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The International Association of Lions Clubs Distretto 108L Comitato Distrettuale Ambiente (responsabile: ing. Marcello Marinelli) Comitato Distrettuale.

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1 The International Association of Lions Clubs Distretto 108L Comitato Distrettuale Ambiente (responsabile: ing. Marcello Marinelli) Comitato Distrettuale Ambiente Ambiente e Rumore

2 Il rumore nell’Ambiente Tutti i dispositivi audio espongono a rischi per l'udito, ma sembra che le cuffie di cui è dotato il popolarissimo player di Apple li aumentino. APPLE ha precisato che nella confezione del lettore sono riportati tutti gli avvertimenti necessari. Intanto però in Francia l'iPod è stato ritirato per aggiornarne il software e limitare il volume a 100 decibel. Brutte notizie dagli USA per Apple. Un uomo della Louisiana ha fatto causa alla società chiedendo un risarcimento dei danni per un calo dell'udito provocato dall'iPod, e per ottenere miglioramenti tecnologici del popolare lettore di musica digitale.

3 Inquinamento acustico “Introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi”

4 Il rumore nell’Ambiente L’inquinamento acustico “Malattia ufficiale” Cosa è Cosa fa Come difendersi È una delle principali cause del peggioramento della qualità della vita della popolazione, specialmente in ambito urbano

5 Inquinamento da rumore anche nell’antichità 600 a. C.: a Sibari proibito lavorare entro le mura della città agli artigiani che svolgevano attività rumorose (in particolare ai calderai). Orazio e Marziale si lamentavano del rumore cittadino. Giovenale definisce il chiasso e i conseguenti disturbi del sonno, caput morbi Giulio Cesare, Lex Julia Municipalis, 45 a.C., limitò il passaggio di cavalli e carri in determinate ore del giorno e della notte.

6 Rumore in Italia ed Europa Grave inquinamento da rumore. Già una ricerca svolta tra gli anni 1996-99 in dieci comuni, tra cui Firenze, Genova e Bologna, mostrava che la maggior parte della popolazione era esposta ad alti livelli di rumore sia di giorno che di notte. Libro Verde della Commissione Europea del 1996 sull’inquinamento acustico : il rumore è la quinta fonte di preoccupazione nella Comunità e l’unica per la quale sono aumentate le proteste dal 1992. Studi europei stimano in 80 milioni (20%) il numero di persone dell’Unione esposte a rumori diurni che superano i 65 dB(A) e in 170 milioni quelle esposte a livelli di rumore compresi tra 55 e 65 dB(A).

7 Suoni, rumore e udito I suoni costituiscono il principale strumento di comunicazione umana, tramite il linguaggio. Il senso dell’udito ci consente di percepire e interpretare i suoni. Molto sofisticato. Nella pratica si distingue fra suono e rumore: Suono: vibrazione periodica e regolare che produce un effetto piacevole Rumore: vibrazione irregolare e non periodica, fastidiosa da sentire.

8 Come si genera e si misura il rumore Il suono è un segnale che arriva ai nostri sensi sotto forma di onda meccanica (vibrazione: trasporta energia non materia). Ha bisogno di un mezzo che trasporti l’onda: non si propaga nel vuoto.

9 Caratteristiche delle onde

10 Suoni, rumore e udito Indipendentemente dal tipo di vibrazione (suono o rumore), se l’intensità, ma anche la frequenza, di un suono supera determinati livelli, esso può risultare dannoso per le persone: discoteche (per i suoni) o ai motori di aereo o ai martelli pneumatici (per i rumori).

11 Misurare il rumore La sensazione uditiva dipende dall’energia che l’onda sonora cede al timpano dell’orecchio quando lo mette in vibrazione. Il nostro apparato uditivo è capace di percepire onde sonore di intensità bassissima e di frequenza fra 16 e 20.000 Hz. Unità di misura: decibel (dB). Misura il livello dell’intensità della sensazione uditiva. 0 dB: soglia minima dell’udito fino a 120 dB suoni con intensità crescente e sempre meno sopportabili oltre i 120 dB i suoni provocano dolore oltre i 120 dB

12 Misurare il rumore

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14 Suoni, rumore e udito Percezione uditiva: varia con la frequenza. L’orecchio è più sensibile alle frequenze medio-alte. Perciò si usano particolari strumenti, fonometri, muniti di filtri che simulano la risposta dell’orecchio umano ed è stata adottata una nuova unità di misura, il decibel A (dB(A)), che corrisponde meglio alla risposta dell’apparato uditivo. Per la valutazione del disturbo e del danno provocati da fenomeni acustici che variano nel tempo è stato introdotto il concetto di Livello Sonoro Equivalente (Leq), un indice globale, misurato in dB(A), che esprime l’energia sonora media assorbita in un determinato intervallo di tempo.

15 Effetti sulla salute e sull’ambiente Danni all’udito (danni diretti): Perdita di sensibilità, ronzio, vertigine Sordità o perdita progressiva della capacità uditiva, che si aggrava con l’età

16 Effetti sulla salute e sull’ambiente Altri danni p ossono riguardare il sistema nervoso e neurovegetativo e indirettamente molti altri organi e apparati, quali il sistema visivo, l’apparato digerente, il senso dell’equilibrio e disturbi del sonno e del riposo, interferenze sulla comprensione della parola o di altri segnali acustici, interferenze sul rendimento, sull’efficienza, sull’attenzione e sull’ apprendimento

17 Strumenti normativi Gli effetti del rumore variano molto in relazione alle attività che si svolgono in un dato habitat e per questo le aree e gli ambienti di vita e di lavoro vengono suddivisi in fasce di diversa sensibilità al rumore. In Italia la normativa vigente stabilisce limiti massimi di esposizione al rumore per sei classi di aree a diversa destinazione d’uso del territorio. In particolare per le aree di intensa attività umana i limiti sono 65 db(A) per il periodo diurno e 55 dB(A) per il periodo notturno.sei classi di aree

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19 I rumori nell’ambiente urbano e nei luoghi di lavoro Livelli di rumorosità particolarmente alti nelle grandi aree metropolitane soprattutto per traffico veicolare ma anche apparecchi di uso domestico, attività di gioco o ricreative (partite, concerti, manifestazioni), attività industriali, attività artigiane, traffico ferroviario ed aereo. Nei luoghi di lavoro si possono avere in più fonti di rumore interne, che derivano dalle attività produttive che vi vengono svolte e dalle apparecchiature ed impianti utilizzati. Il danno alla funzione uditiva è una malattia professionale molto estesa tra la popolazione attiva esposta. Limiti di esposizione al rumore

20 Rumore da attività di tipo ricreativo Cause che possono esporre la popolazione, in particolare giovani e giovanissimi, al rischio di un peggioramento dell’udito: ascolto della musica ad alto volume in discoteca, in concerti o dalle cuffie, taluni giocattoli ed i fuochi d’artificio (rumore impulsivo) e alcuni sport (motoristici, tiro a segno, caccia …. ) Gli adolescenti possono risultare tipicamente esposti ad un’energia sonora pari a quella associata ad un rumore costante di 80-85 dBA di Leq, molto pericoloso a lungo andare. I livelli sonori delle discoteche, in particolare, risultano tipicamente molto elevati ( oltre 100 dBA di Leq) e ciò può condurre ad un significativo danno uditivo, anche perché le discoteche sono frequentate molto spesso dalle stesse persone e per periodi di tempo anche prolungati.

21 Limiti di esposizione al rumore Rumore da traffico veicolare È quello che, nelle città italiane, coinvolge la maggior parte della popolazione. Cresce con l’aumentare della popolazione e della grandezza delle città. Le grandi aree metropolitane italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Genova) sono più rumorose dei piccoli comuni. In molte città sono stati rilevati livelli medi di rumore sulle facciate delle abitazioni che vanno ben oltre i 70 dB(A).

22 Limiti di esposizione al rumore Rumore da traffico ferroviario Interessa un numero di persone inferiore a quello veicolare. Per ridurre l’inquinamento acustico in queste zone e l’impatto acustico dovuto alla messa in servizio dei treni ad alta velocità, il Ministero dell’ambiente ha promosso attività di sperimentazione per il miglioramento del materiale rotabile (minigonne, sostituzione dei freni a ceppi con freni a disco...) e per la ricerca di idonei ed innovativi sistemi di protezione della popolazione.

23 Limiti di esposizione al rumore Rumore da traffico aereo Il traffico aereo investe le aree urbane circostanti con un rumore di forte intensità soprattutto nelle fasi di decollo e atterraggio. L’onda sonora generata da un aereo può raggiungere livelli di intensità così elevati da provocare anche danni a strutture materiali, scoperchiando tetti, rompendo vetri, danneggiando monumenti e così via. L’importanza di questo tipo di inquinamento acustico deriva dal costante aumento del traffico aereo: nel nostro Paese nel solo periodo 1990-1999 il traffico aereo ha registrato una crescita di oltre il 40%. Per la popolazione delle zone limitrofe esposta a questo tipo di inquinamento esiste una legge di riferimento solo dal 1997.

24 Situazione in Italia Al 31/12/03, solo il 17% circa dei comuni ha effettuato la classificazione acustica prevista dalla Legge Quadro, preliminare ai piani di risanamento acustico: non viene applicata la legge!

25 Cosa possiamo fare noi cittadini Informazione Far conoscere ai ragazzi i rischi connessi a livelli di rumore eccessivi nei luoghi frequentati (discoteche) e con gli strumenti di svago utilizzati (auricolari per l’ascolto di musica). Nelle discoteche livelli sonori considerevolmente più elevati (fra 100 e 120 dB(A)) dei limiti di legge (Indagine APAT 1997) Riposo acustico nelle discoteche: importante per limitare il rischio da danno uditivo dovuto alla fatica (intossicazione metabolica). Emissioni a bassa frequenza dei sistemi di riproduzione musicale. Alcuni operatori APAT, mentre eseguivano misure in prossimità dei diffusori di bassa frequenza (woofers), sono stati esposti a livelli sonori tali da raggiungere la “soglia del dolore”, senza che gli strumenti di misura indicassero valori particolarmente elevati!

26 Cosa possiamo fare noi cittadini Educazione Insegnare ai giovani a non essere fonte di disturbo per gli altri. Educarli alla consapevolezza dei rischi connessi ad una esposizione volontaria alle emissioni sonore eccessive. Devono avere piena coscienza dell’opportunità anche di modificare le proprie abitudini in base al “rischio rumore”. La campagna APAT ha dimostrato infatti l’esistenza di avventori delle discoteche che gradiscono particolarmente l’ascolto di musica ad altissimo volume. Da questo deriva la opportunità di un atteggiamento, sia da parte degli operatori sanitari che degli educatori (insegnanti, familiari..), diretto a ridurre nei giovani il “bisogno di rumore”.

27 Cosa possiamo fare noi cittadini Educazione I giovani di oggi hanno certamente cura del proprio corpo Ma dovrebbero pensare anche alla cura dell’udito

28 Cosa possiamo fare noi cittadini Prevenzione Con questo termine si deve intendere non solo controllo medico periodico ma anche attenzione alla qualità acustica degli ambienti in cui si vive, si lavora, ci si diverte. L’obiettivo è quello di eliminare o almeno ridurre tutti quegli agenti che possono determinare non solo l’insorgenza della sordità ma anche gli altri effetti nocivi, di cui si è parlato, prodotti da eccessiva esposizione al rumore.

29 Cosa possiamo fare noi cittadini Vigilanza E’ nostro dovere di cittadini verificare se le amministrazioni locali abbiano messo in atto gli strumenti che la legge impone loro per tutelare il benessere dei cittadini anche per questo aspetto, in particolare se sia stato applicato lo strumento più importante per la lotta all’inquinamento acustico che la legge impone ai Comuni: la zonizzazione acustica del proprio territorio. E’ altresì nostro diritto e dovere chiedere alle amministrazioni competenti che siano effettuati i dovuti controlli sulle sorgenti di rumore che possono disturbare la nostra vita quotidiana, siano esse di natura privata o pubblica, affinché ogni cittadino possa vivere nell’ambiente acustico confortevole cui ha diritto e non corra rischi indebiti nel frequentare luoghi di svago come le discoteche. Ed è nostro dovere proporre, sia come cittadini singoli che come cittadini organizzati in associazioni o Clubs, qualunque azione migliorativa o mitigativa che dovessimo ritenere utile e applicabile per migliorare il clima acustico ambientale e tutelare la nostra salute.

30 Rumore sull’Ambiente “La conoscenza di un problema è il primo passo verso la sua soluzione” Troppi parlano di ambiente senza conoscerne nulla o per proprio interesse Creare in tutti i cittadini e nei giovani una coscienza critica, la capacità di ragionare con la propria mente

31 Degrado ambientale Protocollo di Kyoto: riduzione gas serra (CO 2 ) In Italia è aumentata Non farsi belli degli impegni presi ma degli impegni mantenuti

32 Cambiamenti di clima Approvate decine di Centrali Termoelettriche a Metano La combustione genera CO 2 Esempio: 2O 2 + CH 4 = CO 2 + 2H 2 O (Combustione del metano) Risultato Consumo di Ossigeno Produzione CO 2 (gas serra)

33 Deforestazione L’ossigeno non è infinito: lo stiamo consumando e ne stiamo distruggendo la fonte, le foreste, che assorbono anche la CO2

34 Deforestazione Ogni volta che muore un albero si ha un triplice danno Stiamo andando verso la distruzione della vita stessa sul nostro pianeta ?

35 Energie che non derivino da combustione Biomasse (!!!) Eolico Solare Nucleare Fissione Fusione Non bisogna aver paura della tecnologia ma dominarla. Se avessimo avuto paura del fuoco saremmo ancora all’età della pietra

36 Cosa possiamo fare noi Difendere gli alberi in tutti i modi Piantare alberi dovunque non ci sia cemento e asfalto e dove c’è, accanto al cemento e all’asfalto Ripristinare la “Festa degli Alberi” ?

37 Conclusione Grazie!


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