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Viterbo - Istituto Tecnico Economico P. SAVI 18 Marzo 2016 FITT S.r.l.

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Presentazione sul tema: "Viterbo - Istituto Tecnico Economico P. SAVI 18 Marzo 2016 FITT S.r.l."— Transcript della presentazione:

1 Viterbo - Istituto Tecnico Economico P. SAVI 18 Marzo 2016 FITT S.r.l.

2 PROGETTO ACT Area di riferimento del progetto Rif. 3.: Sviluppo di una innovativa campagna di sensibilizzazione, in grado di incentivare i giovani al contrasto del fenomeno del bullismo e introdurre e utilizzare strumenti di interazione e partecipazione che favoriscano la diffusione del dibattito sulle tematiche oggetto delle attività, tramite l’utilizzo di apposite piattaforme telematiche utilizzando anche le risorse didattiche messe a disposizione delle scuole nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Generazioni Connesse” e pubblicate sul sito www.generazioniconnesse.it www.generazioniconnesse.it

3 PROGETTO ACT Sintesi del progetto Il progetto ha lo scopo di costruire una comunità virtuale denominata “ACT - Against Cyberbullying acTions”, che dovrà coinvolgere gli studenti, i docenti e le famiglie in un processo di interazione che consenta di acquisire una conoscenza e una consapevolezza condivisa sui comportamenti e le cause del cyber-bullismo. La comunità virtuale sarà anche un osservatorio che dovrà realizzare il monitoraggio di community frequentate dai giovani sui principali social-network opportunamente identificate, nel quale saranno veicolati e condivisi dati e statistiche su comportamenti di cyber-bullismo. Questi dati potranno essere condivisi e commentati coinvolgendo tutti gli attori della community (docenti, studenti e famiglie). Coinvolgere, favorire la partecipazione, accrescere la conoscenza secondo un approccio alla condivisione: questa è la ricetta proposta in questo progetto. L’azione di monitoraggio e condivisione nella comunità virtuale ACT - Against Cyberbullying acTions, sarà portata avanti con la collaborazione del CNR (IRPPS, unità di Informatica Sociale e Computazionale e Technology Assessment).

4 PROGETTO ACT Istituti partecipanti 1. I.C. Isola d’Oro - Orte (Capofila) 2. I.C. Luigi Fantappiè - Viterbo 3. I.C. D. Alighieri - Civita Castellana 4. I.C. Montefiascone 5. I.O. L. Da Vinci - Acquapendente 6. I.C. Aldo Moro - Sutri 7. I.C. Roberto Marchini - Caprarola 8. I.C. Monaci - Soriano Nel Cimino 9. I.T.E. Paolo Savi - Viterbo 10. I.C. Egidi - Viterbo 11. I.C. Carmine - Viterbo 12. I.C. Paolo Ruffini - Valentano 13. I.C. Capranica 14. I.I.S. Fabio Besta - Orte 15. I.C. F.lli Agosti - Bagnoregio 16. I.C. Canevari - Viterbo 17. I.C. Ridolfi - Tuscania 18. I.C. Vetralla 19. I.C Vanni - Viterbo 20. I.C. Vignanello 21. I.C. Vasanello 22. I.C. Bassano Romano

5 PROGETTO ACT Organizzazione procedure [1] Il progetto prevede potenzialmente il coinvolgimento di ben 81 plessi/scuole. È quindi necessario la definizione di un ambito ristretto di partecipanti ed a tal fine abbiamo ipotizzato il coinvolgimento di: Classi 4 a e 5 a delle primarie Classi 1 a e 2 a delle secondarie di primo grado Classi dalla 1 a alla 4 a delle secondarie di secondo grado All’interno di questo gruppo è necessario trovare un criterio per rendere operativamente realizzabile il progetto ed al contempo raggiungere una buona massa critica. Si prevede il coinvolgimento di un docente ed un genitore per Istituto per ciascun ordine di grado. Ciascun docente potrà coinvolgere una o più classi nella quale direttamente insegna o comunque assicurando il coinvolgimento di un insegnante per classe. Nel caso di coinvolgimento di più classi, si deve coinvolgere almeno un genitore per classe.

6 PROGETTO ACT Organizzazione procedure [2] Per agevolare la presenza degli interessati abbiamo ipotizzato di suddividere gli istituti in 4 aree geografiche : Area Cimini: Capranica Area Nord: Montefiascone Area centro: Viterbo Area Teverina Sud: Orte Saranno organizzati quattro incontri operativi uno per ciascuna area individuata, dove devono partecipare i docenti delle classi interessate ed i genitori (almeno i rappresentanti di classe e del consiglio di istituto). Le date concordate sono: 31 marzo, 01 aprile, 07 aprile e 8 aprile. Si veda il dettaglio degli incontri nell'Excel allegato.

7 PROGETTO ACT Fase 1: Costruzione della community In questa fase sarà costituita la community dei docenti e dei genitori che saranno anche coinvolti negli incontri operativi previsti per l’avvio del progetto.

8 PROGETTO ACT Fase 2: Monitoraggio di community In questa fase si prevede: La costituzione del comitato etico: il comitato è composto da un rappresentante dei docenti e da uno dei genitori per ciascuna area geografica, da selezionare nei prossimi incontri Forniremo una lettera che dovrà essere distribuita a tutti i ragazzi coinvolti che dovranno firmarla insieme ai genitori per autorizzazione a fare ricerche sui social

9 PROGETTO ACT Fase 3a: Individuazione di contenuti on-line esistenti sul cyber-bullismo Provvederemo all’individuazione dei contenuti sul cyber-bullismo già esistenti on-line da condividere nella Comunità virtuale e da veicolare attraverso la strategia di interazione verso tutte le community correlate.

10 PROGETTO ACT Fase 3b: Predisposizione di nuovi contenuti In questa fase saranno approntati dei gruppi di lavoro composti dai ragazzi e dagli insegnanti (maggio?). I lavori di gruppo rappresenteranno (con testi e/o disegni) come le classi sviluppano le loro idee di prevenzione del cyberbullismo. I contenuti saranno soggetti alla supervisione del comitato etico.

11 PROGETTO ACT Fase 3c: Definizione e attuazione di una strategia di interazione Per ora la piattaforma sarà operativa solo per il monitoraggio anche se sarà già predisposta per essere una vera e propria community locale anche per trasferire i messaggi di lotta al cyberbullismo. Saranno definiti e somministrati i questionari rivolti agli studenti e alle famiglie al fine di accrescere la consapevolezza sui problemi, le tendenze e le possibili soluzioni relative al fenomeno del cyberbullismo. I questionari saranno poi analizzati dal comitato etico.

12 PROGETTO ACT Fase 4: Sviluppo di un codice etico Il CNR svilupperà, in collaborazione con insegnanti, studenti e genitori, un codice etico di condotta per la valutazione dei casi sospetti di cyber-bullismo. Il codice etico dovrà essere approvato dal Comitato etico. I casi (resi anonimi) saranno trattati come materiale didattico per far accrescere la consapevolezza negli studenti.

13 PROGETTO ACT Chiusura del progetto Si prevede l’organizzazione di un evento finale collegiale in una sede appropriata sia dal punto di vista logistico sia dal punto di vista della visibilità, con assegnazione ai partecipanti di un attestato (una sorta di bollino di proficua partecipazione)

14 FOCUS NUOVE OPPORTUNITA’ PROGETTO FUORICLASSE In linea con quanto indicato nella Strategia Europa 2020, al fine di incidere sui livelli persistenti di abbandono scolastico e formativo che caratterizzano il territorio regionale, pari al 12,5%, attraverso l’Avviso “Fuoriclasse” la Regione Lazio intende sviluppare percorsi legati al campo dell’istruzione. Si prevede la concessione di contributi economici per la realizzazione di interventi da attuare nelle scuole che, diretti ai soggetti maggiormente esposti al rischio di abbandono scolastico e/o di dispersione, possano rafforzare la motivazione all’apprendimento ed attivare forme di compensazione dei deficit cognitivi. Le azioni previste sono 3: 1. Esperienze brevi di apprendimento in situazione lavorativa 2. Interventi a contrasto della dispersione scolastica 3. Interventi di sensibilizzazione per la cittadinanza, la solidarietà, la legalità e la cultura ambientale Le domande di ammissione al contributo potranno essere presentate alle seguenti scadenze: prima scadenza: dalle ore 9.00 del 5 febbraio 2016 alle ore 17.00 del 19 febbraio 2016 seconda scadenza: dalle ore 9.00 del 14 ottobre 2016 alle ore 17 del 28 ottobre 2016 terza scadenza: dalle ore 9.00 del 13 ottobre 2017 alle ore 17 del 27 ottobre 2016

15 FOCUS NUOVE OPPORTUNITA’ Bullismo: Nuova legge regionale per prevenzione e contrasto Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato il 02 marzo 2016 la proposta di legge che disciplina gli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo. Il testo prevede l'istituzione di un fondo con uno stanziamento di 750 mila euro per il triennio 2016/2018, di cui 150 mila euro per quest'anno. Sarà istituita una Consulta regionale sul bullismo ed è previsto che la Regione possa sostenere le spese legali per le vittime di atti di bullismo nei procedimenti giudiziari. A beneficiare dei finanziamenti saranno i comuni (anche associati), i municipi e gli altri enti locali, le istituzioni scolastiche, le aziende sanitarie locali e le associazioni o organizzazioni iscritte nei rispettivi registri regionali. Queste ultime dovranno operare da almeno cinque anni nel campo del disagio sociale, del sostegno alla famiglia, alla genitorialità e minorile e avvalersi di formatori con comprovata esperienza pluriennale. I finanziamenti saranno concessi attraverso procedure a evidenza pubblica.

16 FITT S.r.l.


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