà tutte le armi in possesso dei potenti (cfr. v.4 ‹‹Le frecce dell’arco, lo scudo, la spada la guerra››). Anche Isaia (2,2.4) dice che ‹‹Alla fine dei giorni tutte le genti […] spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci››. “… verrà il giudizio di Dio“ 9 maggio Ag ritardo00

8 Gesù è un rabbi mite e umile di cuore
‹‹uno solo è il vostro maestro, il Cristo›› (Mt 23,10). Egli è mite e paziente con tutti. È rispettoso di chi gli sta di fronte. È privo di ogni durezza e arroganza. È capace di non giudicare e di non condannare le persone peccatrici ma solo il loro peccato. È umile di cuore nei confronti di Dio perché sottomesso a lui in tutto. Annuncia la verità nella dolcezza, nella misericordia, con sentimenti di compassione verso gli uomini, perché non separa mai la carità dalla verità! ritardo00

9 Gesù Messia mite Nell’ultimo ingresso a Gerusalemme, Gesù è acclamato Messia. Matteo dichiara che in quell’evento si compie la profezia di Zaccaria (520 a.C.≈): (Mt 21,5; cfr. Zc 9,9). Proprio per aver vissuto la mitezza Gesù l’ha richiesta ai discepoli. Il discepolo deve rispondere alla violenza, al male, all’odio, con l’amore, la preghiera, la benedizione: La mitezza richiesta da Gesù è una virtù che esige grande forza d’animo e un completo dominio di se stessi. ritardo00

10 La mitezza dei cristiani
Implica l’atteggiamento dialogante, accogliente, ascoltante. Un atteggiamento che contenga la volontà di cortesia, stima, simpatia, bontà nei confronti di coloro a cui accettiamo di farci prossimi (cfr. Lc 10,25- 37). Esclude la polemica, lo spirito di condanna, l’arroccamento su posizioni difensive. Quindi non-violenza, non-aggressività verso l’altro. ritardo00

11 Conclusione La mitezza è una virtù che sboccia sul terreno di un’altra virtù che si chiama “dominio di sé” (cfr. Gal 5,22). Al discepolo è richiesta la mansuetudine non perché essa fa parte delle “buone maniere”, ma perché Dio stesso è mansueto (Sap 12,18). Una chiesa mite non esercita il giudizio, vive di misericordia, di compassione, di non-aggressività e di non-violenza. ritardo00

12 Riflessione Riesco ad essere mite o cedo all’ira e alla violenza?
Cerco di vincere il male compiendo il bene? ritardo00

13 Fonti consultate per questa presentazione:
R I F E R I M E N T I Fonti consultate per questa presentazione: LE VIE DELLA FELICITA’ – ENZO BIANCHI – ED. MONDOLIBRI S.p.A., MILANO IL RITRATTO DEL DISCEPOLO – ENZO CUFFARO – Sito web CRISTOMAESTRO GESU’ DI NAZARET, JOSEPH RATZINGER/BENEDETTO XVI, Rizzoli 2007 LA BIBBIA VIA VERITA’ E VITA, Ed. San Paolo 2009 IL VANGELO DI MATTEO, G. F. Ravasi, E.D.B., Bologna VANGELO SECONDO MATTEO, Gastone Boscolo, Ed. Messaggero Padova ritardo00

14 Presentazione realizzata da Filippo e Graziella Anfuso
Presentazione realizzata da Filippo e Graziella Anfuso ritardo00


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