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1 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale1 Questo file può essere scaricato da web.econ.unito.it/terna/istec il nome del file è esercitazione_n08

2 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale2 Esercitazione n° 8 (5/12/2003) Capitoli del libro trattati: 13 – I costi di produzione 14 – Imprese in un mercato concorrenziale

3 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale3 13 – I costi di produzione Profitto = RT - CT (Ricavi Totali – Costi Totali) Obiettivo delle imprese: massimizzare il profitto Ricavo totale: la somma che unimpresa incassa complessivamente per la vendita del proprio prodotto RT = Q x P (quantità venduta x prezzo di vendita) Costo totale: la somma che unimpresa spende complessivamente per acquistare i fattori di produzione N.B. Nel valutare i costi di produzione vanno considerati sia costi espliciti che costi impliciti. Costi totali come costi opportunità = costi del mancato impiego alternativo delle risorse. (Profitto economico)

4 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale4 Funzione di produzione: relazione che intercorre tra la quantità di fattori utilizzata per produrre un bene e la quantità di bene prodotta Fattori di produzione: consideriamo due tipi di fattori di produzione: i fattori fissi il cui utilizzo non varia al variare della quantità prodotta e i fattori variabili il cui consumo aumenta allaumentare della quantità prodotta Prodotto marginale: laumento della quantità prodotta dovuto allaumento di una unità dei fattori di produzione impiegati. Prodotto marginale decrescente: caratteristica della funzione di produzione per cui il prodotto marginale di un fattore di produzione decresce al crescere della quantità impiegata del fattore stesso.

5 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale5 Caso Pratico n.1 Consideriamo la seguente Funzione di produzione: N. lavoratori 012345678910 Qtà prodotta totale 010254050596162 60 Prodotto marginale Calcolare il Prodotto marginale. Quando il prodotto marginale inizia a diminuire? Quando il prodotto marginale diventa negativo? Confrontare i due casi in termini di effetto sulla quantità prodotta totale. Disegnare la funzione di produzione.

6 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale6 59 9 = incremento di prodotto dovuto ad un lavoratore in più, quando si passa da 4 a 5 lavoratori impiegati 15 = incremento di prodotto dovuto ad un lavoratore in più, quando si passa da 1 a 2 lavoratori impiegati

7 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale7 N. lavoratori 012345678910 Qtà prodotta totale 010254050596162 60 Prodotto marginale 01015 1092100-2 Il prodotto marginale inizia a decrescere con limpiego del 4° lavoratore. Quando il prodotto marginale inizia a decrescere, la quantità prodotta totale continua a crescere, però a un tasso ridotto (produttività marginale decrescente ma ancora positiva). Il prodotto marginale, con limpiego del 10° lavoratore, diventa negativo, questo comporta una diminuzione della quantità prodotta totale (produttività marginale decrescente e negativa).

8 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale8 crescentedecrescente

9 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale9 CV = costi variabili: i costi dei fattori produttivi variabili, variano al modificarsi della quantità prodotta CF = costi fissi: i costi dei fattori produttivi fissi, non variano al modificarsi della quantità prodotta CT = CV + CF Costo Totale = costi variabili + costi fissi

10 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale10 Costi Medi Costo medio totale: il costo totale diviso la quantità prodotta CMeT = CT Q Costo medio fisso: i costi fissi totali divisi per la quantità prodotta CMeF = CF Q Costo medio variabile: i costi variabili totali divisi per la quantità prodotta CMeV = CV Q

11 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale11 Costo Marginale: lincremento del costo totale indotto da un aumento unitario della quantità CM = CT Q Dimensione Efficiente: La quantità di prodotto per la quale si minimizza il costo medio totale. (CM = CMeT) Breve e Lungo Periodo: Nel lungo periodo i costi considerati fissi nel breve, come ad esempio quelli legati agli impianti, diventano variabili. Limpresa, nel lungo periodo, può adattare la dimensione dei propri impianti alla quantità da produrre.

12 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale12 Caso Pratico n.2 Limpresa WWW presenta la seguente tabella di costi di produzione, in relazione alla quantità prodotta. Q.tà prodottaCosti fissiCosti variabili 046 0 1 30 246 50 346 58 446 64 546 70 646 80 746 94 846 114 946 144 Calcolare: 1)CT 2)CM 3)CMeV 4)CMeF 5)CMeT Disegnare le curve dei costi medi e del costo marginale

13 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale13 QtàCFCVCTCMCMeVCMeFCMeT 0460 --- 146307630 4676 246509620252348 34658104819,315,334,7 4466411061611,527,5 546841302016,89,226 64611416030197,726,7 7461501963621,46,628 8461902364023,85,829,5 9462402865026,75,131,8

14 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale14 CM CMeT CMeV CMeF

15 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale15 Osservando le curve di costo disegnate dire da che punto inizia a decrescere il prodotto marginale. Prodotto Marginale: lincremento della quantità prodotta causato da un incremento unitario dei fattori di produzione. Il prodotto marginale inizia a decrescere al livello di quantità prodotta al quale inizia a crescere il costo marginale. E la diminuzione del prodotto marginale che causa la crescita dei costi marginali.

16 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale16 Qual è la relazione tra: Costi Totali (CT), Costi Variabili (CV) e Costi Fissi (CF)? I costi di produzione possono essere distinti in due categorie: fissi e variabili, considerandoli entrambe si considerano tutti i costi. Quindi i Costi totali sono la somma dei Costi Fissi e dei Costi Variabili. La relazione è: CT = CV + CF

17 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale17 Qual è la relazione tra: Costi medi Totali (CMeT), Costi medi Variabili (CMeV) e Costi medi Fissi (CMeF)? Per ottenere i costi medi si divide per la quantità prodotta quindi, per ogni livello di quantità scelto, avremo: CT/Q = CV/Q + CF/Q CMeT = CMeV + CMeF

18 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale18 Qual è la relazione tra: Costi medi Totali e Costi Marginali e tra: Costi medi Variabili e Costi Marginali? La curva dei Costi Marginali interseca nel loro punto di minimo sia la curva dei Costi medi Totali che la curva dei Costi Medi Variabili. In entrambe i casi i valori medi, dei costi totali o dei costi variabili, sono influenzati dal valore del costo marginale, in particolare: CMeV Se CM > CMeVSe CM > CMeT CMeT Se CM < CMeT CMeT Se CM < CMeV CMeV

19 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale19 Qual è la dimensione efficiente per la WWW? La dimensione produttiva efficiente è quella che minimizza i costi medi totali. Osservando sia la tabella dei costi calcolati, che i grafici delle curve di costo si può individuare la quantità 5 come quella efficiente. Per quantità sia minori che maggiori, i costi medi totali risultano superiori a quelli associati al livello di produzione di 5 unità.

20 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale20 Caso Pratico n.3 Per una data impresa la curva di costo totale di lungo periodo è descritta dalla seguente tabella. Quantità prodotta102030405060 CT di lungo periodo100110115120150360 Valutare lesistenza di economie o diseconomie di scala al variare della quantità prodotta.

21 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale21 Quantità prodotta102030405060 CT di lungo periodo100110115120150360 CMeT di lungo periodo105,53,8336 CMeT di lungo periodo Economie di scala Rendimenti di scala costanti Diseconomie di scala

22 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale22 Problema n° 5 pag. 233 La Polverone Spa produce scope e le vende porta a porta. La tabella illustra la relazione tra il numero di addetti e la produzione giornaliera della Polverone: AddettiProdotto 00 120 250 390 4120 5140 6150 7155

23 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale23 a)Compilate la colonna del prodotto marginale. Che caratteristica notate? Come la potete spiegare? b)Un addetto costa 100 al giorno e limpresa ha costi fissi di 200. Utilizzate queste informazioni per compilare la colonna del costo totale. c)Compilate la colonna del costo medio totale, rammentando che CMeT=CT/Q. Che caratteristica notate? d)Compilate la colonna del costo marginale, rammentando che CM= CT/ Q. Che caratteristica notate?. e)Confrontate la colonna del prodotto marginale e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano. f)Confrontate la colonna del costo medio e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano.

24 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale24 Prodotto Marginale: lincremento della quantità prodotta causato da un incremento unitario dei fattori di produzione. Ad esempio quando viene assunto il terzo lavoratore il prodotto passa da 50 a 90, questo incremento di prodotto è dovuto alla terza unità del fattore di produzione lavoro. Il Prodotto Marginale sarà calcolato come: (90 – 50)/1 = 40 Incremento del Prodotto n. unità aggiuntive del fattore di produzione Prodotto Marginale = a)Compilate la colonna del prodotto marginale. Che caratteristica notate? Come la potete spiegare? Dopo aver compilato la colonna del prodotto marginale si può notare come per le prime unità aggiuntive di fattore produttivo lavoro (quando il n. dei lavoratori complessivamente impiegati è basso) il prodotto marginale aumenta; in seguito (quando il n. di lavoratori complessivamente impiegati è alto) il prodotto marginale delle ultime unità di fattore produttivo lavoro impiegato diminuisce. Landamento descritto del prodotto marginale del lavoro è dovuto alla produttività marginale decrescente del fattore produttivo lavoro.

25 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale25 AddettiProdotto Prodotto marginale Costo totale 00---200 120 300 25030400 39040500 412030600 514020700 615010800 71555900

26 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale26 b)Un addetto costa 100 al giorno e limpresa ha costi fissi di 200. Utilizzate queste informazioni per compilare la colonna del costo totale. I costi fissi sono pari a 200 e vengono sostenuti in ogni caso anche in assenza di produzione, i costi variabili sono pari al costo di un lavoratore, 100, per il numero di lavoratori impiegati. Costo Totale = costi variabili + costi fissi CT = CV + CF c)Compilate la colonna del costo medio totale, rammentando che CMeT=CT/Q. Che caratteristica notate? Osservando la tabella si può notare landamento ad U dei costi medi totali. Quando la quantità già prodotta è bassa un aumento della quantità fa diminuire il costo medio totale; quando la quantità già prodotta è alta un ulteriore aumento della quantità fa aumentare i costi medi totali.

27 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale27 AddettiProdotto Prodotto marginale Costo totale Costo medio totale Costo marginale 00---200--- 120 30015,005,00 250304008,003,33 390405005,562,5 4120306005,003,33 5140207005,00 6150108005,3310,00 715559005,8120,00

28 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale28 d)Compilate la colonna del costo marginale, rammentando che CM= CT/ Q. Che caratteristica notate?. Anche il costo marginale ha un andamento ad U, come il costo medio totale. Diminuisce per incrementi della quantità prodotta quando la quantità complessivamente prodotta è bassa; aumenta per incrementi della quantità quando la quantità complessivamente prodotta è elevata. e)Confrontate la colonna del prodotto marginale e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano Quando il prodotto marginale è crescente il costo marginale è decrescente, e viceversa. f)Confrontate la colonna del costo medio e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano Quando il costo marginale è minore del costo medio totale, il costo medio totale è decrescente; quando il costo marginale è maggiore del costo medio totale, il costo medio totale è crescente

29 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale29 14 – Imprese in un mercato concorrenziale Caratteristiche del mercato concorrenziale: Sul mercato sono presenti molti compratori e venditori, ciascuno domanda e offre quantità molto piccole rispetto a quelle globali. I beni prodotti sono molto simili o uguali, quindi perfettamente sostituibili tra loro. Compratori e produttori non possono influenzare il prezzo con le loro decisioni di domanda e offerta, sono price-taker Le imprese possono entrare ed uscire liberamente dal mercato

30 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale30 Ricavo Totale : RT = P x Q RMe = Ricavo medio: RT Q P x Q Q = = P RMe = P Ricavo Marginale: RM = RT Q = P x Q Q = P RM = P In concorrenza perfetta Ricavo Medio, Ricavo Marginale e Prezzo coincidono RMe = RM = P

31 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale31 Obiettivo dellimpresa è massimizzare il Profitto Profitto = RT - CT Quando RM > CM aumentare la quantità porta a incrementi di profitto Quando RM < CM aumentare la quantità porta a decrementi di profitto Quando RM = CM si raggiunge il livello di quantità per cui il profitto è Max Essendo in concorrenza perfetta RM = P Il profitto è massimo quando RM = CM ovvero P = CM

32 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale32 Caso Pratico n. 4 Nel caso pratico n. 2 sono stati considerati costi dell impresa WWW QtàCFCVCTCMCMeVCMeFCMeT 0460 0000 1 307630 4676 246509620252343 34658104819,315,334,7 4466411061611,527,5 546841302016,89,226 64611416030197,726,7 7461501963621,46,628 8461902364023,85,829,5 9462402865026,75,131,8 La WWW vende in un mercato in concorrenza perfetta. Se il prezzo è pari a 40 calcolare: RT RM Profitto

33 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale33 PrezzoQtàCTRTCMRM Profitto (RM – CM) Profitto (RT - CT) 0460000 -46 4017640304010-36 4029680204020-16 4031041208403216 4041101606403450 40513020020402070 40616024030401080 4071962803640484 40823632040 084 4092863605040-1074

34 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale34 Qual è la quantità di prodotto che massimizza il profitto? Qual è il profitto/perdita? Limpresa dovrebbe continuare a produrre nel lungo periodo? La quantità che massimizza il profitto è quella per cui si ha RM = CM, nel caso Q = 8. Limpresa realizza un profitto pari a 84. Nel passare dal livello di produzione 7 al livello 8 i costi marginali e i ricavi marginali si eguagliano, per limpresa è indifferente produrre la quantità 7 o 8, infatti il profitto è uguale, 84, per entrambi i livelli di quantità. Essendo il profitto positivo limpresa dovrebbe continuare a produrre nel lungo periodo.

35 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale35 CM P= RM CMeT CMeV Profitto

36 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale36 Se il prezzo diminuisse fino a 20 quale sarebbe la quantità di prodotto che massimizza il profitto nel breve periodo? Cosa accadrebbe nel lungo periodo? Vale sempre la condizione RM = CM per massimizzare il profitto. Essendo in concorrenza perfetta RM = P, quindi il profitto sarà massimo per quella quantità individuata da CM = 20, ovvero per Q = 5 Producendo Q = 5 e vendendo a 20 limpresa non realizza profitti ma riduce le perdite. Infatti i RM sono maggiori dei CMeV, dopo la copertura dei costi variabili rimane ancora un margine di copertura dei costi fissi, anche se non sufficiente alla copertura completa. Nel breve periodo non posso cambiare la struttura e quindi conviene continuare a produrre per coprire almeno parzialmente quei costi fissi che non posso eliminare. Nel lungo periodo tutti i costi sono variabili, allazienda conviene ridurre i costi di impianto (nel breve fissi) uscendo dal mercato. Uscita dal mercato nel lungo periodo: RT < CT = (RT/Q) < (CT/Q) = RMe < CMeT = P<CMeT

37 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale37 CM P= RM CMeT CMeV Perdita

38 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale38 Se il prezzo diminuisse fino a 15, quale sarebbe il profitto o la perdita se limpresa continuasse a produrre a 15? Quale sarebbe il profitto o la perdita se limpresa fermasse temporaneamente la produzione nel breve periodo? Cosa dovrebbe fare limpresa nel breve periodo? Se limpresa continuasse a produrre a 15 il livello di produzione sarebbe di 4 unità, la quantità massima con CM < RM. Quando il prezzo è 15, i ricavi non sarebbero sufficienti a coprire i costi variabili, la differenza non coperta, nel caso 4, andrebbe a sommarsi ai costi fissi. Se limpresa sospendesse la produzione, nel breve periodo, non potrebbe comunque evitare di sostenere i costi fissi realizzando così una perdita di 46 La perdita continuando a produrre arriverebbe a 50 (RT – CT) = (60 – 110) = - 50 Si avrebbe una situazione peggiore rispetto alla chiusura temporanea che limiterebbe la perdita ai costi fissi, 46. Quindi se il prezzo scendesse a 15, nel breve periodo, lazienda dovrebbe sospendere la produzione. Sospensione della produzione nel breve periodo: RT < CV = (RT/Q) < (CV/Q) = RMe < CMeV = P < CMeV

39 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale39 CM P= RM CMeT CMeV Perdita Perdita dovuta a CV

40 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale40 Problema n° 11 pag. 253 Supponete che il settore tessile dellItalia sia in concorrenza perfetta. Nel lungo periodo il prezzo dequilibrio per capo di abbigliamento è di 30. a)Descrivete lequilibrio usando una rappresentazione grafica, sia per il mercato sia per il singolo produttore. Ipotizzate ora che esistano un gran numero di produttori di altri paesi pronti ad invadere il mercato italiano con capi da 25. b) Ipotizzando che i costi fissi dei produttori italiani siano elevati, quale sarà leffetto di breve periodo delle importazioni sulla quantità prodotta dalla singola impresa? Quale effetto sul profitto? Illustrate le risposte con un grafico. c) Quale effetto si registrerà nel lungo periodo sulla numerosità delle imprese attive nel settore in Italia?

41 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale41 Equilibrio in concorrenza perfetta nel lungo periodo senza commercio internazionale a)Descrivete lequilibrio usando una rappresentazione grafica, sia per il mercato sia per il singolo produttore. CM CMeT Singola industria tessile italiana Prezzo Quantitàq1q1 30 Quantità prodotta dalla singola impresa Prezzo 30 Settore tessile italiano QuantitàQ1Q1 offerta di settore domanda di settore Quantità prodotta dal settore e quantità domandata

42 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale42 b) Ipotizzando che i costi fissi dei produttori italiani siano elevati, quale sarà leffetto di breve periodo delle importazioni sulla quantità prodotta dalla singola impresa? Quale effetto sul profitto? Illustrate le risposte con un grafico. Equilibrio in concorrenza perfetta nel breve periodo con commercio internazionale Singola industria tessile italiana Settore tessile italiano CM CMeT Prezzo Quantità q1q1 Q1Q1 30 offerta di settore domanda di settore q2q2 Q2Q2 Q3Q3 importazioni 25 Perdita

43 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale43 In caso di commercio internazionale, con una gran quantità di produttori esteri disposti a praticare un prezzo di 25, il prezzo globale sarà determinato da questi a 25. Con il nuovo prezzo, più basso, la domanda di settore aumenta a Q 3 e sarà maggiore dellofferta di settore, che diminuisce a Q 2, la differenza rappresenta le importazioni (Q 3 - Q 2 ). La singola impresa italiana, in concorrenza perfetta, ridurrà la propria produzione fino al punto in cui il prezzo (che è anche il ricavo marginale) eguaglia i costi marginali, la nuova produzione sarà q 2 minore di q 1, quantità prodotta senza commercio internazionale. Per la singola impresa avere elevati costi medi totali (maggiori del prezzo di mercato come evidenziato nel grafico) significa realizzare delle perdite evidenziate nel grafico. Tuttavia, se i costi fissi rappresentano la maggior parte dei costi sostenuti dallimpresa, è probabile che limpresa abbia costi medi variabili inferiori ai ricavi medi (RMe = Prezzo). Se si realizza la condizione CMeV < Prezzo, nel breve periodo, limpresa continuando a produrre realizza una perdita inferiore a quella che avrebbe fermando la produzione e continuando a sostenere i costi fissi.

44 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale44 c)Quale effetto si registrerà nel lungo periodo sulla numerosità delle imprese attive nel settore in Italia? Nel lungo periodo le imprese italiane non possono competere con le imprese estere, che hanno costi di produzione inferiori. Nel lungo periodo le imprese italiane possono evitare di sostenere i costi fissi che non possono eliminare nel breve, decidendo di uscire dal mercato. La condizione per continuare a produrre nel lungo periodo è CMeT < RMe (RMe = Prezzo). Nel caso delle singole industrie tessili italiane avremo CMeT > Prezzo, quindi le imprese nel lungo periodo usciranno dal mercato e lintera domanda del settore tessile italiano sarà soddisfatta dalla produzione estera tramite importazioni.

45 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale45 Esercizi che risolveremo in classe la prossima volta: Problema n° 2 pag. 301 Problema n° 5 pag. 302


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