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Recupero e valorizzazione dell’area e degli immobili dell’ospedale SS Giacomo e Cristoforo e delle strutture territoriali complementari localizzate nel.

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Presentazione sul tema: "Recupero e valorizzazione dell’area e degli immobili dell’ospedale SS Giacomo e Cristoforo e delle strutture territoriali complementari localizzate nel."— Transcript della presentazione:

1 Recupero e valorizzazione dell’area e degli immobili dell’ospedale SS Giacomo e Cristoforo e delle strutture territoriali complementari localizzate nel Comune di Massa MATE Soc. Coop./Veneto Progetti referente Ing. Elettra Lowenthal Arch. Giovanni Parlanti D.R.E.Am Italia referente Geol. Leonardo Moretti

2 Inquadramento

3 Inquadramento

4 Inquadramento Un primo accordo per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero delle Apuane è stato stipulato nel 2005 (Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 210 del 18/11/2005). Tale accordo è rimasto ineseguito ed è stato approvato successivamente un protocollo di intesa tra Regione Toscana, Provincia di Massa Carrara, Comune di Massa e di Carrara ed azienda ASL 1 (DGR n. 853 del 24/09/2012).

5 Inquadramento

6 Inquadramento X Modifica Accordo di Programma approvato con DPGR n. 466 del 9/06/2014: Si evidenzia che rispetto all’Accordo di Programma originario è stata stralciata dalla Variante la sede distrettuale in Via Bassa Tambura

7

8 Analisi: Quadro Conoscitivo

9 Analisi: Quadro Conoscitivo

10 Analisi: Quadro Conoscitivo

11 Analisi: Quadro Conoscitivo

12 Analisi: Quadro Conoscitivo

13 Analisi: Quadro Conoscitivo

14 Analisi: Quadro Conoscitivo

15 Analisi: Quadro Conoscitivo

16 Inquadramento: Area Ospedale
Recupero delle strutture esistenti attraverso: Restauro, risanamento conservativo della parte storica vincolata posta sulla sommità del colle; Demolizione delle superfetazioni e delle strutture incongrue compreso i volumi tecnici; Demolizione con parziale ricostruzione del monoblocco con riduzione delle superfici utili lorde.

17 Le quantità dell’Accordo di Programma
Complessivamente la Variante prevede una Quantità di Superficie Utile Lorda massima di mq: SUL Residenziale: mq SUL direzionale, commerciale, servizi ed attrezzature di interesse generale: 8.000mq Standard Urbanistici: 12.000mq circa Di cui a verde pubblico attrezzato e parcheggi: 9.000mq

18 Inquadramento: Beni Vincolati

19 Inquadramento: Beni Vincolati

20 Inquadramento: Beni Vincolati
Individuazione di quei corpi di fabbrica realizzati a partire dagli anni ‘60 o di recente costruzione e non congruenti con la struttura di interesse che sono esclusi dal provvedimento di vincolo.

21 Inquadramento: Beni Vincolati
Individuazione di quei corpi di fabbrica realizzati a partire dagli anni ‘60 o di recente costruzione e non congruenti con la struttura di interesse che sono esclusi dal provvedimento di vincolo.

22 Inquadramento: Beni Vincolati
Individuazione di quei corpi di fabbrica realizzati a partire dagli anni ‘60 o di recente costruzione e non congruenti con la struttura di interesse che sono esclusi dal provvedimento di vincolo.

23 Inquadramento: Beni Vincolati
Individuazione di quei corpi di fabbrica realizzati a partire dagli anni ‘60 o di recente costruzione e non congruenti con la struttura di interesse che sono esclusi dal provvedimento di vincolo.

24 Inquadramento: Beni Vincolati
Individuazione di quei corpi di fabbrica realizzati a partire dagli anni ‘60 o di recente costruzione e non congruenti con la struttura di interesse che sono esclusi dal provvedimento di vincolo.

25 Inquadramento: Beni Vincolati
Individuazione di quei corpi di fabbrica realizzati a partire dagli anni ‘60 o di recente costruzione e non congruenti con la struttura di interesse che sono esclusi dal provvedimento di vincolo.

26 Inquadramento: Beni Vincolati
Individuazione di quei corpi di fabbrica realizzati a partire dagli anni ‘60 o di recente costruzione e non congruenti con la struttura di interesse che sono esclusi dal provvedimento di vincolo.

27 Proposta di eventuale demolizione delle superfetazione soggette a vincolo ai sensi dell’art. 10 Comma 1 del DLGS 42/2004

28 VAS: il Documento preliminare
Illustrazione dei contenuti della Variante al PRG e degli obiettivi da raggiungere Verifica di coerenza Focus sulle problematiche ambientali da affrontare Definizione del percorso finalizzato all’approvazione

29 VAS: il Documento preliminare
Pareri pervenuti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo – Soprintendenza per i Beni architettonici e Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici Regione Toscana – Settore Strumenti della Programmazione Negoziata e della Valutazione Regionale GAIA SPA Servizi Idrici Determinazione del Dirigente n. 269 del 29/01/2015 Variante assoggettabile a VAS

30 I focus ambientali Recupero, riqualificazione ambientale e valorizzazione Riordino urbanistico e riorganizzazione del tessuto urbano Individuazione di aree per la sosta, miglioramento dell’ accessibilità, gerarchizzazione dei flussi di traffico veicolare e degli spostamenti lenti e ciclabili Potenziamento spazi pubblici e dei livelli fisici della vita collettiva Sostenibilità ambientale ed energetica degli interventi Promozione uso razionale delle risorse, risparmio idrico ed energetico, uso di fonti energetiche alternative nelle nuove edificazioni, riqualificazione energetica degli edifici non demoliti (impianti tecnologici, coperture, infissi, impianti di produzione dell’energia, murature, rivestimenti ed intonaci, ecc) Valorizzazione del Parco Pubblico di Monte di Pasta: soluzione di alcune criticità (mancanza di una porta di ingresso, assenza parcheggi e camminamenti interni, mancanza di sicurezza per i fruitori) e individuazione di una connessione ecologico - urbana verso il castello Malaspina Prevenzione dall’inquinamento e salvaguardia della salute Tutela dell’ambiente idrico e prevenzione del rischio idraulico

31 VAS: il Rapporto Ambientale
Recepimento Pareri pervenuti Aggiornamento del Quadro Conoscitivo e Pianificatorio Analisi dello scenario zero (senza variante) Analisi degli impatti Analisi di coerenza Linee guida della VAS per la sostenibilità Indicazioni in merito al monitoraggio

32 VAS: Recepimento pareri
Tematica affrontata Modalità di recepimento Soprintendenza: Vengono fornite precisazioni sui volumi di recente edificazione realizzati in adiacenza agli edifici sottoposti a vincolo ai sensi del D. Lgs. 42/2004 ed in particolare chiarisce le tipologie di scelte progettuali che richiedono autorizzazione e parere consultivo. Le prescrizioni sono state recepite all’interno dell’Elaborato “Scheda Normativa”

33 VAS: il Rapporto Ambientale
Regione Toscana Promuovere azioni volte al risparmio idrico Approfondire il tema della mobilità, dell’accessibilità, della sosta a seguito dell’attuazione degli interventi. Inserire target per il conseguimento del risparmio energetico e per il contenimento emissivo e per il perseguimento degli obiettivi. Osserva che la fase relativa alle demolizioni, in particolare la demolizione del monoblocco, appare un’attività con impatti anche a carattere non temporaneo legata alla produzione di rifiuti. Si ritiene opportuno approfondire la tematica relativa agli impatti in fase di cantiere. È stato inserito l’obiettivo di Tutela dell’ambiente idrico e prevenzione del rischio idraulico, la promozione dell’uso razionale delle risorse e del risparmio idrico La tematica è stata approfondita nella valutazione degli impatti. Sono state individuate linee guida per il progetto esecutivo la cui applicazione dovrà essere verificata in sede di Monitoraggio (cfr. cap.12). Tali aspetti inoltre sono stati richiamati nella Scheda Norma. In sede di Monitoraggio dovrà essere compilata una check list di controllo del perseguimento degli obiettivi di sostenibilità. Per ogni componente ambientale sono stati indagati i rischi di impatto sia in fase di cantiere che di esercizio. Tenuto conto della criticità evidenziata, prima dell’inizio dei lavori di demolizione del monoblocco dovrà essere redatta una relazione che illustri le modalità di gestione dei rifiuti di cantiere nel rispetto della normativa vigente.

34 VAS: il Rapporto Ambientale
GAIA S.p.A Servizi Idrici Precisa che l’area dell’ospedale “SS Giacomo e Cristoforo” è già servita dalle reti dell’acquedotto e della fognatura nera evidenzia le casistiche in cui dovrà essere fatta domanda di allacciamento ordinario all’acquedotto e alla fognatura ricorda inoltre che per eventuali infrastrutture pubbliche che potrebbero essere realizzate all’interno delle aree di intervento è necessaria l’attivazione della procedura di cui la Delib. A.A.T.O.n. 51 del 12/10/2006. Si prende atto di quanto riportato nella Nota

35 VAS: il Rapporto Ambientale
LA VALUTAZIONE DI DETTAGLIO : Analisi dei rischi, delle potenzialità ed opportunità per ciascuna area di intervento individuata nella scheda normativa: 5 ambiti di riqualificazione e riconversione identificati Percorsi pedonali, accesso al Parco, minirotatoria Sede territoriale di via Democrazia Sede territoriale di Via Alberica Valutazione di significatività di impatto della fase di cantiere e di esercizio per: Area Ospedale Civile SS Giacomo e Cristoforo Sede territoriale di Via Democrazia Analisi di Coerenza Linee guida della VAS

36 VAS: Esempio scheda

37 VAS: La matrice di valutazione

38 VAS: La matrice di valutazione
FASE DI ESERCIZIO

39 VAS: La valutazione in sintesi
l'impatto del recupero e valorizzazione dell'Area a) "Area Ospedale Civile SS. Giacomo e Cristoforo" è stato valutato come potenzialmente positivo sulle componenti "Paesaggio, Patrimonio storico e culturale", "Energia"," Popolazione e Salute" e "Mobilità"sia per quanto riguarda il superamento della criticità relativa alla carenza di parcheggi nell'area che per l'accessibilità. Per quanto riguarda invece l'incidenza sulle componenti "Atmosfera", "Ambiente idrico, suolo e sottosuolo", “Flora, fauna e biodiversità”, "Rumore", "Mobilità - traffico indotto" e "Rifiuti", si stima che il carico antropico indotto dagli interventi sia inferiore a quello attualmente esistente; l'impatto della rimozione del vincolo per attrezzature sanitarie e cambio di destinazione d’uso, assimilabile a zona B (satura) del vigente PRGC per gli edifici ubicati in Via Democrazia e Via Alberica è stato valutato come potenzialmente positivo sulla componente "Energia". Per quanto riguarda invece l'incidenza sulle componenti "Atmosfera", "Ambiente idrico, suolo e sottosuolo", "Rumore", "Mobilità - traffico indotto" e "Rifiuti", si stima che il carico antropico indotto dagli interventi sia inferiore a quello attualmente esistente.

40 VAS: La Coerenza COERENZA INTERNA:
Criticità/Vulnerabilità/Emergenze – Obiettivi Obiettivi – Azioni COERENZA ESTERNA CON LA PIANIFICAZIONE

41 VAS: Le linee guida La progettazione esecutiva degli interventi dovrà garantire il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale previsti nel Rapporto Ambientale: indicando misure finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica, alla razionalizzazione dei consumi, all’impiego di fonti rinnovabili di energia, alla riqualificazione energetica degli edifici non demoliti (a titolo esemplificativo impianti tecnologici, coperture, infissi, impianti di produzione dell’energia, murature, rivestimenti ed intonaci, ecc). indicando misure per il contenimento dei consumi idrici quali, ad esempio, sistemi per il recupero delle acque meteoriche che potranno essere riutilizzate per l’annaffiatura delle aree verdi pubbliche o private, lavaggio delle aree pavimentate, alimentazione delle cassette di scarico dei w.c. ecc… predisponendo, per l’area a) “Area Ospedale civile SS.Giacomo e Cristoforo” oggetto di accordo un progetto del verde che attesti la coerenza con il contesto vegetazionale e paesaggistico dell’area ed in particolare con il Monte di Pasta. Il progetto dovrà tener conto della conformazione del sito e della specificità del luogo e dovrà essere volto a ricreare, per quanto compatibile, l’ambiente originario ed il declivio di collina nel rispetto dei valori storico – culturali presenti. La scelta delle specie di nuovo impianto dovrà orientarsi prevalentemente su quelle autoctone e dovrà fare riferimento al “Regolamento del patrimonio verde pubblico e privato” (allegato C) del comune di Massa, approvato con atto C.C. n. 26/2009. La progettazione del sistema del verde dovrà essere finalizzata a conseguire non solo le funzioni più ampiamente riconosciute (sociali, ricreative, paesaggistiche, etc.) ma anche quelle a valenza igienico - sanitaria, quali il contenimento dell’inquinamento atmosferico ed acustico, la regolazione delle condizioni termiche del suolo e degli spazi aperti e l’agevolazione della pratica dell’attività fisica e sportiva;

42 VAS: Le linee guida evidenziando misure e/o opere previste per la riqualificazione paesaggistico – ambientale dell’ area a) “Area Ospedale civile SS.Giacomo e Cristoforo” oggetto di accordo e l’inserimento di edifici, percorsi, piazze ed infrastrutture nel contesto; provvedendo all’installazione di sistemi di illuminazione pubblica dotati di corpi illuminanti totalmente schermati (full cut – off) che garantiscano assenza di dispersione luminosa verso l’alto; prediligendo nelle zone a parcheggio, piazzali, cortili e viali di accesso materiali di tipo drenante e assorbente; prevedendo per gli interventi di nuova viabilità adeguate modalità di raccolta e gestione delle acque meteoriche; verificando la necessità di prevedere il trattamento di sedimentazione e disoleazione per le acque di prima pioggia provenienti dai parcheggi di superficie; disponendo che lo scarico delle acque sia subordinato al rispetto delle modalità e limitazioni indicate dall’Ente Gestore degli stessi prevedendo impianti di fognatura di tipo separato; verificando la necessità di prevedere opere per lo stoccaggio provvisorio e rilascio controllato dei volumi di acqua sottratti all’infiltrazione naturale dovuti alle eventuali nuove impermeabilizzazioni del suolo; predisponendo per l’area a) “Area Ospedale civile SS.Giacomo e Cristoforo” oggetto di accordo un’indagine ambientale preliminare per verificare la presenza di siti inquinati. Qualora venisse accertata la contaminazione dell’area, gli interventi di bonifica e ripristino ambientale del Sito dovranno avvenire nel rispetto del Titolo V della Parte Quarta del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.

43 VAS: Le linee guida Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere redatta una relazione che illustri: le modalità di demolizione del monoblocco ospedaliero comprendendo anche le motivazioni che hanno portato l’Azienda esecutrice dei lavori a scegliere quella specifica modalità di demolizione; le eventuali misure adottate per mettere in sicurezza gli edifici posti in prossimità dello stesso, con particolare riferimento agli edifici vincolati dal D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.; le modalità di gestione dei rifiuti prodotti dalla demolizione degli edifici (deposito temporaneo, trasporto, recupero, conferimento in discarica, ecc…) nel rispetto della normativa vigente in materia. In fase di cantiere dovranno essere applicati i seguenti accorgimenti: minimizzare le emissioni inquinanti così da non incidere negativamente su utenti ed abitanti nei pressi dell’intervento. contenere le emissioni acustiche anche attraverso l’individuazione di specifici accorgimenti (barriere isolanti/fono – assorbenti, esecuzione in tempi differiti delle operazioni di cantiere più gravose in termini di emissione del rumore, ecc…) contenere le emissioni pulverulente (delimitazione delle aree esterne del cantiere con adeguati sistemi di contenimento/barriera verticali delle polveri, bagnatura dei materiali movimentati, lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita, ecc) Verificare la presenza di amianto e di materiali e fluidi non ancora smaltiti dalle ditte specializzate attualmente operanti per l’ASL1, da gestire secondo la normativa vigente. Introdurre misure per la riduzione dei disagi, per l’incremento della sicurezza e per la tutela della salute degli utenti dell’area. Dovrà essere attuato il Piano di Monitoraggio indicato nel Rapporto Ambientale

44 VAS: Il Monitoraggio SUPERAMENTO DELLA CRITICITÀ RELATIVA ALLA MANCANZA DI AREE PER LA SOSTA Allo stato attuale il sistema della viabilità presenta criticità principalmente dovute alla mancanza di aree per la sosta. La Variante al PRG, al fine di superare detta criticità, prevede la razionalizzazione dei parcheggi esistenti ed il loro potenziamento, oltre alla creazione di nuove aree destinate alla sosta. Cosa monitorare: si intende monitorare l’effettivo superamento della criticità relativa alla mancanza di aree per la sosta. Il monitoraggio della componente potrà avvenire attraverso: questionario indirizzato agli utenti dell’area, Interventi, Strumenti di Partecipazione on line ecc; resoconto da parte della polizia municipale; resoconto da parte degli uffici comunali del settore mobilità Chi controlla: il comune di Massa Con che frequenza avviene il controllo: Il primo controllo dovrà essere effettuato dopo 6 mesi dalla realizzazione degli interventi di razionalizzazione dei parcheggi esistenti, di potenziamento delle aree di sosta e di realizzazione delle nuove aree a parcheggio. La frequenza con cui dovrà avvenire il monitoraggio successivo verrà stabilita dal comune sulla base degli esiti del primo controllo e tenuto conto dello stato di realizzazione degli interventi previsti dalla Variante. La frequenza scelta dovrà essere debitamente motivata nel Report di Monitoraggio.

45 APPLICAZIONE DELLE MISURE PREVISTE DALLA VAS
VAS: Il Monitoraggio APPLICAZIONE DELLE MISURE PREVISTE DALLA VAS Il cap. 11 del Rapporto Ambientale riporta un prospetto riepilogativo delle misure individuate in fase di valutazione (al cap. 9) al fine di indirizzare la pianificazione urbanistica nella direzione della sostenibilità di Piano. Le misure sono state recepite all’interno della “Scheda normativa delle aree d'intervento”. Cosa monitorare: si intende monitorare l’effettiva applicazione delle misure previste dalla VAS. Al fine di rendere possibile il controllo delle misure di cui al cap. 11 si propone l’elaborazione di un protocollo di verifica e reportistica. Si riporta di seguito un schema esemplificativo basato sulla compilazione di una check list. Lo schema riportato potrà essere modificato dall’ufficio comunale deputato al controllo al fine adattarlo alle esigenze proprie dell’ufficio. Chi controlla: il comune di Massa Con che frequenza avviene il controllo:in fase di rilascio del permesso di costruire, all’inizio dei lavori e a fine lavori. Ulteriori steps potranno essere integrati in funzioni degli esiti del controllo.

46 VAS: Il Monitoraggio Monitoraggio sull’applicazione delle misure VAS in fase di progettazione MISURE Sono state previste misure finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica, alla razionalizzazione dei consumi, all’impiego di fonti rinnovabili di energia, alla riqualificazione energetica degli edifici non demoliti? Sono state individuate misure per il contenimento dei consumi idrici? È stato predisposto per l’ “Area ospedale” un progetto del verde? Sono state adottate misure e/o opere previste per la riqualificazione paesaggistico – ambientale dell’ “area ospedale” e l’inserimento di edifici, percorsi, piazze ed infrastrutture nel contesto? Sono stati installati sistemi di illuminazione pubblica dotati di corpi illuminanti totalmente schermati? Sono state utilizzati materiali di tipo drenante e assorbente per zone a parcheggio, piazzali, cortili e viali di accesso? Sono state previste modalità di raccolta delle acque meteoriche per gli interventi di nuova viabilità? È stata verificata in sede di progettazione degli interventi la necessità di prevedere il trattamento di sedimentazione e disoleazione per le acque di prima pioggia provenienti dai parcheggi di superficie? Lo scarico delle acque è stato subordinato al rispetto delle modalità e limitazioni indicate dall’Ente Gestore degli stessi? Sono stati previsti impianti di fognatura di tipo separato? È stata verificata in sede di progettazione degli interventi la necessità di prevedere opere per lo stoccaggio provvisorio e rilascio controllato dei volumi di acqua sottratti all’infiltrazione naturale dovuti alle nuove impermeabilizzazioni del suolo? È stata predisposta per l’Area Ospedale civile SS. Giacomo e Cristoforo un’indagine ambientale preliminare per verificare la presenza di siti inquinati? Qualora sia stata accertata la contaminazione dell’area, gli interventi di bonifica e ripristino ambientale del Sito sono stati realizzati nel rispetto del Titolo V della Parte Quarta del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.?

47 VAS: Il Monitoraggio MISURE
Monitoraggio sull'applicazione delle misure VAS prima dell'inizio dei lavori di demolizione del monoblocco MISURE È stata predisposta una relazione che illustri: le modalità di demolizione del monoblocco ospedaliero comprendendo anche le motivazioni che hanno portato l’Azienda esecutrice dei lavori a scegliere quella specifica modalità di demolizione? le eventuali misure adottate per mettere in sicurezza gli edifici posti in prossimità dello stesso, con particolare riferimento agli edifici vincolati dal D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.? le modalità di gestione dei rifiuti prodotti dalla demolizione degli edifici (deposito temporaneo, trasporto, recupero, conferimento in discarica, ecc…) nel rispetto della normativa vigente in materia?

48 Linee progettuali L’idea fondante del progetto è stata quella di rendere permeabile l’area a percorsi pedonali capaci di collegare e integrare gli spazi urbani, usando il complesso storico dell’ospedale come fulcro e come elemento di riconoscibilità storica ed identitaria. Sono stati definiti due percorsi pedonali ortogonali tra loro: il primo di carattere territoriale e verde, ha la funzione di collegare il Monte di Pasta, passando dall’area del vecchio Ospedale, con il Castello Malaspina; il secondo di carattere urbano, intende collegare la parte di città posta a sud dell’area con il centro storico.

49 Linee progettuali L’intersezione dei due percorsi, definisce il punto panoramico di zona, ove abbiamo previsto un punto di sosta. La demolizione del monoblocco, rappresenta l’occasione per ridefinire uno spazio di socializzazione e di collegamento, oltre che garantire la possibilità di disporre i nuovi fabbricati ad uso prevalentemente residenziale, in modo da favorire la godibilità panoramica verso il mare.

50 Linee progettuali L’intersezione dei due percorsi, definisce il punto panoramico di zona, ove abbiamo previsto un punto di sosta. La demolizione del monoblocco, rappresenta l’occasione per ridefinire uno spazio di socializzazione e di collegamento, oltre che garantire la possibilità di disporre i nuovi fabbricati ad uso prevalentemente residenziale, in modo da favorire la godibilità panoramica verso il mare.

51 Linee progettuali L’intersezione dei due percorsi, definisce il punto panoramico di zona, ove abbiamo previsto un punto di sosta. La demolizione del monoblocco, rappresenta l’occasione per ridefinire uno spazio di socializzazione e di collegamento, oltre che garantire la possibilità di disporre i nuovi fabbricati ad uso prevalentemente residenziale, in modo da favorire la godibilità panoramica verso il mare.

52 Linee progettuali Nuovo accesso al Monte di Pasta
Edificio da mantenere Recupero con destinazione direzionale-commerciale Area residenziale Recupero con destinazione residenziale Collegamento trasversale

53 Linee progettuali

54 Analisi del Patrimonio Edilizio Esistente

55 Analisi del Patrimonio Edilizio Esistente

56 Analisi del Patrimonio Edilizio Esistente

57 Analisi del Patrimonio Edilizio Esistente

58 Analisi del Patrimonio Edilizio Esistente

59 Ambiti di recupero

60 Ambiti di recupero

61 Ambiti di recupero

62 Ambiti di recupero

63 Ambiti di recupero

64 Ambiti di recupero

65 Ambiti di recupero

66 Ambiti di recupero

67 Ambiti di recupero

68 Scheda Norma

69 Scheda Norma: Ambito 1

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72 Scheda Norma: Ambito 1

73 Scheda Norma: Ambito 2

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76 Scheda Norma: Ambito 3

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78 Scheda Norma: Ambito 4

79

80 Scheda Norma: Ambito 5

81

82

83 Analisi dei costi: Ambito 1

84 Analisi dei costi: Ambito 1

85 Analisi dei costi: Ambito 1

86 Analisi dei costi: Ambito 1

87 Analisi dei costi: Ambito 2

88 Analisi dei costi: Ambito 2

89 Analisi dei costi: Ambito 3

90 Analisi dei costi: Ambito 4

91 Analisi dei costi: Ambito 4

92 Analisi dei costi: Ambito 5

93 Analisi dei costi: Ambito 5

94 Analisi dei costi: TOTALE

95 STUDI GEOLOGICI DI FATTIBILITA’
RELAZIONE GEOLOGICA DI FATTIBILITA’ ALLEGATO 1: Repertorio dei dati geologici (schedatura e localizzazione delle prospezioni geognostiche e dei dati di sottosuolo) ALLEGATO 2: Cartografie del quadro conoscitivo Tav.01 - Carta geologica Tav.02 – Carta litotecnica e dei dati geologici Tav.03 – Carta geomorfologica Tav.04 – Carta idrogeologioca Tav.05 – Carta delle aree a pericolosità geologica Tav.06 – Carta delle aree a pericolosità idraulica Tav.07 – Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica Tav.08 – Carta delle aree a pericolosità sismica

96 STUDI GEOLOGICI DI FATTIBILITA’
CARTE GEOLOGICHE DI FATTIBILITA’ Tav.09A - Carta di fattibilità geologica e sismica – Area ospedale Tav.09B – Carta di fattibilità geologica e sismica – Area distretti Tav.10A - Carta di fattibilità idraulica – Area ospedale Tav.10B – Carta di fattibilità idraulica – Area distretti Gli elaborati geologici di PERICOLOSITA’ di questa variante sono stati resi congruenti con quelli in fase di redazione a supporto del Regolamento Urbanistico, in particolare per quanto riguarda le PERICOLOSITA’ GEOLOGICHE Le PERICOLOSITA’ IDRAULICHE non presentano particolari rilevanze per le previsioni riguardanti i distretti, nessuna rilevanza per l’area dell’ospedale

97 GLI ELABORATI DI PERICOLOSITA’
GLI OBIETTIVI Individuare i limiti e i condizionamenti alla attuazione delle previsioni urbanistiche I LIMITI: Quello che si prevedeva non si può fare perché ricade nelle pericolosità MOLTO ELEVATE, quindi non può far parte del piano, a meno che non si definiscano, già in fase di pianificazione urbanistica, le opere di messa in sicurezza I CONDIZIONAMENTI: Quello che si prevede si può fare anche se ricade nelle pericolosità ELEVATE a patto che vengano previsti determinati accorgimenti (e probabilmente maggiori costi di indagini e opere)

98 GLI ELABORATI DI FATTIBILITA’
GLI OBIETTIVI DEFINIRE IL GRADO DI APPROFONDIMENTO degli studi geologici e delle indagini di supporto ai progetti edilizi e infrastrutturali INDICARE la TIPOLOGIA delle prospezioni geognostiche di supporto ai progetti edilizi e infrastrutturali DEFINIRE IL GRADO DI APPROFONDIMENTO delle elaborazioni geotecniche a corredo dei progetti edilizi e infrastrutturali

99 LA METODOLOGIA PER LE PERICOLOSITA’
Le carte di PERICOLOSITA’ derivano dalla elaborazione delle carte geologiche di base: CARTA GEOLOGICA CARTA GEOMORFOLOGICA CARTA DELLE PROBLEMATICHE IDROGEOLOGIOCHE La CARTA LITOTECNICA E DEI DATI GEOLOGICI: sono state cartografate le indagini e le prospezioni più significative già contenute nel repertorio degli studi del Regolamento Urbanistico La CARTA delle MOPS: zonizza il territorio in aree stabili, instabili e probabilmente instabili in relazione al verificarsi di un terremoto, utilizza i dati sottosuolo descritti nella Carta litotecnica. In questo studio si è considerata la relativa cartografia redatta dall’Università di Siena per la zonazione sismica del territorio comunale

100 LA METODOLOGIA PER LE FATTIBILITA’
Tramite il GIS, con metodi di geoprocessing, sono state attribuite le relative fattibilità Gli elementi poligonali del progetto di variante, corredati dei loro attributi, sono stati sovrapposti alle pericolosità Area ospedale – Ambito 1: viene attribuito un grado di FATTIBILITA’ GEOLOGICA 3 , condizionata, in quanto si ritiene che gli ingenti lavori di demolizione del monoblocco produrranno una significativa modifica dei terreni sui quali verranno realizzate le nuove edificazioni

101 LE CARTOGRAFIE CARTA GEOLOGICA

102 VAS: La matrice di valutazione
LE CARTOGRAFIE CARTA LITOTECNICA E DATI GEOLOGICI

103 LE CARTOGRAFIE CARTA GEOMORFOLOGICA

104 LE CARTOGRAFIE CARTA IDROGEOLOGICA

105 LE CARTOGRAFIE MOPS

106 PERICOLOSITA’ GEOLOGICA
LE CARTOGRAFIE PERICOLOSITA’ GEOLOGICA

107 LE CARTOGRAFIE

108 LE CARTOGRAFIE

109 LE CARTOGRAFIE

110 LA SCHEDA DI FATTIBILITA’


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