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GESTIONE DELL’AREA MARINA PROTETTA DEL PLEMMIRIO:

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Presentazione sul tema: "GESTIONE DELL’AREA MARINA PROTETTA DEL PLEMMIRIO:"— Transcript della presentazione:

1 GESTIONE DELL’AREA MARINA PROTETTA DEL PLEMMIRIO:

2 FINALITA’ ISTITUTIVE L’istituzione dell’area marina protetta del Plemmirio persegue la protezione ambientale dell’area interessata e si prefigge le seguenti finalità: la tutela e la valorizzazione delle caratteristiche naturali, chimiche, fisiche e della biodiversità marina e costiera, con particolare riguardo alla protezione delle praterie di posidonia e delle biocenosi del coralligeno, anche attraverso interventi di recupero ambientale; la promozione dell’educazione ambientale e la diffusione delle conoscenze degli ambienti marini e costieri dell’area marina protetta, anche attraverso la realizzazione di programmi didattici e divulgativi; la realizzazione di programmi di studio, monitoraggio e ricerca scientifica nei settori delle scienze naturali e della tutela ambientale, al fine di assicurare la conoscenza sistematica dell’area; la promozione dello sviluppo sostenibile dell’area, con particolare riguardo alla valorizzazione delle attività tradizionali, delle culture locali, del turismo ecocompatibile e alla fruizione da parte delle categorie socialmente sensibili;

3 L’AREA MARINA PROTETTA DEL PLEMMIRIO
NASCE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO MARINO. VUOLE ESSERE UN’OPPORTUNITÀ PER TUTTO IL TERRITORIO, PER CHI CI VIVE E PER CHI SUL TERRITORIO LAVORA.

4 L’AMP DEL PLEMMIRIO LE CARATTERISTICHE
A HA DI MARE PROTETTO, UN PERIMETRO DI CIRCA 12 KM. UN PAESAGGIO DI COSTE ALTE, CALETTE, GROTTE EMERSE E BEN 42 ACCESSI AL MARE DI CUI ALCUNE ATTREZZATE PER DISABILI. A. ACQUE LIMPIDE, STRAORDINARI ITINERARI SUBACQUEI “PER TUTTI”, AMBIENTI PELAGICI, GROTTE E PARETI A STRAPIOMBO. ARCHEOLOGIA SUBACQUEA A. PERCORSI NATURALISTICI COSTIERI IDEALI PER PRATICARE TREKKING O MOUNTAIN BIKE. COSTE BASSE E CALETTE PER LA BALNEAZIONE. BIRD WATCHING. A. ATTREZZATURE TECNOLOGICAMENTE AVANZATE ED UNO STAFF GESTIONALE DI GRANDE PROFESSIONALITA’ ED AFFIDABILITA’. CERTIFICAZIONE ISO e EMAS: CERTIFICATO A LIVELLO EUROPEO PER LA QUALITÀ DELL’AMBIENTE.

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6 Campi ormeggio Boe Delimitazione

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9 PULIZIA STRAORDINARIA
Con la istituzione dell’Area, si pone, con assoluta priorità, l’esigenza di qualificare a fini ambientali l’intero tratto di costa interessato, con recupero della condizione di degrado esistente. Allo stato attuale, la situazione si presenta, in forme particolarmente allarmanti, nel sito intorno al Faro di Capo Murro di Porco (nel limite estremo della Penisola Maddalena), divenuto, nel tempo, sede di conferimento abusivo di ogni tipo di rifiuto. In coincidenza con l’avvio dell’Area, diviene così improcrastinabile l’effettuazione di un intervento di pulizia straordinaria del sito stesso, con la specifica finalità di evitare che il degrado costiero impatti negativamente in mare, divenendo, in tale contesto, essenziale il contemporaneo allestimento di sistemi fisici per la pedonalizzazione dei percorsi interessati, in modo, cioè, da impedire lo scarico dei rifiuti da parte dei mezzi in transito.

10 FORMAZIONE VOLONTARI All’inizio della fase di avvio dell’Area Marina Protetta, è indispensabile porre in essere un’opera specifica di formazione dei volontari di cui si prevede l’impiego a partire dalla stagione estiva 2005. Il numero previsto di venti unità, reperiti con bando pubblico e previa valutazione curriculare, vale a costituire un nucleo operativo di affiancamento nelle diverse attività a cui, quindi, dedicare un momento formativo essenziale e particolarmente mirato all’acquisizione delle conoscenze di base per operare nel contesto di un’area protetta di rilievo nazionale.

11 FRUIZIONE DELL’AREA PER BAMBINI E DIVERSAMENTE ABILI
L’Area Marina Protetta del Plemmirio nasce con la precisa missione di consentire la più ampia fruizione del mare da parte delle persone diversamente abili e dei bambini. E’ una caratterizzazione che apre prospettive di enorme interesse, e che già fa intravedere i primi effetti. Infatti, per quanto attiene, ad esempio, il mondo della disabilità, sono ormai avviati contatti con numerose associazioni e gruppi -italiani e di diversi stati europei- con i quali si va elaborando un modello di fruizione dell’Area, personalizzato sulle esigenze psico-fisiche delle persone disabili interessate, soprattutto per permettere loro l’esperienza delle visite subacquee. L’ipotesi di lavoro, dunque, prevede di realizzare il primo progetto formativo per accompagnatori in mare di persone con disabilità (concentrando, al momento, l’attenzione a paraplegici, ipovedenti e audiolesi), in collaborazione con i centri di immersione locali.

12 COOPERAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE
Sin dall’avvio, l’Area Marina Protetta del Plemmirio intende attuare una strategia di cooperazione con l’associazionismo ambientalista tale da attuare un confronto realmente sinergico per l’individuazione prima e il conseguimento poi di specifici e concreti obiettivi operativi. Facendo leva sull’esperienza maturata nel corso degli anni nel campo della didattica ambientale, si intende mirare l’impegno delle associazioni nell’organizzazione e nell’effettuazione della prima campagna educativa dedicata al mare siracusano da proteggere rivolta ad un bacino predeterminato di popolazione scolastica, in stretta collaborazione con gli insegnanti interessati. La modalità individuata, quindi, è quella di richiedere la presentazione di progetti di educazione ambientale predisposti dalle associazioni ambientaliste operanti a Siracusa e realizzati insieme agli insegnanti che vorranno aderire all’iniziativa.

13 PARTENARIATO SCIENTIFICO
Nell’ambito del partenariato scientifico che l’Area Marina Protetta del Plemmirio ha già attivato con le strutture deputate dell’Università di Catania (in quanto università territoriale), si è stabilito di procedere con una prospettiva di lungo periodo e sostenibilità finanziaria a tutto ciò che attiene all’attività di ricerca scientifica da svolgersi nell’Area stessa, con il preciso presupposto di orientare la ricerca verso ambiti di utilizzo concreto da parte del soggetto gestore dell’Area ed evitare, così, ambiti di ricerca pura, indubbiamente validi ma di scarso o nullo impatto gestionale. Nel corso del primo anno dunque, si sono individuati cinque ambiti scientifici da indagare e da cui acquisire conoscenze assolutamente fondamentali sia a fini conservativi dell’habitat esistente che per scopi di corretta fruizione dell’Area. Tali ambiti sono così riassumibili: la ricognizione delle condizioni di naturalità dell’Area Marina Protetta del Plemmirio ai fini della rilevazione dei valori ambientali di partenza (elementi essenziali per misurare nel tempo l’efficacia delle misure di protezione e le regole di fruizione dell’Area); il monitoraggio degli effetti dell’attività subacquea in zona A (quale attività espressamente prevista dal decreto istitutivo e che è posta a base della speciale disciplina di fruizione della zona A); la ricognizione dei fondali ai fini della realizzazione della mappa della prateria di posidonia (per determinare i percorsi marini in funzione dell’esigenza di tutela); l’individuazione e la mappatura dei percorsi di archeologia subacquea (con la cooperazione della Sovrintendenza Archeologica di Siracusa); lo studio conoscitivo dell’assetto geomorfologico della fascia costiera;

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17 COINVOLGIMENTO DEGLI OPERATORI DELLA PESCA
- PESCATURISMO E PESCA RESPONSABILE - Con il nascere di un’area marina protetta è irrinunciabile realizzare intorno ad essa il consenso più maturo e responsabile da parte degli operatori della pesca. Da questa primaria esigenza, si rivela oltremodo urgente rivolgere al mondo della pesca siracusana una specifica e privilegiata cornice di rapporti con la realtà dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, articolando almeno tre momenti operativi: una fase sperimentale, nel corso della quale attuare, per il tempo necessario a misurare i primi effetti, gli interventi progettati in precedenza; una fase formativa e informativa, finalizzata a costituire la conoscenza essenziale dell’Area in relazione alle sue esigenze di salvaguardia; una fase progettuale, proiettata a definire i possibili e specifici campi di azione degli operatori della pesca nell’Area (es.: pescaturismo, sorveglianza in mare, cooperazione alla tutela dei fondali, etc.) con l’articolazione degli interventi destinati alla sperimentazione;

18 MONOGRAFIA AREA MARINA PROTETTA
INTERVENTI MONOGRAFIA AREA MARINA PROTETTA Nell’ambito della più organica azione di promozione dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, è di fondamentale importanza realizzare una prima monografia incentrata sulle straordinarie caratteristiche naturali dell’Area ed alla sua unicità dovuta all’eccezionale contesto storico e monumentale di cui è parte. L’opera che si propone, quindi, ha un taglio di assoluta pregnanza dei valori ambientali, calati, tuttavia, in uno scenario che fa paesaggio d’insieme con un territorio ricchissimo di testimonianze antiche da sempre in simbiosi con il mare.

19 ACQUARIO PLURISENSORIALE
Il progetto di ristrutturazione della porzione autonoma del complesso immobiliare ex Caserma Abela - destinato interamente alle diverse attività dell’Area Marina Protetta del Plemmirio - comprende la realizzazione di un acquario plurisensoriale particolarmente finalizzato alla fruizione da parte delle persone disabili e dei bambini. La struttura, sfruttando la prossimità al mare, prevede un sistema di captazione delle acque direttamente dal bacino sottostante ed un impianto per il mantenimento delle condizioni ottimali di temperatura per la fauna ittica e l’habitat artificiale riprodotto all’interno delle vasche. Inoltre, la specifica finalità dell’acquario comporta tecniche di realizzazione appositamente concepite, tali cioè da richiedere una complessa opera di coordinamento progettuale e l’impiego di materiali di ultima generazione per questo tipo di impianti.

20 CONTROLLO E TELESORVEGLIANZA
L’intera strategia operativa dell’Area Marina Protetta del Plemmirio è subordinata all’azione di controllo e di sorveglianza dell’Area quanto più possibile efficiente ed attiva. In questo senso, al grande sforzo organizzativo richiesto al nucleo delle polizie locali (con le quali è stato già concordato uno specifico protocollo di attuazione del servizio di sorveglianza) occorre associare un sistema tecnologico in grado di monitorare in continuo gli eventi sull’Area, segnalare le irregolarità e compulsare l’intervento degli addetti. In più, tale sistema si rende oltremodo indispensabile giacché le immagini dell’Area, limitatamente agli aspetti paesaggistici, possono essere riversate sul sito web dell’Area per accrescerne l’interoperatività.

21 REGOLAMENTAZIONE ED USO ACCESSI A MARE
La scelta di voler concentrare l’attività dell’Area Marina Protetta del Plemmirio alla fruizione da parte dei bambini e dei disabili fa discendere la responsabilità di rivisitare, insieme al competente Comune di Siracusa, la politica locale in materia di regolamentazione ed uso degli accessi al mare. Se da ciò consegue un’attenta valutazione dell’ente locale allo scopo di attuare un’opera di complessiva riqualificazione degli accessi, la responsabilità del soggetto gestore è quella di concepire e realizzare uno specifico intervento per cinque accessi (uno in zona A, due sul versante nord in zona B/C e due sul versante sud in zona B/C, tutti sulla fascia demaniale di competenza da realizzare con tecniche di ingegneria ambientale compatibile) onde consentirne il transito a persone con diverse disabilità motorie o sensoriali. Accessi al mare

22 AULE MULTIMEDIALI – EX CASERMA ABELA
Nella struttura della ex Caserma Abela, centro delle attività dell’Area, una importantissima porzione è dedicata alle attività didattiche per le quali sono progettate due aule multimediali con quaranta postazioni complessive. L’allestimento funzionale e tecnologico delle aule stesse richiede un investimento specifico, dato dalla diversità degli apparati e dalla loro complessità tecnica, considerata anche l’esigenza di creare luoghi di grande impatto visivo soprattutto per i fruitori più piccoli.


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