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Storia del sistema monetario internazionale

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Presentazione sul tema: "Storia del sistema monetario internazionale"— Transcript della presentazione:

1 Storia del sistema monetario internazionale
Cerutti Maurizio Catania Simone Giuliani Marco

2 La storia del Sistema Monetario Internazionale
Perché studiarla? Testare per le diverse teorie. Ci offre chiavi di lettura sull’evoluzione dei mercati. E’ un punto di partenza per lo studio di riforme future.

3 Introduzioni Lo studio del SMI inizia nell’Ottocento quando gli Usa iniziano a svolgere un ruolo rilevante e ciò garantisce unitarietà e coerenza allo studio. La moneta è definita merce: MERCE = dotata di valore intrinseco Valore del metallo contenuto nella moneta. Prezzi determinati dalla quantità di metallo.

4 I sistemi a “moneta merce” si sono evoluti in “sistemi misti” con l’affiancamento della moneta cartacea, convertibile in metallo prezioso. La completa convertibilità manteneva il sistema monetario di fatto basato sulla logica della “moneta merce”

5 Il sistema bimetallico
Sino al 1870 la moneta merce vedeva l’utilizzo di due metalli: oro e argento. Esistevano tre gruppi di paesi: Moneta d’oro: Inghilterra e colonie. Moneta argento: Olanda, Svezia, Cina. Moneta mista: Francia, Usa, Italia. Quest’ultimo gruppo di paesi forniva il “tra d’union” tra sistemi degli altri paesi.

6 Problematiche del sistema bimetallico
Legge di Gresham: l’aumento di offerta di un metallo (oro in California) abbassava il suo prezzo relativo e innestava operazioni di arbitraggio. Le banche centrali accumulano stock di metalli per assorbire gli eccessi di offerta, così il sistema può continuare ad esistere.

7 Altre problematiche Scoperte di ingenti giacimenti di argento.
Indebolimento della lobby Usa degli estrattori di argento. Evoluzione tecnologiche data dalle coniatrici a vapore. Teoria generale di Eichengreen (1998): l’interdipendenza nelle economie dei diversi paesi necessita di un medesimo sistema di cambio.

8 Il passaggio al sistema aureo
Le difficoltà del sistema bimetallico, portarono i diversi stati ad adottare la convertibilità della moneta solo in oro. Riguardo a questo importante passaggio della storia economica è interessante approfondire l’allegoria de: “Il meraviglioso mago di Oz” di Frank Baum

9 La Trama Dorothy viene scaraventata in un mondo surreale insieme al suo cagnolino Toto. La sua casa precipita sulla Perfida Strega dell'Est uccidendola La Strega Buona del Nord accorre, consegna le scarpe d’argento a Dorothy, e le spiega che per tornare in Kansas dovrà andare nella Città Smeralda dal Mago di Oz; per raggiungerla dovrà seguire una strada pavimentata di mattoni gialli.

10 Lungo strada si aggiungono tre compagni: uno Spaventapasseri, che sostiene di essere stupido in quanto ha solo paglia nella testa, un Boscaiolo di Latta, triste perché non ha un cuore, e un Leone codardo, che con i suoi ruggiti può spaventare chiunque, ma in realtà è un fifone Ognuno vuole chiedere ad Oz di esaudire un desiderio: lo Spaventapasseri vuole un cervello, l'Uomo di Latta un cuore, e il Leone del coraggio. La storia dimostrerà che i tre già posseggono le qualità che dicono di non avere.

11 Dopo diverse difficoltà arrivano alla città Smeralda, una città tanto brillante di colore verde che è necessario indossare occhiali a loro volta verdi Oz chiede loro di sconfiggere la temibile Strega dell’Ovest . La strega riesce a catturare il gruppo utilizzando le sue scimmie alate .

12 Dopo un periodo di prigionia Dorothy rovescia un secchio d’acqua contro la strega che tentava di rubarle le scarpette d’argento, la strega si scioglie e muore. Tornati da Oz, il mago si rivela un imbroglione, è un semplice viaggiatore che anni addietro si era ritrovato lì perché una raffica di vento aveva deviato la sua mongolfiera. Inoltre la città di smeraldo non era realmente verde ma lo diventava solo perché tutti indossavano gli occhiali verdi.

13 Oz soddisfa i desideri di ognuno: allo Spaventapasseri infila una melma nella testa come cervello, al Boscaiolo ripone in petto un cuore di seta rossa, al Leone offre da bere una pozione che infonde il coraggio. Il Mago costruisce una mongolfiera, e decide di tornare con Dorothy e Toto in Kansas, ma a causa di un incidente la mongolfiera parte con solo il Mago a bordo.

14 Il finale è ottimistico: lo Spaventapasseri regna su Oz, il Boscaiolo governa l’Ovest e il Leone protegge gli animali più piccoli nella foresta. Dorothy torna a casa usando le sue scarpe d'argento: il vero potere magico era in esse, e la soluzione a tutti i problemi era quindi sempre stata a portata di mano, ma la Strega del Sud le dice che era necessario che lei fosse convinta di ciò che voleva affinché i suoi desideri fossero esauditi.

15 La situazione storica USA
Con il passaggio dal sistema bimetallico a quello aureo, deciso dal presidente Cleveland, aumentò la domanda di oro a parità di offerta (↑DG), e diminuì la domanda d’argento (↓DS), il prezzo dell'argento crollò (↓PS). La maggior parte della moneta in circolazione era d’argento percui la quantità di moneta reale si ridusse (↓M/P), il che provocò la caduta della domanda di beni e servizi (↓D), e di conseguenza dei prezzi (↓P), provocando una crisi deflazionistica.

16 La situazione storica USA
La crisi colpì soprattutto agricoltura ed industria con una disoccupazione quasi al 20% . I contadini dell'ovest del paese erano indebitati con le banche dell'est, quando i prezzi diminuirono (↓P), il valore reale dei debiti (↑DEB/P) aumentò e le banche si arricchirono considerevolmente a spese dei contadini, che tra l’altro avevano difficoltà a ripagare il debito. Negli anni '80 gli USA precipitarono per via di una ondata di panico verso le banche.

17 La situazione storica USA
Nacque il movimento Populista che sosteneva gli operai oppressi dal capitalismo e gli agricoltori, veniva sostenuta con fervore la reintroduzione del bimetallismo. William Jennings Bryan, candidato democratico alla casa bianca, era supportato dal movimento Populista ed era fermo sostenitore del bimetallismo, infatti sosteneva che l'argento come moneta da affiancare all'oro, avrebbe potuto aumentare l'offerta di moneta complessiva (↑M), innescando così l'inflazione (↑P) e riportando a livelli normali i prezzi.

18 La situazione storica USA
Bryan perse le elezioni contro il repubblicano McKinley; quattro anni dopo, alla successiva tornata elettorale la crisi economica era stata superata, e Bryan aveva messo da parte la tesi bimetallica in favore di altre questioni, in particolare l'antimperialismo, una scelta che fu molto criticata dai Populisti, che lo accusarono di codardia. Frank Baum, autore del mago di Oz, era molto attivo nella vita politica del tempo: giornalista e scrittore, era vicino alle posizioni dei democratici

19 L’allegoria “Il meraviglioso mago di Oz” è un’allegoria della politica monetaria e della situazione socio-economica degli U.S.A. del fine 1800. Oz: abbreviazione di Ounce of Gold, oncia d'oro, lo stesso nome del romanzo è allegorico, si riferisce al gold standard. Oz, il mago ciarlatano: il nuovo presidente degli U.S.A. McKinley, brav’uomo ma incapace delle “magie” di cui l’economia e la società di quel periodo necessitavano; come dice il nome anche fermo sostenitore del gold standard. Dorothy: simboleggia i valori tradizionali della società americana, è l’uomo comune .

20 L’allegoria La strada gialla: la scelta del gold standard quale via per risolvere i problemi dell’uomo comune. Le scarpe d'argento, che alla fine salvano Dorothy: il potere di salvezza per l’economia che i populisti attribuivano all’argento. Ma la strada che conduce alla città di smeraldo è lastricata di mattoni gialli. Percui è chiaro che il romanzo trasmetta che la soluzione ideale sia il bimetallismo, mix tra oro ed argento.

21 L’allegoria La strega dell'est: è Cleveland, il presidente uscente che, con l'abolizione della moneta d'argento, aveva portato in rovina la classe agricola, o le potenti organizzazioni finanziarie e industriali della costa orientale, che sfruttavano la classe operaia. La fine della strega dell'est: il crollo del sistema bancario del 1893.

22 L’allegoria Lo spaventapasseri: la classe agricola, tacciata di ignoranza dalle élite, che snobbavano la battaglia per l'argento. L’uomo di latta: la classe operaia, che risentiva profondamente della crisi economica, era stata impoverita e sfruttata dai capitalisti (strega dell’est), che avevano ridotto gli operai alla stregua di macchine senz’anima né cuore . Il leone: Bryan, grande oratore (ruggisce forte), ma da molti considerato un debole (codardo) perchè non aveva mantenuto i suoi propositi sul sistema bimetallico.

23 L’allegoria Città smeralda: Washington D.C., dove la finanza costringe tutti a guardare il mondo attraverso il denaro, il “biglietto verde”. La strega dell’ovest: il monopolio ferroviario che opprimeva l’ovest . Il finale: gli interessi degli agricoltori acquisteranno importanza (lo spaventapasseri regna su Oz), l’industrializzazione si sposterà ad Ovest (l’uomo di latta regna ad ovest) e Bryan (leone) comanderà in una “foresta” abitata da politici di piccolo calibro. MORALE: si pensava che l’unico modo di curare la crisi fosse quello di difendere i valori del popolo evitando la smisurata crescita delle corporation e del capitalismo.

24 Il sistema aureo a livello mondiale
Perché il passaggio è all’oro? La maggior economia mondiale, l’Inghilterra, adotta lo standard aureo. Il passaggio all’oro della Germania e degli Usa (dopo le rispettive guerre). Fenomeno di integrazione commerciale che richiedeva standard di pagamento comuni (accordi internazionali costruzione di infrastrutture).

25 La stabilità del sistema aureo
L’aumento di domanda e quindi del prezzo dell’oro viene compensato dalle innovazioni tecnologiche in materia di estrazione del metallo, che ne fanno aumentare l’offerta. Meccanismo di aggiustamento automatico: -movimento di oro dai paesi in deficit (con annessa riduzione di M e quindi di P) ai paesi in surplus (con aumento di M e quindi di P).

26 Più raro l’intervento delle banche centrali sui tassi di sconto.
Condizioni storico sociali di stabilità politica (Belle Epoque). Bassa attenzione della politica al mercato del lavoro (ruolo marginale dell’opinione pubblica e dei sindacati). Assenza di volontà politica nel cambiare lo status quo.

27 La fine della stabilità aurea
Causata da un evento esogeno: la seconda guerra mondiale. Il signoraggio usato dagli stati per ripagare le spese di guerra, rese impossibile la convertibilità aurea. Lo scenario politico economico era profondamente mutato: Gli USA, veri vincitori, sostituiscono l’Inghilterra come prima potenza economica. Situazione economica europea in grave difficoltà.

28 Tentativi di ritorno al Gold Standard
Iperinflazione di molti paesi (Germania) favorì la riforma valutaria e un ritorno alla convertibilità, a costi minori, della moneta in oro. Difficoltà tecniche per definire i valori di equilibrio dei cambi dopo lo shock della guerra, tra paesi più inflazionati e meno inflazionati. Impensabile ritorno alla parità pre-bellica.

29 Rapporto USA-Gran Bretagna
Inflazione inglese relativamente molto più alta di quella statunitense. Difficoltà nel ripristinare tasso di cambio Sterlina Dollaro pre-bellico. Politica inglese di graduale deflazione. Politica monetaria restrittiva statunitense. Fase espansiva economia USA. Risultato ottenuto solo nel 1925, ma con inflazione alta e Sterlina molto forte.

30 Rapporto USA-Resto del mondo
Nel 1926 quasi tutti i paesi erano tornati al sistema aureo, ma con grandi sforzi. Gli USA erano allora l’unico paese dotato di capitali, il “GRANDE ESPORTATORE”. Gli USA esportano capitali, ma non necessitano di importare beni, al contrario del ruolo guida prima svolto dalla Gran Bretagna.

31 Crollo del sistema aureo
L’anno di conclusione è comunemente fissato al 1931. In quell’anno Germania e Francia accumulano ingenti riserve d’oro. L’esplosione della bolla speculativa e la susseguente Grande Depressione negli USA danno la definitiva spallata al Gold Standard.

32 Le economie periferiche, produttrici di beni primari (Argentina Australia..) subiscono per prime il colpo e svalutarono la loro moneta. In Europa l’esplosione della disoccupazione sposta l’attenzione da un equilibrio globale all’obiettivo di un equilibrio interno. Perdita di credibilità del sistema aureo Corsa a convertire in oro la moneta, fino alla cessazione ufficiale con Roosevelt che nel 1933 dichiara la fine del Gold Standard.

33 Riflessioni finali sul sistema aureo
Fino alla seconda guerra mondiale non ci furono cambi flessibili bensì un regime detto di “fluttuazioni manovrate”. Sarebbe necessitata un’azione congiunta a livello globale ma gli interessi nazionali hanno, in quel particolare periodo storico hanno preso il sopravvento La neonata BIS (1930) non ha avuto il tempo ne i mezzi per svolgere un’opera di coordinamento.

34 Bretton Woods Dopo la seconda guerra mondiale si torna ad un regime di cambi fissi. Le motivazioni sono principalmente due: Flessibilità dei cambi = difficoltà Alimentare scambi commerciali per sostenere la ripresa.

35 Premessa Poco prima della fine della guerra 44 paesi si ritrovano per decidere la condizione economica post-bellica. L’idea comune era di ritornare verso i cambi fissi ma la disputa era sui fondamenti dell’accordo,c’erano due filoni di pensiero: USA: Sistema che replicasse il “gold standard” e che avesse il $ come valuta perno. GBR: Volevano un regime con maggiori vincoli sui movimenti di capitali e che permettesse di “svalutare”.

36 Soluzione Soluzione di compromesso con cambi fissi ma “aggiustabili” basato su 4 fondamenti: 1. Passaggio da valuta merce a cartacea,il $ era l’unico convertibile in oro mentre tutte le altre erano convertibili in $ risolvendo in questo modo il problema delle risorse auree localizzate per 2\3 negli USA e della loro finitezza.

37 2. Cambi fissi che permettessero però meccanismi di aggiustamento.
3. Controlli sui movimenti di capitale. 4. Fondo monetario internazionale creato per sorvegliare politiche economiche dei vari paesi e fornire liquidità nel caso di squilibri nella bilancia dei pagamenti (quote partecipative).

38 Problemi Il sistema effettivamente non funziona mai:
1. Anche se i cambi erano flessibili i riallineamenti sono poco frequenti e il sistema risulta effettivamente rigido. 2. Le liquidità a disposizione del Fondo internazionale sono insufficienti,l’Europa dipende ha un apparato produttivo completamente distrutto,bilancia dei pagamenti europea in forte deficit acutizzato dai cambi fissi.

39 Altri problemi Il Piano Marshall fa crescere i paesi europei più velocemente che gli USA. Questo richiede un apprezzamento del cambio reale delle valute europee rispetto al dollaro. L’aggiustamento non avviene da nessuna della due parti e questo finisce per minare le basi del sistema.

40 Ambiguità del sistema Il dollaro era convertibile in oro e contemporaneamente era il riferimento per tutte le altre valute. Questo non risolveva il problema della liquidità,lo attenuava soltanto. L’offerta di dollari crebbe insieme alle varie economie fino a che divenne superiore alle riserve auree facendo crollare la credibilità del sistema.

41 Soluzione di Triffin Sostituire il dollaro con un’altra attività libera di crescere al tasso di crescita dell’economia,furono create della passività del Fondo monetario internazionale,i Diritti speciali di prelievo il cui valore è ricavato da un paniere di valute internazionali e serviva per sostituire l’oro nelle transazioni internazionali.

42 Crisi La guerra del Vietnam aveva fatto crescere la spesa pubblica statunitense,aumento l’inflazione,il dollaro subì molti attacchi speculativi e nel 1971 Nixon bloccò la convertibilità in oro facendo crollare di fatto il sistema.

43 Ritorno alla flessibilità
Due Teorie: I cambi flessibili avrebbero portato ad una situazione economica insostenibile. La speculazione avrebbe mantenuto una situazione di equilibrio.

44 Anche gli USA avrebbero preferito dei cambi flessibili perché la guerra e la crisi petrolifera avevano reso i cambi fissi insostenibili. Negli anni 70 c’è lo shock petrolifero e i paesi per mantenere alte le esportazioni iniziano a svalutare le proprie valute, questo aiuta anche l’occupazione. I cambi sono diventati ormai irrimediabilmente flessibili

45 Anni ‘80 Periodo di forte inflazione,FED inizia una politica restrittiva,dimezza l’inflazione ma aumentano disoccupazione e crolla la produzione. La risposta di Regan fu di abbassare le tasse e di sostenere la spesa pubblica,in seguito il $ fu nuovamente svalutato e questo comportò una caduta di competitività del Giappone.

46 Anni ‘80 In Europa si arriva ad un sistema monetario che ha come valuta perno il Marco,le politiche monetarie europee sono unificate e l’inflazione si muove verso i bassi tassi tedeschi.

47 Anni ‘90 Unione monetaria europea .
Maastricht (1992) si decisero i criteri e gli obiettivi economici che avrebbero portato nel 1999 alla creazione dell’Euro e all’unione monetaria nel 2002. Nel paesi sono stati dichiarati idonei a partecipare all’unione monetaria. Gennaio 1999: furono fissati definitivamente i tassi di cambio e la politica monetaria passo in mano alla BCE.


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