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I rifiuti: problema o risorsa? (uffa!)

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Presentazione sul tema: "I rifiuti: problema o risorsa? (uffa!)"— Transcript della presentazione:

1 I rifiuti: problema o risorsa? (uffa!)
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio Lucia de Biase I rifiuti: problema o risorsa? (uffa!) Problema proprio perché risorsa!

2 Risorsa Parte riciclabile o riutilizzabile
se raccolta differenziata ben effettuata Combustibile (CDR, biogas) Compost …. Costi di trattamento, ma anche RIENTRO ECONOMICO

3 RESA ENERGETICA da digestione anaerobica FORSU
ALCUNI DATI: Da 1 t di FORSU 400 – 600 m3 di BIOGAS Da 1 m3 di Biogas 1,8 - 2 kWh di elettricità 720 – 1200 kWh di elettricità 2 - 3 kWh di energia termica 800 – 1800 kWh di energia termica Da 1 m3 di BIOGAS c.a. 60% di CH4 240 – 360 m3 di CH4 Fonte: Consorzio Provinciale della Brianza Milanese per lo smaltimento dei RSU

4 % RACCOLTA DIFFERENZIATA 2005 / 2008
Tesi di laurea di Giuseppe Consolandi

5 Rifiuti Speciali: Differenza tra prodotto e gestito
ANALISI DEI DATI RELATIVI ALLA PRODUZIONE E GESTIONE DI RIFIUTI Elaborato di prova finale di Marco Musetti Rifiuti Speciali: Differenza tra prodotto e gestito Prodotto effettivo-gestito = ???????????????????????? Fonti: Rapporti ISPRA; Dati ISTAT Rifiuti speciali totali (in Italia) nel 2006: t

6 Come recuperare i rifiuti che sfuggono ai controlli?
Semplificando le procedure di conferimento agli impianti e di dichiarazione Ampliando l’obbligo alla dichiarazione Definendo tariffe opportune o comunque abbattendo i prezzi di conferimento Costruendo impianti ove necessario Organizzando campagne di informazione e sensibilizzazione Aumentando i controlli (e le sanzioni?)

7 IMPIANTI SMALTIMENTO FORSU IN LOMBARDIA Elaborato di prova finale di Diego Donzelli Anno 2007
t/a di umido raccolto (17,9% della raccolta differenziata totale) Gli impianti presenti in regione smaltiscono t/a di FORSU t/a inviate a smaltimento fuori regione

8 Provincia di Milano e Provincia di Monza e Brianza
t/a (forsu) t/a (verde) Provincia di Monza e Brianza: t/a (forsu) (verde) Deficit impianti smaltimento verde+forsu: t/a circa

9 Dunque: sono necessari nuovi impianti
Ad esempio: un impianto di digestione anaerobica un termovalorizzatore

10 Analisi Energetica per il processo di digestione anaerobica Elaborato di prova finale di Stefano Beluzzi Dati di processo; Rese Energetiche ;

11 Analisi Economica Costi e ricavi attesi dalla gestione;
Confronto costi e ricavi;

12 MA…. Un impianto produce emissioni!

13 IMPATTI: termovalorizzatore
Inquinamento atmosferico con ampia varietà di emissioni: macroinquinanti e microinquinanti; Inquinamento derivato dai residui solidi prodotti: scorie, ceneri volanti; Emissioni di odori molesti derivanti da stoccaggio rifiuti; Inquinamento idrico; Inquinamento acustico

14 IMPATTI: digestione anaerobica
Utilizzo di acqua per preparare la miscela Reflui derivanti dal ciclo produttivo: percolati da stoccaggio, acque derivanti dalle fasi di disidratazione fanghi; Emissioni atmosferiche derivanti dall’utilizzo energetico del biogas; Emissioni odorose; Inquinamento acustico Si può fare qualcosa per ridurre gli impatti?

15 TRATTAMENTO DELLE EMISSIONI (digestione anaerobica)
Zone di pre-trattamento e stoccaggio chiuse Sistema di trattamento delle arie Sostanze organiche volatili Biofiltro CO2 + H2O

16 Impianto di compostaggio di San Damiano d'Asti
Campagna di monitoraggio Analisi senso - strumentali Analisi GC-MS(*) Risposta Complessiva Analisi Semi-quantitativa Rilevazione in continuo Rilevazione puntuale (*) Gas-cromatografia + Spettroscopia di Massa

17 Misurazioni risultate positive:
Chiusura zona di maturazione e sistema di trattamento aria 1^ Campagna 2^ Campagna Misurazioni risultate positive: 20,3% e 24,6% Misurazioni risultate positive: 7,9% e 19,9%

18 DOVE porre il nuovo impianto?
Semplice: Not in my backyard!

19 Un caso molto discusso Stoccaggio di rifiuti nucleari a Scanzano Jonico Tesi di laurea di Martino Lorenzini Documentare gli aspetti tecnici e scientifici in merito al sito di stoccaggio per i rifiuti nucleari di Scanzano Jonico 19

20 Localizzazione del deposito
Strati di salgemma di età messiniana Proprietà del salgemma: Propensione alla deformazione plastica Permeabilità bassa Buon coefficiente di scambio termico «A profondità variabile nei sedimenti argillosi alloctoni, giacciono due strati di salgemma di età messiniana». «Il salgemma possiede caratteristiche chimiche e fisiche ideali per lo stoccaggio di rifiuti radioattivi, perchè è un materiale duttile, in grado di deformarsi in maniera non irreversibile se sottoposto a sollecitazioni. Possiede inoltre bassa permeabilità e ha un buon coefficiente di scambio termico» 20

21 BASILICATA, RIFIUTI TOSSICI Martedì 15 Settembre 2009 12:48
Conseguenza: BASILICATA, RIFIUTI TOSSICI Martedì 15 Settembre :48 In merito alle questioni ambientali che interessano la Basilicata, il consigliere regionale Michele Napoli sostiene che: “il ritrovamento della nave contenente presunte sostanze radioattive, al largo della costa calabrese, apre scenari inquietanti anche per quanto riguarda la nostra regione, indicata dalla criminalità organizzata come meta preferita per lo smaltimento dei rifiuti tossici”.

22 Come affrontare il problema
Analisi approfondita delle caratteristiche del sito prescelto e della sua idoneità Valutazione seria degli impatti Adozione di tutte le misure di abbattimento delle emissioni gassose, dei reflui,… Adeguate campagne di comunicazione scientifica e corretta Individuazione di misure di compensazione per la popolazione coinvolta (economiche o altro)

23 L’EFFETTO DEL TRASPORTO Elaborato di prova finale di Gianluca Ghisellini
IPOTESI: impianto di digestione anaerobica all’interno del territorio del consorzio. Possibile ubicazione: COMUNE DI ??????????????? Totale km/a attuale: ; Totale km/a impianto ideale: ,6 =0,23% distanza attuale

24 IMPATTI: emissioni causate dai mezzi di trasporto degli RSU
Modello utilizzato COPERT 4; Tipo e calcolo di emissioni: hot, cold e evaporation; Classe di mezzi considerata; Calcoli ed elaborazione dati;

25 Quanto alla localizzazione…
Individuare area libera, sufficientemente centrale da minimizzare la distanza totale percorsa dagli autocompattatori Valutare i percorsi che i mezzi devono compiere e il loro impatto UNA POSSIBILE METODOLOGIA:

26 Valutazione possibili tragitti produttore – smaltitore Elaborato di prova finale di Gilberto Sironi
AREE URBANIZZATE TIPO DI AREA PESO PERCORSO 3 (m) INDICE aree verdi urbane incolte 0,05 4474,76 0,223738 cantieri 0,02 12591,91 0, impianti sportivi 0,1 8214,71 0,821471 insediamenti impianti servizi pub. 0,2 27360,86 5,472172 insediamenti indus.,artig.,comm. 0,01 90122,56 0, parchi e giardini 40980,47 4,098047 reti ferroviarie 17029,3 0,170293 reti stradali residenziale continuo 94037,83 18,807566 residenziale discontinuo 0,15 244903,42 36,735513 residenziale rado e nucleiforme 14304,35 1,430435 residenziale sparso 16257,4 0,81287 TOTALE 1 69, DIGITALIZZAZIONE PERCORSI CREAZIONE BUFFER (estensione di 50 mt. dalla linea di mezzeria) SOVRAPPOSIZIONE BUFFER SU CARTOGRAFIA USO DEL SUOLO CALCOLO TIPOLOGIE AREE ATTRAVERSATE DA CIASCUN PERCORSO

27 conclusioni Incrementare i rifiuti che vengono avviati a gestione corretta Incrementare gli impianti in modo da ottenere vantaggi economici e ridurre le distanze percorse dai mezzi di raccolta Adottare le migliori tecnologie disponibili e tutte le misure possibili per la riduzione dell’inquinamento Ottimizzare l’accettabilità sociale degli impianti e definire incentivi Verificare frequentemente il funzionamento e l’impatto degli impianti

28 Grazie per l’attenzione

29 Criteri di calcolo dell’energia necessaria per il trasporto
potere calofico gasolio: kcal/kg peso specifico gasolio: 0,850 kg/dm³ = 0,850 kg/l 1cal=4,184 J 10200: 1 = x : 0,850 8670,00 Kcal/l 2 km/l = 1 km/ 0,5 l 4335,00 Kcal/Km


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