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Pisa, 29 giugno 2010 Corso Cani da Macerie

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Presentazione sul tema: "Pisa, 29 giugno 2010 Corso Cani da Macerie"— Transcript della presentazione:

1 Pisa, 29 giugno 2010 Corso Cani da Macerie
METODOLOGIE DELLA RICERCA Procedura operativa di ricerca su edificio crollato a cura di Giuseppe Valentini Sovrintendente e Conduttore Cinofilo del Corpo Forestale dello Stato

2 INSARAG (Nazioni Unite) FEMA (Stati Uniti)
SIGNIFICATO DI ALCUNI TERMINI ricorrenti nel soccorso con Unità Cinofile ed anche per le ricerche sul web: INSARAG (Nazioni Unite) International Search and Rescue Advisory (consultivo) Group FEMA (Stati Uniti) Federal Emergency Management Agency K9 designazione statunitense del cane poliziotto, basata sull'omofonia in lingua inglese tra K9 e canine (canino)

3 PROCEDURA DI INTERVENTO SU EDIFICIO CROLLATO DA PARTE DI PERSONALE TECNICO SPECIALIZZATO, PER LA RICERCA DI PERSONE TRAVOLTE DA MACERIE: Tecnico AZMAT (Hazardous materials) verifica con strumentazione adeguata: la presenza di sostanze esplosive e/o nocive alla salute dell’uomo (CO, Propano, Metano, ecc.) la presenza di campi magnetici dovuti a passaggi di corrente (cavi elettrici che scaricano a terra); Se l’esito è negativo, lo stesso darà il via libera per la valutazione strutturale dell’edificio da parte di altro personale specializzato; Se l’esito è positivo, l’area di lavoro verrà bonificata dai pericoli rilevati (apertura di tutti i circuiti elettrici e chiusura delle condutture del gas in zona ed a monte della stessa, pompaggio o aspirazione di aria). Terminate le operazioni di bonifica il tecnico AZMAT da il nulla-osta alla prosecuzione delle ricerche.

4 Tecnico strutturale (Ing. VVFF):
valutazione strutturale di ciò che rimane in piedi dell’edificio; da ordini per la messa in sicurezza di eventuali criticità strutturali; da il via libera all’intervento di altro personale specializzato all’USAR (Urban Search and Rescue);

5 Ricerca di dispersi vocale:
mi sentite? c’è nessuno? Se c’è risposta viene localizzato ed evidenziato subito il punto più vicino alla sorgente sonora ed iniziano le prime azioni USAR sul disperso e comunque a prescindere da questo, si passa al punto 4.

6 Ricerca di dispersi con UNITA’ CINOFILE
valutazioni del caso e tecniche di intervento appropriate (ricordare i rimedi della prima lezione); se il cane segnala si da un rinforzo primario e/o secondario e si continua la bonifica di tutta l’area fino al termine. Successivamente fuori o dentro l’area di intervento se le condizioni lo permettono, si premia il cane; tutti i punti segnalati dal cane vengono evidenziati con una “V” (victim) segnata con vernice spray di colore arancione o con una bandierina; entra un’altra U.C. per ulteriore bonifica e/o conferma dei punti di massimo effluvio già segnalati; N.B.: è importante con l’esperienza acquisita in addestramento, valutare le condizioni di circolo dell’aria sopra le macerie e se possibile trovarsi sempre a valle del flusso di uscita della stessa dalle o sopra le macerie (sottovento), in modo da dare tutte le indicazioni del caso al tecnico che opererà nella fase successiva; una squadra USAR è composta di norma da 14 persone (3 delle quali sono U.C.), il terzo cane viene tenuto a riposo e quindi la terza U.C. collabora con l’intera squadra, SEGUIRÀ SEMPRE A VISTA l’U.C. INTENTA AD OPERARE IN POSISIZIONE DI SICUREZZA e sarà sempre pronta ad una eventuale sua sostituzione in caso di bisogno.

7 Entra il tecnico per una ulteriore bonifica strumentale delle zone adiacenti e/o sovrastanti il/i punto/i segnalato/i dalle U.C. e già marcato/i con la/le lettera/e “V” e/o la/le bandierina/e di colore arancione sia in superficie o penetrando il più possibile sotto le macerie: con il DELSAR (Life Detector) per la localizzazione e ricerca strumentale del disperso (distanza minima di penetrazione da corpi o oggetti di interesse, forma e posizione degli stessi nello spazio). Il DELSAR funge anche come strumento di localizzazione di sorgenti di rumore o di oggetti inanimati (il tecnico decodificando i segnali di ritorno captati distingue il battito cardiaco o il respiro umano); con strumenti a rilevamento termico; con particolari telecamere, posizionate alle estremità di sonde mobili filo comandate calate in profondità sotto le macerie.

8 Si arriva così all’ultima fase, che è quella di RESCUE:
penetrazione veloce e precisa sull’infortunato ritrovato; messa in sicurezza del tunnel necessario all’estrazione e recupero dello stesso; raggiungimento dello stesso attraverso il tunnel suddetto da parte del Medico USAR; recupero in sicurezza dell’infortunato per il trasporto successivo verso l’idoneo presidio di pronto soccorso ospedaliero più vicino alla zona di ritrovamento.


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