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USR Lombardia - Aldo Tropea L’IFS in Lombardia, oggi.

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Presentazione sul tema: "USR Lombardia - Aldo Tropea L’IFS in Lombardia, oggi."— Transcript della presentazione:

1 USR Lombardia - Aldo Tropea L’IFS in Lombardia, oggi

2 USR Lombardia - Aldo Tropea Numeri.. 68 scuole, di cui 10 nuove 108 Imprese ¼ del sistema nazionale Più di 300.000 euro di investimento annuo malgrado i problemi della piattaforma legata ai vecchi simucenter nazionali Ciò vuol dire che i docenti sono bravi e pazienti, ma anche che l’IFS risponde a un bisogno reale

3 USR Lombardia - Aldo Tropea Il messaggio di oggi: non solo software…  L’utilizzo corretto della piattaforma informatica è condizione necessaria, ma non sufficiente, per la realizzazione di una metodologia che non coinvolge solo – a titolo di esercitazione pratica – i docenti di economia aziendale o di diritto, ma deve coinvolgere l’intero consiglio di classe, o almeno una sua parte significativa  Anche se l’USR ha distinto rigorosamente la modalità di alternanza in senso proprio da quella che si attua negli stages o nell’IFS, si tratta di attività che possono tra di loro collegarsi e rinforzarsi.  Il bando dell’alternanza di quest’anno ha puntato a ricondurre ad unità almeno il linguaggio usato: in direzione analoga deve andare anche l’esperienza IFS, i cui referenti saranno invitati per questo alla formazione per l’alternanza  Esaminando le relazioni finali e i progetti ci si accorge che c’è molto da fare in questa direzione.  L’invito è quello di prendere sul serio i format indicati: perché la documentazione del lavoro svolto non è un “optional” ma una delle competenze essenziali che devono acquisire gli studenti e quindi, prima ancora, devono sviluppare gli insegnanti

4 USR Lombardia - Aldo Tropea Il contesto di avvio E’ il medesimo dell’alternanza - Art. 4 Legge 53/2003 - Decreto Legislativo 77, 15.04.2005  Possibilità di realizzare percorsi sia nei licei sia nell’istruzione e formazione professionale per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro  Favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali  Realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile  Correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio

5 USR Lombardia - Aldo Tropea  Personalizzazione dei percorsi di apprendimento  apprendimento centrato sullo studente per favorire lo sviluppo delle potenzialità e delle attitudini individuali  Sviluppo di competenze di tipo “alto” e professionale  effetti positivi sulla motivazione ad apprendere  Valenza orientativa legata all’aspetto professionale dei percorsi  Utilizzo di modalità di osservazione e valutazione che prevedono la partecipazione degli studenti  conoscenza di sé, elaborazione di un progetto personale e professionale La sperimentazione dei percorsi di alternanza e di IFS in Lombardia

6 USR Lombardia - Aldo Tropea Le finalità generali della metodologia IFS ( scusate, è solo un veloce ripasso, ma forserepetita juvant…) promuovere nei giovani lo sviluppo di attitudini mentali rivolte alla soluzione di problemi ed alla valutazione di esperienze di processo, promuovere l’applicazione di metodologie didattiche innovative in stretta collaborazione tra l’Istituzione scolastica, il sistema delle imprese e gli Enti che operano nel territorio. promuovere una forte motivazione alla partecipazione dei giovani che diventano protagonisti nei processi di apprendimento e di maturazione della persona; promuovere l’acquisizione di competenze di base e professionali, con particolare attenzione alle strategie di comunicazione e alla gestione delle informazione; orientare la progettazione delle attività didattiche e l’uso delle tecnologie, in rapporto al contesto territoriale di riferimento; qualificare attraverso lo sviluppo di conoscenze, competenze ed esperienze, la qualificazione dei giovani per l’ingresso nel mondo del lavoro; sviluppare attitudini alla cooperazione e promuovere la sensibilizzazione all’etica negli affari; accrescere la possibilità di scambi commerciali ed interculturali con studenti di altre realtà, di altri paesi, di altre culture

7 USR Lombardia - Aldo Tropea Gli obiettivi specifici  comprendere e intervenire nei processi di organizzazione, gestione e commercializzazione dell’impresa reale, in stetta relazione con il tutori aziendale che ne verifica la correttezza;  utilizzare il portale telematico per sviluppare l’interazione tra le Imprese Formative Simulate della rete regionale, nazionale e internazionale;  applicare la normativa vigente;  effettuare transazioni nella forma dell’e-commerce;  condividere esperienze e risorse elaborative con altri punti del Network.

8 USR Lombardia - Aldo Tropea La metodologia della simulazione Il Problem solving ( imparare risolvendo problemi) –Sviluppa competenze adeguate alla risoluzione di problematiche diverse, facendo uso delle abilità di classificazione di situazioni e nell’ individuazione delle soluzioni possibili di problemi-tipo ( “casi”) analoghi; Il learning by doing (imparare facendo) –consente di trasferire le dinamiche e le esigenze dell'impresa in aula e nel laboratorio di simulazione –favorisce l’autoapprendimento degli studenti nell’affidare loro la responsabilità della propria formazione con la consulenza del docente tutor; –adotta un modello organizzativo orientato alla qualità ed al miglioramento continuo, integrando le lezioni in aula con attività e lavori di laboratorio individuali e di gruppo, tutti finalizzati alla costituzione, organizzazione e gestione dell’impresa. Il cooperative learning (imparare collaborando con gli altri) –valorizza la variabile ‘rapporto interpersonale nell'apprendimento’. E’ un metodo forte che rappresenta il perno attorno al quale ruotano tutte le altre variabili. –utlizza il peer collaboration (la collaborazione tra pari), un metodo nel quale gli studenti devono apprendere un contenuto o risolvere un problema aiutandosi reciprocamente; –utilizza il peer tutoring (l’insegnamento tra pari), un metodo nel quale gli studenti vengono messi in coppia o in piccoli gruppi e uno di essi, a rotazione in base alle proprie competenze,i fa da ‘insegnante’ agli altri. Il role playing ( imparare a giocare ruoli diversi) –consente agli studenti di assumere ruoli diversi, nel confronto, nell'interazione e nella cooperazione.

9 USR Lombardia - Aldo Tropea il soggetto è attivo nell’apprendimento: non subisce l’esperienza ma la costruisce attraverso le risorse ( conoscitive, tecniche, relazionali, emotive ed affettive) e i processi metacognitivi interni, cioè precisamente attraverso l’operatività della “scatola nera” Non è una dunque una mera esecuzione, quanto l’utilizzazione consapevole in un compito del proprio patrimonio concettuale ristrutturandolo continuamente Un operare tanto più efficace, quanto più aperto all’interrogazione e alla problematizzazione L’APPRENDIMENTO LA COMPETENZA Un forte ancoraggio teorico

10 USR Lombardia - Aldo Tropea Le Una trasformazione profonda e drammatica della qualità diagnostico-interpretativa del contenuto del lavoro ( Consoli) Una “terziarizzazione” del lavoro anche produttivo di beni materiali Una crescente quantità di conoscenza inglobata anche in attività “semplici ” La rivoluzione degli anni novanta Una drastica riduzione dei livelli gerarchici aziendali (Meghnagi)

11 USR Lombardia - Aldo Tropea per una didattica centrata sull’acquisizione di competenze sappiamo il concetto di competenza è complesso e che non è facile convenzionare il lessico C’è tuttavia almeno un punto fermo che ci sembra positivamente acquisito: il focus sul carattere dinamico dell’apprendimento, sulla centralità del soggetto e quindi sul superamento di una concezione solo trasmissiva dell’insegnare

12 USR Lombardia - Aldo Tropea Fare centro davvero sul soggetto: questo vuol dire essere “rigorosi” “La competenza non è uno stato od una conoscenza posseduta. Non è è riducibile né ad un sapere, né a ciò che si è acquisito con la formazione. La competenza non risiede nelle risorse (conoscenze, capacità…), ma nella mobilitazione di queste risorse. Qualunque competenza non può essere separata dalle proprie condizioni di messa in opera. La competenza è un saper agire o reagire riconosciuto. Qualunque competenza per esistere necessita del giudizio altrui” ( Le Boterf) Ogni buon insegnante sa che il lassismo sta proprio nel richiedere solo qualche nozione memorizzata

13 USR Lombardia - Aldo Tropea UN SECONDO PUNTO FERMO  Individua per tutti i paesi europei la scala degli 8 livelli di qualifica dall’obbligo al Master  Definisce gli esiti di apprendimento in termini di conoscenze, abilità, competenze  Offre una definizione autorevole di conoscenze, abilità e competenze la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europei relativa all’istituzione di un Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente. Il QEQ

14 USR Lombardia - Aldo Tropea Privilegiare gli esiti Significa porre davvero l’accento su ciò che lo studente deve fare e non (solo) sull’analisi di ciò che l’insegnante deve proporsi

15 USR Lombardia - Aldo Tropea Le definizioni del QEQ  Esiti di apprendimento: dichiarazione di ciò che un soggetto in apprendimento sa, comprende ed è in grado di fare alla fine di un processo di apprendimento; definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze  Conoscenze: il risultato della assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento; costituiscono il corpo di fatti, principi, teorie e pratiche relativi ad un ambito di studio o di lavoro; definite come teoriche e/o pratiche  Abilità: la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare il know-how (saper fare) per svolgere compiti e risolvere problemi; descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano la destrezza manuale e l’utilizzo di metodi, materiali, attrezzature e strumenti)  Competenza: la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; descritte in termini di responsabilità e autonomia.

16 USR Lombardia - Aldo Tropea DUNQUE, SECONDO IL MODELLO EUROPEO le competenze non sono ipostasi cui riferire in qualche modo le abilità e le conoscenze, ma il loro divenire operative in un contesto specifico ( che non è necessariamente legato ad un “fare” materiale) Non sono descrivibili come abilità generalissime ( saper lavorare in gruppo, saper comunicare etc.) ma vanno necessariamente declinate insieme alle conoscenze e alle prestazioni e al grado di responsabilità e di autonomia con cui vengono esercitate

17 USR Lombardia - Aldo Tropea Un raccordo forte con il Regolamento dell’obbligo di istruzione….. …che costituisce il primo atto normativo che estende la metodologia delle competenze a tutto il curricolo ed esige legame strettissimo tra Competenze - Abilità - Conoscenze

18 USR Lombardia - Aldo Tropea E’ indispensabile la ripresa del lavoro di progettazione cooperativa Quali abilità e quali conoscenze essenziali costituiscono il valore formativo di una disciplina? Quali sono comuni ad altre discipline e possono venire a costituire un’area di competenze omogenea? Come possono interagire all’interno di un progetto finalizzato ad un prodotto e quindi realizzato con una metodologia laboratoriale? E’ fondamentale, per questo, la ripresa del lavoro sia del gruppo di materia sia del Consiglio di classe. Come diceva Piero Romei, il CdC da un lato fissa le regole del setting, il patto formativo che sostanzia l’ambiente di apprendimento; dall’altro utilizza le risorse professionali presenti valorizzando e facendo interagire per quanto possibile le diverse competenze Per quanto possibile, perché l’ottimo è nemico del bene

19 USR Lombardia - Aldo Tropea Elementi di forza  Sinergia tra scuola e azienda nella progettazione e realizzazione dell’esperienza  Apertura della scuola al territorio e al mondo del lavoro  Valenza orientativa  Forte motivazione e coinvolgimento degli studenti  Forte capacità innovativa  Confronto metodologico- didattico  Progettazione per competenze Elementi di criticità  Il mal funzionamento del software nazionale  Mancata o ridotta integrazione dell’IFS nelle normali attività curricolari  Scarso coinvolgimento del CdC  Dichiarazione delle competenze e valutazione dei percorsi In sintesi……

20 USR Lombardia - Aldo Tropea dal punto di vista degli studenti i risultati più evidenti e positivi sono stati  l’aumento della motivazione  la capacità di assumere responsabilità  un migliore orientamento  il miglioramento dei processi di apprendimento In particolare…

21 USR Lombardia - Aldo Tropea Un’esperienza di successo e proiettata sul futuro Malgrado i problemi il gradimento da parte degli studenti è stato molto alto e che il grado di collaborazione con l’azienda tutor è stato soddisfacente. La mia personale previsione è che l’IFS se funziona il nuovo software se le scuole ne comprendono la portata metodologica innovativa se è vissuta in stretto raccordo e non come surrogato delle altre forma di raccordo tra scuola e lavoro se co-progettata con l’azienda tutor potrà essere la chiave di volta per rimotivare gli studenti e gli insegnanti e per far uscire allo scoperto sul territorio la scuola autonoma

22 USR Lombardia - Aldo Tropea Decisivo l’apporto del tutor aziendale Sa leggere i processi di lavoro dell’azienda che rappresenta e le competenze che sono ad essi collegati Su questa base garantisce la “verosimiglianza” e il rigore della simulazione in relazione all’evoluzione dei processi organizzativi e delle tecnologie aziendali Collabora alla definizione di forme di certificazione delle competenze Promuove l’immagine della scuola in azienda e sul territorio e favorisce la partecipazione ad occasione di incontro con altre realtà scolastiche e aziendali del network Favorisce il raccordo con tutte le altre forme di raccordo scuola- lavoro in atto e con le agenzie che le sviluppano ATTENZIONE: LA POSSIBILITA’ PRATICA DI REALIZZARE QUESTO E’ IL VERO PUNTO DI FORZA DELL’IFS

23 USR Lombardia - Aldo Tropea L’obiettivo è “contaminare” il curricolo attraverso la costruzione di ambienti di apprendimento  dare enfasi alla costruzione della conoscenza e non alla sua riproduzione;  evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessità delle situazioni reali;  presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre);  offrire ambienti d’apprendimento derivati dal mondo reale, basati su casi, piuttosto che sequenze istruttive predeterminate;  offrire rappresentazioni multiple della realtà;  permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal contenuto;  favorire la costruzione cooperativa della conoscenza, attraverso la collaborazione con altri. (JONASSEN (1993)

24 USR Lombardia - Aldo Tropea


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