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Tesi di laurea in Economia del Commercio Internazionale

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Presentazione sul tema: "Tesi di laurea in Economia del Commercio Internazionale"— Transcript della presentazione:

1 Tesi di laurea in Economia del Commercio Internazionale
FED E BCE, DUE ISTITUZIONI A CONFRONTO. ANALISI DELLA CRISI “SUBPRIME”. Tesi di laurea in Economia del Commercio Internazionale

2 SOMMARIO 1) Confronto fra FED e BCE 2) La crisi “subprime”
Storico Strutturale Operativo 2) La crisi “subprime” Le cause La crisi 3) Gli interventi delle banche centrali Critiche alla FED Reazioni della FED Reazioni della BCE

3 1) CONFRONTO FRA FED E BCE
STORICO STRUTTURALE OPERATIVO

4 1) CONFRONTO FRA FED E BCE
STORICO FED nasce dopo lo stato, BCE prima FED istituita nel 1913, BCE nel 1998 FED frutto di conflitti e compromessi, BCE creata a tavolino

5 1) CONFRONTO FRA FED E BCE
STRUTTURALE Contribuiscono all’attuazione operativa delle misure di politica monetaria e assicurano il buon funzionamento del sistema dei pagamenti. Una per ciascun paese membro dell’UME. 17 Banche Centrali Nazionali Facilitano i pagamenti, regolano e vigilano le banche, partecipano al FOMC. Presidenti nominati dal C.d.A. con il consiglio e consenso del Board. 12 Federal Reserve Banks PERIFERIA FUNZIONI NOMINA N° MEMBRI ISTITUZIONE RAPPRESENTA

6 1) CONFRONTO FRA FED E BCE
STRUTTURALE Gestisce la politica monetaria sulla base degli indirizzi del Consiglio Direttivo; è parte del Consiglio. Membri nominati di comune accordo dai Capi di Stato o di Governo dei paesi dell’UME. 6 Comitato Esecutivo Fissa il tasso di sconto, determina gli obblighi di riserva, partecipa al FOMC Membri nominati dal Presidente USA con il consiglio e consenso del Senato. 7 Board of Governors GOVERNO FEDERALE FUNZIONI NOMINA N° MEMBRI ISTITUZIONE RAPPRESENTA

7 1) CONFRONTO FRA FED E BCE
STRUTTURALE Fissa l’impostazione della politica monetaria Composto da 6 membri del Comitato Esecutivo + i governatori delle BCN 23 Consiglio Direttivo E’ l’organo preposto alla politica monetaria; determina il tasso sui Federal Funds attraverso operazioni di mercato aperto. Composta da 7 membri Board e 5 Presidenti Fed banks. 12 Federal Open Market Commetee POTERE MONETARIO FUNZIONI NOMINA N° MEMBRI ISTITUZIONE RAPPRESENTA

8 1) CONFRONTO FRA FED E BCE
OPERATIVO A) Le funzioni Differenze statutarie B) L’indipendenza Istituzionale e la legittimazione democratica Personale Finanziaria

9 2) LA CRISI “SUBPRIME” A) LE CAUSE B) LA CRISI CARTOLARIZZAZIONE
CREDIT SCORE SUBPRIME MERCATO IMMOBILIARE USA B) LA CRISI LE FASI INIZIALI CREDIT CRUNCH

10 A) LE CAUSE Cartolarizzazione: Collateralized Debt Obligation
“Operazione mediante la quale un insieme di diritti su attività illiquide (…) sono incorporati in uno strumento negoziabile.” Collateralized Debt Obligation Svantaggio per gli investitori: “La cartolarizzazione è una cessione pro soluto, cioè non vi è garanzia della solvenza del debitore ceduto, i rischi gravano sui portatori dei titoli.” Clausola limited recurse

11 A) LE CAUSE Credit Score: I cinque fattori:
“Negli Stati Uniti un punteggio di credito è un valore che, basato su analisi statistiche delle esperienze di credito della persona, è usato per rappresentare il rischio di credito della persona stessa .” I cinque fattori: Puntualità dei pagamenti (35%) Ammontare totale dei debiti (30%) Lunghezza della posizione debitoria (15%) Tipo di credito richiesto (10%) Recenti richieste di credito accettate o respinte (10%)

12 A) LE CAUSE Credit Score: Compreso fra 300 e 850 Media USA 678
25% popolazione < 620

13 A) LE CAUSE Subprime: Credit Score < 620 Tipi: Carte di credito
Mutui ipotecari nel ’00 valevano circa 50 miliardi di $ nel ’07 valevano circa 1300 miliardi di $ costituivano circa il 25% dei mutui casa

14 A) LE CAUSE Mercato immobiliare USA:
Grande sviluppo dalla fine anni ’90 Cause principali: Investimento sicuro Scoppio bolla dot-com Bassi tassi d’interesse

15 A) LE CAUSE Mercato immobiliare USA:

16 CDO non valgono più niente!!!
B) LA CRISI Cause precedenti Aumento prestiti rischiosi Inglobati in CDO Grande diffusione presso il pubblico Bassi tassi d’interesse Aumento prestiti Rialzo dei tassi Insolvenze Scoppio bolla speculativa immobiliare CDO non valgono più niente!!!

17 B) LA CRISI CDO facilmente smobilizzabili e sicuri
Usati come riserva di liquidità e forma di garanzia per emissioni obbligazionarie CDO perdono valore Soci richiedono le quote Società vendono CDO non è sufficiente Si ricorre alle banche ma: Basilea 2 Posizioni debitorie preesistenti

18 B) LA CRISI Credit crunch:
letteralmente “stretta del credito”, ovvero una situazione in cui si ha un grande calo o un inasprimento delle condizioni dei prestiti. La crisi si estende dai possessori di CDO e derivati: ai loro creditori alle banche

19 3) GLI INTERVENTI DELLE BANCHE CENTRALI
A) CRITICHE ALLA FED B) REAZIONI DELLA FED C) REAZIONI DELLA BCE RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ E INFLAZIONE

20 A) CRITICHE ALLA FED Riduzione dei tassi d’interesse
5,02 % 2007 4,97 % 2006 3,22 % 2005 1,35 % 2004 1,13 % 2003 1,67 % 2002 3,88 % 2001 TASSO ANNO Riduzione dei tassi d’interesse Allentamento standard di credito Subprime CDO Aumento improvviso dei tassi d’interesse

21 B) REAZIONI DELLA FED Pronti contro termine: Ragioni:
“sono operazioni con le quali un venditore cede un certo numero di titoli (pronti) e si impegna, nello stesso momento, a riacquistarne uguale quantità a un prezzo e ad una data (termine) predeterminati.” Ragioni: Mancanza di liquidità (aumento rischio CDO) Carenza di riserve

22 B) REAZIONI DELLA FED Riduzione dei tassi ufficiali: Ragioni:
Rate più basse Incentivo ad investire - 0,5% 3,00% 31/1 - 0,75% 3,50% 22/01/2008 - 0,25% 4,25% 11/12 4,50% 30/10 4,75% 18/9 --- 5,25% 1/8 VARIAZIONE FED FUNDS DATA

23 C) REAZIONI DELLA BCE Solo iniezioni di liquidità Ragione:
Statuto obbliga a mantenere la stabilità dei prezzi Art. 105 paragrafo 1 del Trattato: “l’obiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi”

24 RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE
Equilibrio nei mercati finanziari: Md = Ms dove Md= $Y * L(i)- Md i qM Ms i qM

25 RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE
Equilibrio nei mercati finanziari: i Ms i* Md qM

26 RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE
Operazioni di mercato aperto Espansive Restrittive Ms Ms i i i1 i0 i0 i1 Md Md qM qM

27 RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE
Teoria quantitativa della moneta: Md = P * Q Ms = qM * v eguagliando Md con Ms otteniamo: P * Q = qM * v e quindi P = ( qM * v / Q )

28 RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE
Ipotizzando che “v” e “Q” costanti “P” e ”qM” sono le uniche variabili Per cui graficamente: P qM π

29 RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE
Unendo equilibrio nei mercati con inflazione i Ms + i0 Md qM P0 + π P

30 RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE
Politica monetaria ESPANSIVA Ms i + i0 Md i1 qM P0 P1 π +

31 RELAZIONE TRA LIQUIDITA’ ED INFLAZIONE
Politica monetaria RESTRITTIVA i Ms + i1 i0 Md qM P1 P0 + π P

32 CONCLUSIONI FED BCE Cresciuta per tentativi e compromessi
Nessun obiettivo principale Sistema più centralizzato Ampia legittimazione democratica Intervento IMPREVEDIBILE Annunci poco efficaci MENO sicurezza e certezza Sistema “checks and balances” Scarsa TEMPESTIVITA’ Nata da un progetto ben preciso Obiettivo statutario Gran numero di Veto players Bassa legittimazione democratica Intervento PREVEDIBILE Annunci efficaci PIU’ sicurezza e certezza Indipendenza istituzionale Alta TEMPESTIVITA’

33 FINE FINE


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