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Lucrezia pedrali SAPERI E COMPETENZE Appunti per la definizione del curricolo in prospettiva interculturale Rodengo Saiano settembre 2009.

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1 lucrezia pedrali SAPERI E COMPETENZE Appunti per la definizione del curricolo in prospettiva interculturale Rodengo Saiano settembre 2009

2 lucrezia pedrali PROSPETTIVA INTERCULTURALE 1 Nella definizione del curricolo in prospettiva interculturale si pone la questione del rapporto fra: Epistemologia (cioè l’organizzazione dei saperi) Antropologia (visione dell’uomo)

3 lucrezia pedrali PROSPETTIVA INTERCULTURALE 2 Costruire un curricolo di scuola in prospettiva interculturale significa considerare la conoscenza come: Sapere dell’altro Fare con l’altro Imparare a conoscere se stessi Costruire rappresentazioni comuni con l’altro

4 lucrezia pedrali RIFLESSIONE DI FONDO LE COMPETENZE linea di passaggio da una didattica di impostazione trasmissiva a quella costruttiva; non solo tecnica ma anche formativa, critica e riflessiva. insieme delle conoscenze raggiunte in una data disciplina, secondo la triade fondamentale dell'apprendimento: imparare a conoscere, imparare a fare e imparare a essere.

5 lucrezia pedrali COMPETENZE È sempre presente il rischio di fare delle competenze uno slogan. Vanno correlate a ciò che sta prima (conoscenze) e a ciò che sta dopo (metacognizione, riflessività e criticità), sono collocate in un processo e dentro al soggetto. Vanno integrate con altre nozioni: conoscenza, capacità, riflessività, criticità.

6 lucrezia pedrali COMPETENZE Non c’è competenza senza un bagaglio strutturato di conoscenza articolato in aree disciplinari e inter- transdisciplinari. Il terreno della didattica è oggi l’apprendimento costruttivo per concetti e problemi e attento a rispettare le procedure assimilative e elaborative della mente.

7 lucrezia pedrali COMPETENZE La competenza è caratterizzata dallo studio dei casi. Il lavoro scolastico ha sempre previsto esercizi; lo studio di casi ha carattere più complesso: vale per tutte le discipline, ha un senso meno applicativo e più interpretativo. La trasferibilità è essenziale.

8 lucrezia pedrali RINNOVO DEI CANONI rinnovamento epistemico, affinità con la ricerca; valorizzazione della competenze/abilità; principio della riflessività idea di didattica costruttiva: processi di approccio critico,transdisciplinare.

9 lucrezia pedrali SCUOLA E CONOSCENZA scuola centro della società. Ha un ruolo sociale emancipativo, democratico, formativo. scuola fondata sui criteri della cittadinanza nella società della conoscenza i saperi si strutturano come competenze, metacognizione e riflessività. Fare scuola deve dare vita ad un rapporto dinamico fra discipline e problemi: offrendo

10 lucrezia pedrali A SCUOLA Didatticamente si fa viva l’esigenza di un processo di apprendimento strutturato sulla ricerca, sulla scoperta e sulla costruzione dei saperi passando per l’esperienza. Epistemologicamente i saperi sono sempre più calibrati sulla ricerca: è necessario andare oltre ai manuali, attivare moduli, nuclei di ricerca e centri di interesse.

11 lucrezia pedrali IL CURRICULUM Il curricolo si struttura secondo un fronte teorico (teorie del curricolo) e pratico (costruzione del curricolo in situazione). Teorico: nel costruire un modello ottimale il focus deve essere sulla formazione del soggetto (per tappe e traguardi). Fronte pratico-teorico: l’applicazione del curricolo avviene secondo una scansione operativa più legata alla scuola che alla pedagogia: questa deve attivare lo sguardo metariflessivo, di coordinamento ed orientamento.

12 lucrezia pedrali DALLA TEORIA ALLA PRASSI Conoscere la situazione della classe Distinguere tra diversi livelli di obiettivi: a) acquisizione di conoscenze/saperi b) acquisizione di competenze/applicazione di saperi e capacità di sviluppo c) acquisizione di riflessività/comprensione dei saperi e loro integrazione critica

13 lucrezia pedrali CONDIZIONI DI SUCCESSO sono legate allo sviluppo cognitivo dell’allievo, richiedono di fissare dispositivi culturali di guida, che coordinino la progettazione e la sperimentazione richiedono di gestire la progettazione, verificare necessitano di controllo di qualità del progetto e della sua esecuzione

14 lucrezia pedrali OBIETTIVI DEL CURRICULUM Conoscenze: sono le quote di base dei vari saperi (apprese, fissate e documentate). Sono soggette alla scelta del consiglio di classe tenendo conto degli standard di apprendimento nazionali (con aggiunte locali)

15 lucrezia pedrali OBIETTIVI DEL CURRICULUM Competenze: conoscenze applicate e trasferibili. Vanno fissate a partire dai saperi di base delineati nei loro contenuti. Aspetto dell’affrontare oggetti o problemi nuovi, perciò del fare ricerca. È necessario fissare le modalità di acquisizione, distinguendole dalle conoscenze e riportandole al fare ricerca.

16 lucrezia pedrali OBIETTIVI DEL CURRICULUM Riflessività: riguarda le immagini dei saperi, la rilettura critica, l’interpretazione, la ricalibrazione, l’approccio creativo. Costruire questa dimensione nei vari ordini di scuola progressivamente verso saperi formalizzati e metacognitivi. La strutturazione modulare dovrebbe permettere di procedere “per assaggi”.

17 lucrezia pedrali CARATTERISTICHE DEL CURRICULUM I percorsi curricolari vanno costruiti rispettando l’età evolutiva degli allievi e tenendo conto anche i loro bisogni comunicativo/affettivi. Fattore 1: la ricerca Fattore 2: il costruttivismo Fattore 3: la motivazione.

18 lucrezia pedrali I FATTORI Ricerca: aspetto del problem solving, didattica dell’errore, costruttivismo cognitivo. Risulta motivante anche per un approccio costruttivo dei saperi edificando su conoscenze pregresse.

19 lucrezia pedrali PROGETTAZIONE Il docente porta al cons. di classe/modulo il suo progetto raccordato a principi e obiettivi comuni. Tra i docenti si individua l’intreccio dei temi per il lavoro transdisciplinare si passa alla scelta di obiettivi culturali, didattici e formativi condivisi. Si procede all’organizzazione dell’attività riflessiva, di ricerca e di valutazione.

20 lucrezia pedrali VALUTAZIONE La scuola nuova necessita di verifica della qualità ovvero del funzionamento del curricolo, non degli apprendimenti degli allievi nella varie discipline. Sono necessarie verifiche di realizzazione e funzionalità, il raccordo tra mezzi e obiettivi e apprendimenti (competenze e riflessività). Fondamentale è lo sguardo retroattivo e riorganizzativo.

21 lucrezia pedrali I SAPERI LINGUISTICI Nella sua storia il linguaggio è passato dall’oralità alla scrittura ed ora alla fase informatica, aprendo nuove condizioni alla comunicazione. Sostenere la comunicazione linguistica attraverso i principi della ricchezza semantica, dell’appropriatezza lessicale, della personalizzazione dello stile comunicativo. Oggi l’insegnamento linguistico ha perso l’identità grammatical- sintattica e storico-letteraria per accogliere la varietà dei registri che connota culturalmente il linguaggio. Punto di partenza è la comunicazione orale che deve trovare il suo posto nella scuola creando competenze di comunicazione (linguaggio capace di interpretarsi, correggersi, crescere su di sé).

22 lucrezia pedrali SAPERE LINGUISTICO Il testo ha funzione centrale, può essere letto a più livelli. Nella lettura analitica e interpretativa è l’approccio primario alla letteratura. Lettura tra analisi e interpretazione dà corpo all’intelligenza critica e ermeneutica, vero paradigma cognitivo del nostro tempo. Il testo, che va ben oltre il manuale, diviene strumento per leggere e interpretare la realtà.

23 lucrezia pedrali SAPERE STORICO La storia ha una natura di sapere ma anche di contenitore/regolatore degli altri saperi.Tra gli obiettivi presenta quelli relativi allo spiegare/comprendere e quelli relativi al contestualizzare. L’idea di una storia fatta di molte storie, non solo degli aspetti economici e politici permette la problematizzazione e l’interpretazione poiché centra l’attenzione sul punto di vista da cui si guarda. Nella scuola devono entrare i ferri del “mestiere di storico” e la logica del lavoro storico. Il fare storia si presenta così come un’operazione a molte facce, aperta alla dialettica.

24 lucrezia pedrali SAPERI SCIENTIFICI La scienza è sapere contestualizzato, non a sé stante rispetto alla vita sociale, storica, politica ecc., ma legato agli altri saperi. La scuola deve comunicare i saperi collocandoli nel qui ed ora, deve allenare a conoscerli non solo per usarli ma anche per produrli. E deve problematizzarli. La figura dello scienziato diviene quella dell’intellettuale che lavora con le categorie dell’interpretazione facendo ricerca.

25 lucrezia pedrali INTERCONNETTERE Si affaccia il bisogno di integrazione, raccordo, intersezione nei vari campi della ricerca, dunque di generalità e trasversalità due vie per garantire l’interconnessione: quella epistemologica-metodologica e quella legata a dispositivi metacognitivi e/o trasversali.

26 lucrezia pedrali INTERCONNETTERE La transdisciplinarità attiva nuove potenzialità cognitive. Forte è la dialettica tra specialismo e trasversalità. La via più immediata per leggere la trasversalità è la sinossi: fissare ciò che emerge nei vari saperi per trovare una struttura transdisciplinare. C’è poi l’epistemologia: lavoro sulla struttura dei saperi che li richiama alla comparazione, integrazione, differenziazione.

27 lucrezia pedrali LA COMPLESSITA’ Sul piano pedagogico-educativo il principio della complessità costituisce un richiamo antiriduzionistico. Sul piano scolastico e didattico la complessità si è imposta come fattore epistemico e cognitivo, come principio che emerge dai vari saperi o dalle strutture cognitive e metacognitive.

28 lucrezia pedrali LA COMPLESSITA’ La complessità può contribuire a rinnovare le immagini dei saperi: ponendone in luce la specifica complessità; studiando i saperi con dispositivi comuni; fissando argomenti dei vari saperi in cui lo statuto di complessità emerga e resti funzionale alle loro identità.

29 lucrezia pedrali SINTESI La progettazione curricolare tiene in conto: Il pensiero interculturale come sfondo integratore Analisi del contesto Il soggetto in apprendimento La questione dei metodi (azione didattica) I saperi: la determinazione degli obiettivi specifici delle tre aree disciplinari organizzate in nuclei fondanti, progettazione verticale e proposte metodologiche La valutazione


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