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La clinica delle disfunzioni della mente

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Presentazione sul tema: "La clinica delle disfunzioni della mente"— Transcript della presentazione:

1 La clinica delle disfunzioni della mente
parte ottava La clinica delle disfunzioni della mente Fisiopatologia delle sindromi psichiatriche secondo il modello gerarchico-dinamico

2 Validazione clinica del modello fisiopatologico e disturbi neuropsichiatrici da alterazione focale
Le condizioni patologiche che determinano alterazioni focali della struttura (“disturbi neuropsichiatrici”) costituiscono i dati (clinici) idonei per la validazione del modello fisiopatologico fondato sull’organizzazione gerarchico-dinamica delle funzioni mentali.

3 Elementi di patogenesi gerarchico-dinamica (Jackson; Ey)
La dis-integrazione comporta la riorganizzazione dell’intero sistema, la cui attività sarà espressione dell’effetto combinato: del deficit del livello/i lesionato/i; dell’integrità del/i livello/i soprastanti e/o sottostanti a quello lesionato; delle alterazioni dipendenti dal rapporto (ipo/iperstimolazione) tra livello lesionato e livelli integri. della fase evolutiva del sistema

4 Clinica dei disturbi secondari a lesioni della corteccia frontoorbitoventromediale. dati relativi alla condotta quotidiana (Damasio, 1994) Comportamento necessità di sollecitazione esterna per iniziare l’attività difficoltà a sospendere un’attività difficoltà a terminare un’attività

5 Clinica dei disturbi secondari a lesioni della corteccia frontoorbitoventromediale. dati relativi alla condotta quotidiana (Damasio, 1994) Emozione indifferenza emotiva di fondo per le proprie e altrui condizioni fugaci e rapide esplosioni emotive

6 Clinica dei disturbi secondari a lesioni della corteccia frontoorbitoventromediale. dati relativi alla condotta quotidiana (Damasio, 1994) Cognizione deficit decisionale su obiettivi a medio-lungo termine (deficit progettazione)

7 Clinica dei disturbi secondari a lesioni della corteccia frontoorbitoventromediale. dati relativi alla valutazione tramite test (Damasio, 1994) INTEGRITA’ delle funzioni sensomotorie attenzione linguaggio memoria (!) processi decisionali relativi a obiettivi a medio-lungo termine (!) processi emotivi

8 Livello strutturale della lesione frontorbitoventromediale
memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica significati coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa concetti linguaggio mitica (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione

9 Livello strutturale della lesione frontorbitoventromediale
memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica significati coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa concetti linguaggio mitica (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione

10 struttura memoria categoriz. funzione telencefalo (connessioni)
teoretica significati coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa concetti linguaggio (ventromed) eventi gruppo emozione complessa sistema limbico episodica individui semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione autocoscienza (sé-nella-società) c. secondaria (sé-nel-gruppo) c. estesa (sé-con-l’altro) c. nucleare (sé-con-l’oggetto)

11 Integrità dei livelli sottostanti
alla lesione frontorbitoventromediale struttura memoria categorizzaz. funzione sistema limbico episodica individui emozione semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione Intatta la percezione e la possibilità di esperire le emozioni primarie nel rapporto (concreto e diretto) con l’ambiente clinica (vita quotidiana): funzioni sensomotorie integre, esplosioni emotive fugaci, impulsività.

12 Integrità dei livelli soprastanti
alla lesione frontorbitoventromediale struttura memoria categorizzaz. funzione telencefalo (connessioni) teoretica significati coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa concetti linguaggio Intatta l’attivazione del patrimonio semantico-simbolico di natura linguistico-culturale relativo alla cognizione, alle emozioni semplici e complesse nel rapporto (astratto e/o indiretto) con l’ambiente. clinica (test): intatte: intelligenza, memoria, ragionamento relativo a problemi economici e dilemmi etici, attribuzione emozioni a sé e agli altri nella descrizione di filmati e commento di storie.

13 Deficit del livello relativo alla lesione frontorbitoventromediale
struttura memoria categorizzaz. funzione lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa Impossibilità di esperire le emozioni complesse nel rapporto (diretto e concreto) con l’ambiente. clinica: indifferenza emotiva per le proprie e altrui (deficit empatico) condizioni, impossibilità di attuare comportamenti coordinati in gruppo (lavoro), impossibilità di attuare comportamenti sequenziali secondo uno schema d’azione (deficit decisionale su obiettivi a medio-lungo termine)

14 Clinica dei disturbi secondari a lesioni della corteccia frontoorbitoventromediale. dati relativi alla valutazione tramite test (Damasio, 1994) DEFICIT degli indici fisiologici di attivazione emotiva assenza di attivazione nel rapporto indiretto con oggetti a contenuto emotivo presenza dell’attivazione posticipata nel rapporto diretto con oggetti a contenuto emotivo e assenza dell’attivazione anticipata nella ripetizione dell’esperienza.

15 Ipotesi fisiopatogenetica (Damasio, 1994)
La lesione del lobo frontoorbitoventromediale comporta un deficit nella processazione delle risposte somatiche relative a premi/punizioni, risposte che vengono normalmente utilizzate come elementi (emotivi) che fungono da fattori previsionali sugli esiti delle proprie strategie decisionali (cognitive).

16 Ipotesi fisiopatologica (Damasio, 1994)
Il defict è relativo ai sentimenti, intesi come prodotti della correlazione tra gli oggetti dell’azione diretta e le emozioni semplici esperite in quell’azione. Il deficit, quindi, riguarda la produzione e la rievocazione delle emozioni complesse.

17 Deficit del livello relativo alla lesione frontorbitoventromediale
struttura memoria categoriz. funzione mente lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica Impossibilità di esperire le emozioni complesse nel rapporto (diretto e concreto) con l’oggetto. Impossibilità di rievocare l’attivazione corporea nel rapporto (diretto e concreto) con l’oggetto.

18 Ipotesi fisiopatologica (Damasio, 1994)
I pazienti con lesioni frontorbitoventromediali “sanno ma non sentono” e ciò comporta l’impossibilità di attribuire, nel rapporto diretto e concreto con l’oggetto, valenze affettive diverse a opzioni cognitive diverse, lasciando il processo decisionale in balìa o della gratificazione immediata (impulsività) o del blocco decisionale dovuto a opzioni opposte (inattività).

19 Psicopatia e pseudopsicopatia
SOMIGLIANZE (psico=pseudo) comportamento vincolato al presente indifferenza emotiva deficit empatico DIFFERENZE (psico>pseudo) povertà del patrimonio semantico reattività emotiva aggressività

20 Psicopatia come esito del percorso evolutivo
struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica significati coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa concetti linguaggio mitica (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione

21 Psicopatia come esito del percorso evolutivo
struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica significati coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa concetti linguaggio mitica (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione

22 Elementi differenziali tra disturbi neuropsichiatrici e disturbi psichiatrici
evidenze cliniche disturbi psichiatrici

23 Elementi differenziali tra disturbi neuropsichiatrici e disturbi psichiatrici
evidenze cliniche disturbi psichiatrici stimolo-concreto dipendente comportamento stimolo-concreto indipendente

24 Elementi differenziali tra disturbi neuropsichiatrici e disturbi psichiatrici
evidenze cliniche disturbi psichiatrici stimolo-concreto dipendente comportamento stimolo-concreto indipendente semplice vissuto emotivo-cognitivo complesso

25 Elementi differenziali tra disturbi neuropsichiatrici e disturbi psichiatrici
evidenze cliniche disturbi psichiatrici stimolo-concreto dipendente comportamento stimolo-concreto indipendente semplice vissuto emotivo-cognitivo complesso acuto esordio clinico sub-acuto, cronico

26 Elementi differenziali tra disturbi neuropsichiatrici e disturbi psichiatrici
evidenze cliniche disturbi psichiatrici stimolo-concreto dipendente comportamento stimolo-concreto indipendente semplice vissuto emotivo-cognitivo complesso acuto esordio clinico sub-acuto, cronico alterazioni focali neuroimaging alterazioni diffuse

27 I disturbi psichiatrici secondo il modello gerarchico-dinamico
La validazione del modello permessa dalle osservazioni relative agli effetti delle alterazioni focali della struttura (“disturbi neuropsichiatrici”) rende plausibile l’applicazione nelle condizioni cliniche relative agli effetti delle alterazioni diffuse della struttura (“disturbi psichiatrici”).

28 Dis-integrazione gerarchico-dinamica rettiliana
struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione

29 struttura memoria categoriz. funzione mente ipotalamo talamo
nuclei base procedurale oggetti percezione Livello rettiliano: alterazione dell’attività del sistema vegetativo-sensomotorio sonno-veglia; sessualità-alimentazione; sensomotricità; stato edonico (benessere/malessere); assenza ‘coscienza’; rappresentazione ‘cosale’ del mondo; ciclicità.

30 struttura memoria categoriz. funzione mente ipotalamo talamo
nuclei base procedurale oggetti percezione ipoattività ipersonnia; ipoattività sessuale; anoressia; ridotta attività motoria; malessere diffuso; iperattività insonnia; iperattività sessuale; iperfagia; aumentata attività motoria; benessere diffuso;

31 struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni)
teoretica cultura coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui semplice Livello limbico e neocorticale: alterazione delle funzioni emotivo-cognitive -alterazione della sintonizzazione emotiva interindividuale e sovraindividuale; -alterazione della sintonizzazione linguistica; -alterazione autocoscienza.

32 struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni)
teoretica cultura coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui semplice ipoattività -evitamento rapporti interpersonali; -povertà linguistica; -restringimento stato coscienza. iperattività -ricerca rapporti interpersonali; -iperproduttività linguistica; -destrutturazione stato coscienza.

33 Disturbi Affettivi Maggiori
Comportamento: rallentamento motorio/iperattività motoria ipersonnia/insonnia ipoattività sessuale/iperattività sessuale anoressia/iperfagia

34 Disturbi Affettivi Maggiori
Emozione: di fondo: malessere (“depressione”)/benessere (“euforia”) primarie: (“tristezza”)/ (“gioia”) secondarie: (“colpa”)/ (“trionfo”)

35 Disturbi Affettivi Maggiori
Cognizione: - “idee prevalenti <-> deliri” secondari (poveri e pervasivi)

36 Disturbi Affettivi Maggiori
Decorso naturale: periodico sino ciclicità stagionale Efficacia terapeutica: scarsa risonanza delle dinamiche interpersonali e sovrapersonali sulla vita affettiva; buona efficacia terapia farmacologica. Prognosi: completo ripristino condizioni di base tra una crisi e l’altra

37 Dis-integrazione gerarchico-dinamica limbica
struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione

38 struttura memoria categoriz. funzione mente sistema limbico episodica
individui emozione semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione ipoattività limbica scarsa attivazione della sintonizzazione interindividuale ridotta modulazione attività rettiliana

39 struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni)
teoretica cultura coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica ridotta attività neocorticale scarsa attivazione delle sintonizzazione sovraindividuale e linguistica, riduzione attività riflessiva

40 Ipoattività limbica Disturbo Distimico: maggior rilievo vicende interpersonali rispetto al disturbo depressivo sostenuto da primaria disfunzione rettiliana; ciclicità ridotta Disturbi del Controllo degli Impulsi (alimentazione, sessualità)

41 Clinica della bulimia piano comportamentale:
accessi iperassunzione di cibo ridotta discriminazione dell’oggetto arresto del comportamento ‘a termine’ piano emotivo: assenza emozioni complesse assenza emozioni semplici presenza emozioni di fondo piano cognitivo: assenza riflessività

42 struttura memoria categoriz. funzione mente sistema limbico episodica
individui emozione semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione iperattività limbica frequente attivazione della sintonizzazione interindividuale elevata modulazione attività rettiliana

43 struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni)
teoretica cultura coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica alterata attività neocorticale disorganizzazione della sintonizzazione sovraindividuale, linguistica, e dell’attività riflessiva

44 Iperattività limbica Disturbo Ciclotimico
Disturbi Borderline di Personalità

45 Clinica del Disturbo Borderline
alterazioni ciclo sonno-veglia, comportamento alimentare e sessuale frequente attivazione della sintonizzazione interindividuale disorganizzazione (episodica) della sintonizzazione sovraindividuale, linguistica, e dell’attività riflessiva prevalenza organizzativa del sistema viscero-motorio prevalenza della funzione emozionale semplice (memoria episodica-categorizzazione individui)

46 Dis-integrazione gerarchico-dinamica neocorticale ventromediale
struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione

47 struttura memoria categoriz. funzione mente lobo frontale (ventromed)
eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione iperattività neocorticale front. frequente attivazione della sintonizzazione sovraindividuale elevata modulazione attività rettiliana e limbica

48 struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni)
teoretica cultura coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica alterata attività neocorticale (vincolo della simbolizzazione linguistica e culturale alla rappresentazione corporea) monotonia della sintonizzazione linguistica e dell’attività riflessiva

49 Iperattività frontoventromediale
Anoressia Disturbo Ossessivo

50 Clinica dell’Anoressia
alterazioni ritmo sonno-veglia, comportamento alimentare e sessuale, e della sintonizzazione interindividuale. frequente attivazione della sintonizzazione sovraindividuale monotonia (costante) della sintonizzazione linguistica, e dell’attività riflessiva prevalenza organizzativa dello schema corporeo prevalenza della funzione emozionale complessa

51 Clinica dell’anoressia
piano comportamentale: restrizione alimentare evitamento convivialità evitamento elaborazione culinaria piano emotivo: prevalenza emozioni complesse assenza/riduzione emozioni semplici assenza/riduzione emozioni di fondo piano cognitivo: simbolizzazione corporea

52 Dis-integrazione gerarchico-dinamica frontodorsolaterale
struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione

53 Dis-integrazione gerarchico-dinamica frontodorsolaterale
struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza ipoattività ridotta emancipazione identità personale dalle dinamiche gruppali iperattività -asservimento comportamento in gruppo alla rappresentazione della identità personale Disturbi di personalità di tipo “inibito” (evitante/dipendente) Disturbi di personalità di tipo “espansivo” (istrionico/narcisistico)

54 Riferimenti bibliografici
Edelman G.: Sulla materia della mente, Adelphi, 1993. Donald M.: L’evoluzione della mente, Garzanti, 1996. Jaynes J.: Il crollo della mente bicamerale e la nascita della coscienza, Adelphi, 1984. Liotti G.: La dimensione interpersonale della coscienza, Carrocci, (nuova ed.) 2005. Ey H.: La teoria organodinamica della malattia mentale, Astrolabio, 1977. Ceccarelli M.: “Per un modello biopsicosociale della coscienza” e “Per una psicopatologia della coscienza”, in: Moser, Genovese (a cura di) La dimensione relazionale in psicoterapia cognitiva, Corcu Genovese ed., Trento, 2005.


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