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PubblicatoAchille Alberti Modificato 11 anni fa
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Il sistema digerente La struttura fondamentale è rappresentata da un lungo tubo che attraversa le cavità ventrali del corpo: tale tubo è aperto ad entrambe le estremità. Il tubo è definito canale alimentare o tratto gastro-intestinale; ad esso sono associate lungo il percorso delle ghiandole specializzate per la funzione digestiva.
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Nell’apparato digerente avvengono i processi digestivi, cioè
tutte quelle reazioni fisiche e chimiche che trasformano le sostanze costitutive dei cibi in elementi semplici. Ciò comporta: triturazione meccanica mescolamento del cibo con i succhi secreti dai vari tratti del canale demolizione enzimatica delle sostanze assorbimento delle sostanze digerite che passano nel sangue Le sostanze non digerite entrano a far parte delle feci. Quindi, gli organi dell’ AD esercitano un’azione meccanica e chimica sul cibo introdotto attraverso la bocca e che prosegue lungo il canale.
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Fasi del processo digestivo
Ingestione, masticazione Progressione Digestione: chimica e meccanica Assorbimento Eliminazione delle feci
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L’apparato digerente si divide in:
intestino cefalico intestino addominale Gli organi costitutivi dell’AD sono contenuti: nella testa: cavità orale e strutture annesse, nel torace: esofago nell’addome: stomaco, intestino e ghiandole annesse nella pelvi: int. retto
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Tonaca mucosa Tonaca sottomucosa Tonaca muscolare Tonaca sierosa
Il canale alimentare è un tubo la cui parete è formata lungo tutto il percorso da diversi strati, le tonache: Tonaca mucosa Tonaca sottomucosa Tonaca muscolare Tonaca sierosa I vari tratti sono formati sempre da queste tonache, ma la loro organizzazione nei diversi segmenti può però variare assumendo caratteristiche peculiari del tratto considerato.
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Tonaca mucosa è composta da un epitelio che poggia su una lamina
propria e da una muscolaris mucosae; nell’epitelio si trovano ghiandole specializzate Tonaca sottomucosa è composta da connettivo lasso e contiene vasi sanguigni e linfatici e nervi, fa da supporto alla mucosa Tonaca muscolare formata da muscolo liscio in forma di due strati, uno strato circolare interno e uno longitudinale esterno, responsabili della motilità dell’organo, la peristalsi intestinale. Lo stomaco ha tre strati muscolari Tonaca sierosa o avventizia composta da connettivo attraverso cui passano vasi e nervi; contiene quantità variabili di grasso
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La tonaca mucosa è la componente più variabile delle tonache,
in relazione alla funzione del segmento considerato: Protezione Secrezione Assorbimento
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INTESTINO CEFALICO Inizia con l’apertura della cavità orale e termina allo sbocco dell’esofago nello stomaco e comprende: la bocca e cavità orale con labbra, lingua, denti, palato duro e molle, ghiandole salivari e tonsille la faringe l’ esofago
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L’apparato digerente inizia nella faccia,
con la bocca cui segue la cavità orale, che si estende dalla rima buccale fino all’istmo delle fauci. La bocca si estende dalla rima buccale fino all’istmo delle fauci. Si distinguono un vestibolo, spazio compreso fra guance, labbra e denti e una cavità orale in senso stretto.
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Bocca e Cavità orale La bocca è rivestita da una mucosa di epitelio squamoso ed è delimitata: in avanti dalle labbra, superiore e inferiore; segue la cavità orale definita lateralmente dalle guance, in basso principalmente dalla lingua, in alto dal palato duro, e dal palato molle che continua con l’ugola.
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Le labbra sono due pieghe cutaneo-mucose, superiore e inferiore che
circoscrivono la rima orale o buccale; sono rivestite da cute esternamente, e da tonaca mucosa internamente, di color rosa, vascolarizzata e priva di pigmentazione; nella sottomucosa sono presenti delle ghiandole salivari. Fra i due rivestimenti è presente uno strato muscolare (m. striati). Le labbra sono dotate di notevole motilità funzionale per la presa del cibo, l’articolazione del linguaggio e possiedono una notevole attività sensitiva.
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La bocca è delimitata dalle labbra
Nella cavità orale sono localizzati: - i denti la lingua, le ghiandole salivari le tonsille palatine
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I denti sono organi molto duri e resistenti deputati alla masticazione
infissi nei processi alveolari della mascella e della mandibola; formano due file concave posteriormente, dette arcate dentali, l’una superiore e l’altra inferiore rivestite da una tonaca mucosa, la mucosa gengivale.
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corona, parte sporgente nella bocca; radice, infissa nell’alveolo;
Nel dente sono riconoscibili tre parti: corona, parte sporgente nella bocca; radice, infissa nell’alveolo; colletto, zona di confine fra le due precedenti, in rapporto con la gengiva. Ciascun dente è composto da: dentina, rivestita da smalto nella parte sporgente e da cemento nella parte infissa; al suo interno presenta una cavità che contiene la polpa dentaria, connettivo con vasi sanguigni e fibre nervose.
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Componenti dure del dente
Smalto: sostanza molto dura composta da prismi di materiale altamente calcificato, cementati da una matrice altrettanto calcificata; è prodotto da adamantoblasti; Dentina: è un tessuto osseo composto da una matrice organica calcificata per la deposizione di sali di calcio che formano cristalli di idrossiapatite; è prodotta dagli odontoblasti; Cemento: tessuto calcificato, in cui sono ancorate le fibre collagene della membrana periodontale che si addentrano nel cemento e nell’osso dell’alveolo.
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Nel corso della vita l’uomo sviluppa due serie distinte di denti:
L’uomo è eterodonte, cioè possiede tipi diversi di denti. Negli incisivi (I) la corona è appiattita, con bordi taglienti, nei canini (C) la corona è di forma conica appuntita. Ciascuno di essi presenta una radice e sono denti per la presa e per mordere. Premolari (Pr) e molari (M) sono denti grossi, presentano una corona a più cuspidi e 2 o più radici e servono per masticare.. Nel corso della vita l’uomo sviluppa due serie distinte di denti: i denti di latte o decidui in numero di 20, cioè 5 per emiarcata: 2 incisivi, 1 canino, e 2 molari; si sviluppano entro i primi due anni di vita i denti permanenti in numero di 32, cioè 8 per emiarcata: 2 incisivi, 1 canino, 2 premolari, 3 molari
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La lingua E’ un organo muscolare impari, mediano e mobile;
occupa la cavità orale ed è fissata ad essa, è rivestita da una mucosa che presenta dei rilievi, le papille linguali; contiene i recettori gustativi e ghiandole mucose. Le sue funzioni riguardano: la masticazione, la digestione, la sensibilità gustativa, la deglutizione, la fonazione
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radice, posteriore ancorata all’osso ioide,
La lingua è divisa in: radice, posteriore ancorata all’osso ioide, e in corpo con apice, che rappresenta la parte mobile e in cui si riconoscono una faccia superiore e una faccia inferiore con una piega mucosa, il frenulo che la ancora al pavimento della bocca, e due bordi laterali. Nella lingua si descrivono due gruppi di muscolari: A- Muscoli intrinseci che iniziano e terminano nella lingua, responsabili dei cambiamenti di forma e delle posizioni del cibo in rapporto alla lingua; B- Muscoli estrinseci che hanno inserzione al di fuori della lingua e che terminano dentro di essa e sono importanti per la deglutizione e la fonazione. I muscoli estrinseci della lingua trovano inserzione sulla mandibola, sull’osso ioide e sui processi stiloidei del temporale
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Struttura della lingua:
tessuto muscolare striato in cui è presente uno scheletro fibroso, avvolto da una mucosa, caratterizzata da rilievi di forma diversa che sono le papille gustative distinguibili in: filiformi o corolliforme fungiformi vallate foliate (laterali) Le papille vallate sono le più grandi e con le foliate sono quelle più ricche di recettori gustativi. Un bottone gustativo presenta: cell. basali cell. di sostegno cell. gustative
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Le cellule sensitive gustative sono cellule
Nelle papille sono localizzati i recettori gustativi specifici per discriminare le sensazioni gustative primarie. L’uomo è in grado di distinguere 4 gusti fondamentali: dolce, acido, amaro, salato, ciascuno corrispondente alla stimolazione di gemme gustative presenti in 4 settori differenti della lingua. Le cellule sensitive gustative sono cellule epiteliali modificate che stabiliscono sinapsi con fibre nervose afferenti gustative,inoltre sia le gustative che quelle di sostegno hanno dei microvili apicali sede dei recettori del senso del gusto che stimolati, determinano l’emissione di neurotrasmettitori che eccitano le fibre nervose.
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Ghiandole salivari Nella mucosa buccale e linguale sono presenti numerose ghiandole salivari, il cui secreto, la saliva, ha la funzione di imbibire il cibo durante la masticazione per facilitare la formazione del bolo alimentare e consentire la stimolazione dei recettori gustativi, di digerire gli amidi con l’amilasi, e ha funzione antibatterica. La saliva è formata al 99,5% da acqua, e poi da ptialina, mucina, globuline, sali inorganici; la sua produzione giornaliera varia tra 1/1,5 l.
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Le ghiandole salivari sono tubulo acinose composte, costituite da cellule sierose o mucose, con possibile prevalenza dell’uno o dell’altro tipo. In generale le ghiandole salivari si distinguono in: minori, disperse nella mucosa orale e che secernono in continuazione e maggiori, cioè le gh. parotidi, sottomandibolare e sottolinguale che sono attive solo sotto stimolazione opportuna e si distinguono per la localizzazione e per il tipo di secreto.
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Il secreto delle diverse GS varia
da sieroso a misto o mucoso in base alla composizione dell’ epitelio ghiandolare G. parotidi- secreto sieroso, i loro dotti si aprono in corrispondenza del 2° molare sup. G. sottolinguali e G.sottomandibolari - secreto misto I loro dotti si aprono in corrispondenza del pavimento del cavo orale, al di sotto della lingua.
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PALATO Costituisce la volta della cavità orale e la separa dalle fosse nasali Si distinguono: Palato duro costituito da scheletro osseo, rivestito dalla tonaca mucosa Palato molle o velo palatino è una lamina muscolo- mucosa, che segue al palato duro, il cui margine inferiore presenta una sporgenza, l’ugola libera verso le fauci.; è mobile e coinvolto nella deglutizione e nella fonazione.
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L’ugola (U) è una formazione conica
che sporge dal palato molle da cui si dipartono 2 pieghe che delimitano due nicchie in cui sono collocate le tonsille palatine (tp), ammassi di tessuto linfoepiteliale, che insieme alle tonsille linguale, faringea e tubariche, formano l’anello linfatico di Waldeyer primo dispositivo anatomico atto alla difesa immunitaria L’istmo delle fauci (IF) è un passaggio attraverso il quale la bocca comunica con la faringe delimitato in alto dal palato molle, in basso dalla radice della lingua, ai lati dagli archi palatini.
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INTESTINO CEFALICO Inizia con l’apertura della cavità orale e termina allo sbocco dell’esofago nello stomaco e comprende: la bocca e cavità orale con labbra, lingua, denti, palato duro e molle, ghiandole salivari e tonsille la faringe l’ esofago
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L’intestino cefalico continua con la FARINGE, organo cavo, impari
mediano, muscolo-membranoso pertinente sia - all’apparato digerente (tratto tra cavità orale ed esofago) che all’apparato respiratorio (tratto tra cavità nasale e laringe) La faringe è rivestita da una mucosa il cui epitelio è batiprismatico composto ciliato nel rinofaringe pavimentoso composto nelle altre due porzioni. La parete consta di uno scheletro fibroso e di muscoli striati i costrittori ed elevatori
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Nella faringe si distinguono
tre parti: 1-rinofaringe, posteriormente alle fosse nasali, 2- orofaringe, dietro le fauci, 3- ipofaringe, posta dietro alla laringe
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La faringe comunica: 1- con le fosse nasali attraverso le coane, 2- con l’orecchio medio di ciascun lato attraverso gli osti delle tube uditive, 3-con la cavità buccale attraverso le fauci 4- con la laringe attraverso l’ostio laringeo
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Alla faringe segue l’esofago, un condotto lungo ca 25 cm che attraversa il collo e il torace e giunto nella cavità addominale si continua con lo stomaco. L’esofago raggiunge lo stomaco attraverso il diaframma; e nel suo percorso si distinguono : porzione cervicale porzione toracica porzione diaframmatica porzione addominale che si apre nello stomaco
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La tonaca mucosa dell’esofago
è formata da un epitelio pluristratificato spessoche protegge il tratto dal transito del cibo Il lume dell’esofago è percorso da pieghe longitudinali della tonaca mucosa, per cui visto in sezione trasversale ha aspetto stellato. La parete è molto dilatabile. L’esofago ha la funzione di convogliare il cibo dall’orofaringe allo stomaco. Il cibo solitamente non rimane nell’esofago per più di pochi secondi e il reflusso e il rigurgito sono normalmente prevenuti da uno sfintere fisiologico, la giunzione esofago-gastrica.
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QUELLO CHE AVVIENE NELL’INTESTINO CEFALICO
Masticazione e inizio digestione, deglutizione e transito del cibo : avvengono in tre momenti successivi, ciascuno dei quali corrisponde ad una delle regioni attraversate dal bolo alimentare, cioè: Masticazione e inizio digestione cavo orale, Deglutizione cavo orale/faringe, Transito faringe/esofago
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La digestione nel cavo orale è dovuta:
alla masticazione grazie ai denti con il contributo della muscolatura di guance e lingua; alla salivazione che, mescolandosi con il cibo lo lubrifica, lo inumidisce e ne inizia una parziale digestione ad opera dell’amilasi salivare o ptialina. La salivazione è continua ma aumenta se stimolata per via riflessa da stimoli visivi e olfattivi, oltre che dall’introduzione di cibo e stimoli gustativi.
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Deglutizione: Transito e deglutizione del bolo alimentare
Il transito è facilitato dal muco che riveste tutta la mucosa. Deglutizione: la contrazione e il sollevamento della lingua spinge il bolo verso la faringe - la contrazione della faringe spinge il bolo verso l’esofago e contemporaneamente la laringe s’innalza e viene chiusa dall’epiglottide che si abbassa, intanto il respiro si blocca il cibo transita nell’esofago grazie a contrazioni peristaltiche e giunge allo stomaco
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INTESTINO ADDOMINALE Inizia con lo stomaco e termina con l’intestino retto e comprende: stomaco intestino tenue con duodeno, digiuno e ileo (intestino mesenterico), fegato e pancreas intestino crasso con cieco, colon e retto
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