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Dall’amore alla violenza Maria Mancarella 25 Novembre 2015

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Presentazione sul tema: "Dall’amore alla violenza Maria Mancarella 25 Novembre 2015"— Transcript della presentazione:

1 Dall’amore alla violenza Maria Mancarella 25 Novembre 2015

2 Prevenire la violenza nelle relazioni di coppia significa costruire legami d’amore basati sulla fiducia e il rispetto reciproco

3 La formazione della coppia
La formazione della coppia può avvenire sulla base di scelta per appoggio spinge un partner, ancora bambino, a cercare nell’altro il “genitore”: obiettivo ricevere sostegno, protezione e regole di riferimento (Freud 1914) scelta di tipo narcisistico un partner proietta sull’altro i propri bisogni insoddisfatti, si identifica con lui a tal punto da rappresentare una parte negata del proprio Sé (Freud 1914); la scelta centrata sul legame di oggetto i partners sono legati in un rapporto di scambio, sono in grado di tener conto dei bisogni dell’altro, desiderandolo nella sua interezza, integrando affettività e sessualità (Jole Baldaro Verde 1990) ; la scelta di ripiego che lega due persone che sono “costrette” a stare insieme, si accontentano di una relazione che le aiuti a superare la solitudine e a risolvere problemi concreti (Jole Baldaro Verde 1990) .

4 Dalla scelta alla relazione di coppia
La scelta per appoggio e quella narcisistica portano a relazioni di tipo complementare e generano coppie in cui il partner bambino troverà la partner madre, il partner padre troverà la partner figlia e all’interno della coppia uno dei due avrà la posizione di potere. La scelta centrata sul legame d’oggetto porta a una relazione di scambio, a un dare e ricevere basato sulla reciprocità e l’equivalenza; il potere non appartiene rigidamente ad uno dei due ma passa dall’uno all’altro a seconda del momento, del contesto e in base alle competenze e alle necessità.

5 Tipo di scelta e durata della coppia
Il tipo di scelta effettuata all’inizio di un rapporto di coppia non è predittivo della stabilità del rapporto e della sua durata. Relazioni complementari possono durare una vita se i bisogni inconsci dei partner si mantengono in equilibrio evolvere in un rapporto di scambio più maturo. Scelte centrate sul legame d’oggetto possono dar vita a relazioni di breve durata se i partner non riescono ad alimentare ogni giorno il loro rapporto e se situazioni di vita li spingono ad ampliare gli spazi fisici ed affettivi di libertà personale, riducendo al minimo quelli di condivisione ed intimità.

6 Tipo di scelta e relazione di potere
La differenza fondamentale tra i due tipi di scelta sta nella qualità della relazione di coppia. La relazione complementare richiede, per mantenersi nel tempo, rigidità di regole, ruoli e posizione di potere; si basa sulla rimozione dei bisogni e lascia al partner poche possibilità di crescita. La relazione di scambio richiede, invece, flessibilità, cambiamento per far sì che i partner si lascino reciprocamente uno spazio di libertà psichica, continuando a crescere e a modificare i bisogni e la propria identità. "Sto con te perché posso stare senza di te" e non "Sto con te perché non posso stare senza di te”

7 Dall’amore romantico all’amore convergente
Nella post-modernità (Giddens 1995) la fine dell’amore romantico, sostenuto dalla divisione sessuale del lavoro e dal controllo sociale ed esercitato attraverso le regole matrimoniali e i valori di rispettabilità per le donne, l’emancipazione femminile danno vita ad un nuovo e diverso modo di stare insieme, fondato sull’amore convergente attivo, contingente che non fa rima con i “per sempre” e gli “unico e solo”, tipici dell’amore romantico”, un amore che non può fondarsi su relazioni asimmetriche tra i due generi e che al contrario consente, nell’intimità, lo sviluppo della fiducia.

8 Dalla relazione pura al legame malato
I legami affettivi tradizionali su cui si fondava la famiglia come dovere sociale, vengono sostituiti da quella che Giddens (1995) definisce “relazione pura”, cioè quel rapporto basato su Libera comunicazione delle emozioni democratizzazione della vita privata, fondata su parità di diritti tra uomo e donna, rispetto reciproco per l’autonomia altrui, fiducia nell’altro/a La ricerca di una comunicazione perfetta e di una completa condivisione sono condizioni spesso impraticabili e la loro irrealizzabilità finisce per produrre derive affettive a volte degradanti. In questi casi, le “esigenze emotive” frustrate, la necessità di avere vicino una persona che appaghi il bisogno insoddisfatto di riconoscimento e sostegno spingono a mantenere in vita un legame malato, pur di non perdere il contatto.

9 La dipendenza affettiva
Molte relazioni nate da una scelta per appoggio o di tipo narcisistico si fondano sulla dipendenza affettiva che può portare a forme di amore patologico caratterizzato da: tendenza alla fusione con l’altro, difficoltà a vedere il partner come una persona separata da sé, una percezione di sé come incapace sia di cavarsela da solo o di essere felice senza il partner, una eccessiva possessività e gelosia. La gelosia diviene un sentimento patologico quando si fonda su un desiderio di possesso dell’altro. Si è gelosi quando si teme di non essere capaci di tenere legato a sé “l’oggetto” del proprio amore. L’insicurezza e la bassa autostima alimentano i sentimenti di gelosia; la persona gelosa non si sente all’altezza dell’altro e teme di non essere degna di essere amata.

10 La gelosia patologica Nell’uomo affetto da gelosia “patologica” il bisogno di possesso del corpo femminile si confonde con l’amore. La presenza di una “terza persona” diviene indispensabile per sostenere ossessivamente l’idea del tradimento che finisce per assumere forme reali e scatena reazioni sempre più violente. Nelle situazioni maggiormente conflittuali, i sentimenti di gelosia “patologica” nascono in un legame compromesso dalla dipendenza affettiva, sono due facce della stessa medaglia. Il risultato è una relazione simbiotica, un amore disperato e disperante che si alimenta della paura di perdere l’oggetto d’amore. 

11 Amore e libertà L’amore convergente prevede
La ricerca di un rapporto simmetrico tra i generi la libertà femminile il rifiuto del predominio sessuale maschile rappresentano lo snodo fondamentale nell’evoluzione delle relazioni affettive all’interno di una coppia è qui che nasce il declino del matrimonio come contratto fondato sulla subalternità delle donne nei confronti dell’autorità del marito.

12 Dall’amore simmetrico alla conflittualità di coppia
Le richieste femminili di autonomia e libertà mettono in discussione i modelli di mascolinità che gli uomini continuano ad interiorizzare nel processo di socializzazione e che generano in loro aspettative tradizionali per quanto riguarda i comportamenti di genere ritenuti legittimi. Lo scontro tra le attese ritenute legittime e i comportamento sperimentati nella vita di coppia finiscono per trasformarsi in irritazione, collera e rabbia violenta. La relazione assume le forme di uno scontro e la violenza non è più un’azione casuale ma assume le caratteristiche di un tentativo di agire una supremazia che è stata messa in discussione.

13 Violenza intrafamiliare e libertà delle donne
L’uomo fa fatica ad relazionarsi con questa maggior libertà delle donne. Le richieste egualitarie della donna sono vissute come una minaccia, un ostacolo al mantenimento del controllo su di lei, l’uomo reagisce con ira e violenza. In questi rapporti parliamo di relazione bloccata, fondata su uno squilibrio di poteri, sull’ossessione d’amore: sentimenti presenti sono paura e rabbia; scompare l’intimità, intesa come scambio reciproco di affettività ed emozioni, rimangono solo violenza, urla e ricatti.

14 Dalla litigiosità alla violenza
E’ importante distinguere tra le diverse forme di violenza. Nel 1990 il sociologo americano Michael P. Johnson ha coniato il termine “terrorismo intino” per definire una forma estrema di controllo tra due persone che comprende minacce, intimidazioni e violenze. Johnson aveva scoperto che i “terroristi intimi” erano quasi sempre uomini; molte delle violenze utilizzate dalle donne invece sono rapportabili anche a una difesa di se stesse e di eventuali figli.

15 Violenza e comportamenti di controllo
M. Johnson distingue quattro tipi di violenza, definiti in relazione ai comportamenti di controllo del membro violento della coppia. quattro tipi-base di violenza individuale a) violenza di coppia situazionale conflitti occasionali che possono diventare violenti, senza volontà di controllo b) resistenza violenta: violenza reattiva a situazioni di aggressione e controllo c) terrorismo intimo: violenza che genera terrore, nasce esclusivamente in un contesto di dominazione e controllo di un partner sull’altro d) controllo violento reciproco. Violenza espressa in forme gravi tra due partner controllanti

16 Violenza intrafamiliare e esercizio del potere nella coppia
Importante distinguere tra Terrorismo intimo /Violenza occasionale La prima si caratterizza per l’esercizio di un potere e di un controllo da parte dell’uomo sulla donna, spesso assume caratteristiche di estrema gravità la seconda è caratterizzata dalla presenza di comportamenti violenti, anche frequenti e reiterati, che si configurano come un modo di risoluzione dei conflitti di coppia. La maggior parte degli episodi di violenza nelle relazioni di coppia si configurano come un esercizio di potere e di controllo da parte dell’uomo sulla donna.

17 La violenza intrafamiliare
La violenza di cui parliamo ha a che vedere con il terrorismo intimo, agita all’interno delle relazioni affettive familiari. Si caratterizza per la presenza di diverse tipologie: violenza fisica, psicologica, sessuale, economica. Appare volta a controllare i corpi delle donne, a limitare la loro libertà, a negare la loro diversità e capacità.

18 LE FORME TRADIZIONALI DELLA VIOLENZA
La violenza psicologica: isolamento, controllo svalorizzazione La violenza economica: controllo dello stipendio, divieto o costrizione a lavorare, costrizione a firmare documenti, a intraprendere iniziative economiche Lo stalking: sindrome del molestatore assillante, comprende una serie di azioni, ripetute nel tempo, quali sorveglianza, controllo, ricerca insistente di contatto e di comunicazione con ogni mezzo, che suscitano preoccupazione e timore

19 Nuove forme di violenza
Sono emerse nuove forme di discriminazione e violenza a seguito del crescente utilizzo dei social network, ad esempio il grooming indica una tecnica di manipolazione psicologica, che gli adulti potenziali abusanti utilizzano online, per indurre bambini e adolescenti a superare le resistenze emotive e instaurare una relazione intima e/o sessualizzata con l’adulto. il sexiting (la trasmissione di immagini a sfondo erotico e sessuale attraverso cellulari e internet) Tra i giovani persistono atteggiamenti sessisti in merito ai ruoli dei due sessi e le giovani donne che subiscono violenza continuano a essere incolpate e stigmatizzate dai loro coetanei e dal resto della società.

20 Caratteristiche della violenza contro le donne
La violenza contro le donne è un fenomeno trasversale La maggioranza delle violenze più gravi subite dalle donne è domestica, ad opera di partner italiani, eppure l’immagine che esce dai media è spesso diversa. Ultimi 20 anni sono diminuiti gli omicidi degli uomini sugli uomini e aumentati quelli degli uomini sulle donne, non si è riusciti ad incidere su una delle forme più terribili di violenza, quella in famiglia. Non è la povertà a generare violenza ma la violenza rende le donne povere

21 Cosa fare La violenza non può essere sconfitta se non diviene una priorità a tutti i livelli la volontà politica si esprime attraverso leggi, piani nazionali di azione, allocazione di risorse in differenti settori di intervento dalla giustizia alle politiche sociali ai servizi, alla crescita di consapevolezza e educazione È necessario un rafforzamento della conoscenza di base di tutte le forme di violenza contro le donne E indispensabile un cambiamento culturale che avvii uomini e donne su un cammino di rispetto fiducia autonomia e libertà reciproci Maria Mancarella Lecce 28 Febbraio 2015

22 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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