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Consultorio familiare Noncello - Onlus Convegno: Diritto del minore alla bigenitorialità: la centralità del bambino e dell’adolescente nella famiglia Quale.

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Presentazione sul tema: "Consultorio familiare Noncello - Onlus Convegno: Diritto del minore alla bigenitorialità: la centralità del bambino e dell’adolescente nella famiglia Quale."— Transcript della presentazione:

1 Consultorio familiare Noncello - Onlus Convegno: Diritto del minore alla bigenitorialità: la centralità del bambino e dell’adolescente nella famiglia Quale genitorialità per i bambini del futuro carlo beraldo (irsses)

2 La tradizionale riflessione sociologica ha contestualizzato l’analisi della funzione genitoriale entro la originale realtà sociale definita famiglia qualificata da particolari relazioni (interne ed esterne all’esperienza familiare) che si esprimono nel contesto di determinate culture, definendo ruoli e funzioni da parte di ciascun membro presente nella famiglia stessa. Di competenza degli adulti membri del nucleo familiare = genitori risultano le funzioni: Procreative-generative Procreative-generative Accudimento verso i membri più piccoli Accudimento verso i membri più piccoli Educative Educative Trasmissione valoriale Trasmissione valoriale Socializzazione Socializzazione

3 E’ pur vero che di fronte al crescere di nuove forme di vita familiare, si è ribadito che ciò non indica che la famiglia sta scomparendo, ma che ci si trova di fronte a modalità espressive diverse pur originate dalla tradizionale identità familiare (es. famiglie monogenitoriali o famiglie ricostituite, convivenze più o meno stabili)

4 L'idea che ….. la famiglia è una relazione sociale specifica che lega insieme con un patto socialmente riconosciuto, (funzione dei testimoni nel matrimonio) due persone di sesso diverso e generazioni diverse, figli e genitori, e attraverso essi fa accedere alle genealogie paterna e materna ….. ….. è un’idea ancora maggioritaria nelle opinioni della popolazione italiana?

5 Le ampie trasformazioni che da tempo investono le famiglie nel Friuli-Venezia Giulia analogamente a quanto si è verificato nel più ampio contesto nazionale, stanno sicuramente evidenziando uno scenario sociale assai complesso: da un lato la famiglia continua a restare lo snodo centrale della vita di gran parte della popolazione, assumendo peraltro un ruolo essenziale in un sistema di welfare, qual è quello italiano, che delega ad essa compiti rilevanti per la cura e il benessere dei suoi componenti e costituisce quindi il primo e più rilevante ammortizzatore sociale; da un altro lato significativi fenomeni di frammentazione sociale mettono in evidenza nuove modalità esistenziali conseguenza di fratture relazionali o di razionali scelte comportamentali che delineano scene di vita sociale ben diverse da quelle rappresentate dalla famiglia tradizionale

6 LINEE DI TENDENZA DI ALCUNI ASPETTI RIGUARDANTI LA FAMIGLIA in FVG LINEE DI TENDENZA DI ALCUNI ASPETTI RIGUARDANTI LA FAMIGLIA in FVG:  aumenta il numero delle famiglie a causa della riduzione della loro ampiezza;  le famiglie divengono sempre più “nucleari”;  tendono ad aumentare le “libere unioni”;  tendono ad aumentare le coppie ricostituite;  diminuiscono i matrimoni nel loro complesso, mentre tendono a prevalere i matrimoni civili su quelli religiosi;  significativo è il fenomeno delle separazioni (e dei divorzi);  é bassa la fecondità (e quindi la natalità)  aumentano le nascite da madri non coniugate  sono elevati gli indici di vecchiaia e di dipendenza;

7 N. MEDIO COMPONENTI DELLE FAMIGLIE IN FVG E NELLE PROVINCE DELLA REGIONE (2004-2013)

8 Matrimoni con almeno uno sposo straniero Confronto FVG – PN: 2005-2012 in % sul totale Confronto FVG – PN: 2005-2012 in % sul totale FVG PN 2005: 16,9% 21,1% 2006: 18,4% 22,8% 2007: 15,9% 18,9% 2008: 17,7% 20,9% 2009: 17,7% 19,1% 2010: 16,2% 20,1% 2011: 18,6% 21,5% 2012: 18,6% 22,1%

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10 Sposi al 2° matrimonio o successivi (%) – FVG M F M F 2005: 12,9 12,2 2006: 14,4 13,9 2007: 14,6 13,2 2008: 14,9 14,6 2009: 16,1 15,5 2010: 15,2 14,4 2011: 17,5 15,6 2012: 16,6 16,1

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12 NUMERO DEI MATRIMONI PER RITO (2012) FVGPN RELIGIOSI1.594442 CIVILI2.132511 (57,2% su tot.) (53,6% su tot.) TOTALE3.726 953 Sposo al secondo matrimonio o successivo: FVG 16,6% - PN 12,8% Sposa al secondo matrimonio o successivo: FVG 16,1% - PN 14,2%

13 A RTICOLAZIONE DELLE FAMIGLIE IN FVG (31/12/2012 A RTICOLAZIONE DELLE FAMIGLIE IN FVG (31/12/2012) 1.221.860 residenti (8,4 % stranieri) (Istat: censimento generale della popolazione 2011): 562.676 = Totale “famiglie”, di cui 181.470 persone sole 345.611 sono di tipo nucleare (coppia con o senza figli o genitore singolo con figli) 36,6% le coppie senza figli 47,2% le coppie con figli 2,7% padre con figli 13,5% madre con figli

14 Separazioni in FVG (2012) Totale separazioni: 1.830 (in leggero calo rispetto al quinquennio precedente) con il 52,7% di separazioni coinvolgenti minori L’età media alla separazione per gli uomini è 46 anni, per le donne è 43 anni; l’età media al divorzio è 47 anni per gli uomini e 44 per le donne. Durata media della convivenza matrimoniale (al momento dell’iscrizione al ruolo del procedimento): 15 anni (circa il 15% delle separazioni ha meno di 5 anni di convivenza e il 17,5% ha più di 24 anni di convivenza). Durata media della convivenza matrimoniale nelle separazioni delle coppie miste: 12 anni

15 Separazioni in FVG (2012) Numero di figli minori affidati: 1.426 (in leggero calo rispetto al quinquennio precedente: 1.566 nel 2011; 1.618 nel 2010; 1.544 nel 2009; 1.476 nel 2008; 1.430 nel 2007. Netta prevalenza dell’affidamento condiviso: 93,4%)

16 Nei casi di interruzioni del vincolo matrimoniale, ma spesso anche in tempi antecedenti, si possono creare all’interno della coppia e più in generale della famiglia situazioni di disparità o di debolezza di uno o più membri. Queste aumentano nel caso di difficoltà economiche dovute anche al venir meno delle “economie di scala” possibili nella famiglia unita, o conseguenti a problemi di lavoro o di cura della prole.

17 DONNE RESIDENTI NELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA (2012 DONNE RESIDENTI NELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA (2012) (TRA PARENTESI I DATI RELATIVI ALLA PROVINCIA DI PN) Tasso Fecondità Età media al parto Totale: 1,39 (1,44) Straniere Italiane Straniere Italiane 2,15 (2,11) 1,24 (1,27) 28,3 (28,7) 32,4(32,5) I nati in FVG (2012) sono stati 9.824 (2.822 a PN) di cui il 23,3% con almeno un genitore straniero (26,6% a PN) di cui il 17,3% con entrambi i genitori stranieri (21,5% a PN)

18 Incidenza delle nascite da madri coniugate e non coniugate in FVG (Pordenone tra parentesi) Coniug.= Progressiva Non Coniug. = Progressivo diminuzione aumento: 1999: 88,7% (91,7%) 9,7% nel (7,2%) 2004: 80,3% (84,7%) 15,2% nel (12,5%) 2009: 71,0% (76,1%) 22,0% nel (16,0%) 2012: 66,1% (70,1%) 26,3% nel (22,4%) (Le percentuali mancanti per giungere al 100% sono relative a “non indicato”, “divorziate” e “vedove”) Se si fa riferimento alle sole madri italiane l’incidenza è ancora superiore (31,6%-fvg-nel 2012), aspetto che è indice della diffusione delle convivenze e, più in generale, dei cambiamenti in corso negli stili di vita delle coppie (libere unioni in FVG = 17,2% delle forme familiari censite).

19 I NCIDENZA DELLE NASCITE DA MADRI CONIUGATE O NON CONIUGATE IN FVG

20 Minori entrati in famiglia per finalità adottive in FVG e a Pordenone nel corso del triennio 2011-2013 FVG: 186 (di cui stranieri: 85,7%) PN: 47 (di cui stranieri: 83,9%) Fonte: Elab. SISS su dati ASS (Consultori)

21 Minori con genitori lontani Minori con genitori lontani (se ancora esistenti) Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: al 30 settembre 2014 risultavano presenti in FVG: 207 minori stranieri non accompagnati (di cui 62 irreperibili) su un totale di 9001 minori (di cui 3.163 irreperibili) presenti in Italia Nella Regione Sicilia sono presenti 4.118 (45,8 del totale) di cui 1.784 risultano irreperibili) ( Nella Regione Sicilia sono presenti 4.118 (45,8 del totale) di cui 1.784 risultano irreperibili) Genitori con figli“lontani” (specie per situazioni di immigrazione per lavoro)

22 Minori presenti in “nuclei familiari” in cui i genitori sono dello stesso sesso: non esistono dati certi anche se rilevazioni informali indicano in circa 100.000 i minori presenti in tali nuclei in Italia.

23 La Rivista Minori e Giustizia (n. 3 /2014), ha dedicato l’intero contenuto della rivista alle declinazioni dell’essere genitore nelle nuove famiglie e nelle diverse culture e a proposito della genitorialità omo sex ha indicato le differenti configurazioni di tali particolari nuclei familiari : coppia gay o lesbiche con figli nati dalla precedente unione eterosessuale di uno dei partner; coppie omosessuali con figli nati mediante fecondazione assistita o auto inseminazione per le donne, e gestazione di “sostegno” per gli uomini; famiglie costituite da due unità familiari e dai loro figli: progetti di co-genitorialità che coinvolgono più coppie omosessuali (di diverso sesso) per condividere il ruolo educativo dei figl; famiglie multigenitoriali costituite da coppie omosessuali con figli nati mediante le nuove tecniche riproduttive che condividono, con diverse modalità e grado di coinvolgimento, la genitorialità con coloro che hanno contribuito alla nascita del figlio donando il gamete e/o portando a termine la gravidanza; copie omosessuali con figli adottati.

24 Quali famiglie? Una fotografia dei nuclei familiari dei minori in carico all’USS M (stranieri distribuiti nelle varie tipologie con prevalenza nelle famiglie nucleari e famiglie allargate)  Famiglia nucleare (genitori e figli): comprende anche le famiglie di fatto e quelle con figli adottivi  Famiglie allargate: Genitore/i, figli e uno o più parenti (nonni, zii, …) conviventi, Genitore/i, figli e il/la compagno/a dei figli Coppia o persona singola (nonni, zii…) con un parente minorenne  Nuclei monoparentali: Madri nubili Separazione dei coniugi  Nuclei monoparentali con presenza di un parente (spesso un/a nonno/a) e/o del/la compagno/a dei figli  Famiglie ricostruite: coppia con figli di cui almeno uno nato dalla precedente unione di un componente della coppia  Famiglie pluriricostruite: coppia con figli nati da diverse unioni di uno o entrambi i genitori  Famiglie ‘affidatarie’ di fatto: minori ‘ospitati’ di fatto da altri nuclei familiari  Minori soli (con nuclei familiari all’estero)

25 Servizio Sociale dei Comuni – Ambito Urbano n.5 Servizio Sociale dei Comuni – Ambito Urbano n.5 (Pordenone, Cordenons, Porcia, Roveredo in Piano, S.Quirino) Situazioni minori “in carico” dal SSC nel 2014 (al 15 ottobre) 348 minori “in carico” al SSC (0-17 anni) di cui: 179 situazioni - inadeguatezza della funzione genitoriale 82 “ “ - vittime di violenza assistita 56 “ “ - sospetto di maltrattamento/abuso 20 “ “ - separazioni/divorzi/conflittualità 55 “ “ - elevata conflittualità della coppia genitoriale Molti minori sono coinvolti in più situazioni di disagio/offesa

26 Caratteristiche delle situazioni evidenziate  separazioni conflittuali: manipolazione del minore parte di uno o di ambedue i genitori, che continua anche dopo la separazione;  violenza assistita: intesa come violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale, economica attuata su figure di riferimento o affettivamente significative (prevalentemente eseguita in ambito familiare)  conflitti nelle famiglie immigrate tra genitori e figli: genitori fortemente vincolati a riferimenti culturali e valoriali della terra di origine e minori che desiderano sempre più integrarsi con cultura e valori dell’attuale contesto di vita (essere in sintonia culturale con i propri coetanei)  genitorialità fragile: genitori “privi del buon senso dell’allevamento”, incapaci di esprimere un ruolo autorevole verso i propri figli, spesso disorientati, fragilizzanti (oltre che fragili), deleganti, perprotettivi ma incapaci di vera tutela.

27 Le difficoltà che presentano i bambini/ragazzi coinvolti nelle situazioni di disagio/offesa: scarsa autonomia o ridotta competenza in attività semplici inerenti la quotidianità esistenziale difficoltà a relazionarsi con adulti difficoltà a comprendere e rispettare regole di convivenza messa in atto di comportamenti devianti cattiva gestione degli impegni scolastici (compiti, orario, limiti nell’apprendimento, azioni disturbanti, abbandono, ecc.)

28 Molte sono le iniziative realizzate dal SSC, spesso assieme ai servizi dell’ASS, a favore dei minori coinvolti nelle situazioni di disagio/offesa, ma …… …………..è possibile andare alla radice dei problemi, alle cause prime o dobbiamo accontentarci di riparare, per quanto possibile, gli effetti di situazioni generatrici di disagio e sofferenza in molti minori?

29 Più in generale: Quali servizi e quali competenze professionali per affrontare situazioni cosi diverse di esercizio o di non esercizio della genitorialità


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