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10 aspetti da curare per scrivere un articolo degno del New York Times Un vero giornalista spiega benissimo quello che non sa. (Leo Longanesi) La notizia.

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Presentazione sul tema: "10 aspetti da curare per scrivere un articolo degno del New York Times Un vero giornalista spiega benissimo quello che non sa. (Leo Longanesi) La notizia."— Transcript della presentazione:

1 10 aspetti da curare per scrivere un articolo degno del New York Times Un vero giornalista spiega benissimo quello che non sa. (Leo Longanesi) La notizia è quella che viene da Nord, Sud, Est ed Ovest, e se proviene da un solo punto cardinale allora è un articolo di parte, non una notizia. (Benjamin Disraeli)

2 Who? Chi What?Cosa Where?Dove When?Quando Why?Perché 1. Le cinque “W”

3 2. La progettazione È fondamentale ricordare a che tipo di giornale è destinato l'articolo. Immaginare un lettore ideale al quale scrivere: Che tipo è? Cosa gli interessa? Quanti anni ha? Cosa gli interessa sapere? Raccolta del maggior numero possibile di informazioni sul fatto che si sceglie di trattare, le quali devono essere il più recenti possibile per destare attenzione nel lettore ed evitare di dare notizie già note alla maggior parte della comunità.

4 3. La scaletta L’articolo di giornale è costituito da  un cappello iniziale (o lead) molto breve, che riassume la notizia in poche battute;  un corpo, che tratta la notizia nel dettaglio;  una conclusione, che può sia contenere indicazioni sugli sviluppi della vicenda sia qualche commento sul fatto da parte delle autorità.

5 4. La stesura Si può iniziare fornendo gli elementi fondamentali della notizia, rispettando la regola delle cinque “W”, per poi sviluppare i dettagli, con dovizia di particolari, cercando di trasmettere a tutti i lettori l'importanza della notizia che si sta trattando senza cadere nel racconto,quindi attenendosi sempre ai fatti accaduti e alle fonti. È importante non ampliare la notizia inventandosi storie false per renderla più accattivante. Un trucco per realizzare una buona bozza può essere far finta di scrivere una lettera alla propria madre iniziando con “cara mamma, ho scoperto che...” per poi cancellare il “cara mamma” e sistemare il testo per renderlo più adatto al pubblico.

6 5. Il titolo Composto da tre parti:  Occhiello  Titolo propriamente detto  Sottotitolo Il titolo può essere fornito direttamente dalla testata, molti giornalisti lo decidono solo dopo aver completato l'articolo, altri invece partono proprio da esso. L'ellisse è una figura retorica spesso usata nei titoli, serve a dare un impatto psicologico maggiore al lettore. Nelle testate giornalistiche più importanti esistono persone che si occupano solo ed esclusivamente dei titoli: i titolisti.

7 Un esempio...

8 6. Il corpo L'editoriale: esprime il punto di vista della direzione su un tema d'attualità; Il servizio: espansione di una notizia attraverso arricchimento e aggiunta di particolari; La cronaca: racconta un fatto così come si è svolto, esiste la cronaca nera, la cronaca rosa (o gossip) e la cronaca sportiva; La nota: tratta sopratutto di politica e fornisce un panorama della giornata; Il commento: è l'interpretazione o la reazione del giornale a un determinato evento; L'intervista: presenta le risposte di un personaggio alle domande del giornalista; Il ritratto: il dipinto di una personalità; Il reportage: nel quale un inviato rende conto di persona di un determinato evento; L'inchiesta: è un'indagine gestita dalla stampa, spesso parallela a quella delle Forze dell'Ordine; La recensione critica: esprime il punto di vista di un esperto su un'opera di vario genere; Il corsivo: consiste in un breve commento polemico o ironico su un fatto o una persona.

9 7. La conclusione La frase finale deve mettere un punto. La conclusione dell'articolo non deve ancora trattare le informazioni importanti dei fatti, ma deve essere un saluto e, in alcuni casi, un commento di poche righe che può essere personale o di autorità, in termini giornalistici professionalità e cortesia. Il giornalismo anglosassone ha una struttura piramidale: all'inizio dell'articolo vengono enunciati i fatti più importanti e alla fine quelli secondari e superflui. La scuola di pensiero del giornalismo italiano è diversa: come nei film il finale dell'articolo è fondamentale, concorre a dare un senso generale al testo, non necessariamente ad effetto sensazionalistico ma comunque tale da meritare l'attenzione del lettore.

10 8. La revisione Bisogna rileggere la propria bozza così da sistemare eventuali imprecisioni e correggere errori di sintassi o di ortografia.

11 9. La lunghezza Nelle testate giornalistiche più importanti è il committente dell’articolo a dare, riguardo alla lunghezza dello scritto, indicazioni alle quali è fondamentale attenersi, in quanto si tratta di una scelta non personale, ma dettata dalle esigenze della testata giornalistica e dell'impaginazione. L'unità di misura degli articoli di giornale è la cartella, questa consiste in 1500 battute.

12 10. Lingua e stile In un articolo di giornale lo stile deve essere snello, chiaro, impersonale e disinvolto, eventualmente inclusivo di termini dedotti dal gergo quotidiano per essere comprensibile ad un pubblico numeroso ed eterogeneo. Nel caso di articoli specialistici o d’opinione, il lessico può diventare più elevato e settoriale. Nell'articolo di cronaca si adotta spesso la tecnica del doppio racconto secondo il quale nella parte iniziale del testo vengono enunciate le notizie in modo superficiale e nel corpo vengono trattate nel dettaglio.

13 Per concludere… C'è da avere più paura di tre giornali ostili che di mille baionette. (Napoleone Bonaparte)


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