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L’ARRIVO INATTESO L’11 febbraio 2008 è arrivato A., un bambino di origine rumena, che come un “uragano” ha dato una bella scossa alla nostra quotidianità,

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Presentazione sul tema: "L’ARRIVO INATTESO L’11 febbraio 2008 è arrivato A., un bambino di origine rumena, che come un “uragano” ha dato una bella scossa alla nostra quotidianità,"— Transcript della presentazione:

1 L’ARRIVO INATTESO L’11 febbraio 2008 è arrivato A., un bambino di origine rumena, che come un “uragano” ha dato una bella scossa alla nostra quotidianità, per la verità, già abbastanza vivace! Anno di formazione 2007/ Rachele Sala - Scuola Primaria di Settala

2 A. non si esprimeva in italiano, era assolutamente disorientato … il suo disagio era grande e lo manifestava in ogni attività che gli veniva proposta … Anno di formazione 2007/ Rachele Sala - Scuola Primaria di Settala

3 A. avrebbe dovuto imparare …
ad essere un alunno in una scuola sconosciuta, ad apprendere una nuova lingua, a studiare contenuti e discipline diverse attraverso le nuove parole. Tante emozioni nuove e una grossa fatica … Anno di formazione 2007/ Rachele Sala - Scuola Primaria di Settala

4 ACCOGLIERE UN BAMBINO STRANIERO
Non significa solo “far spazio in classe”, ma predisporre un progetto comune e condiviso , in cui si debbano utilizzare strumenti specifici. E’ la prima tappa di un percorso, che deve essere il più positivo possibile di inclusione e di nuova cittadinanza Anno di formazione 2007/ Rachele Sala - Scuola Primaria di Settala

5 ERA ARRIVATO IL MOMENTO DI STABILIRE DEI PONTI COMUNICATIVI
Anno di formazione 2007/ Rachele Sala - Scuola Primaria di Settala

6 STABILIAMO UNA RELAZIONE INTERCULTURALE
L’italiano è lingua di comunicazione quotidiana per parlare con i coetanei, per esprimere bisogni, desideri, richieste QUINDI La padronanza del nuovo codice rappresenta una condizione necessaria per l’apprendimento anche in proiezione degli anni successivi Anno di formazione 2007/ Rachele Sala - Scuola Primaria di Settala

7 IL CAMBIAMENTO: laboratorio di comunicazione come punto di incontro
Durante le ore di laboratorio di conversazione attraverso la comunicazione verbale,l’impiego di attività ludico-manipolativo, si è via via verificata un’acquisizione semplice e naturale della lingua italiana. Anno di formazione 2007/ Rachele Sala - Scuola Primaria di Settala

8 Abbiamo dedicato molti momenti allo scambio reciproco attraverso il dialogo, alternati ad attività strutturate … Anno di formazione 2007/ Rachele Sala - Scuola Primaria di Settala

9 IL BAMBINO IN CONFLITTO CON LA SUA ORIGINALITA’
Il bambino ha bisogno di veder valorizzata e riconosciuta la sua cultura d’origine ,ha bisogno di sentire che i “due mondi “di cui fa parte non sono in conflitto. LA SCUOLA DEVE ATTIVARSI affinchè durante l’inserimento, l’alunno si senta motivato alla conoscenza dei valori della cultura accogliente e non ci sia un allontanamento dalla propria identità culturale creando una situazione di conflitto interiore. Anno di formazione 2007/ Rachele Sala - Scuola Primaria di Settala

10 LA SCUOLA IN PRIMA LINEA
Il diritto allo studio deve essere letto ed attuato come prospettiva di qualità della formazione LA SCUOLA DEVE porsi degli obiettivi generali e operativi affinchè “i nuovi valori” acquistino una presa di coscienza comune e non vengano allontanati ma vissuti come arricchimento e patrimonio dell’umanità e garanzia dei diritti di tutti Anno di formazione 2007/ Rachele Sala - Scuola Primaria di Settala

11 QUESTO IL RISULTATO FINALE DEL LAVORO DI A.
Anno di formazione 2007/ Rachele Sala - Scuola Primaria di Settala

12 I BAMBINI IMPARANO CIò CHE VIVONO
Se un bambino vive nella critica, impara a condannare Se un bambino vive nella ostilità, impara a combattere Se un bambino vive nell’ironia,impara ad essere timido Se un bambino vive nella vergogna,impara a sentirsi colpevole Se un bambino vive tolleranza,impara ad esser paziente Se un bambino vive nell’incoraggiamento,impara ad avere fiducia Se un bambino vive nella lode, impara ad apprezzare Se un bambino vive lealtà,impara la giustizia Se un bambino vive nella sicurezza impara ad aver fede Se un bambino vive nell’accettazione e nell’amicizia, impara l’amore nel mondo. Doroty Law Nolte Anno di formazione 2007/ Rachele Sala - Scuola Primaria di Settala


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