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Bologna, 28 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA Linee d’indirizzo approvate.

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Presentazione sul tema: "Bologna, 28 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA Linee d’indirizzo approvate."— Transcript della presentazione:

1 Bologna, 28 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA Linee d’indirizzo approvate con Delibera di Giunta 590/2013 Servizio Salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza

2 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino GLI ADOLESCENTI IN EMILIA- ROMAGNA (11-17 anni) Dati 2012 Popolazione totale 256.411 (5,7%). Gli stranieri sono il 14,1%. Scuola 116.711 sono studenti. Gli stranieri sono 18.711 (16,0%). Totale promossi 97%. Stranieri promossi 94,2%

3 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino ACCESSO AI SERVIZI (11-17 anni) Unità di Strada (2011): 24.018 etilometri di cui 0,8% a minori di 16 anni e 19,6% a minori di 19 anni. Spazi Giovani dei Consultori (2011): 14.892. Stranieri 2.524 Ragazzi coinvolti in attività di educazione alla salute: 40.221di cui peer 3.010

4 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino ACCESSO AI SERVIZI Servizio Sociale Minori (2011): 20.926 Seguiti contemporaneamente da SSM e NPIA il 24% In comunità educative 814 In affidamento familiare 723 Neuropsichiatria (NPIA) (2012): 14.581 Sert (2012): 254 (pari allo 0,8% del totale)

5 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Le Linee d’indirizzo: Perché un documento sull’adolescenza … Gli adolescenti sono il futuro Gli adolescenti sono una risorsa da valorizzare E’ necessario investire di più e meglio sulla promozione del loro benessere e sostenerli nel percorso di crescita Gli adolescenti sono persone con una propria unicità, con propri contesti di vita e reti relazionali, che vanno conosciuti e rispettati Per pensare agli adolescenti in un’ottica di comunità ovvero programmare e intervenire in modo integrato tra tutti coloro che si occupano di adolescenza

6 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino … Le Linee d’indirizzo: Perché un documento sull’adolescenza Per ridurre la frammentazione e la precarietà dei progetti Per costruire un sistema stabile e competente Per integrare le politiche di promozione- prevenzione- cura Per migliorare la qualità degli interventi di sostegno in caso di situazioni a rischio e di tutela/cura in caso di problematiche socio- sanitarie

7 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Il documento è frutto del lavoro di operatori di area educativa, sociale e sanitaria che si occupano di promozione del benessere e prevenzione del rischio in adolescenza E’ stato discusso e condiviso con diversi soggetti ed enti pubblici e non

8 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Adolescenza Definizione dell’identità sessuale, inserimento nel gruppo dei pari, trasformazione del rapporto con i genitori, avvio di relazioni sentimentali e sessuali, Costruzione di un’identità autonoma, nuova immagine del corpo, alla quale concorrono le persone emotivamente importanti; genitori, insegnanti, pari, ecc…

9 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Adolescenza (2) in questa rielaborazione si è più fragili rispetto al sé e più condizionabili dai modelli identitari del contesto culturale e dei media Nella ristrutturazione globale della personalità viene mantenuta una prevalente continuità nell’organizzazione del Sé per quanto riguarda le relazioni di attaccamento

10 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Promozione del benessere 1° livello per un intervento globale con alta valenza preventiva Benessere= non come generico stare bene ma come condizione che fornisce adeguati strumenti per affrontare situazioni di difficoltà o rischio. Salute non come assenza di malattia ma aspirazione globale di benessere tra dimensione fisica e mentale, contesto abitativo, di vita, di lavoro, clima culturale, sociale e politico.

11 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Promozione del benessere (2) Secondo l’Oms solo la condivisione dell’impegno, della visione strategica, fra i diversi livelli di competenza e di responsabilità del sistema di comunità, può affrontare le grandi emergenze sociali e sanitarie che quotidianamente si presentano

12 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Prevenzione del rischio Prevenzione strettamente connessa alla promozione: funzione ponte rispetto agli altri servizi Assume come riferimento il significato del rischio dei relativi segnali precoci Considera l’importanza della vulnerabilità dell’adolescente in relazione al contesto educativo, familiare, scolastico, extrascolastico, relazionale, amicale e alle caratteristiche neurobiologiche.

13 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Prevenzione del rischio (2) Comprende le ragioni delle scelte rischiose e sostiene lo sviluppo di una coscienza critica Deve misurarsi con le diseguaglianze sociali, culturali, economiche, con gruppi o singoli a rischio specifico e con stili di attaccamento meno funzionali (quali attaccamento insicuro o disorganizzato rispetto alle figure genitoriali) Per un rafforzamento dei fattori protettivi attraverso le funzioni di ascolto, consultazione, informazione, orientamento e educazione tra pari.

14 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino La proposta: Il “Progetto Adolescenza” E’ il coordinamento in ambito territoriale aziendale/provinciale/distrettuale delle risorse e delle competenze già disponibili nel sistema socio- sanitario-educativo per gli adolescenti. E’ interistituzionale e interprofessionale Comprende tutti i servizi che hanno un primo contatto con gli adolescenti. E’ un corridoio in cui si incontrano e si integrano la promozione, la prevenzione e la cura

15 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Progetto Adolescenza: obiettivi Promuovere il benessere degli adolescenti a 360° e in modo integrato Mettere a sistema e dare stabilità a ciò che già esiste e funziona Far dialogare e lavorare insieme tutti coloro che si occupano di adolescenza: scuola, servizi e opportunità sociali pubbliche e del terzo settore (tempo libero, servizio civile, cultura, sport), servizi sanitari

16 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Progetto Adolescenza: caratteristiche Presta attenzione contemporaneamente all’adolescente, alla comunità ed ai legami esistenti e da sviluppare Opera in una logica di prossimità (andare verso), affiancamento partecipato e flessibilità Sostiene le competenze genitoriali e gli adulti di riferimento Si fonda sull’integrazione interprofessionale Raccoglie le richieste di accesso Risponde direttamente ai bisogni o invia ad altri servizi territoriali

17 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Quali cooordinate ? Valorizzazione delle competenze

18 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Una comunità accogliente che ha cura…”, educante, che è corresponsabile nell’azione educativa L’adolescenza pone interrogativi sempre più complessi e mutevoli e la risposta non può che essere un intervento contestuale, onnicomprensivo, una risposta “di comunità”. Una comunità che cerca garanzie per il proprio futuro, la propria continuità e il proprio rinnovamento Una progettazione attenta e che conosca profondamente il territorio nel quale vivono i ragazzi può offrire interventi e progettualità calibrate e costruire una relazione educativa improntata al rispetto e all’accoglienza (approccio ai contesti)

19 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Valorizzazione delle competenze fiducia nel futuro Promuovere responsabilità: presupposto per l’azione trasformativa per realizzare un’espansione del sè Cittadini dotati di risorse, in grado di attivarsi per promuovere benessere per sé e per la comunità (es. peer educator come facilitatore di comunità ) Valorizzare le competenze dei singoli e dei gruppi (l’intelligenza, la mente del gruppo) Rispettare le diversità in divenire: culturali, di genere, generazionali, di linguaggio

20 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino La relazione e la prossimità Ruolo dell’educatore come possibile punto di riferimento credibile nella relazione Metodo induttivo Intenzionalità educativa: evento educativamente sensato e teso al raggiungimento di un fine. Essere nei luoghi di vita con un affiancamento partecipato

21 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino

22 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Gli adulti come strumento di supporto alla crescita Sostegno alle competenze genitoriali ed educative in generale degli adulti di riferimento, in questo nuovo scenario di dinamiche intrafamiliari che riducono l’assimetria e danno più spazio alla negoziazione. Offrire spazi e momenti significativi in cui potersi incontrare e riflettere su difficoltà unitamente ad abilità. Il contesto scolastico favorisce l’aggancio con i genitori

23 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino A scuola… Centralità della scuola Rifondare il patto educativo scuola-territorio (v. officina educativa) Luogo aperto accogliente che favorisca la valorizzazione e la diffusione dei saperi, non solo formali ma anche informali, capace di sfruttare risorse e opportunità del territorio ( v. successo formativo, laboratorio delle competenze, intercultura, sportelli di ascolto)

24 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Nel tempo libero Spazio di aggregazione inteso come insieme di opportunità che favorisce relazioni significative tra coetanei e con gli adulti, in dialogo con il territorio. Gruppi educativi Educativa di strada (spazialità e progettualità sociale, v. educatore di sistema) Oratorio, associazionismo sportivo, culturale, religioso,servizio civile

25 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Prevenzione e contrasto del bullismo e della violenza tra pari Fenomeno presente in tutte le realtà (fisica, omofobica, psicologica, verbale); Difficoltà di parlarne con gli adulti; Leggere il fenomeno come processo che si sviluppa in un gruppo (considerare tutte le componenti relazionali); Reti interistituzionali tra scuola ed extrascuola, Sensibilizzazione degli adulti Cultura di rifiuto della violenza e prevaricazione Accompagnamento costruzione classe  Sanzioni riparative e progetti socio-educativi individualizzati  Equipe di insegnanti

26 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino La promozione di un uso consapevole e costruttivo delle nuove tecnologie Dipendenza da internet, molestie di tipo sessuale o grooming Adulti: alfabetizzazione, accorgimenti preventivi, momenti di confronto con esperti Approfondimento dei bisogni che esprimono nel mondo virtuale, e conoscenza responsabilità legali Attenzione e sostegno alle vittime Uso creativo e utilizzo consapevole degli strumenti elettronici

27 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino

28 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino Quindi ……….? L’attuazione delle linee di indirizzo Quanto tempo abbiamo? Tre anni Cosa farà la Regione?  Monitoraggio con gruppo di lavoro  Mappatura e valutazione degli interventi (con Università)  Indicazioni per il miglioramento del sistema  Accompagnamento della sperimentazione territoriale  Sostegno alla formazione degli operatori (con Università)

29 Bologna, 23 maggio 2013 Franca Francia Mariateresa Paladino GRAZIE PER L’ATTENZIONE! …Quando un adolescente cerca di spiegare la propria strada, senza rendersene conto porta la mano al cuore, come se intuisse il mistero di sé. E’ uno dei momenti del mio mestiere di insegnante che amo di più: quando si accorano, si attorcigliano attorno al proprio cuore per ascoltarlo e spesso accade quando sono ascoltati. I ragazzi chiedono ogni giorno questo riconoscimento. Hanno nostalgia di uno sguardo che riconosca la loro unicità, che non giudichi e non inscatoli la loro vita prima ancora di averla accettata nel suo straordinario scomposto, contradditorio emergere, che è già segno di ricerca… Da Alessandro D’Avena, su La Stampa del 4/12/11


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