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LA COMUNICAZIONE EFFICACE Per il lavoro in gruppo e

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Presentazione sul tema: "LA COMUNICAZIONE EFFICACE Per il lavoro in gruppo e"— Transcript della presentazione:

1 Nicoletta Bova CEPIC 18-04-2008
LA COMUNICAZIONE EFFICACE Per il lavoro in gruppo e Il benessere lavorativo Nicoletta Bova CEPIC

2 L’EFFICACIA COMUNICATIVA
Lavoro di gruppo L’EFFICACIA COMUNICATIVA Benessere lavorativo

3 Cosa significa “Comunicare”
La radice del termine comunicare risale ai verbi: • greco koinòo (rendo comune) e koinonéo (partecipo) entrambi legati all’idea della koiné (comunità) • latino “cum- moenia” (scambio di doni all’interno delle mura comuni) L’etimologia mette in evidenza un termine della comunicazione che è spesso in secondo piano nella nostra cultura: lo spazio comune del noi

4 Gli elementi della comunicazione

5 Due modelli di comunicazione:
Modello istintivo Pensiero intuitivo Esperienza personale Modello logico Pensiero sequenziale analitico Metodo Rischio Proiezioni Personali La burocratizzazione dell’intervento Vantaggi Immediatezza La progettualità Orientamento Consapevolezza dei comportamenti

6 La comunicazione è: • un processo • multidimensionale • relazionale
• negoziazione

7 Il processo comunicativo

8 Dimensioni della comunicazione

9 La distorsione della comunicazione
Il fatto che un emittente ed un ricevente avviino un processo di comunicazione, non garantisce che i messaggi arrivino in maniera coerente con le intenzioni ed i significati di ciascun. Le cause della distorsione sono sia di carattere psicologico che fisiologico e sono attribuibili sia a chi parla che a chi ascolta.

10 Comunicare un messaggio vuol dire:
sostenerlo davanti agli altri prendersi cura di come gli altri lo percepiranno

11 Ciò imlica attenzione a:
ciò che si sta per dire; a se stessi; alla propria comunicazione; a coloro a cui ci rivolgiamo; al tipo di relazione; al tempo a disposizione; al probabile effetto della propria comunicazione.

12 La struttura dell’intervento
La Premessa: L’argomento che maggiormente motiva l’ascolto o la lettura Lo schema generale del messaggio: LA SCALETTA Il Nucleo: La sequenza logica soggettiva La Conclusione: Rinforzo degli argomenti di maggior rilievo

13 Le condizioni di Efficacia
Preparazione della Comunicazione definire i confini → tempo e spazio tener conto del pubblico → utenza organizzare le informazioni →obiettivi Presentare la Comunicazione percorso logico → apertura, intervento, chiusura chiarezza espositiva →parlare forte e chiaro, linguaggio semplice e concreto, pause, essere diretti e precisi, no subordinazioni e dettagli superflui comportamenti → attenzione al contesto, agli altri e ai loro segnali

14 Comunicazione = Processo Circolare
Il feedback è un dare → feedback positivo è un prendere→ feedback negativo “Una verità detta con intenzione maligna è peggiore di tutte le bugie che si possono inventare” William Blake è fonte di verifica dell’efficacia della nostra comunicazione; è opportunità di revisione del messaggio inviato al fine di raggiungere i propri obiettivi.

15 L'importanza del Feed Back
La mancanza di feedback rende più difficile la comunicazione saper stimolare il feedback saper ascoltare il feedback saper dare il feedback

16 Il feedback efficace Un funziona se: è spontaneo è utile è tempestivo
è pertinente è chiarificante è preciso è concreto

17 L’ascolto attivo Implica la capacità di leggere le emozioni altrui, i sentimenti non verbalizzati dell’altro fino alla comprensione dei problemi e delle preoccupazioni che alimentano i sentimenti di chi ci sta parlando (empatia). Perché è importante? è un elemento di decodifica della comunicazione dell’altro; favorisce la comprensione reciproca; migliora la qualità dei rapporti interpersonali e del lavoro stesso.

18 Tecniche Osservazione
Dedicare attenzione ai comportamenti che esprimono le emozioni, gli atteggiamenti, le intenzioni dell’altro. Dedicare attenzione ai continui feedback. 2. Uso delle domande aperte vs chiuse, dirette vs indirette, di chiusura, di approfondimento, di ritorno

19 Tecniche 3.Riformulazione
Riprendere ciò che è stato detto usando esempi, concetti differenti o collegando questi a situazioni comparabili. Serve a comprendere e dare importanza al messaggio, creare un clima di disponibilità. 4.Ricapitolazione Permette di: ribadire e sintetizzare i punti essenziali della comunicazione, comprendere le priorità, chiarire le conseguenze pratiche-operative della comunicazione.

20 La comunicazione nei gruppi di lavoro
orienta le relazioni interpersonali determina l’accordo o il disaccordo Assume: carattere interattivo carattere informativo carattere trasformativi

21 La comunicazione efficace nei gruppi di lavoro
“ Esistono tre possibili approcci nella conduzione dei rapporti interpersonali. Nel primo, si pensa solo a stessi e si trattano gli altri in modo scorretto (…). Il secondo (…) consiste nel mettere sempre gli altri prima di se stessi (…). Il terzo approccio è la scelta giusta (…) La persona mette se stessa prima di tutto il resto, ma tiene conto degli altri.” Joseph Wolpe Finalizzata Pragmatica Trasparente Situazionale

22 La comunicazione e il benessere lavorativo
Fattori organizzativi, correlati alla comunicazione, che favoriscono il benessere: Chiarezza del ruolo; Informazioni e formazione adeguata; Relazioni interpersonali positive; Cultura e stili di gestione; Possibilità di esprimere le proprie capacità personali; Ascolto e lettura dei segnali che indicano presenza di stress; Capacità di gestire lo stress proprio e altrui Spazi adeguati di supervisione.

23 Qualche indicazione per il rapporto con l’utenza
comunicare all’utente ciò che l’organizzazione può fare per lui; porre attenzione al sistema verbale e non verbale; prestare attenzione alla richiesta, anche inespressa dell’utente; svolgere il ruolo di collante tra tutte le strutture esistenti; incentivare i flussi di comunicazione di rete.

24 Bibliografia: Competenza nel lavoro (2003) L.M. Spencer, S.M. Spencer, Franco Angeli, Milano “Il laboratorio come strumento di sviluppo della leadership” (2000) in A.A.V.V. La formazione psicologica, Franco Angeli, SIFORP “Il gruppo dinamico nel lavoro psicosociale” (2002), da Gruppi- Metodi e strumenti, F.Di Maria, G. Lo Verso, Cortina, Milano La perfetta comunicazione (1999) A. Leigh, M. Maynard, Lupetti La pragmatica della comunicazione umana (1971) P.Watzlawich, I. H. Beavin, D. D. Jackson, Astrolabio, Roma Sitografia: Lavoro di gruppo Stress management


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