MONTALE ED IL MALE DI VIVERE MONTALE ED IL MALE DI VIVERE Attività di progettazione Classe III G Scuola media N. Martoglio di Belpasso Anno scolastico.

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Transcript della presentazione:

MONTALE ED IL MALE DI VIVERE MONTALE ED IL MALE DI VIVERE Attività di progettazione Classe III G Scuola media N. Martoglio di Belpasso Anno scolastico 2015/2016 Prof.ssa Valeria Cristina Di Benedetto

Destinatari Classe terza Scuola secondaria di I grado La classe è composta da diciassette alunni, sedici normo-dotati e una diversamente abile

CONTESTUALIZZAZIONE L’argomento affrontato si colloca all’interno della programmazione disciplinare di Italiano, ed è inserito nel modulo sulla lirica del Novecento, previsto nel corso del secondo quadrimestre.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (D.M. 254/ Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione) Conoscenze (sapere) Abilità (saper fare) Competenze (saper essere) - Conoscere le caratteristiche generali della poesia italiana del Novecento. - Riconoscere le caratteristiche essenziali della corrente poetica dell’Ermetismo. - Conoscere la vita e le opere di Montale. - Conoscere le linee essenziali della poetica di Montale - Conoscere le relazioni che intercorrono tra l’esperienza poetica di Montale e il contesto storico - culturale di riferimento. - Conoscere le peculiarità stilistiche e linguistiche della produzione lirica di Montale. - Distinguere le poesie a schema metrico fisso e tradizionale da quelle a schema libero. - Individuare le caratteristiche della poesia ermetica. - Riconoscere e spiegare le figure retoriche. - Saper commentare una poesia. - Trovare riferimenti ad altri testi dello stesso autore o di autori diversi. - Sapere formulare un proprio giudizio critico. - Sapere esporre oralmente argomenti di studio o di ricerca avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer). - Saper produrre testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. - Saper riconoscere e usare termini specialistici in base ai campi di discorso.

OBIETTIVI MINIMI (BES) Inquadrare l’autore nel contesto storico - culturale. Saper esporre sinteticamente e in modo corretto i contenuti essenziali. Esprimere riflessioni personali. Collaborare e lavorare in gruppo. Scrivere testi sufficientemente corretti, coerenti e coesi. Leggere, comprendere ed interpretare un testo poetico. Conoscere gli elementi essenziali della vita e delle opere di Montale.

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (allegato 2 al DM 139/2007) Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione

COMPETENZE CHIAVE PROMOSSE (in riferimento alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18/12/2006) Comunicazione nella madrelingua Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Consapevolezza ed espressione culturale

CONTENUTI Contesto storico e culturale di Montale Vita e opere di Montale Analisi della lirica «Spesso il male di vivere ho incontrato»

VERIFICA PREREQUISITI (FASE I) CONTESTO STORICO DI RIFERIMENTO (brainstorming) I GUERRA MONDIALE IL FASCISMO II GUERRA MONDIALE

VERIFICA PREREQUISITI (FASE I) PANORAMA LETTERARIO DI RIFERIMENTO ( mappa concettuale)

METODOLOGIA La programmazione didattico – educativa verrà realizzata attraverso la metodologia della lezione partecipata, di momenti conoscitivo – operativi, di lavori individuali e di gruppo, al fine di stimolare gli alunni a tradurre il sapere nel saper fare. Gli argomenti verranno affrontati nel rispetto degli stili cognitivi degli allievi, con particolare riguardo ai BES (svantaggio socio-culturale, DSA, alunni stranieri). Metodologie e strumenti per gli alunni con BES sono concordati con l’insegnante di sostegno. Le esercitazioni previste in aula e le attività di laboratorio mireranno a consolidare le competenze acquisite.

METODOLOGIE DIDATTICHE (I) BRAINSTORMING: utile soprattutto in fase iniziale, per verificare i prerequisiti ma anche nel corso di tutta la trattazione, per verificare in itinere la sedimentazione dei contenuti (anche mediante il ricorso da parte dell’insegnante alla “provocazione” degli alunni con alcune domande-guida su questioni problematiche).Tale metodologia servirà anche a favorire il coinvolgimento e la partecipazione degli studenti e per promuovere l’attitudine a ragionare. PRESENTAZIONE IN POWER-POINT: agevola l'apprendimento di tutti gli alunni. COOPERATIVE LEARNING: per favorire l’integrazione di gruppo e la cooperazione tra pari, in modo che gli alunni diventino protagonisti della lezione.

STRUMENTI manuale mappe concettuali schede per la sintesi T.I.C. Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (computer, LIM, archivio digitale del manuale in adozione, PowerPoint, programmi di videoscrittura…)

« Per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni. » (Motivi per l'attribuzione del Premio Nobel per la letteratura, nel 1975)Premio Nobel per la letteratura

RITRATTO D’AUTORE: VITA E OPERE (FASE I ) Eugenio Montale nacque a Genova il 12 ottobre Il padre era comproprietario di una ditta di prodotti chimici. Sebbene per lui vengano preferiti i più brevi studi tecnici in luogo di quelli classici il giovane Montale ha la possibilità di coltivare i propri interessi prevalentemente letterari, frequentando le biblioteche cittadine e assistendo alle lezioni private di filosofia della sorella. La sua formazione è dunque quella tipica dell'autodidatta. Entrato all'Accademia militare di Parma, fa richiesta di essere inviato al fronte e partecipa alla prima guerra mondiale. Al momento dell'affermazione del fascismo, Montale ne prende subito le distanze sottoscrivendo nel 1925 il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce.

RITRATTO D’AUTORE: VITA E OPERE (FASE I) Montale giunge a Firenze nel 1927 dove lavora come redattore. Dopo l'edizione degli Ossi di seppia del 1925, nel 1929 è chiamato a dirigere il Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux (ne sarà espulso nel 1938 per la mancata iscrizione al partito fascista). Nel 1948 pubblica Le occasioni. Nel 1956 esce la La bufera. Il 23 luglio 1962 sposa Drusilla Tanzi. Le ultime raccolte di versi, Xenia (1966, dedicata alla moglie Drusilla Tanzi, morta nel 1963), Satura (1971) e Diario del '71 e del '72 (1973), testimoniano in modo definitivo il distacco del poeta dalla Vita con la maiuscola. Viene insignito del premio Nobel nel '75. Eugenio Montale morì a Milano la sera del 12 settembre 1981.

POESIA E ANALISI DEL TESTO (FASE II) Spesso il male di vivere Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l’incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato. Bene non seppi, fuori dal prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato. (Ossi di seppia, 1925)

POESIA E ANALISI DEL TESTO (FASE II ) Il male di vivere è la sintetica definizione del malessere esistenziale dell’uomo contemporaneo. Il male, la sofferenza, il dolore costituiscono una nota costante della vita che tormenta tutti gli esseri, animati e inanimati, accomunati dalla pena esistenziale del vivere. L’unica possibilità è l’indifferenza, ossia il distacco dagli eventi, il non coinvolgimento da tutto ciò che avviene, da quello che ci circonda.

POESIA E ANALISI DEL TESTO (FASE II ) Spesso il male di vivere Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l’incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato. Bene non seppi, fuori dal prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato. - In rosso sono evidenziate le parole chiave Parafrasi (vv.1 - 4) Ho incontrato spesso il male connaturato alla vita, era il ruscello impedito che gorgoglia nel suo scorrere, era l’accartocciarsi della foglia secca, era il cavallo caduto perché stroncato dalla fatica. (5 - 8) Non conobbi alcuna altra forma di bene, all’infuori del dono meraviglioso e divino che permette l’Indifferenza, propria della divinità: era la statua con la sua immobilità sotto la canicola nell’ora pomeridiana, era la nuvola eterea e sospesa, era il falco che si staglia libero nel cielo. Spesso il male di vivere Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l’incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato. Bene non seppi, fuori dal prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato. - In rosso sono evidenziate le parole chiave Parafrasi (vv.1 - 4) Ho incontrato spesso il male connaturato alla vita, era il ruscello impedito che gorgoglia nel suo scorrere, era l’accartocciarsi della foglia secca, era il cavallo caduto perché stroncato dalla fatica. (5 - 8) Non conobbi alcuna altra forma di bene, all’infuori del dono meraviglioso e divino che permette l’Indifferenza, propria della divinità: era la statua con la sua immobilità sotto la canicola nell’ora pomeridiana, era la nuvola eterea e sospesa, era il falco che si staglia libero nel cielo.

POESIA E ANALISI DEL TESTO (FASE II ) Spesso il male di vivere A Spesso il male di vivere ho incontrato: B era il rivo strozzato che gorgoglia, B era l’incartocciarsi della foglia A riarsa, era il cavallo stramazzato. C Bene non seppi, fuori dal prodigio D che schiude la divina Indifferenza: D era la statua nella sonnolenza A del meriggio, e la nuvo / la, e il falco alto levato. ANALISI METRICA Due quartine di endecasillabi, tranne l’ultimo che è un verso martelliano endecasillabo settenario più settenario

POESIA E ANALISI DEL TESTO (FASE II ) Spesso il male di vivere ho incontrato Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l’incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato. Bene non seppi, fuori dal prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato. ANALISI RETORICA E STILISTICA (vv. 2 – 4)suoni aspri (R) e vocaboli duri e crudeli (espressione di un male che soffoca gli impulsi vitali) (vv. 2 – 3) anafora (vv. 3 – 4, vv. 5 – 6) ) enjambement (vv. 5 – 6) anastrofe: Indifferenza (soggetto) è disposto in posizione che inverte l’ordine sintattico della frase, nella quale all’inizio si trova il c. oggetto (Bene)

POESIA E ANALISI DEL TESTO (FASE II ) COMMENTO CRITICO Nella lirica il “male di vivere” si svela nella sofferenza di umili cose – un ruscello dalla voce strozzata, una foglia che si accartoccia, un cavallo che stramazza – che diventano simboli di una condizione universale, anche umana. Il “bene” risiede nella “divina Indifferenza”, nella capacità di evadere e porsi fuori della vita e del suo male.

Cooperative learning (FASE III) La classe è stata divisa in quattro gruppi e ogni gruppo si è soffermato sui livelli di analisi utilizzando le schede stimolo fornite dall’insegnante. In particolare l’insegnante ha fornito una mappa con un ‘ellisse al centro e quattro spazi da compilare. In una prima fase ogni componente del gruppo a livello individuale, ha compilato il proprio spazio e poi, il referente ha compilato lo spazio al centro attingendo al lavoro di ciascun componente. In conclusione il referente per ogni gruppo ha relazionato al resto della classe il lavoro svolto.

Cooperative learning mappa fornita dall’insegnante

Cooperative learning Il vantaggio di utilizzare questa metodologia riguarda anche gli alunni diversamente abili. Infatti i ragazzi possono compilare liberamente il proprio spazio nella mappa, anche solo con una parola, risultato degli input forniti in precedenza

ESPOSIZIONE LAVORI (FASE IV) Nel quarto incontro, di due ore, i gruppi procedono alla presentazione del proprio prodotto, sapendo di avere a disposizione non più di venti minuti. Il docente, procede alla valutazione dello stesso. I compagni prendono appunti e pongono domande.

Verifica (FASE V) scheda fornita dall’insegnante TITOLO DELLA POESIA AUTORE TEMATICHE METRICA FIGURE RETORICHE STILE

Verifica (fase V) scheda fornita dall’insegnante

Verifica formativa  esposizione orale del lavoro di gruppo GRIGLIA DI VALUTAZIONE

VALUTAZIONE Si terrà conto dei prerequisiti, della situazione personale e dello stile cognitivo di ciascun alunno, dell’impegno dimostrato, del comportamento, della partecipazione alle attività proposte e della capacità di intervenire in modo costruttivo al lavoro di classe. Si terrà conto, inoltre, del materiale prodotto (sia individualmente, sia in gruppo) durante tutto il percorso.

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE Per lavorare ulteriormente sulla competenza "imparare ad imparare" viene inoltre consegnato il seguente questionario di autovalutazione, della cui compilazione si terrà conto nella valutazione delle competenze. Atteggiamento durante il lavoro (Si No) 1.Ho chiesto spiegazioni ai compagni 2.Ho chiesto spiegazioni all’insegnante 3.Ho suggerito idee rispetto al lavoro da svolgere 4.Ho sostenuto la mia opinione 5.Ho ascoltato gli altri 6.Ho incoraggiato le idee di altri 7.Ho modificato le mie idee Metodo di lavoro (Si No) 1.Ho saputo organizzare ciò che dovevo fare per raggiungere lo scopo 2.Ho comunicato con linguaggio appropriato ciò che ho imparato 3.Ho collaborato con i compagni per lo svolgimento del compito 4.Ho saputo elaborare una soluzione rispetto alle difficoltà incontrate

INTERDISCIPLINARITA ’ STORIA → I e II guerra mondiale, i regimi totalitari SCIENZE → la nascita della psicanalisi MUSICA → avanguardie del ‘900 - Stravinskij (fine del sistema tonale) ARTE → il cubismo - Picasso LINGUA INGLESE → Thomas S. Eliot LINGUA FRANCESE → poesia simbolista CITTADINANZA E COSTITUZIONE → art. 13 “L’inviolabilità della libertà personale”; art. 21 “ La libertà di manifestare il proprio pensiero”

BIBLIOGRAFIA M. Carlà, Progetti, modelli e attività, Palumbo, 2007 Franzi, Pedullà, Pasini, Trovare le parole, Loescher, 2003 G. Petronio, V. Masiello, Produzione e fruizione, Palumbo P. G. Beltrami, La metrica italiana, Il Mulino, 2002 Cortesi, Fedrizzi, La Gioia, Onde del tempo, Loescher, 2010 C. Cornoldi, I disturbi dell’apprendimento, Il Mulino, 2011 G. Mazzoni, I processi cognitivi nell’apprendimento scolastico, Carocci, 2001

Conclusioni “Per essere educatori bisogna amare ciò che si insegna e le persone a cui si insegna.” Platone

SITOGRAFIA