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L’Associazione Culturale Acquaticità & Medicina Naturale “AcquaMeNa”

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Presentazione sul tema: "L’Associazione Culturale Acquaticità & Medicina Naturale “AcquaMeNa”"— Transcript della presentazione:

1 L’Associazione Culturale Acquaticità & Medicina Naturale “AcquaMeNa”
presenta Le AcquaCoccole Tutte le Magie dell’Acqua, in … Coccole www. massimopietrangeli.net  WATER SHIATSU  Training pre-parto in piscina Percorso Nascita Naturale Massaggio Neonatale Acquaticità 0-4 anni Psicomotricità Rilassamento respiro-guid. Naturopatia Diagnosi-cura Intolleranze Rilassamento profondo Somatopsicoterapia Dr. Massimo Pietrangeli - Pediatria O.C. di Pescara Info:

2 EDUCATRICI d’ INFANZIA
Corso per EDUCATRICI d’ INFANZIA PUERICULTURA Dott. Massimo Pietrangeli Neonatologo - Pediatra Perfezionato in Scienze Motorie Istruttore Pediatric Basic Life Support

3 PBLS Paediatric Basic Life Support Pronto Soccorso Pediatrico “Basale”
SECONDO LE LINEE GUIDA di ITALIAN RESUSCITATION COUNCIL ( I.R.C. ) e MEDICINA d’ URGENZA PEDIATRICA ( M.U.P. ) Dott. Massimo Pietrangeli

4 INTRODUZIONE Nessun’altra emergenza crea tanta ansia quanta ne crea affrontare un B in condizione critica Per un particolare impatto emotivo le fasi iniziali della Rianimazione e Stabilizzazione del pz. avvengono spesso in modo caotico, in un contesto nel quale E’ DIFFICILE RIFLETTERE ORGANIZZARE LE IDEE COORDINARE GLI SFORZI

5 Gli stessi Operatori sanitari già esperti nell’emergenza dell’adulto possono spesso sentirsi disorientati dalle peculiarità del B Il B è diverso rispetto all’adulto non solo per le dimensioni, ma anche per : La PATOLOGIA SPECIFICA L’ ANATOMIA La FISIOLOGIA La FISIOPATOLOGIA La PSICOLOGIA

6 Un’altra peculiarità dell’età pediatrica è la
RAPIDITA’ DI EVOLUZIONE DEI QUADRI CLINICI, sia come AGGRAVAMENTO che come MIGLIORAMENTO in risposta ad un trattamento corretto

7 PATOGENESI ARRESTO CARDIACO
L’ EZIOLOGIA e la PATOGENESI dell’ A.C. sono molto diverse nell’età evolutiva rispetto al paziente adulto Nella gran parte dei casi l’arresto della respirazione e del circolo NON SONO IMPROVVISI ( come nell’adulto ), ma avvengono come momento terminale in un contesto di progressiva IPOSSIEMIA e ACIDOSI nel corso di un trauma o di una patologia acuta respiratoria, neurologica o infettiva iniziata spesso da ORE o GIORNI %

8 % ed è progredita nello SCOMPENSO RESPIRATORIO e/o nella FASE DI SCOMPENSO DELLO SHOCK ( Tab. 1 )
Infatti, mentre nell’adulto l’arresto del circolo è causato prevalentemente da una Aritmia Ipercinetica ( FIBRILLAZIONE ), la Tachicardia e la Fibrillazione Ventricolare sono rare in pediatria, dove l’A.C. è causato nella > parte dei casi dall’ ASISTOLIA o da una marcata BRADICARDIA e rappresenta un evento terminale, spesso preceduto da Arr. Resp. e/o progressiva Ipotensione e Bradicardia

9 “PREVENZIONE” dell’ A.C.
Per quanto affermato, questa natura progressiva delle malattie acute nel B rendono possibile una efficace Prevenzione Secondaria dell’ ARRESTO CARDIACO, rivolta, quanto più precocemente possibile, a quelle tappe intermedie nell’evoluzione del quadro patologico che, tramite la Disfunzione Respiratoria, l’ Ipovolemia e la Sepsi, possono portare, se non trattate prontamente, all’evento terminale

10 Mediante protocolli o linee guida è possibile intervenire precocemente in un gran numero di casi, migliorando gli scambi respiratori e sostenendo il circolo prima che l’ ASFISSIA e/o la RIDOTTA PERFUSIONE TISSUTALE portino al definitivo deterioramento emodinamico

11 CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
Come per l’adulto, l’immediata attivazione del sistema d’emergenza permette un rapido approccio per le emergenze pediatriche, MA LA RICERCA DEL SOCCORSO NON DEVE PROCRASTINARE L’INTERVENTO DI PBLS, dato che il B in condizione critica ha già vissuto una precedente fase di inadeguatezza degli scambi gassosi e del circolo

12 Infatti IL FATTORE TEMPO E’ ESSENZIALE :
Un buon recupero neurologico è presente infatti solo nel 10% circa dei BB rianimati DOPO ARRESTO CARDIACO, ma si estende a oltre il 50% nei casi di ARRESTO RESPIRATORIO CON CIRCOLO PRESENTE Un intervento efficace nel corso di una patologia grave o rapidamente evolutiva, anche nell’imminenza di un arresto respiratorio permette di arrestare l’evoluzione patologica con completo recupero e normale aspettativa di vita nella > parte dei casi

13 SEGNI D’ALLARME NELLE EMERGENZE PED. INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
DISPNEA ( difficoltà di respiro ) TACHIPNEA RIENTRAMENTI INSPIRATORI ALITAMENTO DELLE PINNE NASALI STRIDORE INSPIRATORIO GEMITO ESPIRATORIO ESPIRAZIONE PROLUNGATA associata a FISCHI E SIBILI ( ASMA ) CIANOSI ( segno di IPOSSIEMIA MARCATA )

14 INSUFFICIENZA RESPIRATORIA in caso di alterazioni neurologiche o muscolari
BASSA FREQUENZA RESPIRATORIA SCARSI MOVIMENTI TORACICI O ADDOM. RUMORI RESPIRATORI  O ASSENTI RIDOTTO TONO MUSCOLARE DEPRESSIONE DELLO STATO DI COSCIENZA

15 IPOVOLEMIA E SHOCK Lo Shock in pediatria è causato in prevalenza da TRAUMI, dalle GASTROENTERITI CON VOMITO E DIARREA PERSISTENTI e dalla SEPSI L’ipotensione conseguente ad ipovolemia è spesso un segno tardivo per l’efficienza dei meccanismi di compenso, e può non essere presente anche quando è stato perso oltre il 25% del volume ematico => Importante una pronta FLUIDOTERAPIA

16 SEGNI DI RIDOTTA PERFUSIONE
 Tempo di Riempimento Capillare ( unghia )  Temperatura alle estremità PALLORE  AMPIEZZA E FREQUENZA DEI POLSI SETE  PRODUZIONE DI URINE Se due o più di questi segni sono presenti è molto probabile che il B sia in stato di SHOCK o in situazione di pericolo imminente

17 P Basic Life Support Consiste nel SOSTEGNO DELLE FUNZIONI VITALI, Ventilazione e Circolazione, per mantenere un flusso ematico accettabile e l’ ossigenazione agli organi essenziali per un B che : HA PERSO COSCIENZA E’ IN STATO DI APNEA HA UN’ OSTRUZIONE ACUTA VIE AEREE E’ IN ARRESTO CARDIACO

18 Il PBLS, SUPPORTO VITALE DI BASE, ha per obiettivo la PREVENZIONE DEL DANNO ANOSSICO CEREBRALE, favorendo la ripresa spontanea della respirazione e del circolo, in attesa di un soccorso di tipo avanzato PUO’ ESSERE ATTUATO DA CHIUNQUE, SENZA USO DI STRUMENTI O FARMACI

19 3 GRUPPI DI ETA’ NEONATO e LATTANTE < 1 a. BAMBINO : fra 1 e 8 aa.
ADULTO : al di sopra degli 8 aa. le tecniche PBLS non differiscono da quelle per l’ adulto

20 Nel corso di un’emergenza l’ età del B può non essere conosciuta
Nel corso di un’emergenza l’ età del B può non essere conosciuta. L’ anno di età è cruciale e rappresenta il momento di passaggio tra le tecniche “NEONATO – LATTANTE” e quelle “BAMBINO”. Gli 8 aa. di età rappresentano il limite di applicazione delle tecniche “BAMBINO” Ricordare che : B di 1 a. : circa 10 Kg. e circa 75 cm. B di 8 aa. : circa 25 Kg. e circa 125 cm.

21 REATTIVITA’ 1. Se il B è COSCIENTE, ma respira con sforzo o a fatica, deve essere mantenuto nella posizione in cui si trova. Forzandolo in una posizione diversa, la ventilazione potrebbe peggiorare rapidamente fino all’arresto respiratorio. Si allerta rapidamente il e si somministra ossigeno se questo è disponibile e tollerato dal bambino

22 2. Se il B è INCOSCIENTE, ma respira, si chiede aiuto e si fa attivare rapidamente il 118.
Lo spostamento è necessario SOLO se il B si trova in una posizione pericolosa. In ogni caso lo spostamento deve essere eseguito CON MOLTA CAUTELA, muovendo la testa e il tronco come un tutto unico ed evitando ogni estensione o flessione del rachide, specie se la dinamica dell’ accaduto o le circostanze suggeriscono la possibilità di un evento traumatico.

23 3. LA MANCANZA DI COSCIENZA AUTORIZZA LA ATTIVAZIONE DELLA SEQUENZA PBLS

24 Se il B è AREATTIVO e non si rilevano MOVIMENTI RESPIRATORI, la sequenza delle VALUTAZIONI e degli INTERVENTI è quella che segue. Il B viene liberato dai vestiti, almeno tanto da esporre la Testa, il Collo ed il Tronco, e nei BB al di sotto di 1 a. anche gli arti. SE IL SOCCORRITORE E’ SOLO, un minuto di PBLS correttamente eseguito DEVE precedere sempre ogni sforzo per attivare il che comporti un dispendio di tempo, come la ricerca di qualcuno o del telefono.


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