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CAMPAGNA REGIONALE SUGLOBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO ! I POVERI NON POSSONO ASPETTARE Iniziativa Romeo o.n.l.u.s. Cantieri di Pace ACI Diocesane.

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1 CAMPAGNA REGIONALE SUGLOBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO ! I POVERI NON POSSONO ASPETTARE Iniziativa Romeo o.n.l.u.s. Cantieri di Pace ACI Diocesane Ancona - Osimo

2 PROMOTORI COMUNITA VOLONTARI PER IL MONDO – CVM in collaborazione con Amici di Piabetà, Ingegneria senza Frontiere, Iniziativa Romeo, Iscos Marche, Cantieri di Pace, Liberato Zambia 2001, Associazione e Cooperativa Mondo Solidale, Nie Wiem, Luoghi in Comune, Caritas e ACI Diocesane Ancona – Osimo, Cisl Provinciale di Ancona con il contributo del Centro Servizi per il Volontariato e il patrocinio del Consiglio e della Giunta Regionale, della provincia di Ancona, dei Comuni di Ancona, Falconara Marittima, Senigallia – Scuola di Pace V. Buccelletti, Osimo, Castelfidardo, Offagna, Porto San Giorgio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo

3 OBIETTIVI: 1. Promuovere nei giovani e nella società civile atteggiamenti di partecipazione attiva e consapevole al governo del mondo affinché tutti si sentano corresponsabili gli uni della vita degli altri; 2. Stimolare le Istituzioni centrali affinché lItalia assuma concretamente glimpegni presi in ambito internazionale per la lotta globale alla povertà; 3. Stimolare lattenzione del mondo dellinformazione verso le problematiche dei paesi poveri perché diventi cassa di risonanza e strumento di denuncia rispetto agli Obiettivi del Millennio; 4. Favorire la conoscenza e la circolazione dei temi e dei materiali relativi alla Campagna Internazionale suglOBM tra le associazioni e gli enti che, nelle Marche, si occupano di solidarietà internazionale 5. Favorire la diffusione e lo scambio di buone pratiche sperimentate nei progetti di cooperazione promossi dalle associazioni e dagli enti marchigiani.

4 DESTINATARI GIOVANI (14 – 30 ANNI): studenti delle scuole secondarie e studenti universitari; CITTADINANZA; ASSOCIAZIONI ED ENTI MARCHIGIANI che si occupano di solidarietà internazionale e pace; MONDO DEL LAVORO; GIORNALISTI; ENTI LOCALI E ISTITUZIONI MARCHIGIANE; PARLAMENTARI MARCHIGIANI

5 ATTIVITA: Azioni di diffusione della Campagna Regionale e di coordinamento tra le associazioni coinvolte per lorganizzazione di attività congiunte; Incontri e azioni di stimolo rivolte al mondo dellinformazione marchigiano; Incontri rivolti in particolare ai giovani presso lUniversità Politecnica delle Marche, ma aperti alla cittadinanza; Scambi esperienziali (viaggi di conoscenza – testimonianza verso e da alcuni paesi del Sud del Mondo); Incontri rivolti al mondo del lavoro (lavoratori e imprenditori); Formazione specifica suglOBM rivolta aglinsegnanti; Concorso di cortometraggi e serata di proiezione a tema; Attività rivolte alla cittadinanza (mostra itinerante, incontri pubblici, laboratori didattici); Attività rivolte agli Enti Locali e ai Parlamentari Marchigiani

6 LAVORARE suglOBIETTIVI di Sviluppo del Millennio PERCHE? La loro individuazione da parte di 189 leader mondiali ha rappresentato un evento di portata storica, per lalto grado di consenso politico; Rappresentano una sorta di mappa che aiuta ad evidenziare una politica di lotta alla povertà e di promozione dello sviluppo umano sostenibile; Propongono una visione dinsieme del tema della povertà mondiale Riconoscono esplicitamente lesistenza di una responsabilità planetaria e condivisa riguardo allo sviluppo superando il concetto di carità dei paesi poveri; Riconoscono la necessità di affrontare le cause strutturali dimpoverimento (debito, accesso ai mercati, governance) che rappresentano un elemento essenziale di ogni strategia di riduzione della povertà; Indicano traguardi precisi, misurabili e limitati nel tempo permettendo alla società civile di valutare i progressi raggiunti e di denunciare ritardi e obiettivi mancati; Sono raggiungibili a patto che i governi mantengano le promesse assunte in sede internazionale

7 I LIMITI deglObiettivi di Sviluppo del Millennio Premessa: La povertà non è un incidente della storia, non è un fenomeno naturale né un fatto congiunturale e/o occasionale la cui responsabilità ricade sui paesi poveri, ma è la CONSEGUENZA di azioni politiche esercitate tanto dai Paesi del Nord quanto da quelli del Sud del Mondo e che solamente con un cambiamento di regole nellattuale sistema economico internazionale potrà essere eliminata. La povertà è stata creata dalluomo che ha le risorse per sradicarla. Superare la povertà è un atto di GIUSTIZIA, è la tutela del diritto fondamentale dellUomo: quello alla VITA e alla DIGNITA

8 Lapproccio degli OBM: Rappresenta unabdicazione rispetto al principio del diritto alla vita per tutti gli uomini perché, ponendo come obiettivo primario il dimezzamento della povertà, implicitamente gli OMB ammettono laccettazione della povertà e dellesclusione sociale come fatto naturale; Non rappresenta un ripensamento del concetto e delle politiche di sviluppo che anzi sono proposti attraverso un linguaggio centrato su indici quantitativi e monetari focalizzato sulle condizioni del Sud del pianeta (non sulle cause strutturali della povertà) Vi è una mancanza di attenzione ai processi e alle politiche attraverso i quali gli OBM vengono perseguiti. Ciò si traduce in unassenza di distinzione tra buone e cattive prassi; in una mancata partecipazione delle popolazione coinvolte alle modalità di attuazione del loro raggiungimento, nellassenza di elementi qualitativi, accanto a quelli quantitativi, nellindividuazione degli OBM stessi.


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