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DIDATTICA PER COMPETENZE dalla scuola dell’infanzia in poi ……….

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Presentazione sul tema: "DIDATTICA PER COMPETENZE dalla scuola dell’infanzia in poi ………."— Transcript della presentazione:

1 DIDATTICA PER COMPETENZE dalla scuola dell’infanzia in poi ……….
a cura di Varricchio Dora

2 Nella scuola le capacità degli alunni diventano competenze personali grazie agli interventi di mediazione didattica che mettono l’alunno in grado di avvalersi, all’interno delle situazioni contingenti, di conoscenze e di abilità. Le competenze, allora, indicano ciò che l’alunno è effettivamente capace di fare, di pensare, di agire, in un tempo definito e in un luogo determinato, nell’unità del suo essere persona, davanti alla complessità unitaria dei problemi e delle situazioni che si trova ad affrontare e a risolvere. Da ciò deriva che le competenze vanno oltre l’ essere potenziale della persona, in quanto esprimono la forma dell’ essere attuale nelle diverse contingenze date.

3 CONSIDERATO CHE I bambini con cui oggi ci confrontiamo sono individui che già a tre anni, e forse anche prima, si configurano come “persone competenti”, interlocutori attenti degli adulti di riferimento, dotati di curiosità e interesse per il mondo a cui appartengono, ricchi di potenzialità che attendono di essere sostenute e promosse, in un ambiente adeguato, da abili professionisti.

4 progettare per competenze
Programmare per competenze significa, allora, creare le condizioni per consentire ad ogni alunno di realizzare pienamente le sue capacità non solo nel modo di comprendere e riferire ma, soprattutto, nel dimostrare, attraverso i comportamenti oggettivi che adotta, quello che effettivamente ha imparato a fare, a pensare e a dire nel percorso formativo dalla scuola dell'infanzia in poi …

5 progettare per competenze
È compito specifico della scuola promuovere quegli interventi educativi capaci di far sì che le capacità personali di ogni alunno si traducano nelle otto “competenze chiave di cittadinanza” previste a conclusione dell’obbligo di istruzione. Tali competenze sono quelle di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, per acquisire una cittadinanza attiva, per l’inclusione sociale e l’occupazione. Come insegnanti dobbiamo tener conto che è competente chi è e dà sempre tutto il meglio di se stesso nell’affrontare un compito, mobilitando la sua sfera cognitiva ed intellettuale, ma anche la sua parte emotiva, sociale, estetica, morale, religiosa.

6 come progettare per competenze
I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali (linguaggi, matematico, scientifico/tecnologico, storico/sociale) che costituiscono il tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa. Gli assi culturali, quindi, possono diventare una guida univoca nell’attività di progettazione dei docenti di ciascun livello di istruzione .

7 COME PROGRAMMARE PER COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Ogni programmazione per competenze deve rispettare alcuni punti fermi che si possono così sintetizzare: - esse rappresentano i binari su cui ancorare la continuità e la gradualità del percorso, anche in termini di criteri di valutazione; - vanno esplicitate, condivise ed elevate a patto professionale fra i docenti dei diversi livelli scolastici a garanzia di una reale continuità pedagogico/didattica.

8 I saperi sono articolati in abilità/capacità e conoscenze, con riferimento al sistema di descrizione previsto per l’adozione del Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche (EQF)1. La competenza digitale, contenuta nell’asse dei linguaggi, è comune a tutti gli assi, sia per favorire l’accesso ai saperi sia per rafforzare le potenzialità espressive individuali. Preso atto delle competenze chiave di cittadinanza che si devono raggiungere al termine dell’istruzione obbligatoria, ogni livello scolastico deve programmare i vari livelli di competenze articolate in un percorso graduale che, partendo dalla scuola dell’infanzia, possa arrivare fino alla scuola secondaria di 2° grado e oltre Ad esempio:

9 COME PROGETTARE PER COMPETENZE Nella Scuola dell’Infanzia
di seguito viene illustrata una esperienza didattica per bambini di 5 anni realizzata nel percorso di QUALITA’ D’AULA con l’utilizzo della LIM

10 una attività didattica per la scuola dell’Infanzia
“Il bambino è padre dell'uomo, costruttore di sé come uomo e, quindi, dell'umanità adulta. -Maria Montessori -

11 SCUOLA DELL’INFANZIA curricolo verticale per assi culturali
Competenze chiave di cittadinanza Assi Abilità/Capacità Conoscenze Competenze acquisite dopo il triennio Comunicare nella madre lingua Linguaggi 3 anni – conosce il proprio nome e quello dei compagni - saluta ………………………. 4 anni – chiede in italiano usando i termini di cortesia - parla per esprimere un bisogno 5 anni – usa un dialogo corretto - comunica funzionalmente con parole e immagini - corretta pronuncia di fonemi e parole - comprensione dei significati - uso di brevi frasi - capacità di usare e comprendere frasi con subordinate - cogliere il significa- to di una storia Comunicare per salutare, chiamare, rispondere, esprimere, organizzare, spiegare, chiedere aiuto, collaborare, valutare, criticare, difendersi, leggere in modo intuitivo immagini e scritture Possedere una competenza matematica Matematico 3 – ha una intuizione delle quantità con oggetti noti - in situazioni concrete, coglie il significato di “+ di – di” 4 –gioca con le quantità e ha la corrispondenza tra numeri e oggetti (fino a 5) 5 –costruisce insiemi di oggetti -possiede i concetti di “prima, dopo, mentre” - Conoscenza intuitiva delle quantità. In diversi mucchi di caramelle sceglie quello dove ce ne sono di più senza contarle - Conoscenza concreta di piccole quantità di oggetti noti - Seriazione fino alla decina Passare da una valutazione intuitiva delle quantità ad un riscontro oggettivo utilizzando sistemi ufficiali di numerazione, di confronto, di misurazione. Utilizzare pratiche applicazioni di algoritmi

12 mostrare una competenze di base in scienza e tecnologia scientifico/
Competenze chiave di cittadinanza Asse Abilità/Capacità Conoscenze Competenze acquisite dopo il triennio mostrare una competenze di base in scienza e tecnologia scientifico/ tecnologico 3 – sa che esistono prodotti tecnologici che cerca di usare 4 – raccoglie e organizza oggetti della stessa natura (foglie, sassi) 5 – utilizza semplici giochi elettronici, TV, stereo… - cataloga gli oggetti raccolti Intuizione della funzione dei vari oggetti Distinzione tra uso per gioco e uso corretto di oggetti e strumenti. Distinzione tra natura e tecnologia Utilizzare in modo sempre più corretta gli strumenti scientifici e tecnologici sia in casa che a scuola. Usare strumenti utili per soddisfare un desiderio o un bisogno possedere gli strumenti per imparare ad imparare linguaggi 3 – usa il linguaggio per soddisfare un bisogno 4 – chiede aiuto quando capisce di non farcela 5 – osserva la natura per coglierne le caratteristiche - smonta giocattoli per capire il loro funzionamento Sa chiedere per avere ciò che desidera Organizza le procedure giuste per risolvere un suo problema Sceglie gli strumenti adatti per fare ciò che desidera Agire in modo sempre più organizzato per affrontare una difficoltà non per tentativi ed errori ma seguendo un itinerario opportunamente predisposto. mostrare competenze sociali e civiche storico/ sociale 3 – passa dalla negazione del compagno alla sua sopportazione 4 – comincia a interagire con alcuni compagni per avere oggetti 5 – comincia a collaborare con i compagni specie nel gioco Sa che, purtroppo, esistono anche gli altri bambini. Impara a giocare e a svolgere compiti scolastici con loro Scegliere di giocare con gli altri per divertirsi di più. Ritagliare per sé un ruolo gratificante in un compito

13 - GIOCO E TECNOLOGIA PER UNA DIDATTICA INNOVATIVA-
LA QUALITA’ D’AULA - GIOCO E TECNOLOGIA PER UNA DIDATTICA INNOVATIVA- Un percorso per implementare la cultura del gioco come strumento per la gestione delle esperienze . Ogni bambino ha l’esigenza di fare suo un determinato territorio e di agire su di esso in maniera da imparare ad organizzare in modo sempre più consapevole spazi, tempi, oggetti; a scoprire nuove capacità individuali, per imparare a gestire sempre meglio la sua vita sia scolastica che familiare.

14 Gli anni della scuola dell’infanzia sono l'occasione per attivare e sostenere i bisogni di comunicare e socializzare, costruire e fare da sé, esplorare e fantasticare riuscire a scoprire in che modo è possibile dare e ricevere informazioni, attivarsi per risolvere autonomamente un problema, esplorare la realtà circostante e individuare nuovi modi di gestirla e di comprenderla. Il lavoro di seguito riportato vuole delineare un percorso operativo pensato per bambini di cinque anni, articolato per assi culturali e realizzato, qualora ce ne fosse la possibilità, con l’ausilio delle LIM favorendo così un approccio ludico alla tecnologia

15 QUESTA ATTIVITÀ' INTENDE
- attivare un processo di apprendimento permanente - approcciare precocemente strumenti tecnologico-culturali OBIETTIVI: - proporre interventi didattico-educativi con l'ausilio degli strumenti, tecnologici e non, capaci di far sì che le potenzialità di ogni alunno si sviluppino in competenze - avvicinare precocemente i bambini ai nuovi alfabeti - sostenere l'approccio ai linguaggi tecnologico-scientifici

16 – LA CONOSCENZA DEL MONDO
CAMPO DI ESPERIENZA DOMINANTE – LA CONOSCENZA DEL MONDO ASSE LOGICO - MATEMATICO possedere una competenza matematica - abilità/capacità: costruisce insiemi di oggetti e ne coglie le caratteristiche - riconosce analogie e differenze - - traguardo di sviluppo delle competenze alla fine del triennio: utilizza sistemi ufficiali di confronto, di discriminazione e misurazione. ASSE TECNOLOGICO-SCIENTIFICO mostrare una competenze di base in tecnologia - abilità/capacità: - utilizza semplici giochi elettronici - cataloga gli oggetti secondo consegne precise - traguardo di sviluppo delle competenze alla fine del triennio: agisce in modo sempre più organizzato per affrontare un "problema CAMPI DI ESPERIENZA La conoscenza del mondo “I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri. Pongono così le basi per la successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola primaria” (dalle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia …..)

17 CAMPI DI ESPERIENZA PERVASIVI Il sé e l’altro
“… Le domande dei bambini richiedono un atteggiamento di ascolto costruttivo da parte degli adulti, di rasserenamento, comprensione ed esplicitazione delle diverse posizioni. A questa età, dunque, si definisce e si articola progressivamente l’identità di ciascun bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità, del proprio stare con gli altri e esplorare il mondo. Sono gli anni della scoperta degli adulti come fonte di protezione e contenimento, degli altri bambini come compagni di giochi e come limite alla propria volontà. Sono gli anni in cui si avvia la reciprocità nel parlare e nell’ ascoltare; in cui si impara discutendo.” (dalle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia …..) Il corpo e il movimento “… Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. L’azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri ………………;

18 I discorsi e le parole Immagini, suoni, colori ASSE DEI LINGUAGGI -
Comunicare nella madre lingua - abilità/capacità: - usa un dialogo corretto / ascolta, chiede, si confronta - comunica funzionalmente con parole e immagini - traguardo di sviluppo delle competenze alla fine del triennio: - legge in modo intuitivo immagini - codifica/decodifica Possedere gli strumenti per imparare ad imparare - abilità/capacità: - Organizza le procedure giuste per risolvere un suo problema -sceglie gli strumenti adatti per fare ciò che desidera - traguardo di sviluppo delle competenze alla fine del triennio: segue un itinerario opportunamente predisposto. CAMPI DI ESPERIENZA I discorsi e le parole «La vita di sezione offre la possibilità di sperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventa capace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacità espressive, comunica, descrive, racconta, immagina.» (dalle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia …..) Immagini, suoni, colori “I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività: l’arte …………., educando al piacere del bello e al sentire estetico. L’esplorazione dei materiali a disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado di stimolare la creatività e contagiare altri apprendimenti.”

19 SPAZI: LE SEZIONI/ L’ATRIO- SALONE/ IL GIARDINO… TUTTI GLI SPAZI FUNZIONALI ALLE ATTIVITA’ DA REALIZZARE TEMPI: QUATTRO SETTIMANE - LE ATTIVITÀ HANNO UNA SCANSIONE BISETTIMANALE

20 METODOLOGIA DIDATTICA:
PROBLEM SOLVING – (Conversazioni guidate, Brainstorming ….) LAVORI DI GRUPPO LAVORO INDIVIDUALE

21 strategia didattica * il percorso è di memoria Bruneriana;
* le attività vengono realizzate con modalità diverse e in relazione alle “diverse intelligenze” come sostenuto dagli studi di Gardner; * per mia convinzione e stile di insegnamento, nel pianificare le attività propongo sempre, ai bambini, almeno 2 alternative; ciò allo scopo di avvicinarli precocemente a compiere delle scelte da motivare, da argomentare oltre che votare (se nel gruppo non si trova un accordo) e sostenere la formazione di menti critiche ed un sano esercizio della democrazia;

22 strategia didattica * per proporre un contesto emotivamente coinvolgente, curiamo il “setting” nel senso che, poniamo ATTENZIONE alla configurazione sia dello spazio che del tempo dedicati all’attività. * nelle attività di racconto/ascolto nell’intento di mantenere alto il livello di interesse, nei bambini, utilizziamo la tecnica della sospensiva nel linguaggio verbale e lo accompagniamo con una comunicazione paraverbale e non verbale

23 Mezzi e strumenti Materiale strutturato e non: blocchi logici; regoli;
cubi colorati/simboli grafici e numerici; alfabetiere; costruzioni; fogli, matite, colori LIM (dove possibile)

24 Materiale strutturato: I BLOCCHI LOGICI
Ideati da L. S. Vygotsky e ridotti in seguito alla quantità attuale da Z. P. Dienes questo materiale rappresenta uno strumento importante perché i bambini approccino, intuitivamente prima e consapevolmente poi, le diverse variabili che caratterizzano gli oggetti: COLORE – giallo – rosso – blu FORMA – triangolo - quadrato – cerchio - rettangolo DIMENSIONE – grande – medio – piccolo SPESSORE – doppio - sottile

25 Materiale strutturato: I REGOLI
I numeri in colore o regoli, furono ideati da un insegnante belga, Giorgio Cousinaire, nel 1952 e furono diffusi dal professore Caleb Gattegno, matematico e psicologo dell’Università di Londra I regoli rappresentano un materiale didattico tra i più idonei per l’insegnamento dell’aritmetica. Vengono utilizzati per introdurre i bambini nel ‘‘mondo dei numeri’’ I regoli hanno diverso colore a seconda della lunghezza

26 APPROCCIARE LA LETTO SCRITTURA
ARRICCHIRE IL LESSICO INTRODURRE LE FIGURE GEOMETRICHE COME ELEMENTI PREGNANTI ESERCITARE LA CAPACITÀ ARGOMENTATIVA PROPOSTA 1 –asse dei linguaggi ATTIVITÀ STIMOLO: – IL RACCONTO IL PAESE DELLE FORME Sistemiamo i bambini in cerchio, se possiamo, facciamoli sedere, a terra su un tappeto, per ascoltare una storia …… finito il racconto attiviamo una «discussione» sulle situazioni, ed i personaggi caratterizzanti la storia C’era una volta un omino rotondo, che abitava in un paese rotondo. Le case, le finestre, i tetti, le strade e gli alberi erano rotondi. Era difficile camminare in quel paese dove tutto era rotondo, poiché tutto rotolava, compresi gli stessi abitanti del paese Il Signor Rotondo, Sindaco del paese, con un gran pancione, era disperato. Un giorno giunse in paese un mago, il famoso Mago Quadrato in compagnia di Mia una piccola A P E mooooolto biricchina che diceva di essere in grado di fermare il rotolamento, così il Sindaco lo mandò a chiamare………. si presentò con il suo libro degli incantesimi e dopo un’attenta lettura propose una soluzione

27 PROPOSTA: 2 – asse logico matematico ATTIVITA' STIMOLO: IL GIOCO CON i blocchi logici
APPROCCIO LUDICO ALLE FIGURE GEOMETRICHE FAMILIARIZZAZIONE CON GLI ELEMENTI - ORDINARE GLI ELEMENTI PER FORMA - ORDINARE GLI ELEMENTI PER COLORE proponiamo ai bambini, organizzati in gruppi da 6, i BLOCCHI LOGICI e li lasciamo ‘‘giocare’’……

28 PROPOSTA: 2 – asse logico matematico ATTIVITA' STIMOLO: IL GIOCO CON i blocchi logici
APPROCCIO LUDICO ALLE FIGURE GEOMETRICHE FAMILIARIZZAZIONE CON GLI ELEMENTI - ORDINARE GLI ELEMENTI li lasciamo ‘‘giocare’’…… successivamente, con una conversazione guidata, invitiamo i bambini a selezionare gli elementi prima per forma poi per forma e colore successivamente per forma colore e dimensione

29 PROPOSTA: 2 – asse logico matematico ATTIVITA' STIMOLO: IL GIOCO CON i blocchi logici
APPROCCIO LUDICO ALLE FIGURE GEOMETRICHE FAMILIARIZZAZIONE CON GLI ELEMENTI - ORDINARE GLI ELEMENTI li lasciamo ‘‘giocare’’…… successivamente, con una conversazione guidata, invitiamo i bambini a selezionare gli elementi per forma, colore, dimensione, spessore

30 PROPOSTA: 3 ASSE TECNOLOGICO-SCIENTIFICO ATTIVITA' STIMOLO: LE FORME
SOSTENERE LO SVILUPPO DELLA CAPACITÀ OSSERVATIVA ESEGUIRE IL RICONOSCIMENTO DI SIMBOLI - RICONDURRE LE FIGURE GEOMETRICHE AGLI ELEMENTI DELLA VITA QUOTIDIANA CONOSCIUTI li lasciamo ‘‘giocare’’…… successivamente, con una conversazione guidata, invitiamo i bambini a ricondurre le figure geometriche agli elementi della vita quotidiana conosciuti

31 PROPOSTA: 3 ASSE TECNOLOGICO-SCIENTIFICO ATTIVITA' STIMOLO: LE FORME
SOSTENERE LO SVILUPPO DELLA CAPACITÀ OSSERVATIVA ESEGUIRE IL RICONOSCIMENTO DI SIMBOLI - Ricondurre Le Figure Geometriche Agli Elementi Della Vita Quotidiana Conosciuti li lasciamo ‘‘giocare’’…… successivamente, con una conversazione guidata, invitiamo i bambini a ricondurre le figure geometriche agli elementi della vita quotidiana conosciuti

32 PROPOSTA: 4 ATTIVITA' STIMOLO: giocando possiamo realizzare IL PAESE DELLE FORME
SOSTENERE LO SVILUPPO DELLA CAPACITÀ OSSERVATIVA ESEGUIRE IL RICONOSCIMENTO DI SIMBOLI - Ricondurre Le Figure Geometriche Agli Elementi Della Vita Quotidiana Conosciuti L’immagine riportata è stata realizzata dai bambini con l’uso di una LIM

33 Sostenere lo sviluppo della capacità osservativa approcciare ludicamente le figure geometriche ESERCITARE LA CAPACITA’ ARGOMENTATIVA - eseguire il riconoscimento di simboli - esegure la discriminazione delle figure presenti nella storia PROPOSTA: 5 asse logico matematico / asse dei linguaggi ATTIVITA' STIMOLO: INDIVIDUIAMO I PROTAGONISTI li lasciamo ‘‘giocare’’…… ricordiamo, insieme la storia raccontata e successivamente, con una conversazione guidata, invitiamo i bambini a ricondurre le figure geometriche ai protagonisti della storia raccontata L’immagine riportata è stata realizzata dai bambini con l’uso di una LIM

34 PROPOSTA: 6 ATTIVITA' STIMOLO: quali forme nel racconto
COMPRENSIONE DEL TESTO - discriminazione per forma - Individuare le figure geometriche presenti nella storia Disegniamo su un cartellone alcune forme geometriche e chiediamo ai bambini di aiutarci a riprodurle disegnandole, colorandole e ritagliandole ……………, successivamente chiediamo loro di discriminare, raggruppandole, quelle indicate nella storia.

35 PROPOSTA: 6 ATTIVITA' STIMOLO GLI INSIEMI
COMPRENSIONE DEL TESTO - discriminazione per forma ESERCITARE LA CAPACITÀ OSSERVATIVA raggruppare in relazione a criteri stabiliti ESERCITARE LA CAPACITÀ ARGOMENTATIVA - motivare verbalmente la scelta

36 PROPOSTA: 7 ATTIVITA' STIMOLO GLI INSIEMI
COMPRENSIONE DELLA CONSENA - Indicare l’insieme con più elementti ESERCITARE LA CAPACITÀ OSSERVATIVA raggruppare in relazione a criteri stabiliti ESERCITARE LA CAPACITÀ ARGOMENTATIVA - motivare verbalmente la scelta Quali elementi sono in numero maggiore?

37 PROPOSTA: 9 asse dei linguaggi ATTIVITA' STIMOLO: la parolina uguale
CAPACITÀ OSSERVATIVA APPROCCIO ALLA LETTO SCRITTURA - riconoscimento - simboli grafici - corretta collocazione spazio-temporale: prima / dopo Disegniamo su un cartellone alcune lettere dell’alfabeto e chiediamo ai bambini di aiutarci a riprodurle disegnando, colorando e ritagliando le tessere con il simbolo alfabetico che ciascuno di loro preferisce ……………, N T R L P D F A D G A B C E I P

38 PROPOSTA: 8 asse dei linguaggi ATTIVITA' STIMOLO: la parolina uguale
CAPACITÀ OSSERVATIVA APPROCCIO ALLA LETTO-SCRITTURA ATTIVITA’ - SERIAZIONE - riconoscimento - simboli grafici - corretta collocazione spazio-temporale del prima / dopo PROPOSTA: 8 asse dei linguaggi ATTIVITA' STIMOLO: la parolina uguale Successivamente, ……………, con una conversazione guidata, invitiamo i bambini a selezionare i simboli grafici che riportano ai nomi dei personaggi della storia o al proprio nome. MIA A APE NICO P E D L A T P F G A B D P R C E N I E

39 ………… E CONTINUA


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