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PubblicatoGiordano Contini Modificato 11 anni fa
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Storia sviluppo locale- Lezione 81 Lezione 8 Listruzione professionale Indice Formazione del capitale umano e sviluppo Formazione del capitale umano e sviluppo Listruzione professionale in Italia dallUnità a oggi Listruzione professionale in Italia dallUnità a oggi La scuola dArte di S.Ambrogio di Valpolicella La scuola dArte di S.Ambrogio di Valpolicella
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Storia sviluppo locale- Lezione 82 I - Formazione del capitale umano e sviluppo La formazione del capitale umano ha delle ovvie ricadute sullo sviluppo economico. La possibilità, da parte delle imprese e non solo, di avere a disposizione personale qualificato aumenta la produttività e, quindi, la competitività del sistema.La formazione del capitale umano ha delle ovvie ricadute sullo sviluppo economico. La possibilità, da parte delle imprese e non solo, di avere a disposizione personale qualificato aumenta la produttività e, quindi, la competitività del sistema. Le istituzioni preposte alla trasmissione del sapere tecnico sono perciò strategiche nel processo di sviluppo. Ma la formazione professionale può avere delle ricadute positive indirette sul processo di sviluppo. Lapprendimento e il miglioramento delle conoscenze, infatti, determinano le cosiddette economie di scala dinamiche.Le istituzioni preposte alla trasmissione del sapere tecnico sono perciò strategiche nel processo di sviluppo. Ma la formazione professionale può avere delle ricadute positive indirette sul processo di sviluppo. Lapprendimento e il miglioramento delle conoscenze, infatti, determinano le cosiddette economie di scala dinamiche. Le economia di scala dinamiche legate ai processi di apprendimento non si riferiscono solo allassimilazione di ciò che è già noto, ma anche allideazione, sempre legata al contatto con lattività produttiva, di innovazioni e, quindi, di nuovi incrementi di produttività.Le economia di scala dinamiche legate ai processi di apprendimento non si riferiscono solo allassimilazione di ciò che è già noto, ma anche allideazione, sempre legata al contatto con lattività produttiva, di innovazioni e, quindi, di nuovi incrementi di produttività.
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Storia sviluppo locale- Lezione 83 IIa – La formazione professionale in Italia dallUnità a oggi La Legge Casati del 1859 prevedeva già un nucleo forte di istituti professionali e tecnici, sul modello francese e tedesco. Ma le prime scuole professionali nacquero in gran parte per iniziative locali: comuni, opere pie, società operaie o anche privati cittadini finanziarono, già prima dellunità, corsi serali o festivi frequentati da giovani disoccupati o già occupati.La Legge Casati del 1859 prevedeva già un nucleo forte di istituti professionali e tecnici, sul modello francese e tedesco. Ma le prime scuole professionali nacquero in gran parte per iniziative locali: comuni, opere pie, società operaie o anche privati cittadini finanziarono, già prima dellunità, corsi serali o festivi frequentati da giovani disoccupati o già occupati. Nel 1861 queste scuole passarono sotto il controllo del Ministero dellAgricoltura. Ciò determinò senzaltro una maggiore disponibilità di risorse, ma la politica dei vari governi, fino al 1880, fu tuttaltro che coerente, provocando sprechi e inutili appesantimenti burocratici.Nel 1861 queste scuole passarono sotto il controllo del Ministero dellAgricoltura. Ciò determinò senzaltro una maggiore disponibilità di risorse, ma la politica dei vari governi, fino al 1880, fu tuttaltro che coerente, provocando sprechi e inutili appesantimenti burocratici. Dopo il 1880 si arrivò a una riforma radicale che individuò quattro tipi di scuole professionali: scuole di arti e mestieri, scuole di arte applicata allindustria, scuole speciali e scuole femminili. Tale riforma permise un rapido sviluppo dellistruzione professionale fino alla I guerra mondiale.Dopo il 1880 si arrivò a una riforma radicale che individuò quattro tipi di scuole professionali: scuole di arti e mestieri, scuole di arte applicata allindustria, scuole speciali e scuole femminili. Tale riforma permise un rapido sviluppo dellistruzione professionale fino alla I guerra mondiale. Dopo numerosi altri interventi legislativi, la grande riforma avvenne nel 1922 per opera di Gentile. Tale riforma non fu molto organica in tema di istruzione professionale e non fu quindi di grande impulso.Dopo numerosi altri interventi legislativi, la grande riforma avvenne nel 1922 per opera di Gentile. Tale riforma non fu molto organica in tema di istruzione professionale e non fu quindi di grande impulso.
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Storia sviluppo locale- Lezione 84 IIb - La formazione professionale in Italia dallUnità a oggi Nel dopoguerra venne mantenuta a lungo la struttura scolastica prevista dalla Riforma Gentile. Solo alla fine degli anni 60 e ancor più nel corso degli anni 70, si arrivò a una revisione generale del sistema scolastico italianoNel dopoguerra venne mantenuta a lungo la struttura scolastica prevista dalla Riforma Gentile. Solo alla fine degli anni 60 e ancor più nel corso degli anni 70, si arrivò a una revisione generale del sistema scolastico italiano Le riforme degli anni 60 e 70 non ebbero comunque quel carattere radicale che molti si aspettavano e anche le scuole professionali subirono solo una parziale opera di revisione dei programmi e, in alcuni casi, passarono sotto la competenza di organi decentrati (regioni).Le riforme degli anni 60 e 70 non ebbero comunque quel carattere radicale che molti si aspettavano e anche le scuole professionali subirono solo una parziale opera di revisione dei programmi e, in alcuni casi, passarono sotto la competenza di organi decentrati (regioni). Bisogna infatti sottolineare che fino alla fine degli anni 60 le scuole professionali e, in alcuni casi, anche le scuole tecniche, impedivano laccesso allUniversità e per questo continuavano ad essere considerate scuole di serie B.Bisogna infatti sottolineare che fino alla fine degli anni 60 le scuole professionali e, in alcuni casi, anche le scuole tecniche, impedivano laccesso allUniversità e per questo continuavano ad essere considerate scuole di serie B. Ancora una volta, era stata lazione di soggetti diversi dallo Stato (istituzioni e/o privati) a mantenere in vita tali strutture, che, in alcuni casi, furono fondamentali nel sostenere il processo di sviluppo locale.Ancora una volta, era stata lazione di soggetti diversi dallo Stato (istituzioni e/o privati) a mantenere in vita tali strutture, che, in alcuni casi, furono fondamentali nel sostenere il processo di sviluppo locale.
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Storia sviluppo locale- Lezione 85 III - La scuola dArte di S.Ambrogio di Valpolicella La scuola dArte di S.Ambrogio di Valpolicella venne fondata nel 1867 per volontà del conte Paolo Brenzoni che la finanziò e mise a disposizione alcuni locali della sua villa. Lidea era quella di creare una scuola finalizzata allinsegnamento l lavoro del marmo e della decorazione. La Valpolicella, infatti, è unimportante area di estrazione e lavorazione del marmo.La scuola dArte di S.Ambrogio di Valpolicella venne fondata nel 1867 per volontà del conte Paolo Brenzoni che la finanziò e mise a disposizione alcuni locali della sua villa. Lidea era quella di creare una scuola finalizzata allinsegnamento l lavoro del marmo e della decorazione. La Valpolicella, infatti, è unimportante area di estrazione e lavorazione del marmo. La scuola ebbe subito un buon successo (circa 60 allievi) e trovò lappoggio del comune e della provincia di Verona, ma fino al 1888, si limitò a impartire sei ore di lezione settimanali in orari extra- lavorativi.La scuola ebbe subito un buon successo (circa 60 allievi) e trovò lappoggio del comune e della provincia di Verona, ma fino al 1888, si limitò a impartire sei ore di lezione settimanali in orari extra- lavorativi. Con lintervento del Ministero dellAgricoltura e della Camera di Commercio arrivarono nuovi finanziamenti e venne costruita una nuova sede. Dallinizio degli anni 90 lo sviluppo della scuola fu continuo: vennero avviati nuovi corsi e vennero realizzati nuovi laboratori.Con lintervento del Ministero dellAgricoltura e della Camera di Commercio arrivarono nuovi finanziamenti e venne costruita una nuova sede. Dallinizio degli anni 90 lo sviluppo della scuola fu continuo: vennero avviati nuovi corsi e vennero realizzati nuovi laboratori. Allinizio del nuovo secolo la scuola era diventata il principale punto di riferimento del distretto. Un gruppo di ex-allievi fondò nel 1907 una cooperativa di grande importanza nello sviluppo tra le due guerre. Cooperativa e scuola stabilirono stretti legami di collaborazione che proseguirono fino alla seconda metà del XX secolo.Allinizio del nuovo secolo la scuola era diventata il principale punto di riferimento del distretto. Un gruppo di ex-allievi fondò nel 1907 una cooperativa di grande importanza nello sviluppo tra le due guerre. Cooperativa e scuola stabilirono stretti legami di collaborazione che proseguirono fino alla seconda metà del XX secolo.
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