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Discipline scientifiche e TIC

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Presentazione sul tema: "Discipline scientifiche e TIC"— Transcript della presentazione:

1 Discipline scientifiche e TIC

2 * Profilo: si compila una sola volta
* Aspettative corso * Gradimento corso * Codice corso: 411

3 Scopo del modulo Comprendere:
qual è l’impatto delle TIC sulla propria disciplina e sulla sua didattica come possono essere utilizzati gli strumenti informatici per migliorare lo studio delle discipline come scegliere e usare il software didattico e come individuare le risorse di rete rilevanti per l’apprendimento delle discipline

4 Discipline scientifiche e TIC
1. TIC e propria disciplina 1.1.TIC e discipline 2. Uso di strumenti informatici nella didattica della propria disciplina 2.1. Uso di strumenti informatici nella didattica della propria disciplina 3. Software didattico (scelta, uso, sviluppo) 3.1.Reperimento dell’informazione sul SD 3.2.Valutazione SD 3.3.Scelta del SD 3.4.Condizioni e problemi d’uso 3.5.La produzione del SD 4. Siti web rilevanti 4.1.Siti web principali 4.2.Motori di ricerca e tesauri disciplinari

5 1.1. TIC e discipline Il computer è uno strumento potente che può diventare un buon alleato nell’azione didattica dell’insegnante ma bisogna chiedersi come utilizzare questo strumento nella pratica didattica Come progettare cioè ambienti multimediali di apprendimento indice

6 1.1. TIC e discipline Un ambiente formativo in cui si fa uso delle TIC ha delle caratteristiche proprie: Superamento del rapporto comunicativo a due docente-allievo (emittente-ricevente) che si trasforma in un rapporto educativo a tre insegnante-macchina-allievo Cambiamento del ruolo del docente che diventa tutor, facilitatore del processo di apprendimento dell’allievo

7 1.1. TIC e discipline Sviluppo di processi di autoapprendimento (l’imparare ad imparare) e di ricerca negli alunni Crescita di autostima negli alunni Sviluppo di forme cooperative e collaborative di conoscenza La didattica delle discipline subisce delle modifiche per la nuova funzione del docente per le modalità di apprendimento dell’allievo per le forme di cooperazione tra gli allievi per la modalità nuova di reperimento dei contenuti per la possibilità di usare codici diversi (multimedialità)

8 1.1. TIC e discipline Concezione costruttivista della natura della conoscenza Risultato di un processo di costruzione personale Concezione oggettivista della natura della conoscenza Verità da rispecchiare Gli ambienti di apprendimento costruttivisti sono diversi da quelli tradizionali: Per la natura attiva dell’apprendimento Per la natura collaborativa e cooperativa dell’apprendimento (comunità di apprendimento) Per un apprendimento significativo

9 1.1. TIC e discipline indice
Per progettare ambienti di apprendimento costruttivisti occorre: Favorire il processo di costruzione della conoscenza Inserire l’apprendimento in un’esperienza sociale (comunità d’apprendimento) I nuovi strumenti tecnologici possono diventare preziosi strumenti per la progettazione di ambienti di questo tipo Definizione di “ambiente di apprendimento costruttivista” di Wilson “Un posto in cui gli studenti possano lavorare insieme ed aiutarsi a vicenda per imparare ad usare una molteplicità di strumenti e risorse informative nel comune perseguimento di obiettivi di apprendimento” indice

10 Distinzione dello studioso americano Taylor
2.1. Uso di strumenti informatici nella didattica della propria disciplina Il computer può essere utilizzato: Come tutor (insegnante, tutore) Come tool (strumento di lavoro) Come tutee (lavoratore forzato) Distinzione dello studioso americano Taylor Nel programmare unità didattiche relative alla propria disciplina che prevedono l’uso delle TIC si può tener conto di queste diverse funzioni del computer Si programmano itinerari didattici in cui gli obiettivi disciplinari vengono raggiunti attraverso uno specifico uso del computer. indice

11 Il computer come tutor (insegnante, tutore)
2.1. Uso di strumenti informatici nella didattica della propria disciplina Il computer come tutor (insegnante, tutore) software tutoriale ed esercitativo in cui vengono presentati dei contenuti e poi delle esercitazioni di verifica software di consultazione multimediale e di navigazione ipermediale che abitua l’alunno ad attività esplorative e di ricerca giochi didattici interattivi di vari livelli che creano ambienti di apprendimento con le caratteristiche divertenti e motivanti del gioco.

12 2.1. Uso di strumenti informatici nella didattica della propria disciplina
Il computer come tool (strumento di lavoro) software applicativo (word processor, editor grafici e musicali…) che permette l’uso del computer nella normale attività didattica come strumento per descrivere, relazionare, produrre giornalini scolastici, disegnare, ecc. sistemi-autore che permettono la realizzazione di veri e propri prodotti ipermediali; Internet che, attraverso la comunicazione a distanza, permette sia la ricerca di informazioni, sia la comunicazione.

13 Obiettivo di Papert (inventore del LOGO)
2.1. Uso di strumenti informatici nella didattica della propria disciplina Il computer come tutee (lavoratore forzato) linguaggi di programmazione con i quali è l’alunno stesso che impartisce ordini e istruzioni al computer. Il LOGO è l’unico linguaggio pensato e sviluppato per la didattica. Obiettivo di Papert (inventore del LOGO) Non formare dei “programmatori in erba”, Ma utilizzare la programmazione come uno strumento potente per “concepire ed esprimere progetti personali, carichi di significati” Il LOGO è oggi presente in più versioni sempre più multimediali (come Micromondi della Garamond).

14 Esempio di modulo di geografia che fa uso del computer come tutor

15 Esempio di modulo di storia che fa uso del computer come tool

16 Esempio di modulo di geografia che fa uso del computer come tutee - 1

17 Esempio di modulo di geografia che fa uso del computer come tutee - 2

18 2.1. Uso di strumenti informatici nella didattica della propria disciplina
Esercitazioni Esercitazione 1: sviluppare una unità didattica relativa alla propria disciplina in cui è previsto l’uso di strumenti informatici Esercitazione 2: progettare un itinerario didattico per la realizzazione di un prodotto multimediale di tipo ipertestuale (ipermedia) per un uso del computer come tool (strumento). Nella realizzazione di un ipertesto può confluire un lavoro di ricerca disciplinare o interdisciplinare. indice

19 3.1. Reperimento dell’informazione sul software didattico
Per non perdersi tra le tante proposte dell’editoria elettronica è necessario consultare le fonti principali e più accreditate di informazione sul software didattico disponibile Servizio di Documentazione Software Didattico (a cura del Ministero della Pubblica Istruzione e del CNR) Questo servizio, a cui occorre registrarsi, consente agli insegnanti di accedere a informazioni sui software utilizzabili nella didattica INDIRE (INDIRE–MIUR) Progetto per la certificazione del software didattico. Il sito fornisce l’elenco di un centinaio di software ritenuti validi in quanto giudicati positivamente.. IVANA SACCHI software didattico suddiviso per aree disciplinari costruito da una insegnante di scuola elementare indice

20 3.1. Reperimento dell’informazione sul software didattico
Esercitazione Esercitazione 1: cercare informazioni su alcuni software adatti all’età dei propri alunni e funzionali all’insegnamento della propria disciplina indice

21 3.2. Valutazione Software Didattico
Criteri di valutazione navigazione comunicazione contenuti indice

22 non fastidiose o lunghe e lente, ma ben integrate a testi e immagini
3.2. Valutazione SD Adatta all’utente, presenza di icone chiare e intuitive, grafica generale attraente, presenza di pulsanti semplici per una facile navigazione animazioni interfaccia non fastidiose o lunghe e lente, ma ben integrate a testi e immagini interattività Comunicazione l’utente può scegliere vari percorsi, l’utente può interagire con il software, azioni semplici ed intuitive sottofondi musicali non fastidiosi, testi orali complementari a testi e immagini testi immagini Buona impaginazione e buon aspetto grafico del testo, stile adatto all’età, correttezza scientifica, presenza di link suoni Buona qualità dell’immagine per aspetto grafico e buon uso dell’immagine

23 3.2. Valutazione SD Contenuti informazioni comprensione
Uso dell’informazione informazioni possibilità di usare testi o immagini o suoni per documenti propri adatte all’età dell’utente, correttezza scientifica comprensione presenza di mappe e di un glossario, presenza di schemi o altro per facilitare la comprensione

24 3.2. Valutazione SD Navigazione pulsanti percorsi
Ricerca dell’informazione pulsanti presenza di pulsanti di navigazione semplici da intuire percorsi facilità di accesso all’informazione facilità di scelta del percorso, facilità del ritorno indietro, possibilità di orientarsi e non perdersi nell’ipertesto

25 3.2. Valutazione SD Esercitazione indice
Esercitazione 1: esaminare un software didattico e valutarne la qualità Approfondimenti: la C.M. n.908 del 23/12/1997 fornisce indicazioni di valutazione del software didattico alle scuole e agli insegnanti impegnati nel Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche. Il sito dell’INDIRE offre un servizio divalutazione del software didattico per aiutare a scegliere tra le tante proposte dell’editoria elettronica, offrendo un “bollino di qualità” ai software valutati positivamente. indice

26 3.3. Scelta del SD Una volta individuata una serie di software didattici validi, l’insegnante deve saper scegliere, volta per volta, quello che più si adatta alle esigenze formative della classe concreta in cui si trova ad operare, considerando: il destinatario (età e maturazione dell’alunno/i utente del software) gli obiettivi disciplinari che si intendono raggiungere attraverso l’uso del software il contesto d’uso (numero di alunni, ambiente, disponibilità di attrezzature) indice

27 Esempio: Xmind

28 3.3. Scelta del SD Va considerato che un software non ha una sola modalità d’uso. La strategia didattica non è una caratteristica del software ma dell’uso che ne viene fatto La creatività dell’insegnante può portare all’uso del software con modalità o scopi differenti da quelli per cui era stato progettato. Non basta un buon software per creare un ambiente di apprendimento. Non bisogna identificare “l’innovazione tecnologica” con “l’innovazione didattica” Il tutto deve essere guidato dalla competenza metodologico-didattica dell’insegnante. Modello trilaterale dell’ambiente multimediale di apprendimento indice

29 3.4. Condizioni e problemi di uso
Prima di utilizzare un determinato software didattico è necessario fare alcune considerazioni: riguardo ad aspetti tecnici riguardo alle modalità d’uso con gli alunni Il software deve essere usato individualmente, da un gruppo di alunni o dall’intera classe? Gli alunni devono lavorare in un clima di collaborazione? Gli alunni devono usare il software da soli o con la guida dell’insegnante? Quale deve essere il ruolo del docente? Ci sono problemi tecnici riguardo all’uso e all’installazione del software? Esiste un numero di copie del software sufficiente per le varie postazioni? Il software è in multilicenza? E’ installato sulle diverse postazioni? indice

30 3.5. La produzione del SD indice
Nonostante la produzione del software didattico sia varia ed abbondante, spesso l’insegnante si accorge di aver bisogno di un software a sua misura, o meglio, a misura dei suoi alunni. Non rimane che rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare: produrre in prima persona software didattico. Possibili strumenti da utilizzare: Power Point che consente di realizzare presentazioni multimediali attraverso diapositive in successione o in forma ipertestuale Sistemi-autore che per la loro facilità d’uso consentono di realizzare dei veri e propri prodotti ipermediali Linguaggi di programmazione (per chi vuole andare sul difficile) come il DHTML che permette di realizzare dei giochi didattici interattivi o vere e proprie verifiche

31 3.5. La produzione del SD Esercitazione indice
Esercitazione 1: provare a ipotizzare la realizzazione di un prodotto multimediale ipertestuale direttamente utilizzabile dai propri alunni per la propria disciplina, progettandone la struttura e scegliendo lo strumento tecnico per realizzarlo. indice

32 4.1. Siti web principali L’uso delle risorse di rete può facilitare lo studio delle discipline. Internet rappresenta una infinita risorsa di materiale da utilizzare per la didattica. Può essere utile che l’insegnante abbia una lista di siti di utilità didattica suddivisi per disciplina da usare nelle attività di apprendimento. Per far questo è necessario: ricercare vari siti di interesse per la didattica della propria disciplina (attraverso i motori di ricerca o alcuni siti didattici) selezionare quelli più idonei creare un archivio di siti preferiti da consultare quando occorre indice

33 Come creare un archivio di siti preferiti
4.1. Siti web principali Come creare un archivio di siti preferiti accedere al sito che interessa dal menu preferiti cliccare su Aggiungi a preferiti (la pagina viene inserita nell’elenco dei preferiti) l’elenco dei siti può anche essere organizzato in cartelle per un più facile accesso In questo modo i siti preferiti possono essere suddivisi in cartelle per discipline e le cartelle possono essere suddivise a loro volta per argomenti.

34 4.1. Siti web principali Alcuni siti utili Didaweb Dienneti
selezionando l’area disciplinare di interesse si ottiene un elenco di siti dai quali scaricare materiale Dienneti è un elenco di siti segnalati per interesse didattico

35 4.1. Siti web principali Esercitazione indice
Esercitazione 1: ricercare alcuni siti di interesse per la didattica della propria disciplina e inserirli nei preferiti. I siti possono anche essere organizzati in cartelle Esercitazione 2: preparare in Word una scheda di raccolta di siti web utili per uno studio disciplinare con link attivi e una piccola descrizione di ogni sito indice

36 4.2. Motori di ricerca indice
Internet costituisce una risorsa preziosa e inesauribile per la raccolta di dati (immagini, testi, file sonori, ecc) da utilizzare nelle attività di apprendimento delle varie discipline Sarebbe auspicabili la costruzione di un archivio multimediale di materiale raccolto dalla rete suddiviso per discipline Per la ricerca su Internet si utilizzano normalmente i motori di ricerca. Il più conosciuto è Google indice

37 Queste sono in genere le regole da ricordare:
4.2. Motori di ricerca Digitando nel campo la parola/e su cui si intende effettuare la ricerca. Si ottiene una lista di siti da visitare. Per una ricerca più efficace occorre impostare una ricerca con più termini. Queste sono in genere le regole da ricordare: Se vogliamo che entrambe le parole siano presenti nel sito che cerchiamo è necessario farle precedere dal segno + oppure collegarle con l’operatore booleano AND(&) Esempi: +guerra +mondiale guerra AND mondiale guerra & mondiale

38 4.2. Motori di ricerca Se cerchiamo una sola delle parole è necessario collegarle con l’operatore booleano OR(|) Esempi: hotel OR alberghi hotel | alberghi Se vogliamo che sia presente una parola ma non l’altra è necessario far precedere dal segno – la parola che non si desidera oppure collegarle con l’operatore booleano AND NOT (!) Esempi: +hotel – pensioni hotel AND NOT pensioni hotel ! pensioni

39 11.4.2. Motori di ricerca Esercitazione indice
Esercitazione 1: ricercare con un motore di ricerca alcuni argomenti riguardanti la propria disciplina sperimentando anche una ricerca con più termini indice

40 Presenza di mappe

41 Presenza di schemi

42 Buona qualità dell’immagine

43 Pulsanti di navigazione

44 Il digital Storytelling
Insegnanti 2.0 – Insegnare nell'era digitale INDIRE: Digital Storytelling: creatività e tecnologia Educational Use of Digital storytelling Storify

45 Software BlueGriffon X-Mind Virtualbox TurnKey Linux


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