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AUDIT e Morbidity & Mortality Review

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Presentazione sul tema: "AUDIT e Morbidity & Mortality Review"— Transcript della presentazione:

1 AUDIT e Morbidity & Mortality Review
Corso di formazione per il personale tecnico e sanitario AUSL 2 Lucca AUDIT e Morbidity & Mortality Review Dr. Lucia Tanganelli U.O. ONCOLOGIA Dipartimento Oncologico

2 Evidence based medicine (EBM)
La evidence-based medicine è l’integrazione di: eccellente letteratura scientifica esperienza clinica esigenze dei pazienti Sackett DL, Straus SE, Richardson WS, Rosenberg W, Haynes RB. Evidence-Based Medicine: How to Practice and Teach EBM. London: Churchill Livingstone; 2000.

3 Evidence based medicine (EBM)
I bravi medici utilizzano sia la propria esperienza che la migliore letteratura disponibile, e nessuna delle due da sola è suffficiente La migliore evidenza della letteratura può essere inapplicabile o inappropriata per il singolo paziente Senza la migliore evidenza della letteratura il medico non è aggiornato

4 qualche definizione … Le linee guida sono raccomandazioni di comportamento clinico, elaborate mediante un processo di revisione sistematica della letteratura e delle opinioni di esperti, con lo scopo di aiutare i medici e i pazienti a decidere le modalità assistenziali più appropriate in specifiche situazioni cliniche I protocolli sono schemi di comportamento predefiniti e vincolanti Si dicono invece percorsi diagnostico-terapeutici gli adattamenti delle linee guida alle situazioni locali, con le loro specifiche caratteristiche organizzative e gestionali

5 la clinical governance…
il concetto di GC può essere riferito sia alla definizione, mantenimento e verifica della qualità clinica, sia ai meccanismi di responsabilizzazione, gestione e governo dei processi assistenziali Position Statement GIMBE®: Il Governo Clinico nelle Aziende Sanitarie Versione 1.2 del 25 marzo 2007

6 training, accreditation
Information and data management Evidence-based practice AUDIT CLINICO CME, professional training, accreditation clinical governance Practice guidelines and care pathways Staff management Health technology assessment Risk management Consumer involvement

7 Audit Audit : s. (amm.) verifica, revisione contabile; controllo del bilancio audit clinico : Iniziativa condotta da clinici che cerca di migliorare la qualità e gli outcomes dell’assistenza attraverso una revisione tra pari strutturata,per mezzo della quale i clinici esaminano la propria attività e i propri risultati in confronto a standard espliciti e la modificano se necessario (National Health Service Executive, 1996)

8 Facilitatore di riferimento Segnalazione evento
Operatore sanitario direttamente interessato Scheda di registrazione Raccolta segnalazione Facilitatore di riferimento Scheda di analisi Valutazione e analisi della segnalazione Indice di priorità

9 … M&M Review Audit clinico Archiviazione Facilitatore di riferimento
Direttore di UO Supporto GGRC Risk manager Raccolta nomi partecipanti Alert report Report periodico Azioni di miglioramento a livello di UO Valutazione eventi GGRC Diffusione aziendale, invio al GGRC regionale Azioni che necessitano del supporto della Direzione Sanitaria Az miglioramento liv aziendale GGRC,Risk manager, Direzione Sanitaria Alert report aziendale

10 Audit: livelli di programmazione ed attuazione
Nazionale / Regionale ( condotto da medici specialisti del settore effettua confronti rispetto a sperimentate tecniche di settore) Aziendale/ Singolo reparto o servizio (si focalizza sull’assistenza direttamente erogata)

11 Tipologie di audit esterno:
Il lavoro viene valutato da un “corpo” di persone estranee e di formazione diversa (visita ispettiva) interno: Il singolo od il gruppo sottopongono a revisione il proprio lavoro ( miglioramento condiviso) revisione tra pari: Valutazione da parte di professionisti della stessa specialità e condizioni di lavoro simili (motivazione al miglioramento secondo norma o indirizzo)

12

13 Clinical Audit E’ un audit: un processo finalizzato alla revisione di
eventi significativi, avente per obiettivo l’identificazione delle criticità organizzative e le relative ipotesi di miglioramento È una revisione tra pari, interdisciplinare ed interprofessionale E’ un momento di approfondimento e confronto strutturato, realizzato con il supporto di tecniche specifiche; si conclude con un alert report, documento riassuntivo dell’analisi e delle ipotesi di miglioramento Decreto Regione Toscana n del 22/11/05

14 National Institute for Clinical Excellence
National Institute for Clinical Excellence. Principles for best practice in clinical audit. Oxford: Radcliffe MedicalPress, 2002.

15 Le fasi del processo di Audit
A. Analisi approfondita del caso tramite intervista/colloquio con il segnalatore. B. Analisi della documentazione clinica (copia della cartella clinica, infermieristica, terapeutica, …) C. Preparazione delle scheda di analisi (FMEA, FMECA,RCA, …). D. Contatto diretto o telefonico con gli operatori coinvolti nel caso. E. Selezione dell’esperto e degli standard, Linee guida, evidenze da portare in Audit.

16 Le fasi del processo di Audit
F. Convocazione scritta all’Audit. G. Discussione in Audit H. Stesura del Report finale I. Cambiamenti della realtà lavorativa L. Valutazione del miglioramento (se) ottenuto

17 Chi promuove e chi partecipa all’Audit Clinico?
L’opportunità di effettuare un Audit Clinico può essere suggerita da un qualsiasi Professionista coinvolto in un caso significativo L’Audit clinico è promosso dal Facilitatore all’interno di ciascuna struttura semplice o complessa, previa informazione al Direttore di struttura, con il supporto del gruppo di lavoro e del Referente per la Gestione del Rischio Clinico Agli incontri di Audit sono tenuti a partecipare tutti gli operatori direttamente coinvolti nella gestione del caso oggetto d’analisi oltre ad eventuali esperti anche esterni Decreto Regione Toscana n del 22/11/05

18 La valutazione del caso segnalato
Il gruppo di gestione del rischio clinico effettua: 1. Una valutazione di fondatezza della proposta •Criticità dell’oggetto in questione •Vincoli normativi o legislativi esistenti •Lo stato dell’arte in materia 2. Una valutazione di opportunità della proposta •Disponibilità e vincoli organizzativi della struttura e dei professionisti coinvolti

19 Obiettivi dell’audit clinico
Favorire cambiamenti e miglioramenti nella pratica clinica Aumentare la qualità complessiva delle prestazioni Assicurare il sostegno ai clinici Rappresentare un importante processo formativo educativo Valutare le performance sotto il profilo di efficienza, efficacia, adeguatezza, qualità tecnico scientifica

20 Obiettivi dell’audit clinico
Individuare le condizioni che hanno favorito un errore medico Risoluzione di un problema di malpractice Far fronte a carenze organizzative (conoscenze, strumenti, procedure) Ridurre l’eccessiva variabilità dei comportamenti

21 Oggetto della verifica
Il percorso del paziente all’interno della struttura L’adeguatezza delle decisioni prese dai medici in relazione alle condizioni cliniche della paziente L’efficacia del coordinamento tra le diverse figure professionali che hanno gestito il caso [Tool: metodo FMEA]

22 Il report finale (alert report)
Breve descrizione del caso, eliminando tutti i riferimenti che possono circostanziarlo o farlo identificare Riferimento ad eventuali documenti utilizzati per la discussione del caso (LG, protocolli, ecc.) Criticità individuate Piano d’azione con raccomandazioni ed individuazione delle responsabilità (interne al gruppo ma anche esterne) Deve essere indirizzato al Referente aziendale per la Gestione del Rischio Clinico e condiviso con il Responsabile di U.O. (se non presente all’Audit)

23 Titolo Report Oggetto della revisione Descrizione evento/i annalizzato/i Riportare la descrizione sintetica dell’evento Tipo d’evento/i Evento sentinella, evento avverso, problema organizzativo Fonte della segnalazione Segnalazione spontanea, Osservatorio medico-legale, URP, mass media, o altro Motivazione approfondimento mediante Audit Clinico GRC Esplicitare le ragioni per cui si è deciso di procedere all’analisi approfondita dell’evento/i

24 Standard di letteratura, protocolli o linee guida di riferimento impiegati
Elencare i documenti scientifici o organizzativi impiegati nell’analisi Tecniche di analisi impiegate FMEA, RCA, o altro Analisi dell’evento/i Riportare la scheda di sintesi della revisione che contenga almeno le criticità rilevate nell’analisi dell’evento/i Ipotesi di miglioramento Indicare le ipotesi di miglioramento proposte per far fronte a ciascuna criticità rilevata. Definire almeno i livelli di competenza per l’attuazione delle azioni, le priorità ed i risultati attesi.

25 Realizzare il cambiamento
A. Selezionare le priorità B. Impostare le azioni di cambiamento: tempi, modi, responsabilità C. Implementare il cambiamento: • Definizione dei ruoli professionali in rapporto alle azioni mediche • Aree di discussione per la diagnosi con gli altri specialisti • Comunicazione fra reparti • Comunicazione con il territorio

26 Valutare il cambiamento
1. Valutazioni periodiche sulla base di indicatori coerenti con il modello teorico • Tempi di diagnosi dal momento dell’ingresso all’intervento chirurgico • Eventi sentinella (diagnosi tardive, decessi in fase post-operatoria) • Congruenza degli esami rispetto alla diagnosi finale 2. Valutazione della soddisfazione dell’utente • Indagini a campione mediante questionario • Interviste in fase di dimissione

27 Morbidity and Mortality Review
La rassegna di mortalità e morbilità è un’iniziativa periodica, a cadenza almeno mensile, che si svolge a livello di struttura semplice o complessa, dove si discutono casi la cui gestione è risultata particolarmente difficile e che hanno avuto un esito inatteso di mortalità o morbilità.

28 Morbidity and Mortality Review
Conferenza strutturata al fine di individuare gli errori medici in modo da imparare da questi per migliorare la qualità dell’assistenza prestata Gli scopi dell’M&M sono: incrementare il sapere e ridurre gli errori

29 Morbidity and Mortality Review
Si svolge principalmente a livello di unità operativa e può essere condiviso con tutte le unità operative che ne possono essere interessate . Il facilitatore discute il caso segnalato insieme ad altri casi simili: obiettivo principale della M&M Review è mantenere, da parte degli operatori, una attenzione costante sui livelli di rischio insiti nel sistema.

30 Esempio di un percorso Prima visita
Programmazione esami, da noi e in altre sedi Seconda visita Seconda opinione Impianto CVC Ciclo di terapie, in day hospital oncologico, in radioterapia, terapie locali Follow up


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