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Perché parlarne a scuola

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Presentazione sul tema: "Perché parlarne a scuola"— Transcript della presentazione:

1 Perché parlarne a scuola
EDUCAZIONE EMOTIVA: Perché parlarne a scuola ALBERTO PELLAI Medico, Psicoterapeuta età evolutiva, PhD Dip. Sanità Pubblica Università degli Studi di Milano

2 ….OVVERO LA FATICA DI DARE VOCE ALLE EMOZIONI
L’educazione emotiva ….OVVERO LA FATICA DI DARE VOCE ALLE EMOZIONI

3 EDUCAZIONE EMOTIVA: perchè è importante?
OGGI L’EDUCAZIONE EMOTIVA È LASCIATA AL CASO E TUTTI GLI STUDI CONCORDANO NEL SEGNALARE LA TENDENZA, NELL’ATTUALE GENERAZIONE, AD AVERE UN MAGGIOR NUMERO DI PROBLEMI EMOTIVI RISPETTO A QUELLE PRECEDENTI. E QUESTO PERCHÉ OGGI I GIOVANISSIMI SONO PIÙ SOLI E PIÙ DEPRESSI, PIÙ RABBIOSI E RIBELLI, PIÙ NERVOSI E IMPULSIVI, PIÙ AGGRESSIVI E QUINDI IMPREPARATI ALLA VITA, PERCHÉ PRIVI DI QUEGLI STRUMENTI EMOTIVI INDISPENSABILI PER L’AUTOCONSAPEVOLEZZA, L’AUTOCONTROLLO, L’EMPATIA, SENZA I QUALI SARANNO SÌ CAPACI DI PARLARE, MA NON DI ASCOLTARE, DI RISOLVERE I CONFLITTI, DI COOPERARE. U. GALIMBERTI L’ospite inquietante feltrinelli, MILANO, 2007

4 Quoziente Intellettivo VERSUS Quoziente Emotivo

5 TEST RAPIDO Qual è il quoziente emotivo della vostra classe?

6 ho mal di testa sono triste ho paura ho mal di pancia
E’ PIU’ PROBABILE CHE UN RAGAZZO VI DICA OPPURE CHE SI AVVICINI A VOI DICENDO: ho mal di testa sono triste ho paura ho mal di pancia

7 ESEMPI DI EMOZIONI IMPAZZITE

8 HO PAURA DELLA SCUOLA La paura non mi è ancora passata e a volte mi sembra di essere un pesce senza pinne che deve nuotare nell’oceano. Le pinne non so bene quando mi cresceranno. La paura continua a tornarmi e anche se è normale, non sono affatto contenta. Quando mi avevi detto di indagare e chiedere se qualche mia amica aveva paura io l’avevo fatto: tutti erano contenti di andare al liceo. Si sentivano più grandi, più responsabili. Io no! Mi sento “grande” ma immatura. Il liceo è una cosa troppo grande per me! Mi sembra un muro che non si può superare. Non ci riesco. Io vorrei essere felice anche perché andare a scuola è una cosa normale, vorrei godermi tutto il tempo del liceo perché tutti dicono che sono gli anni più belli. Per ora non sono molto d’accordo. Anzi… vorrei prendere l’orologio del tempo e tornare piccola, quando ancora giocavo con la mia mamma, o quando dovevo andare all’asilo ed ero tristissima perché non avrei visto mia mamma fino alle Se no mi piacerebbe spostare la lancetta nel futuro: mi piacerebbe vedere che fino ho fatto! So che il mio dovere adesso è quello di andare a scuola, ed è per questo che non voglio “accontentarmi” dei risultati che ottengo. La scuola per me adesso è difficile, molto difficile e io non ce la faccio! …Grazie di tutto…

9 Amore: S.O.S. FAMOSO ATTORE DI 33 ANNI SEDUCE UNA TREDICENNE INCONTRATA ATTRAVERSO FACEBOOK MILANO - Si chiama Alessio Saro, ma in arte è «Billy Ballo» e «Neuron», personaggi comici apparsi in vari programmi di Mediaset e AllMusic. È stato arrestato venerdì mattina a Milano con un'accusa molto grave: violenza sessuale su una ragazzina minore di 14 anni, conosciuta su Internet tramite il social network Facebook. L'attore avrebbe approfittato del suo fascino e della sua notorietà per circuire la ragazzina e convincerla a dire bugie ai genitori, per poter fare di lei ciò che voleva. Gli agenti della Squadra Mobile di Milano lo hanno arrestato nel suo appartamento a Sesto San Giovanni (Milano), dove vive da solo. LO STUPRO - Proprio in quell'appartamento è avvenuta anche la violenza sessuale, la notte tra il 6 e il 7 aprile scorso. La ragazzina, invaghita dell'attore, ha accettato il rapporto, ma per legge si tratta comunque di violenza sessuale , perché la minore non aveva raggiunto la cosiddetta «età del consenso» (14 anni). «DORMO DA UN'AMICA» - In Facebook la ragazzina aveva riconosciuto, sotto lo pseudonimo «Neuron», il comico che aveva visto in televisione, noto anche come «Billy Ballo», protagonista di alcuni videoclip trasmessi dal programma di Italia1 «Mai dire martedì» e ripresi nei siti Internet. La 13enne l'aveva contattato ed era entrata in rapporto con lui, dicendogli anche la sua età: ma lui non si è fermato, anzi ha preso accordi per incontrarla. Così c'è stato il primo incontro, al quale la ragazzina è andata mentendo alla madre e raccontandole: «Vado alla festa di una mia amica e poi resto a dormire da lei». Ma invece passò la notte con l'attore, che, secondo l'accusa, ha avuto con lei un rapporto completo. In seguito i dialoghi tra i due, su Facebook, si sono fatti sempre più espliciti: gli investigatori hanno trovato chiare allusioni alla notte trascorsa insieme, tra il 6 e il 7 aprile. Lui le scriveva di tacere, di mantenere il loro segreto, e intanto continuava ad uscire con lei.

10 LE INDAGINI DELLA MADRE - Un giorno l'uomo è andato a prendere la ragazzina sotto casa con la sua decappottabile, ma la madre di lei li ha visti e ha telefonato alla figlia. Lui ha detto: «Sono il fratello di una sua compagna di classe, la sto accompagnando da lei», ma la madre non ci ha creduto e ha ordinato alla figlia di tornare a casa. Poi ha cominciato a investigare, scoprendo che la 13enne non aveva mai dormito a casa dell'amica. Attraverso Facebook e parlando con le amichette con cui la ragazzina si era confidata, la madre ha scoperto la relazione; una visita dal ginecologo ha rivelato anche il rapporto sessuale. La madre si è rivolta agli agenti della quarta sezione della squadra Mobile e ha denunciato il 33enne. LE INTERCETTAZIONI - A carico di Alessio Saro vi sono anche alcune intercettazioni telefoniche e sms nei quali l'attore istruisce la ragazzina su che cosa raccontare alla madre. Saro, nelle conversazioni e negli sms intercettati, convince la ragazzina a dire agli agenti che l'ha imbrogliato, facendogli credere di avere 18 anni. Le consiglia inoltre di raccontare che, nella notte trascorsa insieme, c'era stato «un solo bacio». A quanto si è saputo, proprio poco prima di essere arrestato l'attore stava nuovamente invitando la ragazzina a uscire con lui. Nell'ordine di custodia cautelare eseguito dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Milano, l'arrestato è definito «persona in preda a irrefrenabili impulsi sessuali» nei confronti di «persone molto giovani e perciò solo sicuramente indifese». Nell'audizione protetta la minorenne ha difeso l'uomo, del quale è evidentemente infatuata, riferendo fatti completamente falsi e concordati con lui. Alessio Saro è stato quindi arrestato. La richiesta di arresto del pm Ada Mazzarelli e del carcere disposto dal gip Mariolina Panasiti è motivata dal pericolo di reiterazione del reato e, soprattutto, di inquinamento delle prove

11 IL PROBLEMA DEL SEXTING (sex-posting)

12 PADRI E MADRI CONFUSI NELL’EDUCAZIONE DELLA PRIMA INFANZIA VEDO PADRI E MADRI CHE PROMUOVONO UN’EDUCAZIONE FISICA E UN’EDUCAZIONE INTELLETTUALE , MA NON UN’EDUCAZIONE EMOTIVA, CHE È POI L’EDUCAZIONE DEI SENTIMENTI DELLE EMOZIONI, DEGLI ENTUSIASMI E DELLE PAURE. TUTTE QUESTE COSE IL BAMBINO SE LE ORGANIZZA DA SÉ, COME PUÒ E SOPRATTUTTO CON GLI STRUMENTI CHE NON HA. TRA UNA PALESTRA E UN CORSO DI NUOTO PERCHÉ BISOGNA CRESCERE CON UN BEL CORPO, TRA UNA SPIEGAZIONE ORA SBRIGATIVA, ORA ARTICOLATA, ORA UN PO’ IMBROGLIATA PERCHÉ BISOGNA DIVENTARE INTELLIGENTI, QUANTO PASSA TRA GENITORI E FIGLI DI QUELLA COMUNICAZIONE INDIRETTA PER CUI SI SENTE NELLA PANCIA, PRIMA CHE NELLA TESTA, CHE DEL PADRE E DELLA MADRE CI SI PUÒ FIDARE? PERCHÉ LI SI AVVERTE AL PROPRIO FIANCO, NEI PRIMI MOVIMENTI UN PO’ IMPACCIATI DELLA VITA? CURA DEL CORPO, CURA DELL’INTELLIGENZA, MA QUANTA CURA DELL’ANIMA? U. GALIMBERTI

13 IL SENSO DELL’EDUCAZIONE EMOTIVA A SCUOLA

14 LA GENERAZIONE DEI NOSTRI FIGLI HA UN’EMOTIVITÀ MOLTO PIÙ INCONTROLLATA E UNO SPAZIO DI RIFLESSIONE MOLTO PIÙ MODESTO IL LORO FONDO EMOTIVO È STATO SOLLECITATO FIN DALLA PIÙ TENERA ETÀ DA UN VOLUME DI SENSAZIONI E IMPRESSIONI ECCESSIVO RISPETTO ALLA LORO CAPACITÀ DI CONTENIMENTO. SIN DAI PRIMI ANNI DI VITA HANNO FATTO TROPPA ESPERIENZA (TELEVISIVA E NON) RISPETTO ALLA LORO CAPACITÀ DI ELABORARLA. U. GALIMBERTI

15 ESITI DELL’ECCESSO EMOTIVO
LO STORDIMENTO DELL’APPARATO EMOTIVO – LO SBALLO IL DISINTERESSE PER TUTTO – IL VISSUTO DEPRESSIVO (cfr. EMO) L’AGITO VIOLENTO LA GENIALITÀ CREATIVA

16 CUORE PENSIERO PENSIERO COMPORTAMENTO
SE IL NON È IN CONNESSIONE CON IL PENSIERO E IL PENSIERO CON IL COMPORTAMENTO È FALLITA LA COMUNICAZIONE EMOTIVA, E QUINDI LA FORMAZIONE DEL CUORE COME ORGANO, CHE PRIMA DI RAGIONARE, CI FA SENTIRE CHE COSA È GIUSTO E CHE COSA NON È GIUSTO, CHI SONO IO E CHE CI FACCIO AL MONDO. U. GALIMBERTI

17 Se ti metti a piangere sei proprio una femminuccia

18 Guarda com’è bravo tuo fratello, mica come te che …….

19 Sono cose che non vanno bene per te….
SESSO IN TV Sono cose che non vanno bene per te…. CLICK

20 Se vedo ancora un altro bigliettino girare per la classe …… vi do subito un castigo

21 Speriamo che nessuno sappia che mamma e papà litigano sempre
MOLTI SOGGETTI IN ETA’ EVOLUTIVA CRESCONO PENSANDO CHE LE LORO EMOZIONI SONO DA NASCONDERE: Speriamo che nessuno sappia che mamma e papà litigano sempre Speriamo che nessuno si accorga che il vicino di casa mi molesta Facciamo che se tocco venti volte l’angolo sinistro del banco, la maestra non mi dà la nota

22 BULLISMO (IN TUTTE LE SUE VARIANTI) DIST. COMP. ALIM.
E LE EMOZIONI IRRISOLTE IN PREADOLESCENZA ED ADOLESCENZA DIVENTANO BULLISMO (IN TUTTE LE SUE VARIANTI) DIST. COMP. ALIM. COMPORTAMENTI A RISCHIO FOBIA SCOLARE DROPPING OUT

23 Sia genitori sia insegnanti mi esortavano a studiare
Sia genitori sia insegnanti mi esortavano a studiare. E io studiavo, provando una noia mortale, con l’attenzione corrotta dal dubbio che stessi lavorando inutilmente, perché era indipendente dalla volontà l’esito del mio lavoro. Mi era negata ogni possibilità di sentirmi capace di gestire gli eventi scolastici che mi riguardavano. Le pagine erano disanimate, straniere, mi avvicinavo a loro con l’urgenza di altri pensieri insieme al senso di colpa per il fatto di averne.piano piano sentivo che cresceva in me la convinzione che la cosa non mi riguardasse e alla fine quando i miei genitori erano arrivati a preoccuparsi gravemente, a me non interessava più nulla di quello che veniva detto a scuola. Erano discorsi di cui vedevo immediatamente l’inutilità, la contraddizione. Mi sembravano linguaggi parlati da estranei e non certo rivolti a me. E a nessun insegnante sembrava importasse qualcosa di queste mie sensazioni, anzi andava bene perchè non disturbavo più ,non facevo più domande e non mi arrabbiavo. Non parlavo nemmeno con i compagni perché loro erano bravi e mi guardavano come se fossero dei professori. Non c’erano più amici con cui parlare dei pensieri che mi venivano al posto di studiare, ma solo giudici, tate persone che avevano capito tutto e sapevano proprio tutto, ma tutto cosa? Quando ci riflettevo, spesso piangendo, mi domandavo che segreti avessero scoperto dai libri, o dai discorsi degli insegnanti. Poi col tempo me ne importava sempre meno e questo tipo di domande ora non me lo pongo nemmeno più. Quello che sanno delle cose della vita non gli serve a niente e non li fa neppure essere felici: qualsiasi cosa sia , ciò che hanno capito non gli ha cambiato il modo di stare al mondo. TRATTO DA: Luigi Cancrini “Dialoghi con il figlio” Editori riuniti, Roma 1987

24 LE EMOZIONI HANNO BISOGNO DI ESSERE PRESIDIATE, RACCONTATE E CURATE ATTRAVERSO IL POTERE DELLA RELAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE

25 EDUCAZIONE EMOTIVA COME
PALESTRA – ci si sperimenta CANTIERE – si costruisce LABORATORIO – si crea PERFORMING ART – si esprime VOCABOLARIO – si attribuiscono significati SCUOLA – si impara

26 C’È UNA BASE NEUROBIOLOGICA IN TUTTO CIÒ

27 TRE SISTEMI IN INTERAZIONE
NEOCORTECCIA (Pensiero e cognizioni) RISPOSTA AUTOMATICA (schema azione-reazione) AREA LIMBICA (Emozioni e regolazioni)

28 GRAZIE


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