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Il Direttore ALLA CORTESE ATTENZIONE PERSONALE OSA AL SERVIZIO SOCIALE e p.c. AL SERVIZIO MEDICO AL SERVIZIO INFERMIERISTICO AI SIGG. CONSULENTI SEDE 27.

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1 Il Direttore ALLA CORTESE ATTENZIONE PERSONALE OSA AL SERVIZIO SOCIALE e p.c. AL SERVIZIO MEDICO AL SERVIZIO INFERMIERISTICO AI SIGG. CONSULENTI SEDE 27 Giugno 2008

2 Organizzazione funzionale di base

3 Gentili colleghi, come è noto a voi tutti, la Cavallino Hotel srl ha profuso molto impegno per consentire la gestione professionale di un settore cruciale della nostra organizzazione, attraverso investimenti in risorse umane e quindi attraverso la attenta valutazione delle professionalità addette al reparto di assistenza.

4 Ogni sforzo di impresa però, trova giovamento se interagisce con larmonia professionale di ogni addetto, al fine di rendere un servizio ottimale e che si adegua o supera le aspettative della nostra utenza. Le scelte effettuate dallazienda lasciano ben auspicare a riguardo di una organizzazione lineare che miri ad una efficienza stabile.

5 Sono convinto che ognuno di noi saprà non deludere, e cercherà di donare con costanza lapporto professionale necessario al successo della nostra MISSIONE. Quindi a questo punto occorre fare una breve premessa di carattere socio–organizzativo– funzionale che possa rendervi ancora di più partecipi alla missione che andiamo ad affrontare e possa rendervi più inseriti nel ruolo di CAREGIVER.

6 La figura del CAREGIVER è quella delloperatore (inteso come addetto al settore assistenza in vari ruoli : Imprenditore, Direttore, Assistente Sociale, Pet Terapista, Musico Terapista, Fisioterapista, Medico, Operatore, Animatore, ecc.) che nellambito delle sue funzioni e delle sue mansioni riesce a interpretare e applicare i protocolli disuguali necessari alla collocazione terapeutica e socio–assistenziale di ogni ospite.

7 CAREGIVER significa in inglese donatore di assistenza e rappresenta il termine internazionale per definire loperatore o listituzione che professionalmente si pongono come riferimento dei bisogni dellutenza. Laumento della popolazione anziana rappresenta sicuramente una prospettiva convincente mirata allinvestimenti imprenditoriali nel nostro settore, quindi alla possibilità di presentarci come CAREGIVER al servizio del territorio.

8 Ma questo dato importantissimo, se pur di estensione europea, tende gradualmente a scemare a livello di ogni singola realtà, nel momento in cui non riusciamo a integrare i nostri servizi con lesigenza della STRUTTURA FAMILIARE o non riusciamo a porre con precisione i nostri progetti che devono essere concentrati sulla CENTRALITA DELLA PERSONA.

9 Se questo accade vuol dire che avremo fallito la nostra missione e che ogni sforzo umano, economico e logistico sarà reso vano dalla nostra errata valutazione riguardante la risposta da dare a ciò CHE SI ASPETTA LA NOSTRA UTENZA.

10 Personalmente, e mi riferisco alla NOSTRA CAVALLINO HOTEL, resto comunque nella certezza del dato contrario, ovvero di una situazione organizzativa e di una realtà professionale che presenta molti aspetti positivi anche se è stato agevole comprendere sin dal primo momento che la realtà aziendale ereditata era disorganizzata a tal punto da rendere a volte complicata anche lapplicazione dei più elementari principi di funzionalità interna (es. la gestione degli ausili).

11 Tale aspetto ritengo, abbia condizionato negativamente le possibilità di ogni CAREGIVER che invece, dovrà trovare stimoli diversi e essere inserito con perfezione nel suo ruolo affinché ogni sua azione sia armonica con lintero movimento della CIRCOLARITA ORGANIZZATIVA della Cavallino Hotel.

12 DIRETTO RE PET CUCINA NUTRIZIONISTA AUSILIARI ANIMAZIONE OSA FISIOTERAPISTA FARMACIA INFERMIERE MEDICO RECEPTIONISTA ASSISTENTE SOCIALE ASSISTENTE SOCIALE

13 La CIRCOLARITA ORGANIZZATIVA è il movimento armonico delle funzioni di ogni addetto dellazienda, che interagisce con limpostazione organizzativa stabilita dalla Direzione che, nel nostro caso, agisce come una sorta di laboratorio ove ogni esigenza transita attraverso la comunicazione costante tra i reparti, ed esce quindi da questo laboratorio, libera da imperfezioni e pronta per essere a disposizione della nostra utenza.

14 Questo significa in senso concreto e professionale aver saputo dare una RISPOSTA, allutenza o al personale che sia. Ora veniamo alla collocazione dellospite, che assume un dato rilevante nella nostra organizzazione del lavoro.

15 Tale dato deve essere valutato oltre che in base alla nostra esigenza organizzativa, anche in base alla cultura e alla storia personale dello stesso affinché la nostra prima risposta allutente rappresenti il passo iniziale verso la SODDISFAZIONE PERCEPITA che deve rappresentare il nostro faro, il nostro obbiettivo sempre acceso.

16 LAssistente Sociale o il direttore dovranno in sede di prima valutazione del caso interagire con il medico al fine del recepimento ottimale dellesigenza della persona che in quel momento sta rivolgendo a NOI LA SUA FIDUCIA. E quello è un momento importantissimo perché chi ci sta di fronte è ancora indeciso se le ansie e i problemi della sua famiglia, stanno per andare nelle mani delle persone giuste.

17 Ecco perché diventa CRUCIALE IL PRIMO IMPATTO con la famiglia, perché è determinante che noi si arrivi in reparto in infermeria, in palestra o al ristorante con la CERTEZZA di entrare in luoghi salubri, accoglienti ove sono presenti sia gli addetti con la serenità stampata sul viso, sia i nostri ospiti organizzati nelle loro attività o nei momenti di relax.

18 Occorre razionalizzare e OTTIMIZZARE i nostri sforzi, non tanto intensificando i nostri servizi sotto il profilo della quantità ma soprattutto della QUALITA, della capacità di VISIONE del problema che ci viene posto, e della capacità che avremo di FARE AZIONE........ DI FARE SQUADRA ! In caso contrario non potremo che rilevare un accumulo di deficienze operative che inevitabilmente si trasmetteranno sul livello di assistenza a scapito della nostra utenza e di noi stessi.

19 Il PIA e la VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE hanno un ruolo importantissimo, affinché tali obbiettivi vengano raggiunti attraverso la comunicazione costante tra i vari reparti, larmonia delle azioni, la condivisione degli obbiettivi e il coordinamento dei servizi. La tutela della DIGNITA UMANA di ogni ospite e la VALORIZZAZIONE della sua esistenza sono le risorse principali della nostra missione.

20 Si informa il reparto in indirizzo. a riguardo del piano di lavoro che dovrà essere applicato da ogni addetto a partire dal 1° luglio 2008. I turni di servizio che sono stati stabiliti possono subire deroghe solo previa autorizzazione dello scrivente. Le fasce orarie sono le seguenti : M : 06,00–14,00 P : 14,00–22,00 N : 22,00 – 06,00

21 Ogni OSA dovrà svolgere il proprio lavoro in COSTANTE sintonia con lAssistente Sociale. LOSA comunicherà alla stessa, circa landamento generale dei protocolli socio- assistenziali previsti, avendo cura altresì di verificare costantemente e con metodo lapprovvigionamento necessario allesigenza del reparto e dellospite (es. ausili, vestiario).

22 LAssistente Sociale avrà cura di riferire - con dovizia di particolari - alla Direzione ogni problematica inerente il reparto, ove non possa lei stessa indicare la soluzione idonea al problema. LOSA avrà cura di verificare anche lesistenza del corredo utile allarredamento delle stanze, nonché e comunicare tempestivamente alla Assistente Sociale lesigenza di ulteriore approvvigionamento.

23 Ogni OSA, dovrà eseguire con la massima diligenza e umanità il proprio lavoro in favore e a sostegno dellospite, con particolare riguardo alligienizzazione, alla assistenza fisica e spirituale, senza entrare mai in polemica con esso o con un suo parente, cercando invece di instaurare sempre un rapporto di fiducia e coinvolgendo sempre il servizio Sociale e infermieristico della struttura al fine dellassistenza migliore.

24 LOSA ha il dovere di rispettare la privacy dellospite, in ogni momento della sua attività ed è obbligata a riferire circostanze personali dellospite stesso legate al proprio lavoro, in forma riservata e solo al personale di riferimento.

25 La gestione del dialogo con gli ospiti e con i parenti è importantissima e deve essere sempre improntata alla comprensione, anche quando si ravvede in maniera solare di essere di fronte ad una richiesta ineseguibile o improponibile, per lorganizzazione della struttura.

26 Occorre offrire totale disponibilità alla soluzione del problema posto, assicurando il parente o lospite circa linteressamento immediato dellAssistente Sociale, del Medico, della Nutrizionista, della Farmacista, della Fisioterapista, dellInfermiere o della Direzione.

27 Ogni OSA deve sempre, annotare sul registro delle consegne, quanto avvenuto e quanto effettuato ai fini della condivisione e della risoluzione del problema, affinché la QUALITA PERCEPITA dallospite possa restare un punto di riferimento STABILE della nostra missione, anche attraverso la nostra abilità nel saper far fronte con IMMEDIATEZZA E PROFESSIONALITA alla soluzione di un problema.

28 LAssistente Sociale avrà cura di relazionarsi COSTANTEMENTE con la Direzione che valuterà periodicamente landamento generale del settore, indicando eventuali variazioni. LOSA userà le migliori premure affinché laspetto estetico di ogni ospite sia gradevole e dignitoso, chiedendo la collaborazione alloccorrenza dellAssistente Sociale che si occuperà di esercitare le sue competenze condivise con la Direzione.

29 È fatto divieto a tutto il personale e ai consulenti non addetti, di entrare in cucina, con esclusione dei momenti necessari al passaggio del vitto verso la sala ristorante o le camere. Il cuoco e gli ausiliari di cucina sono stati invitati dallo scrivente a far osservare questa disposizione. Ogni deroga necessita della esclusiva autorizzazione della Direzione.

30 A partire dal 1° luglio 2008 il servizio delle COLAZIONI PER TUTTI GLI OSPITI dovrà essere svolto tra le ore 8,00 e le ore 9,00 presso le sale predisposte o IN CAMERA, secondo la migliore soluzione funzionale che lOSA riterrà opportuno, in base anche alle valutazioni condivise con lAssistente Sociale a riguardo di ogni singolo ospite.

31 È obbligatorio, comunicare tempestivamente (anche durante le ore notturne) alla Direzione circa le visite ispettive da parte della Autorità preposte, che comunque potranno avere luogo anche senza la presenza del direttore, ma sempre con la presenza di un addetto della Cavallino Hotel.

32 Ogni collaboratore del reparto dovrà comunicare tempestivamente alla Assistente Sociale o in assenza alla Direzione, disservizi, anomalie o disfunzioni che si notano durante il turno di lavoro, preoccupandosi SEMPRE di annotare la segnalazione anche sul REGISTRO DELLE CONSEGNE.

33 Si raccomanda nellambito del proprio lavoro luso con parsimonia della biancheria e degli ausili in dotazione. Questo non significa risparmiare ad ogni costo, ma adottare i metodi di ogni casalinga che alla sua professionalità associa il metodo migliore nelluso della merce necessaria.

34 Ogni approvvigionamento di ausili, dovrà trovare posto nella camera dellospite di riferimento. Nel caso vi siano approvvigionamenti predeterminati o spontanei DA PARTE DEI PARENTI, occorrerà sempre rilasciare ricevuta di consegna, dopo aver verificato la ricezione degli ausili del caso.

35 Il blocchetto delle ricevute sarà sempre disponibile al front office. Per quanto concerne i DECESSI, lOSA deve osservare le procedure e i percorsi previsti nella comunicazione del 2 Giugno prot. 1/08

36 Gli ospiti protetti gravi, indicati ESCLUSIVAMENTE dallAssistente Sociale, o dal medico svolgeranno la loro quotidianità (comprese le attività previste dai protocolli socio–assistenziali e di mantenimento) presso la sala dedicata al 3° piano per poi ivi trattenersi.

37 Questi ospiti potranno ricevere la visita parenti al piano oppure essere accompagnati presso la hall solo se richiesto dal parente stesso, presente in struttura. Alla fine della visita, lospite dovrà essere accompagnato presso la saletta dedicata. Dalle ore 12 si procederà al pranzo e al conseguente riposo.

38 Seguirà lalzata (non prima delle 14,30) e si potrà condurre questi ospiti verso una passeggiata allesterno della struttura o consentire la loro permanenza nelle zone di raccoglimento interno, solo con la presenza di un operatore o di un parente.

39 Alle ore 18,00 gli ospiti protetti torneranno in saletta dedicata per la cena e per ivi stazionarvi prima delligienizzazione e del riposo che non deve avvenire prima delle ore 19,30.

40 Anche per quanto concerne gli altri ospiti, la colazione si svolgerà al piano di riferimento e in costante collaborazione con il reparto cucina che provvederà giornalmente a fornire gli alimenti e gli oggetti utili attraverso il montacarichi. Per il pranzo e per la cena, si seguirà la procedura attuale, avendo cura di usare ogni attenzione.

41 La sveglia per tutti gli ospiti della struttura è fissata alle ore 06,30. Con il turno di luglio sarà indicato il singolo OSA che giornalmente presterà il proprio servizio preliminarmente al 3° piano.

42 Ogni variazione inerente il presente piano di lavoro deve essere condivisa e autorizzata dalla Direzione. Alluopo si ribadisce la totale disponibilità dello scrivente al confronto nello spirito del miglior servizio da poter offrire alla nostra ospitalità.

43 VI RINGRAZIO PER LATTENZIONE E RINGRAZIO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA CAVALLINO HOTEL SRL PER AVERMI CONSENTITO DI DIRIGERE UN GRUPPO DI PROFESSIONISTI, CHE SAPRA SENTIRSI ORGOGLIOSO DI PARTECIPARE CON SUCCESSO ALLA CRESCITA COMUNE E ALLA REALIZZAZIONE DEL SORRISO DELLA NOSTRA UTENZA. PREGO IL MIO SANTO PROTETTORE, DI ILLUMINARE OGNI MIO GESTO E OGNI MIA PAROLA. UMILMENTE Antonio Perruggini


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