La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Park and Burgess: Urban Ecology Studies, 1925

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Park and Burgess: Urban Ecology Studies, 1925"— Transcript della presentazione:

1 Park and Burgess: Urban Ecology Studies, 1925

2 Approccio ecologico applicato alla società
organizzazione interna pressioni esterne Singola tipi aggregazione specie riproduzione adattamento qualità emerg. Comunità ordine culturale divisione sociale territoriale dello spazio

3 United States Poverty Map,
by Catherine Mulbrandon on August 11, 2007

4

5 Figura: 2007 Densità di produzione dei rifiuti (kg/Km2/g) per ciascuna delle province italiane
Fonte:

6

7 Rifiuti solidi (spaziali) e relazioni sociali
includere/escludere, inglobare-dislocare, metafore spaziali per le persone e per le cose Una ricerca sugli aspetti relazionali della gestione dei rifiuti, come impostarla; ipotesi: un legame sociale previene la formazione di rifiuti materiali? Oggetti di indagine Comunicazione/educazione ambientale Motocarristi di circoscrizione Isole ecologiche gestite dalle cooperative sociali Piramidi o network gestionali

8 Spazio come territorio
Organizzazione = sistema che si distingue dall’ambiente persegue un compito dotandosi di strumenti interagisce con l’ambiente (sistema aperto) cerca di ridurre la turbolenza dell’ambiente ha un ordine interno (cibernetica) Spazialmente parlando, ogni organizz. è anche un’area (confini) ogni organizz. esprime una competenza su un’area ogni organizz. suddivide le aree  stilizzazione Storicamente: aumento complessità ambiente

9

10 Alessandra Ghisalberti
CAMBIAMENTI NELL’ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE IN SEGUITO ALLE MIGRAZIONI: LA PERIFERIA DEL PARCO “W” – BENIN, BURKINA FASO, NIGER Alessandra Ghisalberti REVISTA ELECTRÓNICA DE GEOGRAFÍA Y CIENCIAS SOCIALES Vol. XII, núm. 270 (128), 1 de agosto de 2008 Riserva Biosfera Transfrontaliera - W

11 Spazio come luogo Soggetto percezione ambiente cognizione
Dimensioni, forme e caratteri dello spazio come Strumenti di conoscenza fonte di identificazione sociale Simbolizzazione spazio: due regole (ordine mentale, parsimonia rappresentazioni) e un principio (profezia che si autoavvera)

12 Spazio simbolizzato diventa luogo: localizzazione unica, forma, nome
Livelli di generalità del luogo: archetipo umanità organizzazione sociale metro individuale Processi simbolizzazione: meta-spazializz. (liv. astrazione) negoziazione significati legittimazione Prodotti simbolizzazione mappe mentali (ricette cognitive) superluoghi artefatti pianificazione terr.

13

14

15

16

17 Il rizoma (da rizo-, radice, con il suffisso -oma, rigonfiamento) è una modificazione del fusto con principale funzione di riserva. È ingrossato, sotterraneo con decorso generalmente orizzontale."

18 Schema riassuntivo delle declinazioni sociali dello spazio
C a r a t t e r i Spazio Processo Focus Metodo Approccio Ecologico ambiente Adattamento aree naturali analisi relazioni in-fra unità territ. Organizzativo territorio Competenza sistemi socio-tecnici studio di casi; comparazioni Culturale luogo Simbolizzazione ideologia analisi del discorso Relazionale ambito locale Reciprocità reti sociali network analysis

19

20

21 forme spaziali della mobilità

22

23

24

25

26 Confine Archetipo: senso del limite strumento cognitivo, capacità di distinguere strumento pratico, mette in moto ..... Delimitazione (confine conchiuso)  aree Criteri di analisi: -Distinzione fra dentro e fuori (città-campagna) Relazioni fra dentro e fuori (teoria vantaggi comparati) Organizzazione interna (quartieri o comunità?)

27 Scala territoriale: modo di organizzare la conoscenza dello spazio sociale:
Dall’abitazione alla regione, dal locale al globale (sempre stessi tre criteri) Abitazione cosa la distingue dall’esterno (segni fisici) come interscambia con esterno (funzioni) organizzazione interna (regionalizzazione)

28 Ideologie del quartiere

29 Città cosa la distingue dall’esterno (la forma, le funzioni, segni-carte) come interscambia con esterno (mercato, amministrazione, conoscenza) organizzazione interna (sobborghi e ghetti)

30 Regione cosa la distingue dall’esterno (elementi storico-culturali, bacini di gravitazione e di influenza, ....) come interscambia con esterno (divisione spaziale del lavoro; specializzazione produttiva; teoria dei vantaggi comparati) organizzazione interna (mono o policentrica)

31 Disparità territoriali e processi di sviluppo
Misure delle disparità territoriali Scale e unità di analisi: il ruolo dello stato Modelli di sviluppo locale: modernizzazione, dipendenza, beni di clubs, costi di transazione

32 Costruzione di indici territoriali di benessere
(scopi, assunti, teoria, unità di analisi)  Fenomeno: << il benessere >> Indicatore ricchezza monetaria (validità) Variabile Prodotto Interno Lordo (attendibilità) Indice Pil pro capite (standardizzazione) Indice composto Pil procap.+ liv. istr. + aspett.vita nascita (assemblaggio) =Indice sviluppo umano Graduatoria Italia 19° Indice Sviluppo Umano (collocazione relativa)

33

34 Figura 1 – Tipi di beni secondo E. Ostrom
sottraibilità alta bassa   facile beni privati beni di club escludibilità difficile commons beni pubblici

35 Territorio come elemento della statualità
Lezioni Territorio come elemento della statualità Territorio come criterio di individuazione dei livelli di governo Territorio come esigenza di integrazione fra le politiche (aspetti analitici; tipi di politiche) le politiche di riequilibrio territoriale la valutazione delle politiche

36 Evoluzione dello stato moderno: dall’accentramento al decentramento, passando per il federalismo  relazioni intergovernative Tipologia di Page dei governi locali: status giuridico (competenze esclusive) e status politico (accesso dei governi locali alle decisioni nazionali) Si riduce la polarità stato unitario – stato federale  regionalismo asimmetrico/regionalismo funzionale Relazioni intergovernative (varie e più simmetriche): dipendenza, separazione, cooperazione, concorrenza Più livelli, maggiore sussidiarietà, contrattualizzazione, cooperazione fra enti locali non contigui

37 Politiche integrate o territoriali
di coordinamento (indirizzo e controllo) di pianificazione (dei futuri assetti) di connessione (infrastrutture, trasporti) di compensazione degli squilibri sociali e spaziali (welfare e utilities)

38 Oggetti diversi da regolare in capo a stesso ente
La questione della scala territoriale ottimale per le politiche territoriali è difficile da stabilire per Oggetti diversi da regolare in capo a stesso ente Esistenza di trade-offs Errata corrige nel testo (pag. 153): “Tuttavia, la querelle sulla grandezza ottimale appare di difficile soluzione per il fatto che esistono sia oggetti diversi da regolare, per i quali sono necessarie dimensioni diverse (il bacino imbrifero ha con tutta probabilità un’ampiezza diversa del bacino ottimale per la raccolta dei rifiuti), sia dei trade-offs sociopolitici fra la scala grande e quella piccola.

39 Elementi analitici delle politiche (sociologia)
La partecipazione: voice sussidiarietà solidarietà Il bagaglio tecnico: conoscenza/professionalità procedure (decisioni) strumenti

40 La pianificazione territoriale
Da dove nasce l’esigenza (funzioni di centralità, rendite private e risultati subottimali di scelte razionali individuali... 2 droghieri!) come si compone: livelli di generalità e scelta delle priorità strumentazione (analisi, norme, carte) gestione: regimi urbani - Approccio storico-evolutivo alla pianificazione

41 2 tipi: Servizi pubblici locali
1 Cura della persona  servizi socio-sanitari/culturali/ricreativi 2 Servizi agli edifici  fornitura di gas, elettricità, igiene pubblica (utility) Elementi comuni: impronta pubblica, continuità Elementi distintivi: finanziamento tramite fiscalità ordinaria versus tariffe pagate da utenti Dinamiche: privatizzazione, esternalizzazione, ingrandimento scala, tariffazione, richieste ambivalenti di partecipazione, scarsa integrazione con politiche urbane

42 Politiche di perequazione territoriale o di sviluppo locale
Parallelo con modelli di sviluppo locale cap. precedente Misure di agevolazione della mobilità dei capitali Politiche keynesiane nazionali di sviluppo di poli dell’industria pesante nelle aree depresse Politiche degli enti locali di servizio alle imprese locali: aree attrezzate, formazione, marketing commerciale, credito (servizi reali) Politiche di relazioni intersettoriali e interareali (partnership, cofinanziamento, progettazione, marketing territoriale, imprese-rete)

43 Lezione di connessione
a partire dall’inquadramento dei progetti di riqualificazione in senso ecologico di edifici o complessi abitativi Schema: scala territoriale/forme di embeddedness sociale della riqualificazione green degli edifici link con manuale: par. 3.3: principi ordine sociale par. 5.3: pianificazione territoriale (=regimi urbani, anche scale terr. 5.1) aprire i regimi urbani al principio di reciprocità?

44 Cultura e territorio (capitolo 6)
È il momento di riassumere: il concetto cumulativo di territorio (link manuale, figura 6.1) Tre declinazioni del rapporto fra cultura e territorio Territorio come dato antropologico universale del genere umano (link manuale: par. 6.2) Territorio come “oggetto culturale” costruito ad arte (link manuale: par. 6.4) Territorio come strumento di analisi della realtà (link manuale: par. 6.3)

45 Senso di appartenenza territoriale, cosa è?
Appartiene alla sfera emozionale, dei sentimenti: attrazione-repulsione (diverso da identità) Dato genetico degli animali superiori, uomo compreso, che serve a difendersi, riprodursi, ridurre il conflitto (approccio ecologico-funzionale) Dato derivante da uso, consuetudine, esperienza emozionalmente connotata di uno spazio (co-residenza, terra, nascita/morte …) Dato derivante dalla socializzazione: valori condivisi, frequentazione comune, relazioni sociali..

46 Di cosa si compone il senso di appartenenza territoriale (SAT)
Di cosa si compone il senso di appartenenza territoriale (SAT)? Perché è importante? Presenza o meno del sentimento Intensità dello stesso Ampiezza e forma del territorio di attaccamento Denominazione Oggetti, manufatti e paesaggi che lo rappresentano Motivazioni che lo sorreggono Valore relativo sat rispetto ad altri valori, es. lavoro ..... Metodi per sondarlo (link al manuale tab. 6.2): foto, verbalizzazioni, identificazione reciproca, osservazioni Importanza sociale: SAT base per azione collettiva?

47 Categorie della conoscenza attraverso metafore socio-spaziali
Coordinamento fra forme spaziali, dinamiche spaziali e scansioni temporali (tab 6.1) Unità spaziale del corpo o schema corporeo Linguaggi del corpo: gesti, mimica, posture Percezione d’insieme: l’atmosfera Sequenze di gesti: le pratiche Affordance: le opportunità offerte da cose e ambienti

48 Pratiche come messe in scena; drammaturgia di Goffman
Significati di distanza: familiarità, potere, acutezza Paesaggio: unità percettiva formata da soggetto, ambiente aperto, criteri interpretativi (percettivi-cognitivi; valutativi; pragmatici) dilemmi del progettista oggetto di confine Zonizzazione o parcellizzazione, procedure per Esegesi e narrazione (città come testo): stile o retorica, meta-racconto, lettore o piano di osservazione (es. guida turistica)

49 Urbanistica come disciplina = progettazione degli spazi risponde ad istanze di controllo di
Spazi pubblici (città radiale) Spazi funzionali (il carcere panoptico) Spazi privati (controllo a distanza, biopolitica) Prospettiva di analisi ispirata a M. Foucault

50 Identità territoriale
Diamante della Griswold sugli oggetti culturali Identità territoriale L’identità territoriale costruita nella diaspora Identità territoriale un oggetto culturale visto come fattore di distinzione sociale come marketing territoriale come forma di oppressione di altri popoli

51 Conclusioni del corso: territorio e progetto
Progetto: 1 Studio preparatorio di un'opera, di un'impresa SIN piano, programma: 2 insieme di disegni, di calcoli ecc. che costituiscono lo studio preparatorio di opere edili o d'ingegneria: 3 Ciò che si pensa di fare, di organizzare in futuro SIN proposito, programma: Alla luce dei quattro approcci del capitolo 1 Progetto condizionato dall’ambiente, vince il più adatto alle risorse locali Progetto come organizzazione che stabilisce e difende i propri confini con l’ambiente Progetto come prodotto di una cultura appresa Progetto come frutto di uno scambio di doni

52 Progetto condizionato dall’ambiente, vince il più adatto alle risorse locali (ecologia delle popolazioni di progetti) Ambiente (libero-aperto) dove si incontrano domanda e offerta di progetti Comunicazione, Competizione, Selezione Progetto deve garantire efficienza uso risorse, facilità di esecuzione, comfort per gli utenti Alla fine vince il migliore: equilibrio fra risorse e popolazioni di progetti/progettisti

53 Progetto come organizzazione che stabilisce e difende i propri confini con l’ambiente (il progetto è un sistema) Progetto: assemblaggio che stabilisce diligentemente una distinzione rispetto all’ambiente Distinzione dinamica: progetto aggiustato in base ai feed-back, equilibrio mutevole Meccanismo per ridurre la complessità Gli strumenti (tecnologia), accorgimenti per mantenere il progetto distinto: copyright? Relazione tecnica? Disegno? Riferimento a scuole? Ispirazione geniale? Certificazione?

54 Progetto come prodotto di una cultura appresa
Progetto è un frutto di una cultura, moda, clima sociale, gruppo di opinione, scuola di pensiero …. Progetto è un atto creativo, cercato, voluto, perseguito, per il quale ci si forma (importanza delle scuole) Progetto è un’interpretazione di gusti dei clienti Progetto è un modo per conoscere la realtà: coglie la natura processuale del mondo e il carattere razionale dell’uomo moderno (homo faber fortunae suae) Progetto modalità per far competere oggetti culturali in un mondo che ha perso la sua immagine centrale!

55 Progetto come frutto di uno scambio di doni (reciprocità)
Progetto nasce da una partecipazione a qualcosa di esterno a sé (ambiente, società, gli altri, il cliente ..) Progetto, come l’opera d’arte, è un dono al pubblico Progetto come negoziato fra progettista e altre entità (istituzioni, clienti, opinione pubblica, vicinato …) Progetto come frutto di un team, cooperazione-reti


Scaricare ppt "Park and Burgess: Urban Ecology Studies, 1925"

Presentazioni simili


Annunci Google