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PROGETTO A R G O M E N TA Z I O N E PROGETTO A R G O M E N TA Z I O N E RETE ISA 12 - La Spezia R I C E R C A - A Z I O N E.

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1 PROGETTO A R G O M E N TA Z I O N E PROGETTO A R G O M E N TA Z I O N E RETE ISA 12 - La Spezia R I C E R C A - A Z I O N E

2 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Gli ISTITUTI COMPRENSIVI in RETE Gli ISTITUTI COMPRENSIVI in RETE Santo Stefano di Magra (capofila) Bolano Castelnuovo Magra Follo Ortonovo Sarzana

3 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Gli Istituti Comprensivi coinvolti sono localizzati in un territorio caratterizzato da tradizioni prevalentemente agricole, ancora vive, ma non prevalenti. Da questo ambiente socio-economico iniziale c’è stato un passaggio graduale verso occupazioni di tipo commerciale, artigianale e industriale. L’attività lavorativa della maggior parte dei genitori degli alunni si svolge fuori dall’ambito comunale, con prevalenza delle città di Sarzana, di Carrara e della Spezia. Il movimento migratorio ha reso sempre più eterogenee le comunità, includendo al proprio interno realtà provenienti da fuori e conseguentemente alunni stranieri nella misura di circa il 10%. I vari Istituti collaborano con associazioni culturali e sportive operanti nel proprio territorio. CONTESTO

4 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Partendo dal presupposto che il tema ARGOMENTAZIONE previsto dalle Indicazioni per il Curriculum era “in sofferenza” nelle scuole, a partire dal 2009 e fino al 2012 è stato proposto ad insegnanti interessati operanti nelle province della Spezia e di Massa Carrara delle Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado, un “Laboratorio” del Progetto Lauree Scientifiche del Dipartimento di Matematica a Genova. ALCUNE PREMESSE ALCUNE PREMESSE

5 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Le INDICAZIONI NAZIONALI Le INDICAZIONI NAZIONALI Il percorso di “SCOPERTA OPERATIVA” è implicito ed auspicato in più paragrafi delle Indicazioni Nazionali.. Tralasciando volutamente i richiami presenti nelle discipline, evidenziamo: nel capitolo “La scuola nel nuovo scenario” (….)Dunque il “fare scuola” oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multi-dimensionale. Al contempo significa curare e consolidare le competenze e i saperi di base, che sono irrinunciabili perché sono le fondamenta per l’uso consapevole del sapere diffuso e perché rendono precocemente effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita.

6 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a nel capitolo “ Per un nuovo umanesimo ” (….)il bisogno di conoscenze degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e, contemporaneamente, con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni. È quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo.

7 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a  insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza - l’universo, il pianeta, la natura, la vita, l’umanità, la società, il corpo, la mente, la storia - in una prospettiva complessa, volta cioè a superare la frammentazione delle discipline e a integrarle in nuovi quadri d’insieme.  promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; la capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento. In tale prospettiva, la scuola potrà perseguire alcuni obiettivi, oggi prioritari:

8 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Se nei diversi ambiti disciplinari si adotta, in modo sistematico e graduato per fasce d’età, un APPROCCIO ARGOMENTATIVO alla trattazione di situazioni conosciute, allora gli alunni svilupperanno le competenze necessarie ad affrontare in modo argomentativo le situazioni nuove, con potenziale anticipo e/o rafforzamento della capacità di argomentare. IPOTESI di RICERCA

9 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a MODALITÀ della Ricerca-Azione MODALITÀ della Ricerca-Azione All’inizio del lavoro in classe viene presentata agli alunni una SITUAZIONE PROBLEMATICA CONOSCIUTA, chiedendo loro di rispondere e giustificare la risposta. La prova serve per raccogliere dati in ingresso, perciò non verranno discusse con gli alunni le risposte

10 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Successivamente si procede con la RICERCA-AZIONE che, per ciascuna delle attività proposte, prevede le seguenti fasi: 1.Fase di AVVIO 2.Fase OPERATIVA 3.Fase CONCLUSIVA

11 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Ogni fase prevede un momento di condivisione con gli alunni in classe, durante il quale l’insegnante è coordinatore-regista della discussione, prefiggendosi di favorire il dialogo e l’intervento di tutti. Quanto prodotto sarà oggetto di discussione e di verifica nel gruppo di progetto.

12 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a 1. FASE di AVVIO 1. FASE di AVVIO Vengono presentate situazioni a carattere problematico in cui, tramite discussione partecipata, si andrà ad osservare se gli alunni possiedono un proprio BACKING (retroterra di conoscenze e terminologie specifiche sull’argomento), necessario per affrontare un dialogo argomentato. Particolare attenzione è rivolta all’uso dei CONNETTIVI LOGICI funzionali allo sviluppo dell’argomentazione per il consolidamento delle competenze di base necessarie per affrontare le successive discussioni.

13 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a 2. FASE OPERATIVA 2. FASE OPERATIVA 1.L’insegnante propone un compito (una questione con richiesta di rispondere in modo motivato, un problema) e raccoglie le risposte individuali di tutti in FORMA SCRITTA per dare ad ognuno la possibilità di esprimere la propria idea; nella Scuola dell’Infanzia si usa il metodo del “prestamano”; 2. l’insegnante opera una SELEZIONE delle risposte che a suo parere offrono maggiori spunti utili allo sviluppo della discussione, a prescindere dalla loro “correttezza”; 3. gli alunni, partendo da quanto sopra, prendono parte, argomentando, ad una DISCUSSIONE collettiva coordinata dall’insegnante.

14 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a 3. FASE CONCLUSIVA 3. FASE CONCLUSIVA Ciò che è stato compreso dagli alunni nel corso della discussione di gruppo diventa oggetto di una loro RIELABORAZIONE SCRITTA personale (che a sua volta potrebbe essere oggetto di sintesi collettiva guidata dall’insegnante). Nel caso della Scuola dell’Infanzia, questa fase consiste in una relazione finale, redatta dall’insegnante dopo la trascrizione scritta di quanto gli alunni hanno affermato in forma orale a conclusione della loro esperienza.

15 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a VERIFICA A cadenza ANNUALE verrà ripetuta una prova analoga a quella proposta a inizio progetto, per valutare la presenza o meno di progressi negli alunni. Tutte le prove saranno comuni a tutti gli Istituti della rete e predisposte per livelli di età. I dati verranno tabulati per favorire il confronto fra i docenti e la revisione del percorso didattico.

16 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a PUNTI di FORZA

17 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Il lavoro coinvolge un TEAM di docenti, (operanti ”in verticale” su tre diversi ordini di scuole in sei Istituti Comprensivi), che si riunisce con cadenza mensile, con la partecipazione saltuaria dei Dirigenti Scolastici dei vari Istituti Comprensivi interessati. All’inizio dell’anno scolastico gli insegnanti che prendono parte al progetto si incontrano in riunioni focalizzate sulla produzione di PROGETTI di LAVORO da svolgere all’interno della propria classe su un tema scelto. Nel corso dell’anno scolastico, all’interno delle riunioni mensili, si procede alla DISCUSSIONE sull’andamento del lavoro progettato in classe, sulla base dei DOSSIER (elaborati di alunni, trascrizioni, sbobinature) preparati da ciascun insegnante e in CONDIVISIONE con il resto del gruppo.

18 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Il gruppo di progetto è supportato in presenza (all’interno degli incontri mensili e/o di supervisione in classe) dalla prof. Teresa Gazzolo, tutor del progetto, che accompagna l’insegnante e la sua classe in tutte le fasi della pratica didattica. Viene tenuta memoria degli incontri attraverso i verbali redatti puntualmente dalla prof. Gazzolo,che registra e trascrive gli interventi. Ogni docente riceve una copia via e-mail. I docenti hanno la possibilità, in caso di necessità, di richiedere alla prof. Gazzolo assistenza a distanza Il gruppo è monitorato dal prof. Paolo Boero, docente DIMA e Scienze della Formazione dell’Università di Genova.

19 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a PUNTI di CRITICITÀ PUNTI di CRITICITÀ

20 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Difficoltà di entrare nella prospettiva di autentiche attività argomentative, in quanto mettono in discussione la gestione tradizionale del lavoro in classe. Difficoltà, anche per ragioni di tempo, di raccogliere una documentazione esauriente sulle attività in classe, per preparare i dossier da discutere. Difficoltà, per la Scuola Secondaria di primo grado, più rigidamente organizzata nella distribuzione oraria, di dedicare tempo sufficiente allo svolgimento di attività argomentative.

21 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a ALCUNI ESEMPI ALCUNI ESEMPI

22 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Si discute il dossier “Le regole del Bru.Co.Fa.” redatto dall’insegnante Francesca Giovanelli della Scuola dell’Infanzia Arcobaleno di Castelnuovo Magra. L’insegnante spiega che, lavorando con bambini da 3 a 5 anni, è stata attenta a cogliere nei loro discorsi, a volte spontanei a volte stimolati da lei, l’opportunità di guidarli a ragionare sul senso delle regole. (…) In conclusione i disegni sono stati raccolti in un “libro di classe” intitolato “Le regole del Bru.Co.Fa.” (bruchi, coccinelle, farfalle sono i nomi delle sezioni di 3, 4, 5 anni), in cui sono state inserite le regole condivise in classe, le storie, …. Dal VERBALE dell’incontro del 3 giugno 2013

23 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Piove (oggi)La odio (la pioggia) Quando piove mi tocca alzarmi prima Non posso venire in scooter La prima riportata nel dossier è una discussione spontanea (schematizzata) molto bella e partecipata, svoltasi in un giorno di pioggia. In essa è evidente che i bambini si ascoltano, argomentano, usano bene i connettivi. È probabile che, investendo l’esperienza quotidiana di ciascuno di loro, il tema favorisca questa ricchezza.

24 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Due argomenti concatenati sostengono il ragionamento di Au, che offre a D e ad AN l’opportunità di inserirsi sulla sua affermazione con argomenti a sostegno della conclusione relativa al fatto che a guidare lo scooter è la sua mamma. Lo guida la mia mamma (lo scooter) Io non posso mica guidare! Sennò ti fanno la multa. AN Non ha la patente. D Ai piccoli non la danno. D

25 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Poi la discussione continua con interventi di T, D, AN, che costruiscono insieme un discorso su un’idea globale di punizione legata a regole. (la multa) la fanno a tutti Se ha fatto una cosa sbagliata deve pagare, così capisce (ai ladri) Rubano le cose “luccicose”. Sono cattivi. È come una punizione. Vogliono prendere le cose agli altri e essere ricchi (Agli ammalati-feriti) hanno fatto l’incidente

26 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Alla fine la discussione si sposta sui loro vissuti di alunni con vivace partecipazione di tutti i bambini. Tanti e ricchi di sostanza gli argomenti portati da AU, T, D, F. in una conversazione stringente. A scuola quando sbagli la maestra si arrabbia. Quando non ubbidisci. Quando non rispetti le regole. Le regole devi rispettarle. Sennò ti fanno la multa e ti mettono in punizione e se qualcuno si fa male chiamano la polizia. Non si devono dare gli schiaffi ai bambini Non bisogna picchiare (Non bisogna dire le parolacce) ci si fa male sennò si rigirano e te ne danno uno più grande fanno male. Sono brutte… mi offendono e io ci rimango male. Non va bene dare pugni e spinte sennò le maestre si arrabbiano e ti mettono in punizione

27 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Dal VERBALE dell’incontro del 12 febbraio 2014 Si discute l’attività di SCIENZE per la II primaria tema: caratteristiche degli esseri viventi. Si comincia dall’analisi della discussione fra bambini per risalire in un secondo momento al progetto. La discussione parte da un disegno di cui ogni bambino ha fotocopia e dalla domanda “Che cosa rappresenta questa immagine?”. La domanda in sé non richiede argomentazione, ma descrizione, e come tale inizia la discussione. La risposta da uno sguardo globale, “la natura”, attraverso particolari ancora piuttosto globali, “ le montagne”, “gli animali”, arriva a “la botte” che porta l’attenzione di tutti su ciò che “non c’entra col resto…“ “perché non sono nella natura”, “sono fatti dall’uomo”.

28 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Da queste prime battute che inquadrano la situazione, l’insegnante guida la discussione con mano leggera, fatta più di rilanci di cose dette dai bambini che di suoi interventi direttivi, infatti la costruzione avviene soprattutto nell’interazione tra pari che si ascoltano e si integrano. Analizziamo con Toulmin alcuni di questi interventi costruiti con argomenti trovati nell’interazione fra bambini: La botte Giacomo non c'entra col resto Giacomo nemmeno l'aereo, l'aquilone, la scarpa e la panchina Lucrezia non sono nella natura Mario sono fatti dall'uomo Sofia WARRANT WARRANT

29 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Le cose naturali sono tutte uguali fra loro? Insegnante C’è differenza (tra le cose naturali) Mario Alcune sono più grandi e altre più piccole Agnese Ci sono degli esseri viventi e altri no Emma Ci sono la montagna e il gatto Sofia DATI CONSEGUENZE WARRANT WARRANT

30 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a È interessante notare che l’esempio di Sofia è valido per entrambi gli argomenti dei due compagni; se la scelta non è casuale, è notevole. Il gatto è un vivente e la montagna no Leo Il gatto si muove e la montagna no Gabriele Anche l'albero non si muove Giacomo Anche l'albero è un essere vivente Leo se pianti un albero cresce Alexander cresce come noi, perchè mangia e cresce Elena Quelli che non sono esseri viventi non mangiano, l’albero beve l'acqua Francesco L'albero fa i frutti e la montagna no Amelia L'albero è come noi perchè se è troppo vecchio muore Francesco

31 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Lo schema Toulmin permette a noi insegnanti di prendere consapevolezza della ricchezza argomentativa dei bambini. I motivi che sottostanno alle affermazioni individuali sono ciò che permetterà a ciascuno di ampliare la propria costruzione individuale, verificando nel confronto con i compagni il proprio ragionamento, colmandone le lacune e/o modificando eventuali incongruenze. La discussione si chiude con una sintesi, sempre gestita dai bambini, che raccoglie le caratteristiche degli esseri viventi, con l’inclusione tenera di un “si evolucono” cioè “cambiano col tempo” di Leo. Questa discussione bellissima dimostra come possano bambini anche piccoli, se coinvolti e guidati in modo opportuno, arrivare a interagire tra loro per costruire insieme un sapere condiviso dalla classe.

32 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Si discute un’attività proposta dalla docente Tiziana Fosella - Classe 1^B Scuola Secondaria di I grado - I.C. Follo: Angoli consecutivi. I ragazzi, che hanno lavorato sugli angoli consecutivi (angoli che hanno il vertice in comune, un lato in comune e ciascuno degli altri due dalla parte opposta dello stesso) sono invitati a confrontare e mettere in discussione due affermazioni con la seguente consegna: “DUE ANGOLI SONO CONSECUTIVI QUANDO HANNO UN LATO IN COMUNE”….e abbiamo detto che questa frase è falsa. “DUE ANGOLI CONSECUTIVI HANNO UN LATO IN COMUNE” ….e abbiamo detto che questa frase è vera. Dal VERBALE dell’incontro del 9 aprile 2014

33 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Dopo un momento di riflessione individuale a livello adulto sulla discussione si analizza cosa rende vera la seconda frase e falsa la prima e quale tra le due è un’argomentazione:  la prima affermazione è falsa perché è incompleta, ma ha struttura di argomentazione: la conclusione è “sono angoli consecutivi” e la garanzia (warrant) è “hanno un lato in comune”, però la garanzia è parziale, bisognerebbe completarla con altri due warrant, vertice in comune e gli altri due lati dalla parte opposta;  la seconda dal punto di vista linguistico è un testo espositivo, conseguenza parziale della definizione, quindi vera, però non ha struttura argomentativa; rispetto all’argomentazione dovrebbe essere costruita in modo diverso e ci sono vari modi per farlo.

34 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Il gruppo prova a ricostruire questa seconda frase anche con argomentazioni false:  Se due angoli che hanno un lato in comune etc. sono consecutivi, allora DUE ANGOLI CONSECUTIVI HANNO UN LATO IN COMUNE. (vera)  Se DUE ANGOLI CONSECUTIVI HANNO UN LATO IN COMUNE, allora tutti gli angoli con un lato in comune sono consecutivi. (falsa).  Quando DUE ANGOLI CONSECUTIVI HANNO UN LATO IN COMUNE, hanno in comune anche il vertice.  DUE ANGOLI CONSECUTIVI HANNO UN LATO IN COMUNE, è conseguenza della definizione di angoli consecutivi. (testo espositivo, non argomentativo).  Se Roma è capitale della Francia, allora DUE ANGOLI CONSECUTIVI HANNO UN LATO IN COMUNE. (falsa e un po’ pazza, ma con struttura argomentativa). La struttura argomentativa, quindi, può stare in piedi anche se il giudizio di verità è “falso”.

35 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Nel dossier si può vedere il modo in cui i ragazzi arrivano da soli o nell’interazione con l’insegnante a far emergere il fatto che avere un lato in comune è contenuto tra le proprietà che definiscono gli angoli consecutivi, come nell’esempio che segue: ALUNNO 2: perché dice che sono due angoli consecutivi, quindi… INSEGNANTE…tranquillo…ce l’hai….perchè qui ( indicando la prima frase) ti viene il dubbio che siano consecutivi? E qui ( nella seconda frase) no? A questo punto l’insegnante avrebbe dovuto portare l’alunno a completare la frase aperta dal QUINDI, spingendolo a esplicitare che la proprietà di avere un lato in comune è contenuta nella prima parte della frase: è vera perché la seconda parte della frase è contenuta nella prima. Invece l’insegnante lascia incompiuto lo sforzo del ragazzo e lo riporta alla prima frase.

36 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a Per qualunque approfondimento, potete trovare copie integrali dei verbali e dei progetti al seguente indirizzo www.comprensivosantostefanoisa12.it seguendo il logo del progetto

37 P R O G E T T O A R G O M E N T A Z I O N E - R E T E I S A 1 2 - L a S p e z i a


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