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UNO SGUARDO ALL’EUROPA

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Presentazione sul tema: "UNO SGUARDO ALL’EUROPA"— Transcript della presentazione:

1 UNO SGUARDO ALL’EUROPA
LABORATORIO RICERCA-AZIONE: “VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE” UNO SGUARDO ALL’EUROPA a cura della prof.ssa A. Orabona

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6 Per facilitare la mobilità di una manodopera qualificata, questi settori dovrebbero anche incoraggiare l'utilizzo degli strumenti europei in materia di qualifiche (EQF), crediti (ECVET) e garanzia della qualità (EQAVET). È stata introdotta una serie di strumenti europei a sostegno della mobilità dei discenti e dei lavoratori, quali ad esempio il quadro europeo delle qualifiche (EQF), Europass, il sistema europeo di trasferimento dei crediti accademici (ECTS ed ECVET), la classificazione multilingue europea delle abilità/competenze, qualifiche e professioni (ESCO) e i quadri di riferimento per la garanzia della qualità. Questi strumenti contribuiscono a migliorare la trasparenza: ad esempio rendono comparabili tra paesi le qualifiche (EQF) e rendono trasferibili i punti dei crediti (ECTS).

7 La strategia europea di sviluppo della mobilità
Nel 2003 un Gruppo di Coordinamento della Commissione dettava alcune importanti linee di lavoro: Migliorare la trasparenza e la portabilità delle certificazioni (Decisione Europass, 2004) Generare un single framework europeo a cui referenziare le qualificazioni (Raccomandazione EQF, 2008) Sviluppare un sistema di crediti europeo per il sistema VET (Raccomandazione ECVET, 2009) Definire criteri comuni per il miglioramento della qualità dell’offerta (Raccomandazione EQARF, 2009) Valorizzare gli apprendimenti informali e non formali (proposta di Raccomandazione del Consiglio europeo, sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale, 5 settembre 2012)

8 Nel processo di riforma dei sistemi di apprendimento si sono nel tempo consolidate alcuni principi e alcune soluzioni tecniche come: ◊ Centralità del concetto di competenza ◊ Descrizioni delle qualificazioni in termini di learning outcome ◊ Identificazione di livelli diversi delle qualificazioni e dei learning outcome ◊ Rappresentazione in Unit delle qualificazioni e dei relativi learning outcome ◊ Indicazioni per la valutazione e, inversamente, assenza di criteri riferiti alla formazione ◊ Pluralità e pari dignità dei contesti di apprendimento ◊ Certificabilità delle qualificazioni e/o delle singole Unità che le compongono ◊ Indicazione di punti di credito per ciascuna Unità quale frazione di una qualifica più ampia ◊ Trasparenza delle certificazioni

9 La strategia Europa 2020, competenze e occupazione
La centralità dell’istruzione e della formazione in EUROPA 2020 La Strategia Europa rilancia le sfide di Lisbona e nel programma Europa definisce di tre priorità che si rafforzano a vicenda e che mirano a una crescita : intelligente (un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione), sostenibile (un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva) inclusiva (un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale).

10 In questo quadro di sintesi si collocano le quattro linee strategiche che definiscono la centralità dell’educazione e della formazione nel disegno Europa 2020. La prima chiede che l’istruzione, la formazione permanenti e la mobilità dei discenti divengano una realtà . La seconda è volta a migliorare la qualità e l’efficacia dell’istruzione e della formazione attraverso la promozione delle conoscenze linguistiche, anche nella formazione professionale, lo sviluppo professionale degli insegnanti e dei formatori e le dimensioni della governance e del finanziamento, con l’invito, in particolare, alla sostenibilità degli investimenti pubblici e privati. La terza riguarda la promozione dell’equità e della cittadinanza attiva, perché tutti i cittadini siano in grado di acquisire, di aggiornare e di sviluppare lungo tutto l’arco della vita le competenze professionali e le competenze essenziali necessarie per l’accesso alla formazione continua, per la cittadinanza attiva e per il dialogo interculturale.

11 la quarta linea strategica intende incoraggiare, a tutti i livelli dell’istruzione e della formazione: l’innovazione e la creatività, compresa l’imprenditorialità, e stabilisce le priorità della piena integrazione delle competenze trasversali fondamentali nei programmi, della valutazione, dell’aggiornamento delle qualifiche, della messa a punto di metodi d’istruzione e di apprendimento specifici e dello sviluppo di partenariati tra organismi d’istruzione e di formazione e le imprese, gli istituti di ricerca, i soggetti e le imprese attivi nel settore culturale.

12 indicatori di risultato EUROPA 2020
L’Unione Europea, fissa degli indicatori di risultato da raggiungere entro il 2020: almeno il 15% di adulti dovrebbe essere coinvolto nella formazione permanente, la percentuale dei quindicenni con risultati insufficienti in lettura, matematica e scienze dovrebbe essere inferiore al 15%, almeno il 40% delle persone tra i trenta e i trentaquattro anni dovrebbe aver conseguito un diploma d’istruzione superiore post secondario, la percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l’istruzione la formazione dovrebbe essere inferiore al 10%, almeno il 95% dei bambini di età compresa tra i quattro anni e l’età dell’istruzione primaria obbligatoria dovrebbe frequentare la scuola della prima infanzia.

13 È necessario iniziare a sviluppare, entro il 2015, procedure nazionali per il riconoscimento e la validazione dell’apprendimento non formale e informale. Passi in avanti sono stati fatti a livello europeo con il Quadro europeo delle qualifiche (EQF) e con il sistema europeo di certificazione ECVET, ma nei Paesi membri questo quadro non si è ancora affermato.

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15 EQF

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17 comunicazione nella madre lingua,
comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica competenze di base in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità,consapevolezza ed espressione culturale.

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22 Accordo raggiunto fra il Governo e le Regioni
La Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 20 dicembre 2012 ha sancito l’accordo sulla referenziazione del sistema italiano delle qualificazioni al quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) istituito con Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile L’Italia dimostra così di rispondere alle sollecitazioni rivolte dall’Unione europea ai Paesi membri affinché i cittadini abbiano l’opportunità di veder riconosciuti i propri percorsi formativi e le esperienze di vita e di lavoro nell’intero territorio comunitario.

23 RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 giugno sull'istituzione di un sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale (ECVET)   1. Lo sviluppo e il riconoscimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze dei cittadini rivestono una funzione chiave ai fini del loro sviluppo personale e professionale nonché della promozione della competitività, dell'occupazione e della coesione sociale nella Comunità. A questo proposito essi dovrebbero agevolare la mobilità transnazionale dei lavoratori e dei discenti e contribuire a soddisfare le necessità dell'offerta e della domanda sul mercato del lavoro europeo. Occorre pertanto promuovere e migliorare a livello comunitario la partecipazione all'apprendimento permanente senza frontiere per tutti, nonché il trasferimento, il riconoscimento e l'accumulo dei risultati dell'apprendimento individuale ottenuti in contesti formali, non formali e informali.

24 (3) I sistemi di istruzione e formazione professionale, uno dei principali settori dell'apprendimento permanente, sono direttamente legati sia all'istruzione generale e superiore sia alla politica in materia di occupazione e alla politica sociale di ciascuno Stato membro. Attraverso il loro impatto transettoriale, essi promuovono non solo la competitività dell'economia europea e la soddisfazione delle esigenze del mercato del lavoro, ma anche la coesione sociale, l'uguaglianza e la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini. 6. Scopo della presente raccomandazione è la creazione di un sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale («ECVET») inteso ad agevolare il trasferimento, il riconoscimento e l'accumulo dei risultati comprovati dell'apprendimento delle persone interessate ad acquisire una qualifica. Ciò consentirà di migliorare la comprensione generale dei risultati dell'apprendimento dei cittadini nonché la loro trasparenza, mobilità transnazionale e portabilità tra gli Stati membri e, se del caso, all'interno degli stessi……

25 (8) Il sistema ECVET è applicabile per tutti i risultati dell'apprendimento conseguibili in linea di principio attraverso vari percorsi di istruzione e di apprendimento a tutti i livelli del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente («EQF») e successivamente trasferiti e riconosciuti. La presente raccomandazione contribuisce pertanto al conseguimento dei più ampi obiettivi della promozione dell'apprendimento permanente e dell'accrescimento dell'occupabilità, dell'apertura alla mobilità e dell'inclusione sociale dei lavoratori e dei discenti. Essa facilita in particolare lo sviluppo di percorsi flessibili e individualizzati e il riconoscimento dei risultati dell'apprendimento conseguiti attraverso l'apprendimento non formale e informale. (10) La presente raccomandazione dovrebbe migliorare la compatibilità, la comparabilità e la complementarità tra i sistemi di crediti utilizzati nell'istruzione e nella formazione professionale e il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti («ECTS») utilizzato nel settore dell'istruzione superiore, contribuendo pertanto a una maggiore permeabilità tra i livelli di istruzione e formazione, conformemente alla normativa e alle prassi nazionali.

26 RACCOMANDAZIONI AGLI STATI MEMBRI
1. promuovere il sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale («ECVET») illustrato negli allegati I e II, a tutti i livelli dell'EQF in riferimento alle qualifiche dell'istruzione e della formazione professionale, al fine di favorire la mobilità transnazionale e il riconoscimento dei risultati dell'apprendimento nel settore dell'istruzione e della formazione professionale e dell'apprendimento permanente senza frontiere; 2. creare le condizioni necessarie e adottare misure, se del caso, in modo che dal 2012, conformemente alla legislazione e alle prassi nazionali ed alla luce di sperimentazioni e prove, il sistema ECVET possa essere gradualmente applicato alle qualifiche dell'istruzione e della formazione professionale a tutti i livelli dell'EQF e utilizzato allo scopo di trasferire, riconoscere e accumulare i risultati dell'apprendimento conseguiti da una persona in contesti formali e, se del caso, non formali e informali; 3. promuovere lo sviluppo di reti e partenariati nazionali ed europei, cui partecipino autorità e istituzioni responsabili in materia di qualifiche e diplomi, i soggetti erogatori di istruzione e formazione professionale, le parti sociali e le altre parti in causa, finalizzate a sperimentare, applicare e promuovere il sistema ECVET

27 Quadro europeo qualità - Eqarf
Lo sviluppo e la garanzia della qualità nell’istruzione e formazione professionale (Ifp) costituisce una delle priorità del Processo di Copenaghen. Nel 2004 tale priorità si è sostanziata nella realizzazione, su base volontaria, tra Commissione europea e Stati membri di un quadro di riferimento comune per la garanzia della qualità nell’IFP (Cqaf – Common quality assurance framework), comprensivo di un modello per la programmazione, lo sviluppo, la valutazione e la revisione dei sistemi Ifp, di una metodologia per la valutazione e la modifica degli stessi, di un sistema di monitoraggio. In seguito, a partire dal 2005 è stata istituita una rete europea di garanzia della qualità in materia di Ifp (Enqa-Vet) nell’ambito della quale è stata elaborata nel 2007 la proposta di raccomandazione del Consiglio e del Parlamento in materia è stata dottata formalmente nel corso del 2009

28 L’Eqarf comprende: un ciclo di pianificazione, attuazione, valutazione e riesame dell’Ifp, sulla base di criteri qualitativi comuni, descrittori indicativi ed indicatori, per la garanzia ed il miglioramento della qualità; sistemi di monitoraggio, con una combinazione di meccanismi di valutazione interna ed esterna; l’uso di strumenti di misurazione dell’efficacia.

29 INDICATORI EQARF

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33 Gli indicatori sono solo uno degli strumenti per di valutazione e molti stakeholder mostrano ancora riserve circa la loro efficacia. È necessario che siano in grado di comprendere il ruolo importante della valutazione nel processo di miglioramento e capire che il rischio legato al rifiuto del cambiamento è molto maggiore del potenziale rischio connesso all‘innovazione. • Gli indicatori devono essere presentati in modo chiaro e facile da capire. Se usati adeguatamente, sono un ottimo strumento per aiutare a capire come migliorare i sistemi, e di conseguenza i cambiamenti ai vari sistemi sono visti come possibili e necessari. A questo proposito è importante colmare il divario tra valutazione, comprensione e miglioramento. • Gli indicatori devono essere messi in relazione con gli obiettivi dell’erogatore o del sistema in questione. È auspicabile predisporre un buon piano di comunicazione a livello nazionale ai fini di discutere, interpretare e mettere in pratica il gruppo dei dieci indicatori nel contesto delle diverse realtà organizzative. • La messa in pratica degli indicatori deve sviluppare un processo iterativo sia a livello di sistema sia di erogatore per migliorare il sistema di valutazione nazionale, ivi compresa la statistica e la raccolta dati. Ciò è possibile solo nel momento in cui i portatori di interessi utilizzano gli indicatori in modo attivo. • L’insieme dei dieci indicatori a livello europeo dovrà essere capitalizzato attraverso l’integrazione organica degli indicatori nei programmi di lavoro Formazione e Istruzione e tramite il rafforzamento delle sinergie tra ENQA-VET ed il Gruppo Permanente per gli Indicatori ed i Benchmark.

34 "Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile
"Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile“ SAN FRANCESCO “Anche se siete sulla strada giusta, resterete travolti dagli altri se vi siederete ad aspettare" Arthur Godfrey


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