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Perché uno strumento di valutazione multidimensionale nell’anziano autosufficiente Bruno Sgherzi, medico dello sport Centro Don Orione di Bergamo.

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Presentazione sul tema: "Perché uno strumento di valutazione multidimensionale nell’anziano autosufficiente Bruno Sgherzi, medico dello sport Centro Don Orione di Bergamo."— Transcript della presentazione:

1 Perché uno strumento di valutazione multidimensionale nell’anziano autosufficiente Bruno Sgherzi, medico dello sport Centro Don Orione di Bergamo

2 MORTUI VIVOS DOCENT L’anatomia patologica alla base delle conoscenze delle cause di morte e del danno d’organo

3 I VIVI,MALATI E SANI, CI INSEGNANO IN MODO DIVERSO  L’anamnesi alla base delle conoscenza della storia naturale (familiare e fisiologica) e patologica delle persone  La semeiotica clinica alla base della conoscenza dei sintomi e dei segni delle malattie  La biochimica clinica alla base delle conoscenze sugli indicatori biologici di patologia  Le indagini strumentali  La raccolta integrata dei dati (cartella clinica elettronica, fascicolo sanitario elettronico del SISS, banca dati assistiti, CReG)  Lo studio epidemiologico-statistico

4 Valutazione multidimensionale 1.Massima capacità di lavoro aerobico 2.Massima accelerazione verticale del corpo (alzarsi da una sedia) 3.Massima forza prensile degli arti superiori 4.Massa grassa totale, del tronco e dell’addome 5.Valutazione dell’equilibrio ad occhi chiusi 6.Funzione ventricolare diastolica* 7.Ateromasia carotidea* 8.Grado di adesione alla dieta mediterranea 9.Dispendio energetico giornaliero (indiretto) 10.Grado di metilazione del DNA 11.Lunghezza del telomero 12.Rapporto acido folico/omocisteina 13.Test psico-cognitivi 14.Valutazione psico-sociale** 15.Profili di Comunità**

5 Massima capacità di lavoro aerobico  Watt  Consumo di ossigeno  Anidride carbonica  Frequenza cardiaca  Aritmie  Ischemia  Pressione arteriosa

6 Come ragionare sui dati  Watt/Kg: a parità di potenza assoluta, quella relativa al peso, diminuisce con l’aumentare del peso  Età: la letteratura ci fornisce un dato incontrovertibile: la forza (la potenza è il prodotto della forza per la velocità) diminuisce con l’età Allora come posso interpretare meglio il posizionamento della persona che ho appena valutato, rispetto alla popolazione studiata?

7 Comincio a costruire un pezzo di algoritmo Ad esempio, calcolo un indice, che chiamerò Indice di Rendimento Aerobico (IRA), in funzione dell’età, partendo dai watt e dividendo per il peso della persona. Decido che il mio primo algoritmo è costruito con numeri da 1 a 9: IRA = (Watt/peso)*(età/10) (100Watt/50Kg)= 2 (70anni/10) = 7 (divido per 10 per ottenere un numero di pari dimensione al fine di non ottenere un prodotto troppo alto e fuori dalla mia comprensione dello studio che voglio fare. IRA = 14 Media del campione = 8,25 IRA Quintili: 1 – 5; 6 – 10; 11 – 15; 16 – 20; > 20

8 COLLOCAZIONE PERCENTILE DEI SINGOLI SOGGETTI

9 Massima accelerazione verticale del corpo (alzarsi da una sedia) g = (m/(sec*sec) Range: 1 – 2 Media = 1,35 Valore utente x = 1,5 (IRA*av) = 14*1,5 = 21 (IRTotale) L’algoritmo diventa IRT e si allunga: (((Watt/peso)*(età/10))*g) La scala dei quintili si modifica

10 Massima forza prensile degli arti superiori  Kg = 50  (Massa/F) = 70Kg/50Kg  IF = 1,4 L’algoritmo IRT si allunga ancora: ((((Watt/peso)*(età/10))*(g*IF) = 2*7*1,5*1,4* = 29,7

11 Massa grassa totale, del tronco e dell’addome

12 Metilazione DNA

13 Lunghezza del telomero Ad ogni replicazione del DNA il telomero si accorcia

14  Non è mai troppo presto per incominciare a proteggere l’organismo, contrastando:  Fumo  Alcool  Sovrappeso e obesità  Sedentarietà e curando precocemente  Ipertensione  Ipercolesterolemia  Diabete di tipo II  Le malattie in genere RIFLESSIONE N. 1 (prevenzione primaria)

15  Migliore è lo stile di vita e minori le malattie, più le cellule vivono bene e a lungo, minore è la necessità del DNA di ripararle o rimpiazzarle e quindi di doversi replicare  Minor numero di replicazioni del DNA = maggiore lunghezza del telomero RIFLESSIONE N. 2 (stile di vita e DNA)

16  Se è facile convincere persone che hanno già buoni stili di vita a migliorarli ulteriormente, non lo è altrettanto convincere persone con cattivi stili di vita a diventare più virtuose:  Ambiente familiare  Visione culturale  Stato dell’umore  Ambiente sociale condizionano i comportamenti RIFLESSIONE N. 3 (empowerment)

17  La medicina di base è l’unico baluardo a contatto diretto con le persone  I centri di medicina dello sport (operatori della salute) posseggono professionalità  L’ASL (o ATS) è l’unica possibile cabina di regia  I Comuni gli unici Osservatori  Le università (formazione operatori della salute) RIFLESSIONE N. 4: gli stakeholders

18 Ringrazio  I miei stretti collaboratori: Carla Simpsi, Francesca Ghio, Riccardo Paris, Francesca Cavenati, Alice Bortoli  I miei neo-laureati e specializzandi: Andrea Ceresoli e Dragoliub Kladarin  Le mie giovanissime studentesse: Sara e Ilaria


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