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Assessorato alla Pubblica Istruzione IL PROGETTO “DISTRETTO DIGITALE” Alessia Bosani, Assessore a Scuola e istruzione, Innovazione Tecnologica Anni scolastici.

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Presentazione sul tema: "Assessorato alla Pubblica Istruzione IL PROGETTO “DISTRETTO DIGITALE” Alessia Bosani, Assessore a Scuola e istruzione, Innovazione Tecnologica Anni scolastici."— Transcript della presentazione:

1 Assessorato alla Pubblica Istruzione IL PROGETTO “DISTRETTO DIGITALE” Alessia Bosani, Assessore a Scuola e istruzione, Innovazione Tecnologica Anni scolastici 2014/2015 – 2015/2016 1

2 Assessorato alla Pubblica Istruzione THINK GLOBAL, ACT LOCAL (E VICEVERSA) 2 Nel rapporto “La Buona Scuola” si fa riferimento, a più riprese, al processo di digitalizzazione della scuola italiana. Due le linee di sviluppo:  DIGITALIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI (“la smaterializzazione e l’efficientamento dei processi amministrativi potranno portare ad una considerevole riduzione del peso sugli assistenti amministrativi, ad un ridimensionamento progressivo del loro numero, e pertanto ad un possibile risparmio di risorse che potranno essere reinvestite nella scuola, proprio – ad esempio – per migliorarne ulteriormente i servizi”)  CONNESSIONE DIGITALE DELLA SCUOLA (“banda larga veloce, wi-fi programmabile per classe, dispositivi per la didattica. Per realizzare questo, l’unica soluzione possibile è uno sforzo collettivo, una iniziativa nazionale di co- investimento per la dotazione tecnologica della scuola, in sinergia tra risorse nazionali, regionali e private).

3 Assessorato alla Pubblica Istruzione FONTE: Osservatorio Tecnologico Miur dati aggiornati al 31 agosto 2012 3 IL PROGETTO “DISTRETTO DIGITALE” 169.130 PC 1 PC ogni 15 studenti scuole primarie 150.385 PC 1 PC ogni 11 studenti scuole secondarie I grado 334.079 PC 1 PC ogni 8 studenti scuole secondarie II grado Secondo l’Ocse, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, l’Italia ha un ritardo preoccupante in tema di digitalizzazione della scuola. Numero di computer: 6 ogni 100 studenti rispetto ad una media europea di 16. L’Italia è al terzultimo posto su un totale di 27 Paesi, seguita solo da Romania e Grecia. Oltre all’implementazione delle TIC nelle scuole, uno dei punti su cui l’OCSE insiste è che è necessario anche che l’uso delle tecnologie digitali “favorisca tra gli insegnanti forme di apprendimento informale tra pari”. Anche per questo, risulta imprescindibile fornire agli insegnanti un quadro di formazione continua e permanente che assolva alla rapida evoluzione tecnologica.

4 Assessorato alla Pubblica Istruzione 4 IL PROGETTO “DISTRETTO DIGITALE” A RHO L'obiettivo generale del progetto è quello di promuovere l'innovazione nei processi di apprendimento-insegnamento e di introdurre le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione nella didattica, favorendo l'ingresso nella scuola di un linguaggio nuovo. Valorizzando l’utilizzo delle nuove tecnologie, si vuole offrire una nuova opportunità di apprendimento e di formazione per l’arricchimento delle giovani generazioni.

5 Assessorato alla Pubblica Istruzione 5 23 plessi scolastici, nessuna infrastruttura wireless o di collegamento a internet ad alta velocità. Il progetto dell’Amministrazione, articolato su due anni, prevedeva la completa informatizzazione di tutte le scuole al fine di creare un vero e proprio distretto digitale. All’interno del progetto sono previste anche: la dotazione di strumenti informatici (docenti e aule) e la formazione (insegnanti e personale scolastico). 615.862 € infrastruttura software formazione IL PROGETTO “DISTRETTO DIGITALE” A RHO Distretto Digitale OBIETTIVI 1.introduzione di strumentazioni tecnologiche 2.rivoluzione didattica e formazione docenti 3.sviluppo di una comunità che utilizza nuovi linguaggi

6 Assessorato alla Pubblica Istruzione 6 Le nuove tecnologie digitali offrono la possibilità di costruire degli ambienti di apprendimento multimediali e multisensoriali favorendo delle strategie di insegnamento basate su un approccio di tipo costruttivista, dove chi fruisce è chiamato ad essere l’attore principale del processo di apprendimento (learning- by-doing: metodologie esperienziali e progettazione condivisa). Per affrontare la didattica con questo approccio, servono tecnologie diffuse, al momento quasi totalmente mancanti. A Rho, il progetto prevede:  totale copertura wi- fi degli edifici scolatici  tablet (o pc) per ogni insegnante  proiettori interattivi in ogni classe  software di gestione della didattica  software gestionale per le comunicazioni interne tra i docenti, il personale amministrativo e le famiglie 1: STRUMENTAZIONE TECNOLOGICA

7 Assessorato alla Pubblica Istruzione 7 Le tecnologie sono strumenti e come tali devono essere utilizzate: il computer può essere un supporto didattico che, se utilizzato nel modo corretto, può contribuire a migliorare l’istruzione. Non è dunque l’uso della tecnologia a poter migliorare il sistema scolastico, quanto il corretto utilizzo della stessa in maniera funzionale agli obiettivi formativi. Per questo, l’integrazione della tecnologia deve essere accompagnata da corsi di formazione ad hoc. A Rho, quasi 500 persone tra docenti e operatori amministrativi sono stati coinvolti in un importante percorso formativo per:  implementare competenze utili alla gestione della classe digitale  introdurre il modello di apprendimento learning-by-doing  trasformare gli ambienti di apprendimento attraverso l'integrazione delle nuove tecnologie 2: DIDATTICA E FORMAZIONE DOCENTI

8 Assessorato alla Pubblica Istruzione 8 La digitalizzazione non è solo un modo per smaterializzare processi, ma può essere fondamentale per migliorare l’amministrazione stessa e renderla un vero facilitatore per tutto il mondo della scuola. I punti cardini sono: dialogo, trasparenza, reperibilità delle informazioni. A Rho è previsto l’utilizzo di nuovi software con l’obiettivo di aprire un canale di comunicazione diretto tra:  Istituti scolastici e famiglie (voti, assenze, compiti, …)  Istituti scolatici e Amministrazione comunale (dati, informazioni sui servizi,...)  Amministrazione Comunale e famiglie (informazione sui servizi, segnalazione eventi, …) 3: COMUNITÀ

9 Assessorato alla Pubblica Istruzione LE NUOVE TECNOLOGIE PER I DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO 9 Con il termine “Disturbi Specifici di Apprendimento” (DSA) ci si riferisce in particolare a dislessia e disgrafia (o meglio disortografia) e discalculia. Queste difficoltà di solito incidono negativamente su tutte le prestazioni scolastiche. In questo settore il ruolo gli ausili informatici, del software in particolare, è molto significativo e moltissimi sono i programmi disponibili. Il software può essere usato:  come strumento di riabilitazione, per cercare di attenuare le difficoltà (in qualche caso, fortunatamente, per aiutare a risolverle definitivamente); questo strumento dà infatti la possibilità di costruire esercitazioni molto specifiche e di monitorare esattamente i risultati.  come strumento di lavoro alternativo, per cercare di svolgere compiti difficili o altrimenti preclusi (si può, per esempio, correggere gli errori ortografici usando un Word Processor o fare calcoli con la calcolatrice). In questo modo si riesce spesso a limitare l'effetto negativo della "difficoltà specifica" sul rendimento scolastico globale.


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