è il motto e il logotipo del comune di Siviglia (Spagna).

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2 è il motto e il logotipo del comune di Siviglia (Spagna).
NO8DO è il motto e il logotipo del comune di Siviglia (Spagna). … un rocchetto di filo (in castigliano, madeja) contenuto entro due sillabe in stampatello maiuscolo, formando così il rebus "NO8DO". Si legge "no-madeja-do", a rappresentare l'espressione sivigliana "NO ME HA DEJADO", NON MI HA ABBANDONATO.

3 CENNI STORICI e PROSPETTIVE FUTURE
Dott. Bruno Chipi INTRODUZIONE ALLA GRUPPOANALISI CENNI STORICI e PROSPETTIVE FUTURE

4 La parola GRUPPO e la sua ETIMOLOGIA
GRUPO (sp.) – GRUPE (fr.) – GROUP (ing.)… CRUP – KRUPPA - KLUPKO - KRIUPA – KRUPEN – CROPPA - KROPT –KRUPPEL … (or. celtica, germanica, scandinava …) riunire – ammassare - stringere insieme – contrarre – agglomerare … gomitolo – nodo/groppo - protuberanza - gozzo – mucchio – ammasso – morsa – intreccio – storpio – sacchetto pieno di monete …

5 La parola GRUPPO e i suoi significati
[grùp-po] s.m. 1 Insieme di persone o cose distinte ma riunite in un unico complesso: g. di giovani, di case; entrare in g.

6 La parola GRUPPO e i suoi significati
2 Insieme di persone tra loro collegate da interessi comuni: g. sportivo; un g. di potere || g. parlamentare, insieme di parlamentari appartenenti allo stesso partito altrimenti iscritti al gruppo misto | g. di lavoro, insieme di persone che collaborano a uno stesso progetto | lavoro di g., svolto collegialmente | foto di g., che ritrae un insieme omogeneo (amici, una classe, una famiglia ecc.)

7 La parola GRUPPO e i suoi significati
3 nel l. scient., ripartizione in base a categorie di appartenenza: g. di vertebrati || g. chimico, nel sistema periodico degli elementi di Mendeleev, insieme di elementi che manifestano proprietà chimiche simili | g. sanguigno, in biologia, categoria in cui si suddividono gli individui della specie umana secondo le caratteristiche del sangue

8 La parola GRUPPO e i suoi significati
4 econ. Insieme di società controllate da uno o più soggetti tramite il possesso della maggioranza del loro capitale sociale: g. finanziario, industriale; società del gruppo X

9 La parola GRUPPO e i suoi significati
5 Insieme di elementi tecnologici fra loro collegati: il g. motore di un frigorifero || g. elettrogeno, l'insieme di un motore e di un generatore elettrici

10 La parola GRUPPO e i suoi significati
6 sport. Il grosso dei concorrenti di una gara, spec. nel ciclismo, quando procedono tutti insieme: staccare il g.

11 La parola GRUPPO e i suoi significati
7 mil. Formazione organica destinata ad attività speciali: il g. di pronto intervento

12 La parola GRUPPO e i suoi significati
8 Rappresentazione artistica di un insieme di cose o persone: g. scultoreo

13 L’INDIVIDUO E LA COLLETTIVITA’.
RADICE SOCIOLOGICA NELL’800 I SOCIOLOGI APPROFONDISCONO LO STUDIO SUI GRANDI GRUPPI, LE LORO DINAMICHE E LE STRUTTURE IN CUI AGISCONO; ALL’INIZIO CON CONCETTUALIZZAZIONI IDEALISTICHE, POI SEMPRE PIU’ PRAGMATICHE NEL TENTATIVO DI INTERROGARE L’INDIVIDUO E LA COLLETTIVITA’.

14 RADICE TERAPEUTICA L’USO E IL VALORE DATO AL GRUPPO
COME CONTESTO E PROMOZIONE TERAPEUTICA SI PERDE NELLA STORIA. AGLI INIZI DEL 900 PRIME ESPERIENZE SISTEMATIZZATE E PROGRESSIVAMENTE TEORIZZATE FINO ALL’ATTUALE PSICOTERAPIA ANALITICA DI GRUPPO

15 Sigmund FREUD (6/5/1856 - 23/9/1939) TOTEM E TABÙ (1913)
L’interesse di Freud per la psicologia collettiva è rintracciabile in numerosi scritti anche se le sue ipotesi sono fondamentalmente delineate in due lavori: TOTEM E TABÙ (1913) PSICOLOGIA DELLE MASSE E ANALISI DELL’IO (1921) DA TENERE INOLTRE PRESENTI LA MORALE SESSUALE CIVILE (1908) CONSIDERAZIONI ATTUALI SULLA GUERRA E SULLA MORTE (1915) L’AVVENIRE DI UN’ILLUSIONE (1927) IL DISAGIO DELLA CIVILTA’ (1929)

16 Afferma il primato dell’individuo sul gruppo e sul sociale L’OGGETTO PREVALENTE DELL’INTERESSE DELLA PSICOANALISI È L’INDIVIDUO

17 PULSIONI” “… LE PULSIONI MIRANO AL SODDISFACIMENTO
FREUD “L’ESSENZA PIU’ PROFONDA DEGLI ESSERI UMANI E’ COSTITUITA DALLE PULSIONI” “… LE PULSIONI MIRANO AL SODDISFACIMENTO DI CERTI BISOGNI PRIMARI”

18 CERCA IL SODDISFACIMENTO DEI PROPRI MOTI PULSIONALI MA SOLO
FREUD “… IL SINGOLO UOMO CERCA IL SODDISFACIMENTO DEI PROPRI MOTI PULSIONALI MA SOLO RARAMENTE RIESCE A PRESCINDERE DALLE RELAZIONI CON ALTRI INDIVIDUI. NELLA VITA DEL SINGOLO L’ALTRO È SEMPRE PRESENTE, COME MODELLO, COME OGGETTO, COME NEMICO, SOCCORRITORE, E PERTANTO LA PSICOLOGIA INDIVIDUALE È ANCHE FIN DALL’INIZIO, PSICOLOGIA SOCIALE …” “Psicologia delle masse e analisi dell’Io” (1921)

19 … MA LA VISIONE STRETTAMENTE PULSIONALE DELL’UOMO GLI IMPEDISCE DI ATTRIBUIRE AI GRUPPI UN’INDIPENDENZA PROCESSUALE E STRUTTURALE, DIVERSA DA QUELLA CHE SI PUÒ OSSERVARE NEGLI INDIVIDUI.

20 LA SOCIALIZZAZIONE È L’EFFETTO SECONDARIO DELLE TRASFORMAZIONI DELLA PULSIONE ORIGINARIA INFANTILE

21 ESIGE DA OGNI INDIVIDUO LA
FREUD LA COSTITUZIONE DELLA CIVILTA’ ESIGE DA OGNI INDIVIDUO LA RINUNCIA AL PIENO SODDISFACIMENTO PULSIONALE

22 NEL QUALE LA POSSIBILITÀ DI UN INDIVIDUO DI
FREUD LA SOCIALIZZAZIONE È VISTA COME UN PROCESSO RISCHIOSO NEL QUALE LA POSSIBILITÀ DI UN INDIVIDUO DI SODDISFARE I PROPRI DESIDERI È CONTRAPPOSTA ALLE NECESSITÀ SOCIALI …

23 ORIGINE DALL’INDIVIDUO UNA SORTA DI COROLLARIO
FREUD LA SOCIETA’ SI FONDA ED HA ORIGINE DALL’INDIVIDUO IL GRUPPO E’ DUNQUE UNA SORTA DI COROLLARIO DELL’INDIVIDUO

24 SUBLIMAZIONE QUELL’INSIEME DI PROCESSI MEDIANTE I QUALI
FREUD SUBLIMAZIONE QUELL’INSIEME DI PROCESSI MEDIANTE I QUALI LA TENDENZA SESSUALE ABBANDONA LA SUA META INIZIALE RIVOLTA AL PIACERE E NE ACCETTA UN’ALTRA CHE NON DEVE ESSERE CHIAMATA SESSUALE MA SOCIALE

25 … L’INDIVIVIDUO E IL GRUPPO …
FREUD NON CREDE CHE IL GRUPPO ESISTA IN QUANTO ENTITA’ AUTONOMA …

26 L’INDIVIVIDUO E IL GRUPPO
CREDE CHE IL GRUPPO SIA UNA CREAZIONE ARBITRARIA DELLA MENTE INDIVIDUALE

27 IL GRUPPO E’ UN MEDIATORE TRA LA PULSIONE ORIGNARIA
FREUD IL GRUPPO E’ UN MEDIATORE TRA LA PULSIONE ORIGNARIA E LA SOCIETA’ CIVILE

28 NON ESISTONO PRIMITIVI ISTINTI SOCIALI
FREUD NON ESISTONO PRIMITIVI ISTINTI SOCIALI

29 NEGA LA SPECIFICITA’ DEL GRUPPO COME ENTITA’
FREUD IN SINTESI FREUD NEGA LA SPECIFICITA’ DEL GRUPPO COME ENTITA’ AFFERMA CHE LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO HA UNA SPIEGAZIONE PSICOANALITICA

30 … OSSERVANDO UN GRUPPO E’ VERO CHE SEMBRA …
FREUD RIFERENDOSI A LE BON (Psicologia delle folle 1885) E A McDOUGALL (La mente del gruppo ) FREUD SOSTIENE CHE … OSSERVANDO UN GRUPPO E’ VERO CHE SEMBRA … SIA DOTATO DI ISTANZE PROPRIE (ANIMA COLLETTIVA O MENTE DEL GRUPPO) ESERCITI INFLUENZA SUI SINGOLI PER ADATTARLI AD ESSO (SUGGESTIONE) CHE TRA I COMPONENTI DEL GRUPPO SI ISTAURINO RAPPORTI DI PARTICOLARE UNIFORMITA’ (CONTAGIO)

31 PSICOLOGIA DELLA COLLETTIVITA’
FREUD FREUD NON E’ D’ACCORDO CHE TALI FENOMENI SIANO SPIEGATI DA UNA PSICOLOGIA DELLA COLLETTIVITA’

32 CON LA PSICOLOGIA DELL’INDIVIDUO NELL’INDIVIDUO STESSO
FREUD TUTTO E’ SPIEGABILE CON LA PSICOLOGIA DELL’INDIVIDUO E DA FENOMENI CHE HANNO ORIGINE NELL’INDIVIDUO STESSO E NELLE SUE RELAZIONI

33 DA QUESTA IL GRUPPO TRAGGA LA
FREUD E’ L’EROS (LA LIBIDO) LA PULSINE PRIMARIA CHE E’ VOLTA AL LEGAME IPOTIZZA CHE DA QUESTA IL GRUPPO TRAGGA LA SUA ORIGINE

34 CHIESA ED ESERCITO DUE “FORMAZIONI SOCIALI” MOLTO DIVERSE MA CON
FREUD … E COME ESEMPI PRENDE CHIESA ED ESERCITO DUE “FORMAZIONI SOCIALI” MOLTO DIVERSE MA CON MOLTE CARATTERISTICHE IN COMUNE HANNO UN CAPO e IL CAPO E’ AL DI SOPRA DELLE PARTI

35 PER CIASCUN INDIVIDUO LO
FREUD … CHIESA ED ESERCITO … IL CAPO HA PER CIASCUN INDIVIDUO LO STESSO NTERESSE IN NOME DI UN INTERESSE COMUNE … (“ovvero se stesso!”)

36 INTRATTENUTO CON IL CAPO
FREUD … CHIESA ED ESERCITO … GLI INDIVIDUI SONO COESI TRA LORO IN FORZA DELLO STESSO RAPPORTO INTRATTENUTO CON IL CAPO

37 … LA CHIESA E L’ESERCITO … IN FORZA DI QUESTO AMORE
FREUD … LA CHIESA E L’ESERCITO … IL CAPO AMA TUTTI ALLO STESSO MODO CIASCUNO AMA GLI ALTRI IN FORZA DI QUESTO AMORE

38 … LA CHIESA E L’ESERCITO …
FREUD … LA CHIESA E L’ESERCITO … SONO I LEGAMI LIBIDICI TRA IL POPOLO E IL CAPO FONDAMENTO DELLA COESIONE DEL GRUPPO

39 “QUALUNQUE SIA LA RAGIONE
FREUD “QUALUNQUE SIA LA RAGIONE PER CUI QUESTO LEGAME SI STABILISCE IN CIO’ SI VEDE L’ESSENZA DEL GRUPPO: IL LEGAME LIBIDICO”

40 SI ROMPE LA MASSA SI DISGREGA
FREUD SE IL LEGAME LIBIDICO CON IL CAPO SI ROMPE (il “re” viene ucciso, perdita della verità nella religione …) LA MASSA SI DISGREGA IN PREDA AL PANICO … E RIEMERGE L’INDIVIDUO NELLE SUE MANIFESTAZIONI ASOCIALI ED EGOISTICHE

41 LEGAMI IDENTIFICAZIONI
FREUD FREUD IPOTIZZA CHE NEI GRUPPI I RISPETTIVI LEGAMI TRA I MEMBRI E CON IL CAPO SIANO ASSIMILABILI ALLE IDENTIFICAZIONI VISSUTE DALL’INDIVIDUO DURANTE LA CRESCITA

42 E’ UN INSIEME DI INDIVIDUI CHE HANNO ASSUNTO IL MEDISIMO OGGETTO
“LA MASSA E’ UN INSIEME DI INDIVIDUI CHE HANNO ASSUNTO IL MEDISIMO OGGETTO COME LORO IDEALE DELL’IO E CHE PERTANTO SI SONO IDENTIFICATI GLI UNI CON GLI ALTRI NEL LORO IO” FREUD

43 “L’OGGETTO D’ AMORE DIVENTA GRANDE ED IMPORTANTE ED IL
SOGGETTO DINANZI AD ESSO SI FA UMILE E AD ESSO E’ DEDITO” FREUD

44 ...Stati Uniti Anni ’20… L’ECCEZIONE …

45 TERAPIA PSICOANALITICA DI GRUPPO
Trigant BURROW 07/9/1875 – 24/5/1950 (analista e allievo di Jung) PRECURSORE DELLA TERAPIA PSICOANALITICA DI GRUPPO SOSTENNE E PUBBLICO’ (1927) “L’IDEA DEL GRUPPO COME STRUMENTO TERAPEUTICO “…

46 UNO SPOSTAMENTO DALLE PULSIONI ALLE RELAZIONI
TRIGANT BURROW GIÀ NEI SUOI PRIMI SCRITTI PSICOANALITICI, INFATTI, SI PUÒ COGLIERE LA SVOLTA RIVOLUZIONARIA OPERATA DA BURROW ATTRAVERSO UN RADICALE RIPENSAMENTO DELLA PSICOANALISI FREUDIANA IN CHIAVE STORICISTICO-RELAZIONALE DETERMINANDO UNO SPOSTAMENTO DALLE PULSIONI ALLE RELAZIONI (E. GATTI PERTEGATO, 2001).

47 FORSE SENZA RENDERSENE CONTO
TRIGANT BURROW BURROW HA INTRODOTTO ELEMENTI IMPORTANTI PER IL FUTURO … FORSE SENZA RENDERSENE CONTO

48 UN CONFLITTO INDIVIDUALE E’ IL SINTOMO DI UN CONFLITTO SOCIALE
TRIGANT BURROW IN SINTESI BURROW CAPOVOLGE L’ASSINTO FREUDIANO affermando che UN CONFLITTO INDIVIDUALE E’ IL SINTOMO DI UN CONFLITTO SOCIALE

49 E’ L’ESPRESSIONE DELLA
TRIGANT BURROW LA NORMALITA’ E’ L’ESPRESSIONE DELLA NEVROSI DELLA MASSA

50 ESISTE UN GRUPPO COME ENTITA’ E COME CONCETTO
TRIGANT BURROW ESISTE UN GRUPPO COME ENTITA’ E COME CONCETTO

51 DISTINTA DA QUELLA INDIVIDUALE, INSITA
TRIGANT BURROW IL GRUPPPO HA UNA SUA SPECIFICITA’, DISTINTA DA QUELLA INDIVIDUALE, INSITA NEL LEGAME TRA GLI ELEMENTI CHE LO COMPONGONO

52 DELLO SVILUPPO NORMALE E PATOLOGICO DI UN INDIVIDUO
TEORIZZA CHE IL GRUPPO E’ ALLA BASE DELLO SVILUPPO NORMALE E PATOLOGICO DI UN INDIVIDUO IL GRUPPO … LO STRUMENTO PIU’ IDONEO PER LA TERAPIA TRIGANT BURROW

53 TRIGANT BURROW ESSERE INSIEME AD ALTRI PUO’ AIUTARE A
RENDERSI CONTO CON PIU’ FACILITA’ DELLA COMUNE PRESENZA DEGLI ISTINTI SOCIALI, NON CONSIDERARSI UN CASO ISOLATO, ESPRIMERSI CON PIU’ FACILITA’ SUPERANDO LE NATURALI RESISTENZE, SPERIMENTARE E RIPRISTINARE GRADUALMENTE LEGAMI SOCIALI PIU’ CONSONI

54 INTRODUCE IL CONCETTO DI
TRIGANT BURROW INTRODUCE IL CONCETTO DI SOCIETA’ MALATA (CON LARGO ANTICIPO RISPETTO ALLA CONTESTAZIONE PSICHIATRICA DEGLI ANNI ‘60 E ‘70)

55 PENSIERO PSICOANALITICO, FU SCONFESSATA DA FREUD.
TRIGANT BURROW … MA LA SUA “FILOANALSI” (NEVROSI COME ERRORE FILOGENETICO), IN ANTITESI CON IL NASCENTE PENSIERO PSICOANALITICO, FU SCONFESSATA DA FREUD.

56 SOCIETA’ PSICOANALITICA
TRIGANT BURROW … E FU INEVITABILMENTE ISOLATO E CACCIATO DALLA SOCIETA’ PSICOANALITICA DELL’EPOCA !!!

57 PSICOTERAPIA DI GRUPPO
Jacob Levi MORENO (18/5/1889 – 14/5/1974) CONIO’ IL NOME DI PSICOTERAPIA DI GRUPPO (1924) E FU L’IDEATORE DELLO PSICODRAMMA … “il vecchio divano dello psicoanalista è stato sostituito dal teatro della spontaneità” …

58 L’INDIRIZZO AMERICANO …
… E LA REGOLA L’INDIRIZZO AMERICANO …

59 IN AMERICA A PARTIRE DAGLI ANNI ’30 MOLTI AUTORI
SI OCCUPARONO DI GRUPPI WENDER SCHILDER SLAVSON WOLF SCHWARTZ LOCKE DURKIN YALOM …

60 WENDER SCOPI DIDATTICI PREVALENTEMENTE formò gruppi di pazienti
che seguiva individualmente per SCOPI DIDATTICI presentava argomenti inerenti la psicoanalisi e poi ne discuteva con loro …

61 Paul Ferdinand SCHILDER
(15/2/1886 – 07/12/1940) UTILIZZO’ IL GRUPPO PREVALENTEMENTE IN SITUAZIONI OSPEDALIERE PER FINALITA’ TERAPEIUTICHE E SULLA BASE DI ESIGENZE ECONOMICHE, DI TEMPO E DI SPAZIO

62 SCHILDER PER PRIMO EVIDENZIO’ I VANTAGGI DEL GRUPPO IN GRUPPO ATTRAVERSO IL CONFRONTO OGNI PAZIENTE SCOPRE LE BASI COMUNI DELLA PERSONALITA’ … CIO’ PRODUCE UNA ATTENUAZIONE DEI CONFLITTI CON IL SUPER-IO E AL CONTEMPO CONTRIBUISCE A RAFFORZARE L’IO ATTRAVERSO L’IDENTIFICAZIONE CON DEI SIMILI SI ACCORSE CHE CIO’ DETERMINAVA UN RAPIDO SOLLIEVO DA PARTE DEI P.TI DEL GRUPPO VENENDO MENO LA PRESSIONE SUPEREGOICA MIGLIORAVA ANCHE LA LIBERA ASSOCIAZIONE LIBERANDO ANCHE VISSUTI EMOTIVI ED AFFETTIVI SI RIDUCEVA RAPIDAMENTE L’USO DIFENSIVO DELLA IDEOLOGIA E DELLA RAZIONALIZZAZIONE

63 TUTTO ERA RICONDUCIBILE AD UNA
SCHILDER TUTTO ERA RICONDUCIBILE AD UNA TERAPIA INDIVIDUALE FATTA IN GRUPPO

64 Samuel R. SLAVSON PER PRIMO INIZIO’’ A DEFINIRE LE CARATTERISTICHE
(25/12/1890 – 05/8/1981) PER PRIMO INIZIO’’ A DEFINIRE LE CARATTERISTICHE DEL GRUPPO TERAPEUTICO E DEL GRUPPO NON TERAPEUTICO “A TEXT BOOK IN ANALYTIC GROUP PSYCHOTERAPY” (Slavson R. 1967)

65 LE DIFFERENZE PRINCIPALI IN SINTESI
SLAVSON LE DIFFERENZE PRINCIPALI IN SINTESI IL FINE IL SETTING ANALITICO L’INTERAZIONE IL TRANSFERT L’INSIGHT I RUOLI LA CATARSI LA FUNZIONE ANALITICA LA SINERGIA

66 NEL QUALE LA PSICOANALISI
SLAVSON PER SLAVSON E PER LA MAGGIOR PARTE DEGLI AUTORI AMERICANI (SE NON TUTTI) IL GRUPPO DIVENTA UN LUOGO NEL QUALE LA PSICOANALISI INTESA UNICAMENTE COME MODELLO RICONOSCIUTO E TERAPEUTICO DELLA MENTE INDIVIDUALE PUO’ ESSERE APPLICATA

67 PSICOANALISI DI GRUPPO
SLAVSON … OSSIA L’INTENTO APRIORISTICO È QUELLO DI CREARE UN MODELLO DI PSICOANALISI DI GRUPPO CHE SIA LA TRADUZIONE FEDELE della PSICOANALISI NDIVIDUALE... … il gruppo come luogo diverso di applicazione …

68 ESCLUSERO MA TUTTE L’INTERESSE PER IL GRUPPO
… OGNI SCUOLA PORTO’ NEL GRUPPO IL SUO IMPIANTO TEORICO MA TUTTE ESCLUSERO L’INTERESSE PER IL GRUPPO IN QUANTO TALE, COME ENTITA’

69 ANALISI IN GRUPPO (METODO ROTATORIO) OGNI PERSONA A ROTAZIONE ASSUME IL RUOLO DI PROTAGONISTA (SCUOLA AMERICANA ...)

70 L’INDIRIZZO EUROPEO

71 IL GRUPPO OGGETTO PSICOLOGICO EFFETTIVO
IN EUROPA L’INTERESSE PER IL GRUPPO INIZIA A SVILUPPARSI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE DIVERSAMENTE DAGLI AMERICANI IL GRUPPO INIZIA AD ESSERE VISTO COME UNITA’, INSIEME, COME OGGETTO PSICOLOGICO EFFETTIVO

72 L’IDEA DEL GRUPPO COME SPECIFICITA’ DI PARTICOLARE IMPORTANZA
HA DUE ANTEFATTI DI PARTICOLARE IMPORTANZA TEORICO SCIENTIFICA LE NOVITA’ TEORICHE DI M. KLEIN IN PSICOANALISI ALCUNE TEORIE DI EINSTEIN IN FISICA E DI K. LEWIN IN PSICOLOGIA SOCIALE

73 CONFLITTO IMPORTANTE DA UNA PARTE LE SUE IDEE INNOVATIVE
CON M.KLEIN SI APRE UN CONFLITTO IMPORTANTE DA UNA PARTE LE SUE IDEE INNOVATIVE DALL’ALTRA I DIFENSORI DELL’ORTODOSSIA CHE SI CONTENDONO L’EREDITA’ FREUDIANA

74 TAVISTOCK HOSPITAL MOLTI GRUPPI DI LAVORO IN INGHILTERRA SI FORMARONO
TRA I PIU’ IMPORTANTI QUELLO DEL TAVISTOCK HOSPITAL A LONDRA

75 CON LA COLLABORAZIONE DI MOLTI PSICOLOGI DI PROVENIENZA CULTURALE
IL TAVISTOCK SI CARATTERIZZO’ PER L’INTENSA RICERCA E PER LE MOLTE INIZIATIVE IN VARI CAMPI PSICOTERAPIA DEI BAMBINI PSICOTERAPIA DEGLI PSICOTICI PSICOTERAPIA DI GRUPPO … CON LA COLLABORAZIONE DI MOLTI PSICOLOGI DI PROVENIENZA CULTURALE DIVERSA

76 “HUMAN RELATION” AL TAVISTOCK SI PUBBLICO’ LA RIVISTA
NELLA QUALE SCRISSE MOLTI ARTICOLI ANCHE KURT LEWIN CHE CON I SUOI STUDI E LE SUE TEORIE PSICOLOGICO – SOCIALI INFLUENZO’ MOLTO LE NUOVE IMPOSTAZIONI TEORICHE RELATIVE ALLO STUDIO DEL GRUPPO

77 AVEVA INTRODOTTO NELLA RIFACENDOSI AGLI STUDI DI
K.LEWIN (09/9/1890 – 12/02/1947) AVEVA INTRODOTTO NELLA PSICOLOGIA SOCIALE LA TEORIA DEL CAMPO RIFACENDOSI AGLI STUDI DI EINSTEIN

78 CARICHE E LE PARTICELLE
EINSTEIN ED INFELD ”… NON SONO LE CARICHE NE’ LE PARTICELLE MA E’ IL CAMPO COMPRESO NELLO SPAZIO TRA LE CARICHE E LE PARTICELLE CHE E’ ESSENZIALE DEI FENOMENI FISICI (1938)“

79 DALLE CARATTERISTICHE DEI SINGOLI ELEMENTI PRESENTI NEL CAMPO STESSO
SECONDO LA FIELD THEORY IL CAMPO E LE SUE LEGGI NON DIPENDONO DALLE CARATTERISTICHE DEI SINGOLI ELEMENTI PRESENTI NEL CAMPO STESSO MA DIPENDONO DALLA CONFIGURAZIONE, DAL MOVIMENTO E DALLA STRUTTURA DEL CAMPO INTESO NELLA SUA GLOBALITA’

80 “QUI ED ORA” COSI’ COME ESSO SI CONFIGURA IN QUEL MOMENTO:
CONSEGUENZA: PER SPIEGARE GLI EVENTI CHE IN UN MOMENTO DATO SI VERIFICANO IN UN CAMPO … … OCCORRE SIANO SPIEGATE LE PROPRIETA’ DEL CAMPO STESSO COSI’ COME ESSO SI CONFIGURA IN QUEL MOMENTO: “QUI ED ORA” (HERE AND NOW / / HIC ET NUNC)

81 CENTRATA SULLA DINAMICA
LA TEORIA DEL CAMPO UN FONDAMENTO EPISTEMOLOGICO L’ATTENZIONE SI SPOSTA DA UNA SPIEGAZIONE TEMPORO-CAUSALE E STORICO-GENETICA AD UNA SPIEGAZIONE CAUSALE CENTRATA SULLA DINAMICA E SULLA STRUTTURA DEL SISTEMA OSSIA SULLA TOTALITA’ DINAMICA DEL “QUI ED ORA”

82 IL CAMBIAMENTO DI STATO LO STATO DI TUTTE LE ALTRE
… se IL GRUPPO PUO’ DEFINIRSI COME TOTALITA’ DINAMICA (LEWIN) … CIO’ SIGNIFICA CHE IL CAMBIAMENTO DI STATO DI UNA SUA PARTE O FRAZIONE QUALSIASI INTERESSA LO STATO DI TUTTE LE ALTRE

83 DEI SUOI MEMBRI (LEWIN)
IL GRUPPO … QUALCOSA DI PIU’ O PER MEGLIO DIRE DIVERSO DALLA SOMMA DEI SUOI MEMBRI (LEWIN)

84 RELAZIONI PARTICOLARI
IL GRUPPO … HA STRUTTURA PROPRIA, FINI PECULIARI, RELAZIONI PARTICOLARI CON ALTRI GRUPPI

85 LA SUA ESSENZA E’ L’INTERDIPENDENZA TRA I MEMBRI, NON LA LORO
IL GRUPPO … LA SUA ESSENZA E’ L’INTERDIPENDENZA TRA I MEMBRI, NON LA LORO SOMIGLIANZA O DISSIMIGLIANZA.

86 CONSIDERATO IL GRUPPO UNO SPECIFICO OGGETTO PSICOLOGICO … NE CONSEGUE UNA METODOLOGIA TERAPEUTICA CENTRATA SU DI ESSO

87 Henry EZRIEL IL GRUPPO COME UNITA’ TENSIONE COMUNE INCONSCIA
UNO DEI CAPISCUOLA INGLESI IL GRUPPO COME UNITA’ Introduce il concetto di chiara derivazione lewiniana TENSIONE COMUNE INCONSCIA del gruppo

88 IL TRANSFERT come riedizione dei vissuti infantili
HENRY EZRIEL LA DIFFICOLTA’ DELLA PSICOANALISI AD ACCETTARE L’IDEA DEL GRUPPO COME TOTALITA’ E’ IN RELAZIONE A DUE CONCETTI TRADIZIONALI IL TRANSFERT come riedizione dei vissuti infantili L’INTERPRETAZIONE come ricostruzione genetica della storia infantile

89 AMMESSA LA SUA ESISENZA COME OGGETTO PSICOLOGICO
HENRY EZRIEL IL GRUPPO AMMESSA LA SUA ESISENZA COME OGGETTO PSICOLOGICO NON HA (EVIDENTEMENTE!) UN’INFANZIA …

90 TEORICO E METODOLOGICO
HENRY EZRIEL … QUINDI … NON E’ POSSIBILE UN TRASLOCO DELLA TEORIA INDIVIDUALE NEL GRUPPO … … OCCORRE UN NUOVO IMPALCO TEORICO E METODOLOGICO

91 QUALCOSA CHE SI SVILUPPA NEL CORSO DEL TRATTAMENTO.
HENRY EZRIEL PER EZRIEL IL TRANSFERT NON E’ COME PENSAVA FREUD QUALCOSA CHE SI SVILUPPA NEL CORSO DEL TRATTAMENTO. AL CONTRARIO IL TRANSFERT E’ PRATICATO DA NOI TUTTI NELLA NOSTRA VITA PER TENERE RIMOSSE LE NOSTRE FANTASIE INCONSCE.

92 AD ASSICURARCI RAPPORTI DI TRANSFERT ADEGUATI NELLE SFERE ORDINARIE
HENRY EZRIEL … E SE NON RIUSCIAMO AD ASSICURARCI RAPPORTI DI TRANSFERT ADEGUATI NELLE SFERE ORDINARIE DELLA NOSTRA VITA … … ALLORA QUESTO BISOGNO PUO’ CONDURCI AL TRATTAMENTO (EZERIEL 1973)

93 DEI RAPPORTI DI RELAZIONE “ PERMETTE DI PORRE L’ACCENTO
HENRY EZRIEL PENSARE AL TRANSFERT COME “COSTITUENTE DEI RAPPORTI DI RELAZIONE “ PERMETTE DI PORRE L’ACCENTO SULLA SUA PERMANENZA NELL’ ”HIC ET NUNC” PIUTTOSTO CHE SULLA SUA ORIGINE GENETICA …

94 DELL’INTERPRETAZIONE
HENRY EZRIEL … E COSI’ VIENE RIBALTATA L’IMPORTANZA DELL’INTERPRETAZIONE STORICO GENETICA RISPETTO A QUELLA SUL “QUI ED ORA”

95 STRUTTURA DEL GRUPPO DENOMINATORE COMUNE DELLE FORZE
HENRY EZRIEL DAI BISOGNI TRANSFERALI DEI SINGOLI SORGE LA STRUTTURA DEL GRUPPO CHE SVOLGE LA FUNZIONE DI DENOMINATORE COMUNE DELLE FORZE CHE OPERANO NEL GRUPPO STESSO

96 NEL GRUPPO … SI RIPRODURREBBERO SITUAZIONI TIPICHE DELLA VITA
HENRY EZRIEL NEL GRUPPO … SI RIPRODURREBBERO SITUAZIONI TIPICHE DELLA VITA E DELLA PATOLOGIA DI CIASCUN PAZIENTE

97 SUL GRUPPO NEGLI INDIVIDUI
HENRY EZRIEL LA CLINICA CONFERMA LA TEORIA … IL LAVORO INTERPRETATIVO SUL GRUPPO PRODUCE MODIFICAZIONI NEGLI INDIVIDUI

98 DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE AI NOSTRI GIORNI
L’INDIRIZZO EUROPEO DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE AI NOSTRI GIORNI

99 Wilfred BION (15/2/1886 – 8/11/1979) “ESPERIENZE NEI GRUPPI“ (1961)
Wilfred BION (15/2/1886 – 8/11/1979) PSICOANALISTA DI GRANDE FAMA ANCHE SE LA SUA ESPERIENZA CON I GRUPPI E LA SUA TEORIZZAZIONE SONO DA CONSIDERARE EPISODICHE VASTO SUCCESSO EBBE CON “ESPERIENZE NEI GRUPPI“ (1961)

100 LA SECONDA GUERRA MONDIALE COME UFFICIALE MEDICO AMERICANO
BION INIZIO’ AD OCCUPARSI DI GRUPPI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE COME UFFICIALE MEDICO AMERICANO SI TROVO’ A DIRIGERE UN REPARTO PSICHIATRICO DI RIABILITAZIONE IN UN OSPEDALE MILITARE INGLESE

101 … L’ESPERIMENTO DI NORTHFIELD … DOVEVA OCCUPARSI DELLA
BION … L’ESPERIMENTO DI NORTHFIELD … DOVEVA OCCUPARSI DELLA RIABILITAZIONE DI UN GRUPPO DI SOLDATI RIENTRATI DAL FRONTE PER TRAUMI PSICOLOGICI DA GUERRA … IL GRUPPO FU QUASI UNA NECESSITA’

102 FACEVA PARTE DI UN GRUPPO: L’ESERCITO … E L’IDEA FU QUELLA DI RICREARE
BION FACEVA PARTE DI UN GRUPPO: L’ESERCITO … E L’IDEA FU QUELLA DI RICREARE NEL GRUPPO DEI SOLDATI RICOVERATI UNO SPIRITO DI CORPO (in gergo militare) CIOE’ UNO SPIRITO DI GRUPPO (in termini psicologici) PER FAVORIRE LA RIPRESA DELLE ATTIVITA’ ORGANIZZO’ IL REPARTO DI DEGENZA COME UN REPARTO MILITARE, AD OGNUNO FU ASSEGNATO UN COMPITO PRECISO …

103 … ED OSSERVÒ CHE NEI GRUPPI OLTRE AD UNA ATTIVITÀ RELAZIONALE
BION … ED OSSERVÒ CHE NEI GRUPPI OLTRE AD UNA ATTIVITÀ RELAZIONALE COLLEGATA AGLI SCOPI ESPLICITI DEL GRUPPO … … SI RISCONTRAVA ANCHE UN’INTENSA ATTIVITÀ INCONSCIA DIVERSA DALLA PRIMA … … E COME IL GRUPPO RISULTASSE ESPRESSIONE DELLA COMBINAZIONE TRA I DUE ASPETTI

104 CHE LA VITA MENTALE DEL GRUPPO PRESENTAVA TRE ASPETTI
BION OSSERVO’ CHE LA VITA MENTALE DEL GRUPPO PRESENTAVA TRE ASPETTI IL GRUPPO DI LAVORO GLI ASSUNTI DI BASE LA MENTALITA’ E LA CULTURA GRUPPALE

105 QUELLE REALTÀ COLLEGATE
BION IL GRUPPO DI LAVORO QUELLE REALTÀ COLLEGATE AI FINI E AGLI SCOPI DEL GRUPPO CUI GLI INDIVIDUI PARTECIPANO …

106 … INTENSA ATTIVITÀ MENTALE CHE APPARE A LIVELLO INCONSCIO
BION GLI ASSUNTI DI BASE OSSERVANDO I GRUPPI B. NOTÒ UNA … INTENSA ATTIVITÀ MENTALE CHE APPARE A LIVELLO INCONSCIO VOLTA A RICERCARE UNA COESIONE DEL GRUPPO SULLA BASE DI FORTI E TIPICHE TENDENZE EMOTIVE CHE SI COMBINANO NEL GRUPPO SOTTO FORMA DI PARTICOLARI ORGANIZZAZIONI … CHE CHIAMÒ ASSUNTI DI BASE …

107 PROTEGGERE IL GRUPPO DA ANGOSCE DI DISINTEGRAZIONE PSICOTICA,
BION GLI ASSUNTI DI BASE … SONO FANTASIE INCONSCE COMUNI, MAGICHE E ONNIPOTENTI, CHE HANNO LA FUNZIONE DI PROTEGGERE IL GRUPPO DA ANGOSCE DI DISINTEGRAZIONE PSICOTICA, ATTIVATE DALLA PARTECIPAZIONE AL GRUPPO STESSO CHE MUOVE LIVELLI PRIMITIVI DELLA MENTE.

108 DISTINSE TRE TIPI DI ASSUNTI DI BASE A. DI B. DIPENDENZA (DEPENDANCE)
BION GLI ASSUNTI DI BASE DISTINSE TRE TIPI DI ASSUNTI DI BASE A. DI B. DIPENDENZA (DEPENDANCE) A. DI B. ATTACCO E FUGA (FIGHT AND FLIGHT) A. DI B. ACCOPPIAMENTO (PAIRING)

109 PIU’ O MENO VISIBILITA’ IN RELAZIONE AL MOMENTO
BION GLI ASSUNTI DI BASE SONO SEMPRE PRESENTI ACQUISENDO PIU’ O MENO VISIBILITA’ IN RELAZIONE AL MOMENTO CHE IL GRUPPO STA VIVENDO

110 PER SPIEGARE GLI ASSINTI DI BASE BION POSTULA LA NOZIONE DI
BION GLI ASSUNTI DI BASE PER SPIEGARE GLI ASSINTI DI BASE BION POSTULA LA NOZIONE DI SISTEMA PROTOMENTALE

111 ALLA STATO INDIFFERENZIATO …
BION IL PROTOMENTALE … … QUALCOSA IN CUI IL FISICO E IL MENTALE SI TROVANO ALLA STATO INDIFFERENZIATO …

112 L’ APPARATO PROTOMENTALE SI PUO’ COGLIERE SOLO IN GRUPPO …
BION IL PROTOMENTALE L’ APPARATO PROTOMENTALE SI PUO’ COGLIERE SOLO IN GRUPPO … E’ CARATTERIZZATO DA EMOZIONI CAOTICHE SENSAZIONI INFORMI DI MATERIALE ONTOGENETICO E FILOGENETICO SITUATO TRA MENTE E CORPO …

113 PER BION L’INDIVIDUO IN GRUPPO TORNA AD USARE
BION PER BION L’INDIVIDUO IN GRUPPO TORNA AD USARE MECCANISMI MENTALI PRIMITIVI ED UN GRADO MASSICCIO DI REGRESSIONE “IL GRUPPO E’ UN INSIEME DI PERSONE CHE SI TROVANO TUTTE ALLO STESSO GRADO DI REGRESSIONE”

114 NON SI PUO’ STUDIARE IL GRUPPO ALLA PSICOANALISI INDIVIDUALE
BION … QUINDI … NON SI PUO’ STUDIARE IL GRUPPO CON MODELLI CHE RIMANDANO SOLO ALLA PSICOANALISI INDIVIDUALE

115 LA MENTALITA’ DI GRUPPO
BION LA MENTALITA’ DI GRUPPO IL GRUPPO HA UNA MENTALITA’ PROPRIA GRUPPALE … UN’ATMOSFERA, UN ASSETTO, UN SERBATOIO COMUNE A CUI AFFLUISCONO ANONIMAMENTE I CONTRIBUTI DI TUTTI E IN CUI TUTTI POSSONO GRATIFICARE GLI IMPULSI ED I DESIDERI CHE QUESTI CONTRIBUTI CONTENGONO

116 … LA DIMENSIONE ORGANIZZATIVA IN UN DETERMINATO MOMENTO
BION LA CULTURA GRUPPALE / DI GRUPPO … LA DIMENSIONE ORGANIZZATIVA CHE IL GRUPPO SI DA’ IN UN DETERMINATO MOMENTO

117 VALENZA … CHIAMA VALENZA LA CAPACITA’ DEL SINGOLO
BION VALENZA … LA GRUPPALITA’ FA PARTE DELLO PSICHISMO INDIVIDUALE ... … CHIAMA VALENZA LA CAPACITA’ DEL SINGOLO DI COMBINARSI ISTANTANEAMENTE E INVOLONTARIAMENTE CON GLI ALTRI … CAPACITA’ DETERMINATA DA PRECONCEZIONI INCONSCE (gli assunti di base) CHE FANNO PARTE DEL SISTEMA PROTOMENTALE DI CUI OGNUNO E’ DOTATO …

118 VISIONE BINOCULARE NELLO STUDIO DEI FENOMENI
BION NELLO STUDIO DEI FENOMENI PSICODINAMICI BION INVITA AD UTILIZZARE UNA VISIONE BINOCULARE OSSIA OCCORRE AVERE UNO SGUARDO COMTEMPORANEO SUI CAMPI OPPOSTI E AL TEMPO STESSO COLLEGATI DELLE RELAZIONI INDIVIDUALI E DELLE RELAZIONI DI GRUPPO

119 INTERPRETAZIONE INDIVIDUALE IN GRUPPO ERRORE DEL TERAPEUTA
BION BION ELABORO’ UNA METODOLOGIA INTERPRETATIVA SECONDO LA QUALE UNA INTERPRETAZIONE INDIVIDUALE IN GRUPPO E’ UN ERRORE DEL TERAPEUTA … PERCHE’ IMPEDISCE DI COGLIERE GLI ASPETTI GRUPPALI NEI QUALI L’INDIVIDUO NEL GRUPPO SI TROVA EMOTIVAMENTE COINVOLTO … CONGELANDO COSI’ IL GRUPPO IN UN ASSUNTO DI BASE

120 “IL GRUPPO È QUALCOSA DI PIÙ DI UN AGGREGATO DEGLI
BION “IL GRUPPO È QUALCOSA DI PIÙ DI UN AGGREGATO DEGLI INDIVIDUI (che lo compongono), PERCHÉ NEL GRUPPO UN INDIVIDUO È QUALCOSA DI PIÙ DI UN INDIVIDUO ISOLATO …”. ( BionW.R.,1961, Esperienze nei gruppi)

121 COME PROBLEMA DI GRUPPO»
BION «NELLA CURA DEL SINGOLO LA NEVROSI È SPIEGATA COME PROBLEMA INDIVIDUALE. NELLA CURA DI UN GRUPPO DEVE ESSERE SPIEGATA COME PROBLEMA DI GRUPPO» [BION 1972].

122 ANALISI DI GRUPPO (METODO COLLETTIVO) – (BION …) OGNI VERBALIZZAZIONE È ESPRESSIONE DEL GRUPPO

123 (PSICOTERAPIA GRUPPO-ANALITICA)
Dìì Sigmund H. FOULKES ( ) IL SUO INTERESSE PRINCIPALE IL GRUPPO COME SPECIFICO OGGETTO DI STUDIO FONDATORE DELL A GRUPPOANALISI (PSICOTERAPIA GRUPPO-ANALITICA)

124 APERTO A TUTTI I CONTRIBUTI INNOVATIVI DELL’EPOCA
SIGMUND H. FOULKES LAVORO’ AL MAUDSLEY HOSPITAL NEL PERIODO DI BION ED EZRIEL INIZIALMENTE MOLTO LEGATO ALLA PSICOANALISI CLASSICA MA ALLO STESSO TEMPO APERTO A TUTTI I CONTRIBUTI INNOVATIVI DELL’EPOCA

125 INDIVIDUO / SOCIETA’ SIGMUND H. FOULKES RIFERIMENTO A MOLTI AUTORI
NELLA SUA OPERA FA RIFERIMENTO A MOLTI AUTORI MA C’E’ SEMPRE UN RICHIAMO COSTANTE ALL’ UNITA’ INDIVISIBILE INDIVIDUO / SOCIETA’

126 SIGMUND H. FOULKES … L’INDIVIDUO NON PUO’ ESSERE CONSIDERATO DISTINTO
DALLA SITUAZIONE SOCIALE IN CUI VIVE … NON E’ POSSIBILE CONSIDERARE IL GRUPPO E LA SITUAZIONE SOCIALE SENZA CONSIDERARE L’INDIVIDUO

127 RETE E DI PLEXUS SIGMUND H. FOULKES LA SOFFERENZA PSICOLOGICA
INTUISCE CHE LA SOFFERENZA PSICOLOGICA NON PUÒ ESSERE SOLO UN FATTO “PERSONALE” E NE RICONOSCE PER LA PRIMA VOLTA IL CARATTERE MULTIPERSONALE INTRODUCENDO IL CONCETTO DI RETE E DI PLEXUS

128 RETE DI COMUNICAZIONE DELLA QUALE OCCUPA UNO DEI NODI …
OGNI INDIVIDUO NEL GRUPPO CON IL SUO APPORTO CONTRIBUISCE A CREARE UNA RETE DI COMUNICAZIONE DELLA QUALE OCCUPA UNO DEI NODI …

129 LA CONNOTAZIONE STRUTTURALE NE COSTITUISCONO I PUNTI NODALI
SIGMUND H. FOULKES … LA RETE RAPPRESENTA LA CONNOTAZIONE STRUTTURALE DI UN GRUPPO, I CUI COMPONENTI NE COSTITUISCONO I PUNTI NODALI (L’IDEA DI RETE RIMANDA A MOLTI CONTESTI: BIOLOGICI, FAMILIARI, SOCIALI …)

130 PLEXUS “LA RETE DINAMICA NELLA QUALE HA AVUTO ORIGINE LA MALATTIA.
SIGSIGMUND H. FOULKES PLEXUS “LA RETE DINAMICA NELLA QUALE HA AVUTO ORIGINE LA MALATTIA. IN REALTA’ CIO’ CHE APPARE NEL PAZIENTE E’ IL SINTOMO DI UN DISTURBO DELLA RETE DINAMICA DI CUI FA PARTE” (UN PICCOLO MA SIGNIFICATIVO NUMERO DI PERSONE AFFETTIVAMENTE IMPORTANTI)

131 DUE INTERRESSI PRINCIPALI
SIGMUND H. FOULKES DUE INTERRESSI PRINCIPALI LA CLINICA LA TERAPIA

132 SIGMUND H. FOULKES INIZIALMENTE, PUR ADERENDO ALLA PSICOANALISI
CLASSICA, TENTO’ DI AFFERMARE CHE ERA OPPORTUNO MANTENERE UN ORIENTAMENTO TEORICO CHE CONSIDERASSE L’INDIVIDUO NEI SUOI SENTIMENTI SOCIALI

133 TALE APPROCCIO SI DEFINI’ COME
SIGMUND H. FOULKES SUCCESSIVAMENTE TALE APPROCCIO SI DEFINI’ COME GRUPPO-ANALISI O PSICOTERAPIA GRUPPO-ANALITICA

134 VISIONE DELLA MENTE GRUPPALE
SIGMUND H. FOULKES LA GRUPPO-ANALISI CONTRAPPOSE ALLA PSICOANALISI ORTODOSSA UNA VISIONE DELLA MENTE COME INTRINSICAMENTE E ORIGINARIAMENTE GRUPPALE

135 SIGMUND H. FOULKES È INVECE UNA FORMA DI PSICOTERAPIA
PER FOULKES LA GRUPPOANALISI: “NON È UNA PSICOANALISI DEGLI INDIVIDUI IN GRUPPO, E NEPPURE UN TRATTAMENTO PSICOLOGICO DI UN GRUPPO DA PARTE DI UNO PSICOANALISTA; È INVECE UNA FORMA DI PSICOTERAPIA PRATICATA DAL GRUPPO, NEI CONFRONTI DEL GRUPPO, IVI INCLUSO IL SUO CONDUTTORE”

136 E LE RETI DI COMUNICAZIONE
SIGMUND H. FOULKES CENTRALI PER F. SONO LA COMUNICAZIONE E LE RETI DI COMUNICAZIONE

137 MATRIX - MATRICE DI GRUPPO
SIGMUND H. FOULKES TRA I VARI MEMBRI DI UN GRUPPO SI VIENE A COSTITUIRE, GRAZIE AL SETTING BASATO SULLA LIBERA COMUNICAZIONE UNA “RETE RELAZIONALE” DI FONDO. QUESTA FUNZIONA COME UNA SORTA DI PELLE PSICHICA DEL GRUPPO CHIAMATA DA FOULKES MATRIX - MATRICE DI GRUPPO

138 IN CUI E’ STATO GENERATO
SIGMUND H. FOULKES LA MATRICE “E’ IL TERRENO COMUNE IN CUI E’ STATO GENERATO UN GRUPPO O UNA MOLTITUDINE”

139 “E’ L’ELEMENTO COMUNE CHE PERMETTE LA COMUNICAZIONE TRA I
SIGMUND H. FOULKES LA MATRICE “E’ L’ELEMENTO COMUNE CHE PERMETTE LA COMUNICAZIONE TRA I MEMBRI DI UN GRUPPO”

140 NEL GRUPPO TERAPEUTICO
SIGMUND H. FOULKES LA MATRICE NEL GRUPPO TERAPEUTICO È IL CONTESTO NEL QUALE GLI INDIVIDUI S’INCONTRANO, INTERAGISCONO, COMUNICANO

141 CON PROCESSI PRIMARI INCONSCI:
SIGMUND H. FOULKES LA MATRICE “È IL RETICOLATO DOVE LE COMPONENTI CONSCE E PRECONSCE S’INTRECCIANO CON PROCESSI PRIMARI INCONSCI: SCAMBI VERBALI ACCANTO A STIMOLAZIONI VISIVE, A REAZIONI SPECULARI (PROIETTIVE, INTROIETTIVE…) RAZIONALITÀ E IRRAZIONALITÀ, REALTÀ E SOGGETTIVITÀ”

142 MATRICE DI BASE MATRICE PERSONALE MATRICE DINAMICA
SIGMUND H. FOULKES TRE TIPI DI MATRICE MATRICE DI BASE MATRICE PERSONALE MATRICE DINAMICA

143 SUBSTRATO ACCOMUNANTE L’IMMEDIATA POSSIBILITÀ
SIGMUND H. FOULKES MATRICE DI BASE SUBSTRATO ACCOMUNANTE LA CUI PRESENZA CONSENTE L’IMMEDIATA POSSIBILITÀ DI COMPRENDERSI.

144 ESPERIENZA COSTITUTIVA DI COMPONENTE DI UN GRUPPO,
SIGMUND H. FOULKES MATRICE PERSONALE RIGUARDA L’INDIVIDUO A PARTIRE DALLA SUA ESPERIENZA COSTITUTIVA DI COMPONENTE DI UN GRUPPO, IN PARTICOLARE QUELLO FAMILIARE ORIGINARIO.

145 SI COSTITUISCE ALL’INTERNO
SIGMUND H. FOULKES MATRICE DINAMICA SI COSTITUISCE ALL’INTERNO DELLA SITUAZIONE GRUPPALE COME FATTO PECULIARE A QUELLO SPECIFICO GRUPPO. RAPPRESENTA LA VISUALIZZAZIONE DI QUANTO AVVIENE NEL QUI E ORA IN TERMINI DI COMUNICAZIONE ANCHE INCONSCIA.

146 NEL PROCESSO GRUPPOANALITICO
SIGMUND H. FOULKES NEL PROCESSO GRUPPOANALITICO SI RIELABORANO QUESTE MATRICI CIO’ CORRISPONDE ALLA RIELABORAZIONE DELLE RELAZIONI REALMENTE VISSUTE DAL SOGGETTO.

147 SIGMUND H. FOULKES … F. OSSERVO’ CHE … … “NEL GRUPPO SI PUO’ NOTARE UNA INTERDIPENDENZA TRA INDIVIDUO E MATRICE” …

148 nella matrice di gruppo e’ assimilabile a quella di un
SIGMUND H. FOULKES … “la posizione di ogni individuo nella matrice di gruppo e’ assimilabile a quella di un neurone nella rete nervosa, le cui risposte sono sempre globali” …

149 L’ATTIVITÀ DEL GRUPPO-ANALISTA …,
SIGMUND H. FOULKES L’ATTIVITÀ DEL GRUPPO-ANALISTA …, MAI CARISMATICA, DEVE OSCILLARE COSTANTEMENTE TRA IL SOGGETTO INDIVIDUALE E IL SOGGETTO GRUPPALE, CHE COSTITUISCONO NELLA LORO DINAMICA UN INSIEME IN COSTANTE DIVENIRE (CONTRO LA VISIONE CLASSICA CHE CONTRAPPONE L’OSSERVATORE ALL’OGGETTO OSSERVATO).

150 SUL PROCESSO COMUNICATIVO
SIGMUND H. FOULKES IL GRUPPOANALISTA … TENDE A SUPERARE LA DICOTOMIA INDIVIDUO-GRUPPO E SI CONCENTRA SUL PROCESSO COMUNICATIVO IN CUI ASSUMONO RILEVANZA TANTO L’INDIVIDUO QUANTO IL GRUPPO NEL SUO INSIEME.

151 PONE ATTENZIONE AL PROCESSO, ATTRAVERSO IL QUALE IL GRUPPO ATTRAVERSA
SIGMUND H. FOULKES IL GRUPPOANALISTA (O CONDUTTORE) PONE ATTENZIONE AL PROCESSO, ATTRAVERSO IL QUALE IL GRUPPO ATTRAVERSA EMOZIONI, AFFETTI, PENSIERI AUTORIFERITI O DEL SINGOLO MEMBRO.

152 RETI MENTALI COLLETTIVE PRESENTI NELL’INDIVIDUO.
SIGMUND H. FOULKES LA GRUPPO-ANALISI HA COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE RETI MENTALI COLLETTIVE PRESENTI NELL’INDIVIDUO.

153 È SIMILE ALLE ALTRE PSICOTERAPIE …
SIGMUND H. FOULKES SECONDO F. IL PROGETTO TERAPEUTICO GRUPPOANALITICO È SIMILE ALLE ALTRE PSICOTERAPIE … …QUANTO ALLA CATARSI, AL TRANSFERT, AI PROCESSI DI IDENTIFICAZIONE E CONTRO-IDENTIFICAZIONE, DIFFERENZIAZIONE E DI PROIEZIONE. ANCHE SE …

154 SIGMUND H. FOULKES … IL TRANSFERT, IL CONTROTRANSFERT,
SONO VISTI COME ELEMENTI CHE ENTRANO IN GIOCO IN UN VASTO CAMPO INTERATTIVO E POSSONO CARATTERIZZARE UNO O PIÙ SEGMENTI DELLA RETE CHE UNISCE I MEMBRI DEL GRUPPO”.

155 FATTORI TERAPEUTICI SPECIFICI
SIGMUND H. FOULK TUTTAVIA NELLA SITUAZIONE DI GRUPPO AGISCONO FATTORI TERAPEUTICI SPECIFICI SOCIALIZZAZIONE (SI SUPERA L’ISOLAMENTO, FAVORITA L’INTEGRAZIONE SOCIALE) REAZIONE SPECULARE / RISPECCHIAMENTO / MIRRORING (M. Pines) RISONANZA STIMOLI ALL’INTERAZIONE (CON SCAMBI SIA EMOTIVI CHE AFFETTIVI)

156 NEL GRUPPO 4 LIVELLI O SFERE
SIGMUND H. FOULKES NEL GRUPPO 4 LIVELLI O SFERE LIVELLO SUPERFICIALE LIVELLO DEL TRANSFERT LIVELLO DELLE IMMAGINI SOMATOPSICHICHE LIVELLO PRIMORDIALE

157 LIVELLO O SFERA SUPERFICIALE CORRISPONDE AL LIVELLO
SIGMUND H. FOULKES LIVELLO O SFERA SUPERFICIALE CORRISPONDE AL LIVELLO SOCIALE MACROSCOPICO CON CONFIGURAZIONI DI RUOLI E FUNZIONI

158 SIGMUND H. FOULKES RIEDIZIONE DEI RAPPORTI INFANTILI
LIVELLO O SFERA DEL TRANSFERT RIEDIZIONE DEI RAPPORTI INFANTILI IL GRUPPO O ALCUNI DEI SUOI MEMBRI RAPPRESENTA / RAPPRESENTANO LA FAMIGLIA E / O I SUOI COMPONENTI, (IL PADRE, LA MADRE, LE SORELLE, I FRATELLI …)

159 LIVELLO DELLE IMMAGINI SOMATOPSICHICHE E’ UN LIVELLO PROIETTIVO
SIGMUND H. FOULKES LIVELLO DELLE IMMAGINI SOMATOPSICHICHE E’ UN LIVELLO PROIETTIVO CORRISPONDE ALLE RELAZIONI PRIMITIVE E NARCISISTICHE DEGLI OGGETTI INTERNI. I MEMBRI DEL GRUPPO COME SPECCHI CHE RIFLETTONO ASPETTI INCONSCI DEL SINGOLO INDIVIDUO NEL GRUPPO CIOE’ SI ESTERIORIZZANO LE RELAZIONI CHE OGNUNO DEI PARTECIPANTI HA CON I PROPRI OGGETTI INTERNI

160 SIGMUND H. FOULKES LE IMMAGINI PRIMORDIALI POSTULATE DA FREUD
LIVELLO O SFERA PRIMORDIALE E’ UN LIVELLO IN CUI SONO PRESENTI LE IMMAGINI PRIMORDIALI POSTULATE DA FREUD E SUCCESSIVAMENTE DA JUNG NELLA SUA TEORIA DELL’INCONSCIO COLLETTIVO

161 RELAZIONARSI IN GRUPPO
SIGMUND H. FOULKES LA DISCUSSIONE FLUTTUANTE (corrispondente gruppale delle libere associazioni) E’ IL MODO DI RELAZIONARSI IN GRUPPO CHE PIU’ DI ALTRI FACILITA L’EMERGERE DELLE SFERE PIU’ PRIMITIVE

162 … NEL GRUPPO E’ POSSIBILE IL NOSTRO ABITUALE CONCETTO DI
SIGMUND H. FOULKES … NEL GRUPPO E’ POSSIBILE COGLIERE FENOMENI TRANS-PERSONALI OCCORRE PERO’ SUPERARE IL NOSTRO ABITUALE CONCETTO DI INDIVIDUO PSICHICO … NEL SENSO DEI CONFINI DEGLI INDIVIDUI ISOLABILI DALLA MATRICE DI GRUPPO (individui psichici )

163 DEGLI INDIVIDUI ISOLABILI DALLA MATRICE DI GRUPPO
SIGMUND H. FOULKES … I CONFINI DEGLI INDIVIDUI ISOLABILI DALLA MATRICE DI GRUPPO (individui psichici) NON COINCIDONO CON QUELLI DELLE PERSONE FISICHE …

164 PROCESSO PSICODINAMICO
SIGMUND H. FOULKE SECONDO F. DALL’OSSERVAZIONE DEL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO DERIVA CHE IL PROCESSO PSICHICO E’ UN PROCESSO PSICODINAMICO MULTIPERSONALE

165 SIGMUND H. FOULKE LA PSICONEVROSI E’ UNA SINDROME MULTIPERSONALE …
CONSEGUENZA … LA PSICONEVROSI E’ UNA SINDROME MULTIPERSONALE … CIOE’ IL RUSULTATO DELL’INTERAZIONE DI PIU’ PERSONE CHE TUTTE CONTRIBUISCONO ALLA SUA COMPARSA E ALLA SUA CONSERVAZIONE

166 IN CONSIDERAZIONE QUESTO CHE SI TROVA ALL’ORIGINE …
SIGMUND H. FOULKE … PER TRATTARE E STUDIARE IN MODO ADEGUATO I DISTURBI PSICHICI OCCORRE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE QUESTO COMPLESSO INTRECCIO CHE SI TROVA ALL’ORIGINE …

167 SIGMUND H. FOULKE NON SONO CREATI DA UN INDIVIDUO
“””SECONDO ME QUESTI PROCESSI, NON SONO CREATI DA UN INDIVIDUO IN ISOLAMENTO, SEMPLICEMENTE IN CONFORMITÀ CON LA SUA PROPRIA DISPOSIZIONE; ESSI ORIGINANO IN UN CONTESTO, IN UN NETWORK MULTIPERSONALE DI INTERAZIONI, RAPPRESENTATO IN PRIMO LUOGO DALLA FAMIGLIA PRIMARIA ….” (FOULKES 1975 )

168 SIGMUND H. FOULKE … IL MIGLIORAMENTO DI UN SINGOLO PAZIENTE
ANCHE PER FOULKES … IL MIGLIORAMENTO DI UN SINGOLO PAZIENTE SI RIFLETTE SU TUTTI I MEMBRI DEL GRUPPO …

169 ANALISI ATTRAVERSO O MEDIANTE IL GRUPPO (GRUPPO-ANALISI ,METODO RELAZIONALE) L’ATTENZIONE È RIVOLTA ALL’INDIVIDUO, AL GRUPPO E ALLE DINAMICHE RELAZIONALI INCONSCE MOBILITATE NEL GRUPPO. (FOULKES)

170 “L’ESSERE DELL’ESSERCI
E’ L’A-PRIORI ESSERE NEL MONDO COME UMANA PRESENZA” (M. Heidegger)

171 I FATTORI TERAPEUTICI DEL GRUPPO MENTRE I SOCIOLOGI METTEVANO IN EVIDENZA LA PRESENZA DI FORZE TALVOLTA MOLTO POTENTI NELLA “DINAMICA DI GRUPPO” … L’USO CHE VENIVA FATTO DEL GRUPPO A SCOPI TERAPEUTICI SEMBRAVA EVIDENZIARE CHE NEL GRUPPO ESISTESSERO DEI FATTORI ADATTI A PROMUOVERE TALI SCOPI. QUALI SONO I FATTORI TERAPEUTICI PRESENTI NELLA PSICOTERAPIA DI GRUPPO, SPECIFICI DELLA SITUAZIONE DI GRUPPO, CHE QUINDI NON SI PRESENTANO NELLA SITUAZIONE DIADICA?

172 ATTRAVERSO LA PROPRIA ESPERIENZA CLINICA
IRVIN YALOM (AGOSTO 1931) ATTRAVERSO LA PROPRIA ESPERIENZA CLINICA E QUELLA DI ALTRI TERAPEUTI, A CUI AGGIUNSE IL PARERE DI MOLTI PAZIENTI IL CUI TRATTAMENTO AVEVA AVUTO ESITI POSITIVI, YALOM GIUNSE ALL'INDIVIDUAZIONE DI UN INSIEME DI ELEMENTI RESPONSABILI DEL CAMBIAMENTO POSITIVO IN PSICOTERAPIA DI GRUPPO, CHE DENOMINÒ "FATTORI TERAPEUTICI".

173 1. INFUSIONE DELLA SPERANZA INFONDERE E MANTENERE LA SPERANZA È UN FATTORE MOLTO IMPORTANTE IN TUTTE LE FORME DI PSICOTERAPIA. 2. UNIVERSALITÀ COLORO CHE PARTECIPANO AD UN GRUPPO TERAPEUTICO, HANNO L'OCCASIONE DI ASCOLTARE ALTRE PERSONE CON PROBLEMI E PREOCCUPAZIONI SIMILI, RICAVANDONE GRANDE SOLLIEVO E FIDUCIA NELLA POSSIBILITÀ DI APRIRSI ED ESPLORARE SÉ STESSI. 3. INFORMAZIONE L'INFORMAZIONE CHE I PARTECIPANTI AD UN GRUPPO TERAPEUTICO RICEVONO DURANTE GLI INCONTRI, NON SI LIMITA SOLAMENTE A QUESTA "ISTRUZIONE DIDATTICA", MA COMPRENDE ANCHE I CONSIGLI E I SUGGERIMENTI PROVENIENTI DAL TERAPEUTA O DAGLI ALTRI PAZIENTI. 4. ALTRUISMO DURANTE LA PSICOTERAPIA ACCADE CHE TUTTI I COMPONENTI DEL GRUPPO SI AIUTINO RECIPROCAMENTE CON SUGGERIMENTI, RASSICURAZIONI, CONDIVISIONE DI PROBLEMI SIMILI, ECC 5. RICAPITOLAZIONE CORRETTIVA DEL GRUPPO PRIMARIO FAMILIARE ALL'INTERNO DEL GRUPPO, OGNI PAZIENTE RIVIVE IN QUALCHE MODO I PROPRI CONFLITTI FAMILIARI, MA IN MANIERA CORRETTIVA, CIOÈ METTENDOLI IN DISCUSSIONE ED ELABORANDOLI CON L'AIUTO DELLO PSICOTERAPEUTA E DEGLI ALTRI MEMBRI DEL GRUPPO. 6. SVILUPPO DI TECNICHE DI SOCIALIZZAZIONE OGNI PAZIENTE HA LA POSSIBILITÀ, ATTRAVERSO LE OSSERVAZIONI PROVENIENTI DAGLI ALTRI PARTECIPANTI AL GRUPPO TERAPEUTICO (FEEDBACK), DI RENDERSI CONTO DI PROPRIE MODALITÀ DI INTERAZIONE SOCIALE INADEGUATE E, CONSEGUENTEMENTE, DI APPRENDERNE DI NUOVE. 7. COMPORTAMENTO IMITATIVO IL PROCESSO MEDIANTE IL QUALE UN MEMBRO DEL GRUPPO PUÒ ASSUMERE COME MODELLO ALCUNI ASPETTI POSITIVI DEL TERAPEUTA O DEGLI ALTRI PARTECIPANTI. 8. APPRENDIMENTO INTERPERSONALE 9. COESIONE DI GRUPPO 10. CATARSI LA CATARSI, CIOÈ L'ESPRESSIONE DI EMOZIONI A LUNGO REPRESSE, NON COSTITUISCE DI PER SÉ UN FATTORE DI CAMBIAMENTO FONDAMENTALE, MA ACQUISTA MOLTO VALORE SE ASSOCIATO AD ALTRI FATTORI TERAPEUTICI. 11. FATTORI ESISTENZIALI I FATTORI ESISTENZIALI, NON SEMPRE RICONOSCIUTI PER LA LORO IMPORTANZA IN PSICOTERAPIA, COMPRENDONO L'ACQUISIZIONE DI MAGGIOR CONSAPEVOLEZZA DI QUEGLI ASPETTI FONDAMENTALI DELLA NOSTRA VITA (LA RESPONSABILITÀ, LA SOLITUDINE, IL SENSO DELL'ESISTENZA, LA MORTE, ECC.) CHE OGNUNO, PRIMA O POI, È COSTRETTO AD AFFRONTARE.

174 INFONDERE E MANTENERE LA SPERANZA È UN FATTORE MOLTO IMPORTANTE
1. INFUSIONE DELLA SPERANZA INFONDERE E MANTENERE LA SPERANZA È UN FATTORE MOLTO IMPORTANTE IN TUTTE LE FORME DI PSICOTERAPIA. 

175 COLORO CHE PARTECIPANO AD UN GRUPPO TERAPEUTICO,
2. UNIVERSALITÀ COLORO CHE PARTECIPANO AD UN GRUPPO TERAPEUTICO, HANNO L'OCCASIONE DI ASCOLTARE ALTRE PERSONE CON PROBLEMI E PREOCCUPAZIONI SIMILI, RICAVANDONE GRANDE SOLLIEVO E FIDUCIA NELLA POSSIBILITÀ DI APRIRSI ED ESPLORARE SÉ STESSI.  

176 AD UN GRUPPO TERAPEUTICO RICEVONO DURANTE GLI INCONTRI,
  3. INFORMAZIONE L’INFORMAZIONE CHE I PARTECIPANTI AD UN GRUPPO TERAPEUTICO RICEVONO DURANTE GLI INCONTRI, NON SI LIMITA SOLAMENTE A QUESTA "ISTRUZIONE DIDATTICA", MA COMPRENDE ANCHE I CONSIGLI E I SUGGERIMENTI PROVENIENTI DAL TERAPEUTA O DAGLI ALTRI PAZIENTI.

177 DURANTE LA PSICOTERAPIA ACCADE CHE TUTTI I COMPONENTI DEL GRUPPO
4. ALTRUISMO DURANTE LA PSICOTERAPIA ACCADE CHE TUTTI I COMPONENTI DEL GRUPPO SI AIUTINO RECIPROCAMENTE CON SUGGERIMENTI, RASSICURAZIONI, CONDIVISIONE DI PROBLEMI SIMILI, ETC…

178 I PROPRI CONFLITTI FAMILIARI, MA IN MANIERA CORRETTIVA,
5. RICAPITOLAZIONE CORRETTIVA DEL GRUPPO PRIMARIO FAMILIARE ALL'INTERNO DEL GRUPPO, OGNI PAZIENTE RIVIVE IN QUALCHE MODO I PROPRI CONFLITTI FAMILIARI, MA IN MANIERA CORRETTIVA, CIOÈ METTENDOLI IN DISCUSSIONE ED ELABORANDOLI CON L'AIUTO DELLO PSICOTERAPEUTA E DEGLI ALTRI MEMBRI DEL GRUPPO.  

179 OGNI PAZIENTE HA LA POSSIBILITÀ, ATTRAVERSO LE OSSERVAZIONI
  6. SVILUPPO DI TECNICHE DI SOCIALIZZAZIONE OGNI PAZIENTE HA LA POSSIBILITÀ, ATTRAVERSO LE OSSERVAZIONI PROVENIENTI DAGLI ALTRI PARTECIPANTI AL GRUPPO TERAPEUTICO (FEEDBACK), DI RENDERSI CONTO DI PROPRIE MODALITÀ DI INTERAZIONE SOCIALE INADEGUATE E, CONSEGUENTEMENTE, DI APPRENDERNE DI NUOVE.  

180 IL PROCESSO MEDIANTE IL QUALE UN MEMBRO DEL GRUPPO
  7. COMPORTAMENTO IMITATIVO IL PROCESSO MEDIANTE IL QUALE UN MEMBRO DEL GRUPPO PUÒ ASSUMERE COME MODELLO ALCUNI ASPETTI POSITIVI DEL TERAPEUTA O DEGLI ALTRI PARTECIPANTI.   8. APPRENDIMENTO INTERPERSONALE   9. COESIONE DI GRUPPO  

181 L'ESPRESSIONE DI EMOZIONI A LUNGO REPRESSE, NON COSTITUISCE DI PER SÉ
   10. CATARSI L'ESPRESSIONE DI EMOZIONI A LUNGO REPRESSE, NON COSTITUISCE DI PER SÉ UN FATTORE DI CAMBIAMENTO FONDAMENTALE, MA ACQUISTA MOLTO VALORE SE ASSOCIATO AD ALTRI FATTORI TERAPEUTICI.  

182 11. FATTORI ESISTENZIALI I FATTORI ESISTENZIALI,
NON SEMPRE RICONOSCIUTI PER LA LORO IMPORTANZA IN PSICOTERAPIA, COMPRENDONO L'ACQUISIZIONE DI MAGGIOR CONSAPEVOLEZZA DI QUEGLI ASPETTI FONDAMENTALI DELLA NOSTRA VITA (LA RESPONSABILITÀ, LA SOLITUDINE, IL SENSO DELL'ESISTENZA, LA MORTE, ECC.) CHE OGNUNO, PRIMA O POI, È COSTRETTO AD AFFRONTARE.

183 “LA SOFFERENZA MENTALE PUÒ COMINCIARE AD ESSERE PENSATA NON
SOLO COME ESITO DELLO SVILUPPO PSICOSESSUALE O IN FUNZIONE DI PRIMITIVE RELAZIONI D’OGGETTO (PARADIGMI DEI QUALI NON VERRÀ MAI NEGATA L’IMPORTANZA DELL’AUTORE) MA ANCHE COME RAPPRESENTAZIONE DRAMMATICA TRA I PERSONAGGI DEL PROPRIO MONDO INTERNO, DELLA PROPRIA MATRICE FAMILIARE …, SOCIALE …, TRANSGENERAZIONALE …