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Università degli Studi di Ferrara Anno Accademico 2006-2007 Corso di Igiene per Scienze dell’Educazione.

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Presentazione sul tema: "Università degli Studi di Ferrara Anno Accademico 2006-2007 Corso di Igiene per Scienze dell’Educazione."— Transcript della presentazione:

1 Università degli Studi di Ferrara Anno Accademico 2006-2007 Corso di Igiene per Scienze dell’Educazione

2 L’IGIENE: definizione Disciplina che ha per fine la promozione e la conservazione della salute a livello individuale e collettivo, attraverso il potenziamento dei fattori utili e l’allontanamento o correzione dei fattori responsabili delle malattie, in modo da conseguire uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale nei singoli e nella collettività

3 L'Igiene pertanto è "la disciplina che si propone di promuovere e conservare la salute sia individuale che collettiva". L'Igiene è una disciplina caratterizzata da tre peculiarità: Definizione, finalità e contenuti dell'Igiene  l'oggetto del proprio interesse non è l'uomo malato bensì quello "sano";  l'ambito di intervento non è limitato solo al singolo individuo bensì esteso all'intera collettività;  la tipologia degli interventi non sono limitati all'uomo bensi' estesi all'ambiente fisico, biologico e sociale nel quale esso si trova inserito.

4 Differenze tra l’Igiene e la Clinica IGIENEAMBITICLINICA Cause (dei fenomeni salute/malattia) InteresseEffetti (degli eventi morbosi) Salute Oggetto di studio Malattia Popolazione Campo di attività Individuo Epidemiologia Descrittiva (descrizione dei fenomeni salute/malattia) (descrizione dei fenomeni salute/malattia) Metodo di osservazione Semeiotica (descrizione dei segni e sintomi degli eventi morbosi) Epidemiologia Analitica (inferenza sulle cause del fenomeno) Metodo di analisi Diagnosi (inferenza sulla natura dell'evento) Statistico/epidemiologici Strumenti di indagine Tecnologici Multidisciplinare Stile formativo Iperspecialistico Interdisciplinare Stile operativo Settoriale Sanità Pubblica Modello di intervento Farmacologia e Chirurgia Prevenzione Finalità di intervento Terapia

5 Struttura della disciplina igienistica PREVENZIONE (obiettivo) SANITÀ PUBBLICA (modello operativo) IGIENE (filosofia) EPIDEMIOLOGIA (metodologia) STATISTICA (modello concettuale) INDICATORI (strumento) SALUTE (fine)

6 Salute Assenza di malattia Benessere fisico e psichico Benessere sociale ed economico sociale ed economicoBenessere

7 Capacità di adattamento dell'individuo al suo ambiente ambientale Capacità dell'organismo di esplicare le funzioni che gli sono richieste nel suo contesto biologico e sociale sociale Uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale percettivoSalute

8 Oggettivo "Uno spostamento dalla condizione fisiologica normale dell' organismo sufficiente a produrre segni o sintomi" "Diminuzione o assenza di benessere; condizione di malessere o sofferenza" Soggettivo "Un processo che insorge come risultato di un' azione sull' organismo di uno stimolo (straordinario) nocivo, dell' ambiente interno o esterno, caratterizzato dalla diminuzione delle capacità di adattamento dell' organismo vivente all' ambiente esterno, con una mobilitazione contemporanea delle sue forze difensive" Ambientale Malattia

9 Aspetti fisici nutrizione, situazione immunitaria, benessere fisico Personali Aspetti psichici identità affermata, stabilità emotiva, situazione affettiva Aspetti culturali educazione sanitaria Abitudini di vita abitudini personali corrette, sonno e svago sufficienti Comportamentali Lavoro appagante, stimolante e non stressante Ambientali Ambiente fisico buona qualità aria, acqua e suolo Ambiente biologico qualità alimentare, protezione microbiologica Ambiente sociale Buone condizioni igieniche, lavoro non nocivo, integrazione sociale, servizi sanitari, scolastici e sociali adeguati Fattori positivi

10 Modello uomo - ambiente - società FATTORI GENETICI FATTORI AMBIENTALI FATTORI COMPORTAMENTALI STATO DI SALUTE E/O DI MALATTIA

11 PROMOZIONE DELLA SALUTE La salute non è semplicemente uno stato di assenza di malattie, ma è una condizione dinamica di benessere fisico, mentale e sociale. La condizione di benessere dipende in larga misura da fattori obiettivi individuali e collettivi, che possono essere rilevati ed espressi in termini numerici, come ad esempio:  efficienza fisica (statura, peso corporeo, pressione arteriosa, volumi polmonari statici e dinamici, parametri ematologici ed ematochimici, ecc.);  reddito;  livello di istruzione;  indice di affollamento (numero di abitanti in rapporto al numero di vani disponibili) ;  numero e la qualità dei servizi sanitari e sociali.

12 Fattori determinanti lo stato di salute di una comunità

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14 Indicatori dello stato di salute di una comunità Indicatori diretti: tassi di natalità; tassi di natalità; tassi di mortalità; tassi di mortalità; tassi di morbosità; tassi di morbosità; tassi di incremento della popolazione. tassi di incremento della popolazione.

15 Indicatori dello stato di salute di una comunità Indicatori indiretti: livello di istruzione livello di istruzione livello di occupazione livello di occupazione

16 Quozienti di mortalità relativi alla popolazione maschile (per 100.000) per grado di istruzione, attività lavorativa e fascia di età (25-54 anni). (fonte: ISTAT, 2001)

17 Indicatori dello stato di salute di una comunità Indicatori indiretti: disponibilità di calorie/fabbisogno disponibilità di calorie/fabbisogno

18 Disponibilità di calorie in relazione percentuale al fabbisogno (fonte: Science,2002)

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20 Indicatori dello stato di salute di una comunità Indicatori indiretti: spesa annuale per i servizi sanitari spesa annuale per i servizi sanitari

21 Spesa pubblica annuale pro capite per i servizi sanitari (fonte: WHO, 2002)

22 Indicatori dello stato di salute di una comunità Indicatori indiretti: disponibilità di acqua potabile disponibilità di acqua potabile

23 Popolazione con disponibilità di acqua potabile:valori percentuali (fonte: WHO,2001)

24 Acqua (litri/die) erogata dagli acquedotti italiani nel 1995 (fonte: ISTAT, 2001)

25 Conseguenze di una non adeguata potabilizzazione dell’acqua in epoca moderna: la poliomielite

26 Indicatori dello stato di salute di una comunità Indicatori indiretti: numero medio figli/donna numero medio figli/donna

27 Numero medio di figli per donna in Italia (fonte: ISTAT, 2004)

28 Indicatori dello stato di salute di una comunità Indicatori indiretti: prodotto interno lordo (PIL) prodotto interno lordo (PIL) E’ una grandezza macroeconomica che esprime il valore dei beni e dei servizi prodotti da un’economia nel corso di un dato periodo; è detto “interno” perché è riferito a residenti e non residenti della nazione considerata.

29 Conseguenze del calo del PIL sui servizi vaccinali e sull’andamento della difterite nella Confederazione Russa (CSI) nel quinquennio 1990-1995 (fonte: WHO, 1996)

30 Epidemia di difterite nella Federazione Russa negli anni 1990- 1997 INCIDENCE RATES IN THE CURRENT EPIDEMIC IN THE NEWLY INDEPENDENT STATES OF THE FORMER SOVIET UNION Incidence range from 0.5 - 1 per 100,000 population in Armenia, Estonia, Lithuania and Uzbekistan, to 27 - 32 per 100,000 in Russia and Tajikistan. Case fatality rates range from 2-3% in Russia and Ukraine, to 6-10% in Armenia, Kazakhstan, Moldova and Latvia, and to 17-23% in Azerbaijan, Georgia and Turkmenistan. WHO Report, 1998

31 La misura della salute attraverso lo studio della sua mancanza: gli indicatori sanitari Tasso di prevalenza di una malattia: è il rapporto fra il numero di casi di una malattia al tempo t e la popolazione considerata in quel momento. Tasso di prevalenza di una malattia: è il rapporto fra il numero di casi di una malattia al tempo t e la popolazione considerata in quel momento. Tasso di incidenza di una malattia: è il rapporto esistente tra il numero di nuovi casi nel tempo (t 0 -t 1 ) ed il numero di soggetti a rischio di sviluppare la malattia. Tasso di incidenza di una malattia: è il rapporto esistente tra il numero di nuovi casi nel tempo (t 0 -t 1 ) ed il numero di soggetti a rischio di sviluppare la malattia. Tasso di mortalità per causa: è il rapporto tra le morti verficatesi nell’anno per una determinata causa e la popolazione ragguagliata. Tasso di mortalità per causa: è il rapporto tra le morti verficatesi nell’anno per una determinata causa e la popolazione ragguagliata.

32 Grandi cause di morte nel mondo nell’anno 2000 (fonte: WHO, 2001)

33 Popolazione a rischio di contrarre la malaria e stima dell’incidenza x10.000 dei casi clinici (fonte: WHO, 2000)

34 Influenza del livello nutritivo su alcuni processi infettivi

35 Urbanizzazione della popolazione mondiale “…..The world is in the midst of a massive urban transition unlike that of any other time in history…...” World Health Organisation Report, January 2005

36 Urbanizzazione della popolazione mondiale

37 Il maggiore aumento della popolazione urbana si registra nelle aree in via di sviluppo con un trend del 3,5% all’anno, mentre nelle nazioni industrializzate l’aumento è più contenuto (1,0%). Nel 2010: Sao Paulo: 16,4 milioni Sao Paulo: 16,4 milioni Bombay: 15 milioni Bombay: 15 milioni Shangay: 18 milioni Shangay: 18 milioni

38 Urbanizzazione della popolazione mondiale : Shenzen, 1988

39 Urbanizzazione della popolazione mondiale: Shenzen, 1996

40 Urbanizzazione della popolazione mondiale

41 Nelle nazioni in via di sviluppo, il 60% del P.I.L. viene prodotto dagli abitanti delle città “economia di agglomerato”. Rispetto alle aree rurali: maggiori opportunità di trovare lavoro; maggiori opportunità di trovare lavoro; maggiori infrastrutture; maggiori infrastrutture; migliori condizioni di vita. migliori condizioni di vita.

42 Tuttavia, l’attrazione verso le città viene a comportare: un aumento della popolazione superiore alla capacità di offerta di servizi sociali da parte delle municipalità; un aumento della popolazione superiore alla capacità di offerta di servizi sociali da parte delle municipalità; una minore offerta di case a fronte di una maggiore richiesta; una minore offerta di case a fronte di una maggiore richiesta; la congestione degli spazi abitativi esistenti; la congestione degli spazi abitativi esistenti; la necessità di creare nuovi insediamenti anche in assenza di infrastrutture. la necessità di creare nuovi insediamenti anche in assenza di infrastrutture.

43 Luce elettrica per le strade e le case Luce elettrica per le strade e le case Fogne per lo scolo delle acque nere Fogne per lo scolo delle acque nere Rete di distribuzione dell’acqua potabile Rete di distribuzione dell’acqua potabile

44 Luce elettrica per uso domestico Riscaldamento delle abitazioni Riscaldamento delle abitazioni Nel Regno Unito, ogni anno si registrano dai 30 ai 60.000 decessi per ipotermia, soprattutto nei bambini e negli anziani che vivono in condizioni di disagio. Nell’ Europa Orientale, ogni anno si verificano 50-90.000 decessi provocati da complicazioni respiratorie dell’influenza, soprattutto in coloro che vivono in condizioni di sovraffollamento domestico.

45 Luce elettrica per uso domestico Riscaldamento delle abitazioni Riscaldamento delle abitazioni Utilizzo di elettrodomestici per conservare e/o cuocere i cibi Utilizzo di elettrodomestici per conservare e/o cuocere i cibi Nelle nazioni dell’Europa Orientale, ogni anno si verificano circa 100.000 decessi a causa di tossinfezioni alimentari.

46 Smaltimento delle acque nere Stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano in circa 420 milioni gli abitanti di aree urbane che non dispongono della più semplice latrina. Da qui: esposizione diretta alle feci vicino alle abitazioni; esposizione diretta alle feci vicino alle abitazioni; contaminazione dell’acqua destinata all’alimentazione; contaminazione dell’acqua destinata all’alimentazione; ingestione di pesci provenienti da acque inquinate; ingestione di pesci provenienti da acque inquinate; ingestione di ortaggi fertilizzati con acque inquinate. ingestione di ortaggi fertilizzati con acque inquinate.

47 Smaltimento delle acque nere Abnorme eutrofizzazione delle acque superficiali; Abnorme eutrofizzazione delle acque superficiali; Sviluppo acquatico di batteri, parassiti ed insetti vettori di malattie infettive. Sviluppo acquatico di batteri, parassiti ed insetti vettori di malattie infettive. Un esempio: la malaria Un esempio: la malaria

48 Accumulo nell’ambiente di rifiuti solidi Accumulo nell’ambiente di rifiuti solidi Degrado ambientale Degrado ambientale Attrazione per animali selvatici portatori di malattie infettive: ratti Attrazione per animali selvatici portatori di malattie infettive: ratti Smaltimento dei rifiuti Rabbia, leptospirosi

49 Sottrazione all’obbligo scolastico; Sottrazione all’obbligo scolastico; lavoro minorile in occupazioni defatiganti e/o pericolose; lavoro minorile in occupazioni defatiganti e/o pericolose; deficit immunitari e di crescita; deficit immunitari e di crescita; esposizione a malattie infettive. esposizione a malattie infettive. Offerta di istruzione per i bambini Morbillo, meningiti, difterite, tubercolosi.

50 Basso reddito delle famiglie recentemente inurbate: Opportunità di lavoro limitate ad attività a bassa specializzazione; Opportunità di lavoro limitate ad attività a bassa specializzazione; Necessità di integrare il reddito principale con attività collaterali; Necessità di integrare il reddito principale con attività collaterali; Aumento di prostituzione e di altri traffici illegali. Aumento di prostituzione e di altri traffici illegali.

51 Necessità di integrare il reddito principale con attività collaterali Allevamento di animali domestici in spazi limitati e contigui ai luoghi di abitazione Allevamento di animali domestici in spazi limitati e contigui ai luoghi di abitazione Cattura a scopi commerciali di animali selvatici Cattura a scopi commerciali di animali selvatici SARS SARS Influenza aviaria Influenza aviaria

52 Minore offerta di case a fronte di una maggiore richiesta Congestione degli spazi abitativi esistenti Maggiori possibilità di vita in promiscuità Maggiori possibilità di vita in promiscuità Malattie a trasmissione sessuale e/o parenterale inapparente Malattie a trasmissione sessuale e/o parenterale inapparente Gonorrea, sifilide, AIDS, epatite B e C

53 Commistione di industrie ed abitazioni Spesso sorgono agglomerati urbani “spontanei” attorno alle industrie per il desiderio degli immigrati di abitare vicini a luoghi che offrono opportunità di lavoro. Nel 1976 a Seveso, spandimento accidentale di diossina su tutto la cittadina: gravi lesioni cutanee nei bambini, affezioni respiratorie negli anziani. Nel 1976 a Seveso, spandimento accidentale di diossina su tutto la cittadina: gravi lesioni cutanee nei bambini, affezioni respiratorie negli anziani. Nel 1984 a Bhopal, scoppio di alcuni serbatoi di sostanze chimiche: 2988 morti e 100.000 feriti fra coloro che abitavano nelle vicinanze dell’industria Union Carbide. Nel 1984 a Bhopal, scoppio di alcuni serbatoi di sostanze chimiche: 2988 morti e 100.000 feriti fra coloro che abitavano nelle vicinanze dell’industria Union Carbide.

54 Seveso, 1976 Bhopal, 1984

55 Insediamento urbano di attività produttive Maggiore concentrazione industriale in spazi limitati Maggiore concentrazione industriale in spazi limitati Maggiore inquinamento dell’aria e dell’acqua Maggiore inquinamento dell’aria e dell’acqua

56 Inquinamento dell’aria dovuto al traffico veicolare Le maggiori opportunità di lavoro aumentano le necessità di rapidi spostamenti all’interno delle città. Inquinamento da idrocarburi e da metalli pesanti. Aumento dei tumori polmonari “spontanei”

57 Classifica dei principali siti tumorali secondo il sesso. Osservazioni a livello mondiale (fonte: WHO, 1998)

58 Inquinamento dell’aria dovuto al traffico veicolare Aumento delle concentrazioni di ozono negli strati bassi dell’atmosfera Aumento delle malattie respiratorie di origine allergica.

59 Inquinamento dell’aria dovuto al traffico veicolare Aumento nell’atmosfera dei gas ad effetto “serra” Aumento nell’atmosfera dei gas ad effetto “serra” Tropicalizzazione del clima Tropicalizzazione del clima Spostamento a latitudini elevate di malattie a diffusione tropicale Spostamento a latitudini elevate di malattie a diffusione tropicale Ritorno della malaria in Europa

60 Quale risposta a tutto questo? PREVENZIONE Ha il compito di impedire l’insorgenza e la progressione delle malattie, per mezzo di interventi sulla popolazione e sull’ambiente di vita e di lavoro.

61 MEDICINA CLINICA Ha il compito di curare e, se possibile, guarire la persona malata; a ciò provvede il medico insieme ad altre figure professionali (infermieri, tecnici, ed ausiliari sanitari). MEDICINA DI SANITA’ PUBBLICA Ha il compito di promuovere la salute e prevenire le malattie; la sua unità d’intervento è l’intera comunità (i suoi singoli componenti e i suoi rappresentanti istituzionali)

62 Continua ……..


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