Formazione docenti neo-assunti Il ruolo del tutor

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Transcript della presentazione:

Formazione docenti neo-assunti Il ruolo del tutor 11 marzo 2016

Riferimenti normativi D.M. 850 del 27/10/2015 Nota ministeriale 36167 del 5/11/2016

(Peer to peer – formazione tra pari) D.M. 850 Art. 9 (Peer to peer – formazione tra pari) L’attività di osservazione in classe, svolta dal docente neo-assunto e dal tutor, è finalizzata al miglioramento delle pratiche didattiche, alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento. L’osservazione è focalizzata sulle modalità di conduzione delle attività e delle lezioni, sul sostegno alle motivazioni degli allievi, sulla costruzione di climi positivi e motivanti, sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti. Le sequenze di osservazione sono oggetto di progettazione preventiva e di successivo confronto e rielaborazione con il docente tutor e sono oggetto di specifica relazione del docente neo-assunto. Alle attività di osservazione sono dedicate almeno 12 ore. In relazione al patto di sviluppo professionale di cui all’articolo 5, possono essere programmati, a cura del dirigente scolastico, ulteriori momenti di osservazione in classe con altri docenti. (nota 36167 del 5/11/15 – allegato1) 12 ore articolate in 3 ore di progettazione condivisa 4 ore di osservazione del neoassunto da parte del tutor 4 ore di osservazione del tutor da parte del neoassunto 1 ore di sintesi e verifica

D.M. 850 Art. 12 (Docente tutor) 4. Il docente tutor accoglie il neo-assunto nella comunità professionale, favorisce la sua partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola ed esercita ogni utile forma di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento. La funzione di tutor si esplica altresì nella predisposizione di momenti di reciproca osservazione in classe di cui all’articolo 9. La collaborazione può esplicarsi anche nella elaborazione, sperimentazione, validazione di risorse didattiche e unità di apprendimento. 5. All’attività del tutor è riconosciuto un compenso economico nell’ambito delle risorse assegnate all’istituzione scolastica per il Miglioramento dell’Offerta formativa; al tutor è riconosciuta, altresì, specifica attestazione dell’attività svolta, inserita nel curriculum professionale e che forma parte integrante del fascicolo personale. Il positivo svolgimento dell’attività del tutor può essere valorizzato nell’ambito dei criteri di cui all’articolo 1, comma 127, della Legge.

(Procedure per la valutazione del periodo di formazione e di prova) D.M. 850 Art. 14 (Procedure per la valutazione del periodo di formazione e di prova) 1. Al termine dell’anno di formazione e prova, nel periodo intercorrente tra il termine delle attività didattiche - compresi gli esami di qualifica e di Stato - e la conclusione dell’anno scolastico, il Comitato è convocato dal dirigente scolastico per procedere all’espressione del parere sul superamento del periodo di formazione e di prova. 2. Ai fini di cui al comma 1, il docente sostiene un colloquio innanzi al Comitato; il colloquio prende avvio dalla presentazione delle attività di insegnamento e formazione e della relativa documentazione contenuta nel portfolio professionale, consegnato preliminarmente al dirigente scolastico che lo trasmette al Comitato almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio. L’assenza al colloquio, ove non motivata da impedimenti inderogabili, non preclude l’espressione del parere. Il rinvio del colloquio per impedimenti non derogabili è consentito una sola volta. 3. All’esito del colloquio, il Comitato si riunisce per l’espressione del parere. Il docente tutor presenta le risultanze emergenti dall’istruttoria compiuta in merito alle attività formative predisposte ed alle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del docente neo-assunto. Il dirigente scolastico presenta una relazione per ogni docente comprensiva della documentazione delle attività di formazione, delle forme di tutoring, e di ogni altro elemento informativo o evidenza utile all’espressione del parere.

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Nuovo ruolo del tutor

Il profilo del tutor Tutor è il collega esperto, competente e motivato che accompagna i nuovi membri di una comunità professionale ad rafforzare le proprie motivazioni e competenze professionali Al di là delle azioni visibili (colloqui, confronti, suggerimenti, fornitura di documenti ed esempi, affiancamenti in progetti, ecc.) ci sono le azioni invisibili, che scaturiscono dalla qualità della elazione tra le persone

Attività di osservazione osservazione in classe del neo-assunto da parte del dirigente, pur essendo stata resa obbligatoria a partire dal corrente anno scolastico “almeno una volta nel corso del periodo di formazione e di prova” (d.m. 850/15, art. 15, comma 5),

Attività di osservazione Ma per rendere significativa l'osservazione, occorre finalizzarla preventivamente a qualche aspetto ritenuto importante, e trovare strumenti o strategie di supporto per mantenere il focus di attenzione. Questo significa selezionare, preventivamente ed espressamente, comportamenti corrispondenti a quei processi di insegnamento che intendiamo esplorare. Meglio se ciò accade dopo avere riflettuto sulla rilevanza di tali comportamenti e dopo avere condiviso le modalità di osservazione (quando, per quanto tempo, con quale supporto, e soprattutto come scrivere l'osservazione). Un elemento spesso trascurato è che la metodologia dell'osservazione implica una annotazione/registrazione di ciò che si osserva.

Attività di osservazione la competenza nelle strategie didattiche, nella gestione della classe e nel coinvolgimento degli allievi, che in effetti sono includibili in qualunque fotografia del 'buon docente'. Dal punto di vista operativo, ciò significa che un'osservazione produttiva deve selezionare ambiti rilevanti, cioè valori condivisi dell'insegnamento, e individuare e ritagliare repertori comportamentali corrispondenti da mettere sotto osservazione.

Attività di osservazione Relazione delle attività peer-to-peer modello di relazione Traccia per i colloqui fra tutor e docente neoassunto e per la stesura della relazione del docente neoassunto al termine dell'osservazione in classe (da USR ER) Per la stesura della “specifica relazione del docente neoassunto” a conclusione delle 12 ore di osservazione in classe si propone la seguente traccia: - vissuto personale durante l'esperienza di osservazione in classe (training interautosservativo); - livelli di competenza riscontrati in sé e nel tutor nelle situazioni di apprendimento (vedi relativi descrittori); - pratiche didattiche nuove apprese nei campi professionali previsti dal d.m.850/2015 (competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche, relazionali, organizzative e gestionali); - autovalutazione e covalutazione peer to peer delle performance di insegnamento in relazione alla didattica per competenze: conoscenze, abilità, applicazioni, relazioni, responsabilità, autonomia; - aree e competenze di miglioramento individuate; - bisogni formativi individuati.

Le macroaree dell'insegnamento individuate sono quattro: Strategie Sostegno Gestione Clima redatto da Invalsi Le macroaree dell'insegnamento individuate sono quattro: Strategie didattiche; Gestione della classe; Sostegno, Guida e Supporto; Clima di apprendimento Le aree sono articolate in azioni a cui corrisponde una check list di comportamenti osservabili.

Problemi e criticità Documenti da produrre Contributo (informale?) a bilancio delle competenze e portfolio Schede osservative di attività peer-to-peer Relazione finale del peer-to-peer Documentazione per attività istruttoria del comitato di valutazione

Problemi e criticità Difficoltà di osservare docenti del potenziato senza una attività didattica strutturata Distinzione tra ruolo di osservatore e di attore Periodo di osservazione normalizzato, ma disturbato dalla presenza di un osservatore Osservazione come momento di crescita e formazione e non di punizione e valutazione (anche il tutor cresce nel lavoro di mutuo scambio)