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La Riabilitazione Logopedica del Traumatizzato Cranico -

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Presentazione sul tema: "La Riabilitazione Logopedica del Traumatizzato Cranico -"— Transcript della presentazione:

1 La Riabilitazione Logopedica del Traumatizzato Cranico -
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in Logopedia La Riabilitazione Logopedica del Traumatizzato Cranico - Valutazione e Trattamento Relatore Tesi di Laurea di Prof. Gianni Marrosu Alessio Cocco ANNO ACCADEMICO

2 Definizione Il TCE è un danno cerebrale causato da una forza esterna che determina alterazione del: - Livello di coscienza - Livello fisico - Livello cognitivo - Livello emotivo

3 Epidemiologia 200/300 casi/100.000 abitanti/anno
- Dai 15 ai 24 anni: fascia nella quale abbiamo il maggior incremento del tasso di rischio - Dai 0 ai 4 anni e oltre i 62 anni: sono gli altri due range di fasce d’età ad alta incidenza per i TCE

4 Cause In Italia gli incidenti stradali rappresentano il principale fattore di rischio

5 Fasi mediche TCE Le fasi mediche che seguono un danno cerebrale sono:
Fase acuta (rianimatoria e/o neurochirurgica) Fase post-acuta (riabilitativa) Fase degli esiti

6 Definizione Memoria Episodica
Caso clinico Il pz. in esame presenta un disturbo nella memoria episodica in seguito a TCE Definizione Memoria Episodica Con tale termine si definiscono tracce mnesiche che contengono specifici riferimenti spazio-temporali e personali (relativi alla contestualizzazione)

7 1° Valutazione Test di memoria di prosa x=13.32 D.S.=2.65, p.corr.=7.05 La performance nel test di memoria di prosa (capacità di rievocazione e di fissazione) ha rivelato difficoltà nella rievocazione del racconto

8 1° Valutazione La valutazione ha evidenziato un deficit:
- della memoria episodica a lungo termine verbale - in prove computerizzate di tipo attenzionale - in prove di allerta - di attenzione divisa In sintesi dagli esami svolti emergono deficit delle funzioni mnesiche ed attentive che il pz. cerca di compensare con l’utilizzo di ausili diversi

9 Ad un anno dall’evento traumatico il pz. viene ricoverato presso
Il Centro di Cura S.Lucia di Roma

10 2° Valutazione Ad un anno dal trauma: Pz. collaborante Motivato
Ben orientato nel tempo e nello spazio Buona consapevolezza dei suoi disturbi cognitivi Eloquio spontaneo ben strutturato ed informativo

11 2° Valutazione Risultano nella norma:
- Le capacità di ragionamento logico - Funzioni esecutive - Fluenze verbali - Span verbale - Span visuo-spaziale - Working memory - Rievocazione immediata

12 complicato da difficoltà attentive
2°Valutazione Si osservano difficoltà nel recupero differito delle informazioni immagazzinate (RIEVOCAZIONE), complicato da difficoltà attentive L.C.F. 7

13 2° Valutazione Verifica di due questionari:
- Il Questionario di autonomia mnesica che, accerta la completa autonomia personale in ambito familiare ed extra-familiare, evidenzia una certa difficoltà del pz.,nel ricordare gli episodi avvenuti dopo l’evento traumatico

14 2° Valutazione - Questionario di efficienza mnesica denota l’assenza di difficoltà per la conoscenze semantiche ma, mette in evidenza la difficoltà nell’apprendimento di nomi nuovi, nella collocazione temporale degli eventi e nell’apprendimento verbale dei testi

15 Terapia - Di comune accordo col pz. gli viene chiesto di non usare l’agenda (uso spropositato agenda) - Gli si chiede di raccontare ciò che è successo nei giorni precedenti nel seguente modo: - Partire da un quadro generale per arrivare alla descrizione di un particolare (fatti, luoghi, persone, oggetti con i quali ha interagito) - Fare riferimento a tutte le informazioni relative al contesto in cui il pz. si trovava

16 Terapia - Apprendimento tramite associazioni semantiche (da sviluppare in completa autonomia in modo da poter essere utilizzate il più rapidamente possibile al momento della rievocazione del ricordo) - Potenziamento all’uso degli ausilii esterni (uso dell’agenda, che fino a quel momento gli era stato impedito di utilizzare e suo relativo impiego in maniera consona alle varie situazioni)

17 Terapia al paziente viene chiesto durante le sedute di raccontare fatti avvenuti nei giorni precedenti, persone incontrate, film visti, notizie di attualità, con l’intento di evidenziare la possibilità che, ricorrendo ad un nuovo modo per recuperare le informazioni, è possibile il recupero dei ricordi stessi

18 Terapia - Utilizzo della “Schematizzazione ad albero” in forma scritta per il recupero del materiale appreso (articolo letto, un film visto…) - Utilizzo di nessi logici: ricordare un elenco di nomi, utilizzando le lettere iniziali, colorandole o sottolineandole, tenendo sempre in considerazione l’importanza dell’elemento visivo (Visual Imagery)

19 Esiti terapia Al termine del trattamento sono stati raggiunti significativi risultati: - compenso deficit di memoria - supervisione esterna non più necessaria (indispensabile all’inizio del trattamento). - utilizzo, in maniera produttiva delle strategie proposte (è in grado di maneggiarle e di generalizzarne autonomamente l’uso) - acquisizione schema di memorizzazione degli episodi - acquisizione schema di memorizzazione prospettica così da non necessitare più dell’agenda.

20 Esiti terapia Tutto il lavoro è stato impostato tenendo in considerazione i fattori emotivi e motivanti che erano implicati nelle situazioni in cui il paziente era coinvolto. In conclusione le sue capacità attentive-mnesiche, la sua capacità di adattamento emozionale e le abilità sociali, consentono la conclusione del trattamento riabilitativo delle funzioni cognitive superiori, per favorire la completa reintegrazione nell’ambito sociale e lavorativo


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