BEVANDA DIVINA
ORIGINE DELLA PAROLA VINO Dal sanscrito vena, formato dalla radice ven, che significa «amare». Dall’antico ebraico iin che attraverso il greco oinos sarebbe arrivata ai latini. Da una radice sanscrita vi (attorcigliarsi) verrebbe vino, cioè il frutto della pianta che si attorciglia. Origine latina da vir (uomo) e vis (forza).
STORIA 8000 a.C.: Fermentazione accidentale dell’uva nel Caucaso 4000 a.C.: I Sumeri e gli Assiri scoprono i processi per la fermentazione Il vino diventa una bevanda pregiata con gli Egizi (3100/30 a.C.) e con i Greci (1000/323 a.C.) dove era diffuso tra le classi agiate. IL vino è stato importante in altre religioni: Ebraica, Islamica e Cristiana 1400 d.C.: Nei territori Islamici viene messa al bando la viticoltura. Il XIX secolo ha vissuto la massima euforia vitivinicola. Ma prima della fine del secolo, si abbatté la filossera, un parassita che colpisce le radici della vite europea. La soluzione fu quella di innestare la vite europea sulla radice americana immune alla filossera.
Nel corredo funebre del re Tutankhamon (1339 a. C Nel corredo funebre del re Tutankhamon (1339 a.C.) erano incluse delle anfore contenenti vino con riportata la zona di provenienza, l'annata e il produttore
Dioniso, divinità greca dedicata al vino. Ripreso poi dai romani come Bacco
Componente Formula chimica % in volume % in peso % in moli Note Acqua H2O 70-90 82-85,4 92,6-94,1 È il componente del vino a maggiore concentrazione Alcol etilico C2H5OH 9-16 6,9-11,7 2,9-5,1 È prodotto durante la fermentazione alcolica degli zuccheri presenti nell'uva. La sua percentuale in volume corrisponde alla gradazione alcolica Acetaldeide CH3CHO 0,5-30 0,37-18,1 0,17-9,1 È un prodotto secondario della fermentazione alcolica Glicerolo C3H8O3 0,32-1,19 0,37-1,38 0,08-0,3 È un prodotto secondario della fermentazione alcolica. La sua concentrazione aumenta all'aumentare della gradazione alcolica Acido tartarico C4H6O6 0,17-0,45 0,28-0,73 0,02-0,1 Presente nell'uva Acido lattico C3H6O3 0,08-0,33 0,09-0,37 0,02-0,08 Prodotto dalla fermentazione malolattica Acido malico HOOCCH(OH)CH2C OOH 0-0,44 0-0,64 0-0,1
Fermentazione alcolica La fermentazione alcolica è un processo che permette la trasformazione del mosto in vino tramite una serie di reazioni svolte da funghi unicellulari detti lieviti presenti sulla buccia dell’uva. I lieviti, inizialmente svolgono respirazione aerobia; le cellule, crescendo, consumano l’ossigeno ed inizia la fermentazione alcolica: C6H12O6 + 2Pi + 2ADP + 2H+→2C2H5OH + 2CO2 + 2ATP + 2H2O
Fermentazione gliceropiruvica
Fermentazione malo-lattica
ENERGIA E CONSUMO Tipo di vino Energia Rosso 75kcal/314kj Bianco Per aperitivi 186kcal/779kj
PROPRIETÀ BENEFICHE
ATTREZZATURA Pompa centrifuga per uso alimentare; Imbuti d'acciaio inox di varie misure, per travasi; Secchi d'acciaio inox da 10-12-15 litri; Bacinella di plastica da 50 litri per rimontaggi; Setaccio d'acciaio inox per togliere bucce residue durante i rimontaggi; Tubi per travasi, in gomma per uso alimentare, di vari diametri; Damigianette in vetro di varie dimensioni; Tappi colmatori in alluminio per botti e damigiane; Tappi di sughero; Attrezzi per riparazioni urgenti (chiavi inglesi, martello, cacciavite, lampade portatili, stracci).
PROCEDIMENTO
CONCLUSINI L'importanza della quantità del vino che si può bere in dose moderata (effetti di beneficio limite minimo); Associazione con alimenti sani e di qualità; Fattore psicologico; Un pizzico senso di umor; Fattore ambiente nel suo insieme; Sono un tocca sana per affrontare con serenità la vita quotidiana e migliorare la nostra salute.