“L’attenzione della S.I.P.Ped ai fenomeni sociali: il Neglect ”

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Transcript della presentazione:

“L’attenzione della S.I.P.Ped ai fenomeni sociali: il Neglect ” Concetta Polizzi Università degli Studi di Palermo

UNITA’ DI INTERESSE/RICERCA DELLA S.I.P.Ped. Il Neglect UNITA’ DI INTERESSE/RICERCA DELLA S.I.P.Ped. CHILD NEGLECT La più “silenziosa” tra le forme di maltrattamento infantile, spesso non percepita dalla comunità con la stessa gravità dell’abuso o del maltrattamento fisico, a volte inosservata e poco studiata, e tuttavia la più diffusa forma di violenza sui minori in ogni parte del mondo e con outcomes evolutivi negativi importanti “Persistente stato di omissione, da parte del caregiver, di care, e quindi, di risposte ai bisogni di salute, educativi, emozionali, di nutrimento, di protezione e di sicurezza del bambino” “Anche l’iperprotezione può portare al neglect” “Un incontro inadeguato con i bisogni essenziali del bambino, indipendentemente dalla ragione” e quindi “Fallimento genitoriale nel fornire cure essenziali; mancanza di supervisione/controllo e coinvolgimento nei confronti del bambino” (HM Government, Working together to safeguard children; Dubowitz, 2000; Dubowitz et al., 2005; Cicchetti, Toth, 2005; Gilbert et al., 2009; National Scientific Council on the Developing Child, 2012)

Classificazione del Child Neglect (Daniel, Taylor, Scott, 2011; Scientific Council on the Developing Child, 2012) EMOTIONAL NEGLECT PHYSICAL NEGLECT MEDICAL NEGLECT EDUCATIONAL NEGLECT Diffusione del Child Neglect Child Neglect Italia Inghilterra Europa Stati Uniti Canada Australia 47% 44% 35% 60% 38% 34% Indagine sul territorio italiano (2015) condotta da CISMAI (rete italiana di centri e servizi pubblici e privati contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia), Terre des Hommes (organizzazione internazionale per la protezione dei bambini) e ISTAT, promossa dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza OGNI 100 MINORENNI ITALIANI MALTRATTATI : 4 sono vittime di abuso sessuale (10 media europea) 7 sono vittime di violenza fisica (23 media europea) 14 sono vittime di maltrattamento psicologico (29 media europea) 47 sono vittima di trascuratezza fisica e/o affettiva (35 media europea)

Rapporto tra presa in carico dei servizi sociali e tipologia di maltrattamento Tipologia di maltrattamento Minorenni presi in carico per maltrattamento indipendentemente dal motivo iniziale della presa in carico Minorenni presi in carico direttamente per maltrattamento Rapporto Neglect 42.965 25.672 59,8% Violenza assistita 17.676 11.236 63,6% Violenza psicologica 12.545 6.668 53,1% Patologia delle cure 7.670 5.190 67,7% Maltrattamento fisico 6.272 4.455 71% Abuso sessuale 3.828 2.928 76,5% totale 91.272 57.740

Modelli di spiegazione causale del Child Neglect (Bluementhal, 2015) Focus: il genitore con le sue caratteristiche psicopatologia immaturità emotiva dipendenze deficit cognitivi esperienze di accudimento inadeguate mentalizzate PARENTAL DEFICIT MODEL (Cameron et. al, 2007) Focus: le deprivazioni ambientali/materiali povertà, che eleva lo stress dei genitori, rendendoli incompetenti disoccupazione ENVIROMENTAL DEFICIT MODEL (Schumaker, 2012) ECOLOGICAL-TRANSACTIONAL MODEL (Cicchetti et al., 2000; Daniel et al., 2011) Focus: l’interazione continua e reciproca tra caratteristiche familiari e variabili connesse all’ambiente - assenza di supporto sociale “Il neglect nasce quando livelli di stress molto elevati si associano a strategie di coping inadeguate per fronteggiare questo stress”

Fattori di Rischio e Fattori di Protezione Da questi Modelli la World Health Organization (2006) ha individuato specifici Fattori di Rischio e Fattori di Protezione Genitore: es. difficoltà a stabilire un legame affettivo con il bambino per gravidanza a rischio, complicanze alla nascita, sua trascuratezza infantile, patologie fisiche, etc. Relativi a: INDIVIDUO Bambino: es. non desiderato, disabile, prematuro, con temperamento difficile RELAZIONE CON I MEMBRI DELLA FAMIGLIA, GLI AMICI, ETC.: assenza relazione padre-figlio, problemi di salute di un membro della famiglia, separazione, violenza tra coniugi, assenza supporto, discriminazione per etnia, religione, etc. COMUNITA’ : es. vicinato, scuole, posti di lavoro, mancanza di alloggio, scarsità dei servizi di supporto della famiglia, etc. SOCIETA’: politiche economiche, sociali, sanitarie, educative che danno vita a standard di vita poveri, disuguaglianze, instabilità , norme sociali e culturali che esaltano la violenza, etc.

Fattori di Rischio e Fattori di Protezione Da questi Modelli la World Health Organization (2006) ha individuato specifici Fattori di Rischio e Fattori di Protezione ATTACCAMENTO STABILE, SICURO DEL BAMBINO ALLA FAMIGLIA ALTI LIVELLI DI ATTENZIONE E COINVOLGIMENTO DA PARTE DEL PADRE PRESENZA DI UNA RELAZIONE CALOROSA E DI SUPPORTO CON UN GENITORE

E allora, il Neglect per tutti noi operatori Una condizione di emergenza evolutiva da intercettare e da prendere in carico prima possibile “Pericolo”, minaccia per lo sviluppo del bambino, con gravi implicazioni nell’immediato, a breve, e a lungo termine. Il neglect può produrre una vasta gamma di esiti patologici. I più gravi: disturbi d’ansia, disturbi dissociativi, disturbi dell’umore (AACP) Natura emergenziale della dinamica dello sviluppo Compresenza di diversi sottotipi di neglect Cronicità del neglect Progressione e aggravamento del neglect nel tempo Coerenza nelle relazioni di negligenza (Di Blasio, 2000)

Outcomes gravi a breve e a lungo termine I danni procurati dal Neglect Outcomes gravi a breve e a lungo termine Enuresi Disturbi di alimentazione Bassa autostima Instabilità emotiva Difficoltà di apprendimento Depressione Percezione di sé in termini svalutativi E ancora Alterazioni dello sviluppo cerebrale; alterazione del sistema di risposta allo stress ; riduzione livelli di cortisolo (Bennett, Sullivan, Lewis, 2010; Heim et al., 2010) Joan L. Luby, un professore di psichiatria infantile della Washington University School of Medicine di St. Louis, ha scoperto come i cervelli dei bambini trascurati siano molto più piccoli rispetto a come dovrebbero essere nei piccoli di 3 anni. (Luby et al., 2013-2015)

E ancora, il Neglect per tutti noi operatori Una condizione di emergenza sociale: Contesti di riferimento del bambino (famiglia, sistemi cura e trattamento, sistemi di supporto, ecc.) disfunzionali e quindi, con natura emergenziale IL RISCHIO DI COMMUNITY NEGLECT Persistente omissione e/o trascuratezza di cura riscontrabile nei contesti deputati alla presa in carico della salute psicofisica del bambino Precarietà, fragilità delle agenzie, dei servizi, delle iniziative e delle politiche a supporto e a tutela dell’infanzia. “I contesti trascuranti” “Preventing Child Maltreatment: a guide to taking action and generatine evidence” (WHO, 2006)

Il Campo del Neglect una condizione di vita che va oltre la distinzione tra Child Neglect e Community Neglect   GENITORIALITA’ SERVIZI SANITARI BAMBINO Vittima di neglect SERVIZI SOCIALI SERVIZI EDUCATIVI I lavori della SIPPed con la sua specifica unità di ricerca: Il Groupe Parole La Work Discussion, la Costruzione di uno strumento di lettura degli indicatori di rischio del neglect

Uno strumento da validare che possa essere usato da: Psicologi, Pediatri, Assistenti sociali, Educatori PER AGIRE PRECOCEMENTE A TUTELA DEL BAMBINO

LE MODALITA’ COMPORTAMENTALI CHE DEFINISCONO IL CHILD E IL COMMUNITY NEGLECT Ipostimolazione (codice A), un’inadeguatezza del genitore/degli operatori e dei Servizi nel fornire al bambino stimoli, domande, richieste, etc... Iperstimolazione (codice B), un’inadeguatezza del genitore/degli operatori e dei Servizi che forniscono troppi stimoli, fanno pressing, etc…   Adultizzazione (codice C), un costante tentativo del genitore/degli operatori e dei Servizi riuscito di attribuire e richiedere comportamenti e funzioni tipicamente presenti in età più avanzata rispetto a quella del bambino Disconoscimento (codice D), un atteggiamento del /degli operatori e dei Servizi di non riconoscimento sia dei bisogni del bambino che delle sue competenze e capacità Distorsione attenzione/aspettative (codice E), un uso dell’attenzione da parte del genitore/degli operatori e dei Servizi altalenante, parziale e spesso poco focalizzata sul bambino, orientata verso se stessi come persone non come genitori/operatori Attaccamento insicuro (codice F), come rapporti tra genitore/operatori e servizi che lasciano il bambino in uno stato di incertezza, di dipendenza senza dargli la possibilità di allontanarsi ed essere autonomo/ di vivere l’operatore e il Servizio come punto di riferimento Discuria (codice G), come disattenzione, assenza di cure nei riguardi del bambino o discontinuità di comportamenti, senza alcuna attenzione alla condizione evolutiva del bambino come disattenzione, superficialità nelle scelte di interventi orientati in modo personalizzato nei riguardi del bambino o discontinuità di comportamenti, iniziative senza alcuna attenzione alla condizione evolutiva personalizzata

I bambini vittime di neglect spesso ce la fanno, resistono…. Ai bambini vittime di neglect si toglie il diritto fondamentale di sognare Un bambino che non sogna è un bambino senza speranza…. Ognuno di noi ha il dovere di far sì che i bambini “feriti” abbiano il diritto di sognare. Sognare è un diritto di tutti che nessuno può permettersi di sottrarre. E’ la materia prima per la costruzione dell’avvenire. E’ un diritto e non un privilegio e come tale va garantito e tutelato permettendo ai bambini di distogliere la mente e lo sguardo dalle preoccupazioni