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1.E più tecnologico 2. Rovescia la tradizionale organizzazione ospedaliera fondata sulle specialità e identità di differenti reperti 3. Prevede una riduzione.

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Presentazione sul tema: "1.E più tecnologico 2. Rovescia la tradizionale organizzazione ospedaliera fondata sulle specialità e identità di differenti reperti 3. Prevede una riduzione."— Transcript della presentazione:

1 1.E più tecnologico 2. Rovescia la tradizionale organizzazione ospedaliera fondata sulle specialità e identità di differenti reperti 3. Prevede una riduzione e una concentrazione di posti letto in Aree funzionali di tipo medico e chirurgico costituite da letti funzionali flessibili e dinamici nella loro gestione La rete ospedaliera nella logica dellOspedale per intensità di cura Cosa sappiamo dellOspedale per intensità di cura?

2 Alcune delle criticità del modello per intensità di cura viste dal Cardiologo 1.Modello di convergenza che ci espone al rischio di perdita della ns identità culturale 2.Modello innovativo che non riflette le ns attuali clinical competence 3.Consente lassistenza cardiologica da parte di altre specialità affini alla Cardiologia 4.Rende difficile un continuum clinico nei percorsi di diagnosi e cura 5.Cambia il modo di fare ricerca e formazione in Ospedale venendo meno il reparto 6.Alimenta un nuovo dualismo Medico-Paziente con listituzione del tutor 7.Induce perdita di credibilità del cittadino che vede sottrarsi labituale assistenza specialistica propria della sua prevalente problematica clinica, con conseguente fuga da un sistema troppo generico vs strutture universitarie o private dove resistono reparti dorgano 8.Modello assistenziale fondamentalmente sorretto da logiche fondate su procedure e prestazioni, con degenze brevi, per contro è carente la riorganizzazione territoriale 9.Dipartimenti essenzialmente organizzativi-gestionali, ovvero che rispecchiano i Livelli di intensità, più che la clinica 10.Il modello non prevede chiare valorizzazioni delle carriere professionali 11.Nella gestione nellIMA nellimmediato futuro si svilupperà una nuova filosofia di rete integrata (oltre lHub e Spoke cui siamo abituati a riferirci). Assisteremo forse alla chiusura di molte UTIC Spoke e al ridimensionamento del modello Hub & Spoke con nuovi Spoke cui riferirsi in una nuova Rete polivalente?

3 Allintervento terapeutico fatto di una complessa prestazione (esempio angioplastica primaria), verrebbe sostituito un percorso che dallOspedale per acuti, secondo un modello dipartimentale coinvolgente il Territorio (Chronic Care Model), transiterebbe verso un percorso dal globale carico dellassistenza, ovvero dallalta vs la media intensità di cura (detta intermedia), quindi non esisterebbero più le UTIC Spoke. 2 – Ospedale per intensità di cura: nella sub-intensiva chi gestirà H 24 i pazienti in reparto come medico di guardia? Forse il rianimatore che ha la responsabilità dellArea subintensiva? Se questo è ipotizzabile in alcune realtà allora come funzionerà la rete senza un cardiologo h 24 in UTIC/Ospedale? Chi seguirà i pts con prevalenti problemi CV? Chi il post rivascolarizzazione? 1- Ospedale per intensità di cura: assisteremo al pensionamento del modello Hub e Spoke sostituito da una Rete polivalente? Nella convergenza esiste il rischio denunciato di perdita dellidentità culturale delle specialità. LUTIC spoke insieme al vecchio modello di rete tipo Hub & Spoke verrebbero pensionate, dimenticate o solo rifondate? Scenario plausibili, ragionevoli dubbi e ulteriori quesiti


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